Nuove modalità di trasmissione in Dogana dei documenti di transito T1/T2 allo sdoganamento.

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1 Trasmissine Protocollo: 52705/RU Rif.: Allegati: vari Milano, Ai Titolari di Procedura di Domiciliazione LORO SEDI Ai destinatari autorizzati nel regime del transito LORO SEDI per il tramite della associazioni di categoria: Consiglio Compartimentale degli Spedizionieri A.S.D.C.M. SEZ. MI Associazione spedizionieri ALSEA ASSOCAD AICAI ASSOLOGISTICA ANASPED CONFAPI/SPEDAPI ; apilombarda@apilombarda.it Assoc. Ital. Commercio Estero Assolombarda Confindustria Legnano export@ali.legnano.mi.it AZIENDA SERVIZI ANIMA ; OGGETTO: Avvio delle procedure di sdoganamento telematico per i regimi all importazione in procedura di domiciliazione Nuove modalità di trasmissione in Dogana dei documenti di transito T1/T2 allo sdoganamento. DIREZIONE REGIONALE PER LA LOMBARDIA Ufficio delle dogane di Milano Milano, Via Valtellina 1 Telefono dogane.milano2@agenziadogane.it

2 In attuazione della Circolare 22/D del 26 Novembre 2009 e della Direttoriale nota prot /RU del 16/12/2010 si dettano a seguire le nuove istruzioni operative in merito alla tenuta in procedura domiciliata dei registri aziendali e della trasmissione dei documenti di scorta delle merci in arrivo. Le nuove disposizioni hanno decorrenza dal 24 agosto 2011 e termine ultimo per l adeguamento da parte di tutti gli operatori di competenza dell Ufficio delle Dogane di Milano 2 (cod ) fissato al 19 settembre Tenuta dei registri aziendali a decorrere dal 15 dicembre 2009 la presentazione della dichiarazione telematica di importazione in procedura di domiciliazione fa venir meno per i titolari di autorizzazione l obbligo della comunicazione degli arrivi, dell iscrizione della dichiarazione nelle scritture, nonché della presentazione della dichiarazione complementare, ma non, ovviamente, quello di tenuta di scritture e procedure adeguate che consentano all autorità doganale di rilascio di identificare le persone rappresentate e di effettuare i controlli doganali appropriati (art. 253, comma 4, Reg. CEE n. 2454/1993); Nell attesa che venga implementato il sistema telematico per la trasmissione del messaggio di arrivo dei transiti si evidenzia che il venir meno dell obbligo della tenuta dei registri aziendali e della comunicazione degli arrivi, mediante inoltro dei preavvisi, presuppone, ai fini di un adeguato monitoraggio e tracciabilità delle operazioni doganali, la creazione di un nuovo unico registro generale degli arrivi (che si allega in formato elettronico Allegato 1) e la trasmissione in dogana dei T1/T2 mediante , al fine della registrazione degli arrivi in STRADA e della relativa esitazione degli stessi attraverso uno dei canali di controllo previsti nello stesso sistema. Tale registro dovrà essere tenuto da tutti gli operatori doganali in formato elettronico, stampabile su richiesta delle autorità doganali, la tenuta è annuale e non occorre la vidimazione dello stesso. Si precisa, inoltre, che nulla cambia in merito alla gestione dei depositi doganali, riguardo alle scritture contabili di gestione degli stessi, mediante il carico e lo scarico delle merci dal magazzino (cioè, l introduzione e l estrazione delle merci dal deposito doganale di A4). Si richiama tuttavia l obbligo, previsto dalla circolare n. 9/D dell 11 marzo 2011, di emissione della dichiarazione complementare IM7S per l introduzione della merce in deposito. 2

