ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TOMMASO GROSSI MILANO
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TOMMASO GROSSI MILANO
2 L Istituto Comprensivo Statale Tommaso Grossi realizza, sin dall anno scolastico 1990/1991, interventi specifici tesi all alfabetizzazione e all integrazione degli alunni stranieri nonché alla prevenzione e al recupero della dispersione scolastica, legate alla situazione socio - culturale ed ambientale dell utenza. Esso è ubicato nella zona 4 ed è articolato su due plessi: Via Monte Velino, plesso di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di I grado ( Tito Livio ) e Via Colletta, plesso di scuola primaria. Il presente progetto si struttura nell ambito della RETE POLO START 2 (scuola capofila Lorenzini Feltre di via Polesine) a cui l Istituto ha aderito. La realizzazione delle azioni promosse dalla Rete trovano poi in questo progetto una declinazione specifica e uno sviluppo ulteriormente declinato sulle specificità della singola istituzione scolastica. Il Progetto si sviluppa in continuità con gli anni precedenti. ANALISI DELLA SITUAZIONE Il plesso di Via Monte Velino è collocato nel quartiere popolare Calvairate Molise, caratterizzato da una massiccia presenza di stabili ALER abitati da un consistente numero di cittadini provenienti da molte parti del mondo. Inoltre, dal 1995/1996 Monte Velino accoglie alunni nomadi del campo di Via Bonfadini, per i quali si rendono necessari mirati interventi volti a promuovere l integrazione e la motivazione all apprendimento. L analisi dell utenza della scuola individua quattro gruppi di problematicità che impongono una didattica diversificata nell ambito dello stesso gruppo classe. 1) Alunni di gruppi etnici di recente immigrazione, fenomeno in continuo aumento, spesso inseriti ad anno scolastico inoltrato, con situazioni socio economiche non favorevoli ad uno sviluppo armonico e all integrazione dell alunno bisognoso di prima alfabetizzazione. 2) Alunni di gruppi etnici non di recente immigrazione, che pur essendo nati in Italia e avendo usufruito delle strutture scolastiche di base (scuola dell infanzia o scuola primaria) presentano comunque difficoltà nell apprendimento e nell uso della lingua italiana, anche a causa di pochi rinforzi nell uso della stessa nei contesti familiari e amicali. 3) Alunni italiani con retroterra culturale complesso differenziato e problematico, tra i quali alunni che manifestano difficoltà di relazione sia nel gruppo, sia con gli adulti educatori, 2
3 comportamenti di intolleranza verso le regole, mancata motivazione all apprendimento accresciuta o determinata dal disinteresse della famiglia o della scarsa collaborazione alla crescita educativa. 4) Gli alunni che non evidenziano particolari difficoltà nell ambito delle attività scolastiche, ma che devono essere guidati ad una scelta consapevole e mirata verso istituti superiori che, risultano essere molto esigenti dal punto di vista delle competenze. 5) Alunni Rom che necessitano di particolari interventi da parte del sistema scuola sia rispetto alle famiglie (riconoscimento dell importanza della frequenza scolastica e rispetto delle regole) sia nei confronti dei minori ESIGENZE PROGETTUALI Data la particolare situazione dell utenza si rendono necessari interventi di breve, medio e lungo termine, volti ad una progettazione specifica sia per contrastare alla radice atteggiamenti xenofobi sia per promuovere l integrazione scolastica e sociale dei suddetti alunni. Il progetto viene quindi articolato secondo moduli diversificati, coordinando al suo interno differenti interventi, caratterizzati anche da azioni - ponte con il territorio. Una valutazione iniziale delle caratteristiche della popolazione scolastica, effettuata sulla base di dati quantitativi e qualitativi (confronto fra docenti per la disamina dei diversi livelli di complessità sociale e culturale nonché prove di ingresso rivolte agli alunni) consente di orientare la progettazione secondo linee di intervento atte a fronteggiare situazioni emergenziali (inserimento di alunni neo arrivati in corso d anno), a favorire l inserimento sociale e scolastico di alunni stranieri, a promuovere una cultura diffusa dell integrazione. FINALITÀ DEL PROGETTO 1) Favorire l accoglienza e l integrazione degli studenti di cittadinanza non italiana 2) Rafforzare il rispetto delle diversità culturali e rispondere alle complesse esigenze delle nostre società e della coesistenza di identità culturali e credi diversi 3) Promuovere attività per la riuscita scolastica 4) Tutelare il diritto allo studio e le pari opportunità di sviluppo 5) Far emergere competenze ed attitudini necessarie per il proseguimento degli studi 6) Promuovere strategie di prevenzione del disagio scolastico 7) Rimotivare gli alunni alla partecipazione attiva al proprio percorso di crescita 3
