La professione di Psicologo in Campania

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1 La professione di Psicologo in Campania Responsabili: Antonella Bozzaotra, Fausta Nasti Premessa È innegabile che l attuale condizione professionale presenti aree di criticità espressione di differenti cause. Pensiamo ad esempio alla scissione esistente tra la formazione accademica e la domanda dei mercati del lavoro, il sovradimensionamento professionale, la sovrapposizione di pratiche dequalificanti il ruolo, la scarsa conoscenza della popolazione professionale di riferimento e del rapporto che intrattiene con il territorio di insistenza. Questi aspetti (insieme ad altri) hanno avuto una forte incidenza sui livelli occupazionali attuali. Gli interventi atti a sanare questo stato deficitario promossi dagli ordini professionali e dalle Università sono stati svariati: pensiamo ad esempio alla promozione di un processo formativo professionalizzante (Bosio & Kaneklin, 2001; Romano & Quaglino, 2001; Salvatore, 2003a; Trombetta, 2003 Venuleo Manzo Salvatore 2009), alla tutela del ruolo professionale entro i contesti istituzionali (ad es. nel contesto scolastico: AAVV, 1999), alla promozione del

2 mandato sociale (Carli & Salvatore, 2001; Carli et al., 2004; Ponzio, 2005). Riteniamo inoltre che la politica di promozione culturale della professione vada sostenuta attraverso un attenta analisi del rapporto tra territorio e identità professionale e tra domanda e offerta lavorativa in ragione delle culture organizzative che le elicitano, in ragione della seguente ipotesi: i sistemi professionali costruiscono la propria immagine sulla capacità di sviluppare committenza e governare la relazione con la domanda sociale. La promozione della competenza professionale va pianificata strategicamente in ragione del territorio di insediamento e del suo contesto, ovvero dell interpretazione culturale, simbolica che di questo territorio è fatta e che ne definisce vincoli e possibilità. A tal riguardo appare centrale l adozione di un dispositivo in grado di studiarne la fenomenologia. Introduzione L istituzione di un dispositivo in grado di esplorare e rilevare gli aspetti materiali, e di analizzare dimensioni professionali-culturali contribuisce a valorizzare uno dei principali compiti dell Ordine professionale stesso: Da un lato, la funzione di cerniera tra mondo della formazione (accademica, specialistica ecc) sistemi produttivi (aziende istituzioni ecc)

3 e utenza diretta e, dall altro, permettendo di assurgere a Opinion Leader nella consulenza strategica relativa alle politiche di sviluppo della formazione intercettando trend e mercati potenziali. Lo sviluppo e la messa in opera di tale dispositivo non riguarda solo la pianificazione organizzativa dei meccanismi produttivi che ne consentano l esercizio, ma è funzione di un ripensamento in chiave psicologica dei processi in analisi. In altre parole stiamo pensando ad interrogare la nostra popolazione attraverso categorie specificamente psicologiche piuttosto che attraverso categorie di senso comune. Che cosa vogliamo sostenere con questa affermazione? Fondamentalmente due cose: 1. La nostra conoscenza e rappresentazione della professione è necessariamente parziale e ingenua in quanto fondata su una conoscenza limitata alle nostre stesse esperienze e rappresentazioni riguardo gli psicologi e le loro attività sul territorio, che spesso non è sorretta da nessun dato ostensibile che non sia la propria sensazione e pertanto necessariamente pregiudiziale congetturale. 2. Le categorie con le quali interroghiamo e pensiamo la nostra professione (tecniche,

4 modelli, correttezza degli interventi, tipologia di pazienti, mercati e committenza possibili, possibili prodotti della psicologia ecc.) non sono categorie psicologiche ma categorie prese a prestito dal common sense e pertanto poco duttili poiché non consone a implementare strategie di sviluppo e di intervento. Al riguardo proponiamo di utilizzare categorie precipuamente psicologiche che ci consentano, accanto ad una lettura e rilevazione puntuale dei fenomeni, di implementare strategie di intervento e sviluppo in grado di orientare e direzionare lo sbocco professionale e di intercettare potenziali committenze emergenti. Riteniamo che il futuro della professione sia fortemente collegato alla sua capacità di intercettare i mutamenti psicosociali e la variabilità ad essa connessa e che tale competenza richieda una ricodificazione della domanda (prodotta nei suoi contesti d uso) in domanda psicologica cioè spendibile ed interpretabile (e quindi aggredibile) attraverso una competenza psicologica. La funzione dell osservatorio sarà pertanto di analisi e monitoraggio ma con l obiettivo di utilizzare (attraverso una modellizzazione psicologica dei costrutti in analisi) la conoscenza prodotta per promuovere strategie di sviluppo culturale della professione. L idea

5 di base è che approntare politiche di sviluppo strategiche, di formazione e di promozione della categoria sia condizione necessaria e indispensabile un processo di conoscenza puntuale e dettagliata della realtà locale sia nelle sue manifestazioni più immediate sia quale prodotto dell immagine condivisa della professione. Obiettivi del Progetto Lo scopo del progetto è individuare promuovere realizzare - attraverso una mappatura approfondita e dettagliata della cultura regionale della professione psicologicapolitiche di intervento e linee di sviluppo strategiche. Gli obiettivi principali attraverso i quali perseguire lo scopo sono: 1. Analisi e monitoraggio della professione nel tempo (analisi del trend e monitoraggio delle carriere) 2. Analisi e monitoraggio dell utenza diretta (rappresentazione che l utenza propone degli psicologi e della loro funzione utilità percepita ecc) 3. Intercettazione di mercati emergenti che consentano una diversificazione dell offerta (rappresentazione che la committenza propone

6 degli psicologi e della loro funzione/utilità percepita ecc) 4. Elaborazione di criteri interpretativi metodologici di governo volta ad ottimizzare l efficacia e la qualità professionale; 5. Progettazione di strategie di intervento e orientamento, di risorse e competenze in direzione delle committenze individuate attraverso una formazione ad hoc. Le responsabili si impegnano a presentare al Consiglio progetti esecutivi per il perseguimento degli obiettivi.

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