Progetto europeo PERSIL Opportunità del fotovoltaico in Provincia di Torino. Specifiche tecniche sugli impianti fotovoltaici e nuovo conto energia

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1 Progetto europeo PERSIL Opportunità del fotovoltaico in Provincia di Torino Pinerolo-Nichelino-Ivrea-Collegno-Settimo T.se, febbraio e 2-9 marzo 2011 Specifiche tecniche sugli impianti fotovoltaici e nuovo conto energia Francesco CURCI - Agenzia Energia e Ambiente di Torino 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 1

2 Argomenti principali L Agenzia Energia e Ambiente di Torino; La Governance energetica ed ambientale; Tecnologie realizzative dei moduli fotovoltaici; Il Conto Energia 2011/ DM 6 agosto 2010; D. Lgs. 81/ Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; D.M. 37/ Installazione impianti interni agli edifici; D.P.R. 462/ Denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi; Guida VVF Prot. 5158/ Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici; Norma CEI Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alla rete in media e bassa tensione; Iter burocratico per l installazione di un impianto fotovoltaico. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 2

3 L Agenzia Energia e Ambiente di Torino L Agenzia Energia e Ambiente di Torino è una fondazione creata nel 1998 dalla Città di Torino e dall Unione Europea, al fine di promuovere azioni concrete di sviluppo sostenibile attraverso progetti europei e innovazione tecnologica applicata all energia e all ambiente. L Agenzia collabora con enti pubblici e imprese private, sul territorio nazionale ed internazionale, pianificando strategie di efficienza energetica, consulenza progettuale per le energie rinnovabili (fotovoltaico, biomassa, solare, eolico), sistemi di gestione ambientale e creazione di network europei per l ottenimento di finanziamenti UE. La finalità dell Agenzia è quella di contribuire alla diffusione di una cultura per l uso razionale dell energia, attraverso progetti finanziati dall UE, campagne di informazione dirette ai cittadini, consulenze mirate alla pianificazione energetica. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 3

4 La Governance energetica ed ambientale Il motore che ha avviato il processo di rinnovamento energetico ed ambientale è stato ed è il Protocollo di Kyoto, che con il recepimento in ambito europeo sta creando grandi possibilità anche in termini di sviluppo occupazionali. La domanda di energia sempre crescente (soprattutto nel settore civile), deve essere soddisfatta tenendo presente i limiti ambientali previsti dal Protocollo di Kyoto, il che comporta la necessità di utilizzare nuove fonti di energia e sistemi che garantiscano un elevata efficienza energetica. Tra le fonti energetiche, le rinnovabili, ed in particolare i sistemi fotovoltaici, vanno a incidere sempre più sulla produzione mondiale di energia elettrica; la motivazione di questo incremento è da imputare ai benefici ambientali che ne derivano, poiché si va ad abbattere sensibilmente l inquinamento dell aria fonti a zero emissioni e si pone un freno ai gas responsabili dell effetto serra. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 4

5 La Governance energetica ed ambientale 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 5

6 Richiesta di energia nel periodo estivo 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 6

7 Benefici economici ed ambientali attesi Gli impianti fotovoltaici, durante il loro esercizio, non sono fonte di inquinamento ambientale. Per ogni kwh di energia elettrica prodotta dagli FV si risparmiano circa 200 grammi di olio combustibile e si evita l emissione di circa 500 grammi di anidride carbonica, nonché di altri gas responsabili dell effetto serra, con un sicuro vantaggio per la collettività. Supponendo che la durata della vita utile di un impianto da 20kWp sia di 20 anni, lo stesso dovrebbe produrre, nell arco della sua vita efficace, circa kWh, con un risparmio di circa 80 tonnellate di combustibili fossili, evitando l emissione di circa 200 tonnellate di anidride carbonica. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 7

8 Tecnologie realizzative di moduli fotovoltaici Un modulo FV (pannello) è composto dalla serie o dal parallelo di un certo numero di celle solari. La cella è un diodo a semiconduttore di grande sezione. I materiali più utilizzati sono: Si monocristallino Si policristallino Si amorfo modulo FV con 72 celle in serie film sottile CdTe (tellururo di cadmio) film sottile CIS (diseleniuro di indio e rame) 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 8

9 Tecnologie realizzative di moduli fotovoltaici Ampia variazione di efficienza dei materiali commerciali: 1. m-si (13-17%) 2. p-si (12-15%) 3. a-si (5-10%) 4. CdTe (9-11%) 5. CIS (10-12%) Superficie corrispondente richiesta per 1 kw: 5-8 m 2 (1); 7-8 m 2 (2); m 2 (3); 9-11 m 2 (4),(5). 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 9

10 Tecnologie realizzative di moduli fotovoltaici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 10

11 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 11

12 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 12

13 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 13

14 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 14

15 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 15

16 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 16

17 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 17

18 IL CONTO ENERGIA 2011/2013 La realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato architettonicamente a seguito della bonifica della copertura in amianto, risulta essere una ottima opportunità per effettuare sia un intervento di natura ambientale (con l eliminazione del problema causato dal rilascio nell ambiente circostante delle fibre di amianto) e sia un completo intervento di manutenzione della copertura stessa di tipo funzionale (nuova impermealizzazione, manutenzione alle grondaie o ai cornicioni della facciata). Le lavorazioni possono essere svolte in unico intervento coordinato ed utilizzando un unica infrastruttura di messa in sicurezza del cantiere. Inoltre, per massimizzare il risparmio energetico dell edificio, si può procedere alla coibentazione della copertura con materiali termoisolanti. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 18