4 8) Promuovere l integrazione degli alunni Rom OBIETTIVI 1) Acquisire l alfabetizzazione primaria della lingua italiana per scopi comunicativi 2) Affinare le competenze linguistiche secondo livelli crescenti di complessità 3) Utilizzare gradualmente la lingua italiana per le attività di studio 4) Promuovere percorsi di educazione interculturale 5) Favorire il mantenimento della lingua e delle matrici culturali di origine 6) Realizzare un progressivo miglioramento dei livelli di integrazione attraverso il concorso di tutte le attività di scuola, con particolare riferimento a quelle espressive e sportive 7) Favorire l avvicinamento delle famiglie non italiane alla realtà scolastica 8) Promuovere possibilità di conoscenza e integrazione fra gruppi familiari di origine linguistica e culturale differente 9) Acquisire le competenze di base necessarie al passaggio alla scuola superiore RISULTATI ATTESI 1) Miglioramento delle acquisizioni linguistiche misurabile attraverso prove specifiche relative sia alle attività proposte nel laboratorio sia all attività di classe 2) Incremento della frequenza scolastica 3) Miglioramento degli interventi delle famiglie in ambito scolastico (firma del diario, presenza alle assemblee, colloqui, organi collegiali ) 4) Partecipazione attiva e costruttiva alla vita scolastica di alunni e famiglie 5) Miglioramento complessivo delle prestazioni scolastiche e del livello di autostima RESPONSABILI DEL PROGETTO Docente facilitatore di apprendimento GRUPPO DI PROGETTO Commissione Intercultura 4
5 ATTORI INTERNI - Docente facilitatore di apprendimento nella scuola primaria - Docenti di classe - Docenti impegnate su progetto interno alla scuola con orario aggiuntivo - Personale ATA (per l accoglienza e il supporto in itinere relativo all espletamento di prassi burocratiche utilizzazione di servizi di altri Enti, richiesta buono scuola, rimborsi, ) - Collaboratori scolastici (per l apertura della scuola anche in orario extrascolastico, per l attivazione e il mantenimento di spazi idonei alle richieste progettuali, per il supporto organizzativo) ATTORI ESTERNI - Gruppo Polo Start - Associazione Berardi e Comitato Inquilini - Padri Somaschi Segnavia - Comune di Milano AZIONI 1. istituzione di laboratori linguistici 2. interventi di supporto mirato all interno delle rispettive classi, anche con attività di piccolo gruppo, in sinergia con la progettazione di laboratorio 3. attività interculturali 4. supporto alle famiglie, con particolare riguardo al percorso scolastico dei figli 5. attività in raccordo con il territorio Sono previste ore aggiuntive o intensificazioni del servizio ordinario di tutto il personale (docente e ata) per l organizzazione, le fasi propedeutiche all attivazione dei laboratori e al loro mantenimento, il coordinamento delle attività, la predisposizione dei materiali, le sottoprogettazioni, il contatto e il coordinamento con gli esterni, il supporto alle famiglie, l apertura della scuola per particolari attività. 5
6 FASI ATTUATIVE Il progetto è articolato in diverse fasi, non necessariamente consequenziali, e prevede dei livelli collaterali a completamento del progetto stesso. Il progetto si sviluppa sia internamente alla scuola sia esternamente, attraverso azioni di raccordo ed integrazione tra il privato sociale operante sul territorio ( Associazione Berardi, Doposcuola Calvairate Molise Ponti, - Onlus), l U.S.P. di Milano, il Comune di Milano. Laboratori linguistici Italiano Lab italianolab.it Progetto Brera Formazione docenti Mediazione alunni Rom Laboratori Sead Sport Azioni del territorio Azioni anno europeo Orientamento nella S.S.1 Musica Danza 6