3 In merito all introduzione delle merci in Deposito di Temporanea Custodia (A3), si evidenzia che, al fine di un adeguato monitoraggio delle partite di merci arrivate e poi introdotte nello stesso, è obbligatorio, per gli operatori che usufruiscono di una autorizzazione al deposito di temporanea custodia, accendere telematicamente per ogni partita di merce la scheda telematica A3 mediante inoltro al Servizio Telematico Doganale del messaggio AP telematico. Tutti gli operatori che accendono in Dogana una scheda partita di A3, avranno cura: 1) di monitorarne la scadenza; 2) di presentare istanza di proroga in occasione della scadenza della scheda partita, per decorrenza dei termini attributi dal sistema secondo quanto previsto dal Regolamento CEE del 12/10/1992 n all art. 49. L Ufficio Doganale di controllo avrà cura di monitorare i depositi doganali di temporanea custodia e, per le partite scadute e non prorogate, di applicare la sanzione amministrativa prevista ai sensi dell art. 318 del TULD per omessa o tardiva presentazione in dogana della dichiarazione DAU. Si fa presente a quanti dispongono di un deposito di temporanea custodia (A3) che, per potere utilizzare il messaggio AP telematico al fine della creazione della scheda partita di A3, dovranno disporre di un numero meccanografico di identificazione del deposito. Per tale motivo ogni operatore beneficiario dell autorizzazione al deposito di Temporanea Custodia, qualora non disponesse già del succitato numero, provvederà a presentare presso il Servizio Regimi Doganali dell Area Gestione Tributi istanza di identificazione del proprio deposito (A3) mediante rilascio del codice meccanografico. Infine, si ricorda a tutti i beneficiari di deposito di T.C. che lo scarico (cioè l estrazione) delle merci da questo deposito dovrà avvenire mediante indicazione della scheda partita di A3 al campo 40 del DAU. 2. Nuove modalità di trasmissione in Dogana dei documenti di transito T1/T2 allo sdoganamento La comunicazione in Dogana dell arrivo delle merci, scortate dai documenti di transito T1/T2 da effettuarsi dopo l arrivo della merce negli spazi autorizzati e la registrazione dei documenti sul registro di cui sopra da parte dei soggetti 3

4 autorizzati alle procedure domiciliate, deve avvenire esclusivamente mediante l inoltro di messaggio di posta elettronica al seguente indirizzo mail compilato secondo le istruzioni operative che si riportano nell Allegato 2: dogane.milano2.verifiche.domiciliate@agenziadogane.it, Si precisa che, in attuazione della presente disposizione, la procedura dettata con nota prot /RI del 25/9/2009 è soppressa a partire dal 24 agosto Le compilate in modo errato (diverso da quello indicato nel tracciato) si intendono come mai ricevute. Nel caso in cui sia l operatore doganale a richiedere la visita delle merci in arrivo dovrà inviare, in aggiunta a quanto previsto dalla presente procedura, una ulteriore specifica richiesta a mezzo fax al numero , o mail all indirizzo: dogane.milano2.tributi@agenziadogane.it. Successivamente all arrivo della , l Ufficio Doganale comunicherà l esito del circuito doganale di controllo della presente procedura che potrà essere uno dei seguenti: VM: si dispone la visita delle merci; RS: si dispone il riscontro sommario delle merci; CA: le merci sono immediatamente a disposizione dell operatore; ER: nel caso in cui la compilazione del tracciato non risulti corretta; Come previsto dal disciplinare di servizio, decorso il tempo di fermo merci (90 minuti), qualora la parte non riceva alcuna comunicazione dall autorità doganale, la merce sarà a disposizione dell operatore. Visto il completo cambio delle procedure di trasmissione, in questa fase si rende comunque necessaria la comunicazione dell operatore alla dogana, cosi da eliminare eventuali problematiche dovute a possibili malfunzionamenti dei sistemi di posta elettronica. Nel caso di malfunzionamento del sistema di comunicazione a mezzo posta elettronica dell ufficio, lo stesso provvederà ad autorizzare la trasmissione dei documenti di scorta tramite fax al seguente numero: Ciascun operatore interessato all invio delle comunicazioni di spedizioni T1/T2 dovrà rilasciare alla Dogana un dichiarazione nella quale indicherà uno o più propri 4

5 indirizzi di posta elettronica abilitati alla trasmissione dei tracciati e dei documenti e alla ricezione dell esito della registrazione dell MRN nel circuito STRADA o dell elaborazione del tracciato da parte della procedura informatica, accettandone senza riserva la provenienza dalla propria azienda, pur in assenza di firma digitale, nei confronti dell Amministrazione doganale. Il Direttore dell Ufficio Dott. Marco Cutaia 1 1 Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3, comma 2 del D.Lgs. 39/93 5