19 IL CONTO ENERGIA 2011/ marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 19

20 Accorgimenti installativi sugli edifici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 20

21 Accorgimenti installativi sugli edifici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 21

22 Accorgimenti installativi sugli edifici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 22

23 D.Lgs. 81/ Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art. 80 a art. 87) Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro 1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali, le apparecchiature e gli impianti elettrici messi a disposizione dei lavoratori siano progettati, costruiti, installati, utilizzati e manutenuti in modo da salvaguardare i lavoratori da tutti i rischi di natura elettrica ed in particolare quelli derivanti da: a) contatti elettrici diretti; b) contatti elettrici indiretti; c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni; d) innesco di esplosioni; e) fulminazione diretta ed indiretta; f) sovratensioni; g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili. 2. A tale fine il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi di cui al precedente comma 1, tenendo in considerazione: a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali interferenze; b) i rischi presenti nell ambiente di lavoro; c) tutte le condizioni di esercizio prevedibili. 3. A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti, ad individuare i dispositivi di protezione collettivi ed individuali necessari alla conduzione in sicurezza del lavoro ed a predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto con l adozione delle misure di cui al comma 1. 3bis. Il datore di lavoro prende, altresì, le misure necessarie affinché le procedure di uso e manutenzione di cui al comma 3 siano predisposte ed attuate tenendo conto delle disposizioni legislative vigenti, delle indicazioni contenute nei manuali d'uso e manutenzione delle apparecchiature ricadenti nelle direttive specifiche di prodotto e di quelle indicate nelle pertinenti norme tecniche. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 23

24 D.Lgs. 81/ Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Articolo 84 - Protezioni dai fulmini 1. Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini con sistemi di protezione realizzati secondo le norme di buona tecnica. Articolo 85 - Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature 1. Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dai pericoli determinati dall innesco elettrico di atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza o sviluppo di gas, vapori, nebbie o polveri infiammabili, o in caso di fabbricazione, manipolazione o deposito di materiali esplosivi. 2. Le protezioni di cui al comma 1 si realizzano utilizzando le specifiche disposizioni di cui al presente decreto legislativo e le pertinenti norme di buona tecnica di cui all ALLEGATO IX. Articolo 86 - Verifiche 1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, il datore di lavoro provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini, siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza. 2. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e del Ministro della salute vengono stabilite, sulla base delle disposizioni vigenti, le modalità ed i criteri per l effettuazione delle verifiche di cui al comma L esito dei controlli di cui al comma 1 deve essere verbalizzato e tenuto a disposizione dell autorità di vigilanza. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 24

25 D.M. 37/ Installazione impianti interni agli edifici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 25

26 D.M. 37/ Installazione impianti interni agli edifici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 26

27 D.P.R. 462/ Installazioni e dispositivi di protezione elettrici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 27

28 Guida VVF Prot del Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 28

29 Guida VVF Prot del Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 29

30 Struttura normativa mondiale, europea, nazionale ELETTROTECNICA ELETTRONICA TUTTE LE ALTRE AREE TELE- COMUNICAZIONI LIVELLO MONDIALE IEC (N. 159 PAESI) ISO (N. 162 PAESI) ITU (*) (N. 191 PAESI) LIVELLO EUROPEO CENELEC (N. 30 PAESI) CEN (N. 30 PAESI) ETSI (N. 60 PAESI) LIVELLO NAZIONALE CEI UNI CONCIT (CEI/UNI/ISCT) (*) Ente intergovernativo le cui raccomandazioni sono utilizzate dai Governi a fini regolamentari 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 30

31 Norma CEI Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alla rete in media e bassa tensione La presente Guida è stata preparata dal Comitato Tecnico 82 del CEI: Sistemi di conversione fotovoltaica dell'energia solare(1). Essa è l atto conclusivo di un lavoro cui hanno partecipato esperti nazionali dello stesso Comitato. In Allegato A è riportato un riepilogo della normativa, i documenti e le leggi di riferimento da rispettare per la progettazione e la verifica elettrica di un impianto fotovoltaico. Si fa presente che i documenti di progetto, oggetto della presente guida, pur essendo relativi alla disciplina impianti elettrici dovranno essere predisposti tenendo conto di tutte le discipline coinvolte, al fine di individuare in modo determinante le caratteristiche dell opera. In Allegato B è riportato un riepilogo dei documenti e delle leggi di riferimento, da rispettare per la progettazione e la verifica meccanica di un impianto fotovoltaico. In Allegato C sono, infine, forniti dei cenni sulla risorsa energetica fotovoltaica, nonché sulla potenzialità e sui costi degli impianti fotovoltaici. 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 31

32 ITER BUROCRATICO PER L INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 32

33 ITER BUROCRATICO PER L INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 33

34 ITER BUROCRATICO PER L INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO 2 marzo 2011 francesco.curci@ording.torino.it 34

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