7 Per gli alunni neo arrivati: 1. Accoglienza, (colloquio orientativo con la famiglia, iscrizione, prove di accertamento linguistico e logico matematiche) Tale fase, pur essendo propedeutica all avvio del progetto stesso, si rende necessaria per qualsiasi inserimento in corso d anno. 2. Inserimento dell alunno nella classe di destinazione con modalità graduale e prevalentemente in presenza del facilitatore 3. definizione delle linee di intervento per la predisposizione di un percorso personalizzato per la prima alfabetizzazione Nella scuola primaria 1. Realizzazione di laboratorio linguistico permanente per: attività intensiva di prima alfabetizzazione per i neo-arrivati attività di potenziamento delle competenze per gruppi di livello - Accertamenti dei livelli di competenze linguistiche degli alunni coinvolti nel progetto (neo arrivati e non) - Costituzione di gruppi di livello il più possibile omogenei per capacità - Sviluppo di attività specifiche a seconda delle necessità del gruppo o di ciascun alunno - Coordinamento tra le proposte di laboratorio e le attività di classe - Verifiche in itinere e finali sulla base delle attività proposte Il laboratorio linguistico si attua nel plesso di scuola primaria di M.te Velino dove è presente la quasi totalità di alunni stranieri attraverso l intervento del docente facilitatore (per l intero anno scolastico) e ore aggiuntive di altri docenti con particolari competenze linguistiche per il potenziamento del laboratorio stesso nel secondo quadrimestre. 2. attuazione di laboratori di supporto realizzato da Cooperativa individuate dal Polo Start in orario scolastico. 3. Sono previste in orario extrascolastico collaborazioni con le associazioni del quartiere. Nella scuola secondaria di primo grado: 4. Attivazione di specifici laboratori linguistici in orario curricolare (derivante dalla flessibilità oraria) per: la prima alfabetizzazione il recupero linguistico l italiano per lo studio 7
8 5. Attivazione di laboratori linguistici supplementari realizzati da Cooperativa individuate dal Polo Start in orario extra scolastico 6. Eventuali collaborazioni con le associazioni di quartiere e sul territorio. Gli elementi costitutivi del progetto sono: 1. Supporto e mediazione con le famiglie all atto dell iscrizione (con il coinvolgimento anche del personale di segreteria) e in corso d anno per particolari necessità 2. Supporto e mediazione con le famiglie, durante l anno,(attraverso la collaborazione di mediatori culturali del Polo Start 2 e con l Associazione Berardi) 3. Attività di prima alfabetizzazione per i neo arrivati 4. Festa di fine anno per il coinvolgimento delle famiglie e il confronto e la conoscenza di specifiche identità culturali 5. Promozione di itinerari interculturali nelle rispettive classi (con tematiche diversificate secondo il livello: dalla favola alle prospettive di decentramento storico geografico e attraverso la lettura delle opere d arte) 6. Promozione di particolari attività sportive finalizzate ad una migliore integrazione, alla promozione del successo formativo, allo sviluppo di un corretto spirito sportivo 7. Promozione di attività musicali (nella scuola primaria) per migliorare l integrazione e lo scambio interculturale e avviare il raccordo tra i due ordini di scuola dell Istituto 8. Sviluppo del progetto da parte degli alunni della scuola secondaria di primo grado del Progetto Colori diversi lo stesso ritmo 9. Adesione al progetto A Brera anch io per le classi quarte della Primaria 10. Adesione al progetto Alla scoperta di Brera per le classi della Primaria 11. Partecipazione di alunni della Secondaria alla giornata europea con la promozione di attività connesse sulla tematica dell anno in corso (ad esempio 2008 Anno europeo del dialogo interculturale, 2010 Anno europeo della lotta alla povertà e all esclusione sociale) 12. Realizzazione di corsi di alfabetizzazione per alunni neo arrivati realizzati dal Polo Start 13. Formazione dei docenti specialisti attraverso corsi Polo Start Ismu 14. Attività di orientamento per gli alunni della secondaria e di promozione del successo scolastico (Galdus, Comune di Milano, Sead) 15. Sportello alunni Rom (Segnavia Padri Somaschi) e percorsi integrati scuola laboratori operativi (Sead- Comune di Milano) 16. Partecipazione al Tavolo territoriale per confronto sistematico sui bisogni del quartiere, sulle azioni integrate, sulle potenzialità di un sistema scuola privato sociale (partecipano Associazioni di quartiere e rappresentanti del Comune di Milano) 17. Supporto e utilizzo piattaforma multimediale Italian Lab 8
9 INTEGRAZIONE CON IL TERRTORIO E prevista un interazione costante tra la scuola e le strutture territoriali che si occupano della formazione extrascolastica degli alunni ( Cooperativa Iard nell ambito del Progetto Polo Start ed operatori di zona: Associazione Berardi, Doposcuola Molise Calvairate, esperti U.O.N.P.I.A e dei servizi socio sanitari e altri in fase di valutazione). In particolare, verranno realizzati interventi specifici, scolastici e non, per: - il recupero scolastico - il potenziamento linguistico - l integrazione Nell ambito scolastico le azioni promosse saranno: - laboratorio arte terapia per leggere e scrivere nella scuola primaria (classi prime) - sportello accoglienza e supporto famiglie In ambito extra scolastico le aioni saranno: - laboratori linguisitici e di supporto allo studio I laboratori attivati, oltre a costituire un significativo momento di progettazione integrata, diventano un occasione di potenziamento e allargamento del progetto stesso. Sono previsti momenti di confronto e raccordo con i docenti dell Istituto per quanto concerne: - l individuazione degli alunni destinatari degli interventi; - la predisposizione di interventi specifici in base ai bisogni didattici ed educativi; - la verifica intermedia e quella finale; - i colloqui con le famiglie; - la disamina di particolari situazioni. TEMPI Il progetto dura l intero anno scolastico con tempi intermedi differenziati per ciascuna fase attuativa o di esigenze specifiche (inserimenti di nuovi alunni in corso d anno). Settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno Verifica situazione iniziale Strutturazione laboratorio linguistico 9
10 Incontri operatori del territorio Attività formative di laboratorio e di classe Attivazione progetto Colori diversi.. lo stesso ritmo Attuazione progetto Sport Attuazione progetto musica Verifica intermedia Verifica conclusiva Progetto Polo Start Attuazione progetti Brera Attivazione progetto Anno europeo Attuazione progetto Orientamento Attuazione progetto Italianolab on line METODOLOGIE Sono privilegiate metodologie attive che promuovano: 1) Sviluppo del parlato 2) Utilizzo di codici non verbali e/o illustrati per la comprensione del messaggio e la comunicazione 3) Creazione di un clima collaborativo nel gruppo 4) Valorizzazione delle competenze individuali MATERIALI E SUSSIDI 1) Testi specifici per l insegnamento dell italiano come L2, a vari livelli per unità didattiche 2) Esercizi strutturali e di comprensione 3) Testi interculturali e narrativi 4) Dizionari 5) Testi di studio 6) Schede autocorrettive 10
11 VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica degli esiti intermedi e complessivi segue le seguenti scansioni: 1) Quotidiana e a breve termine da parte dei docenti che valutano la rispondenza didattico educativa agli interventi via via svolti: - utilizzo di prove strutturate e non, - conversazioni libere e guidate, - osservazioni sistematiche 2) A medio termine, a cura della Commissione Intercultura per quantificare i risultati raggiunti e prevedere una revisione delle ipotesi di intervento già attuate: - confronti con i docenti di classe per la scuola primaria e di materie affini per la scuola secondaria. - confronti in sede di interclasse e consigli di classe, anche in presenza dei genitori rappresentanti di classe 3) A lungo termine da parte del facilitatore con i docenti per analizzare la globalità dell andamento del percorso e stabilire così nuovi parametri di progettazione degli interventi (risultati raggiunti e confronto con gli esiti attesi). 4) Gli esiti del progetto vengono illustrati nell ambito delle riunioni periodiche e a fine anno del tavolo territoriale (cui partecipano rappresentanti del Comune di Milano settore Servizi sociali e delle Associazioni del territorio) e del Polo Start MATERIALI PRODOTTI - schede strutturate per gli alunni: per le prove di ingresso per le verifiche intermedie per le verifiche finali - materiali recuperati per l organizzazione di attività manuali all interno del laboratorio interculturale - materiali riassuntivi dell attività di laboratorio per un esposizione durante la festa di fine anno - registrazioni video della rappresentazione del laboratorio di danza - CD rom 11
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