Viaggio in Francia: i castelli e l Atlantico

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1 Viaggio in Francia: i castelli e l Atlantico Luglio

2 Agnese e Alberto Periodo: dal 12.7 al Treno composto: Land Rover Discovery 4 TD V6 SE e Hymer feeling 425 Circa 2800 Km di percorso più i movimenti locali 2

3 12/7 PRIMO GIORNO Tappa di trasferimento con l intento di passare il confine francese attraverso il tunnel del monte Bianco in val d Aosta. Il traffico non è intenso per cui arriviamo fino a Pont d Ain, un centinaio di chilometri oltre Ginevra. Qui prima sosta al camping de l Oiselon (buono per la sosta 15 Eu) totale chilometri 676. Il questo luogo posto sul fiume Ain si pratica la canoa. 13/7 SECONDO GIORNO Trasferimento meno lungo (circa 300 Km) fino a Bourges in modo da arrivare nel pomeriggio e visitare la città con la sua famosa cattedrale gotica. Durante il tragitto visita all abbazia di Cluny, (foto a destra) una delle più importanti realtà monastiche di Francia quasi totalmente demolita dopo la rivoluzione. La visita vale la piccola deviazione. Arrivo a Bourges e sosta al campeggio comunale Robinson (bello, pulito economico e posizionato bene per consentire la visita della città). Peccato per la pioggia. 3

4 14/7 TERZO GIORNO Trasferimento da Bourges nella zona dei castelli della Loira e stazionamento all ottimo campeggio comunale di Onzain (km 130) (grazie detto05vi di cui anche la foto del campeggio con l albero) economico (10.40 al giorno WiFi compreso) e strategicamente piazzato rispetto ai castelli di Chambord, Blois, Chenonceau, Amboise e Chaumont per dire i più importanti. Il campeggio è posto inoltre vicino alla Loira ed alla pista ciclabile che collega i castelli sopra elencati.. per chi volesse effettuarne la visita in bici. Qui ci scegliamo una vasta piazzola ben riservata da siepe degna di qualche stella in più oltre alle due del luogo e finalmente ci dedichiamo alle visite dei dintorni che oltre ai ben noti manieri è caratterizzata da una serie di villaggi rurali e centri posti lungo il grande fiume nei quali si possono anche degustare i famosi vini (Chinon rosso, Cabernet franch) Di seguito una serie di immagini di ciò che abbiamo visitato: Castello di Chaumont. 4

5 La Loira vista da Chaumont e Chaumont visto dalla Loira 5

6 15/7 QUARTO GIORNO Il gigantesco castello di Chambord ed il suo gigantesco parco 6

7 16/7 QUINTO GIORNO Il castello di Amboise dove visse Leonardo da Vinci, la sua Loira, 7

8 la sua chiesa di S. Uberto e gli enormi torrioni. 8

9 17/7 SESTO GIORNO Il castello di Chenonceau posto attraverso il fiume Cher merita la visita (giapponesi permettendo ) con i suoi bei giardini 9

10 e lo splendido orto Ritornando al campeggio di Onzain il cielo si riempie di colore... Da queste parti per farti vedere i castelli le studiano davvero tutte ed in particolare con i mezzi aerei dei quali la mongolfiera è senz altro il più affascinante. E le occasioni per volare non mancano. Di grande interesse sono anche le discese in canoa lungo la Loira con partenza da Blois e percorsi lunghi anche trenta chilometri adatti a tutti. 10

11 18/7 SETTIMO GIORNO Esauriti i castelli con base Onzain ci spostiamo ad ovest di circa 120 Km a Montsoreau dove si trova il campeggio l isle Vert sulle rive della Loira e che di stelle ne ha quattro (scarse). Montsoreau è un caratteristico ed antico villaggio in riva al fiume con graziose vie contornate da colorate piante d altea, situato in una zona in cui anticamente le case venivano costruite in tufo cavato direttamente sul posto. Nelle grandi grotte dei dintorni trovano posto le cantine dei pregiati vini locali, coltivazioni di funghi di vario genere e persino un albergo. Qui il fiume si fa più largo ed imponente, le imbarcazioni sono più grandi ed il rapporto fra la terra e l acqua cambia. Ci si accorge che l oceano s avvicina anche dal colore del cielo e dalla particolare luce che emana. A Montsoreau, naturalmente, c è anche un castello 11

12 19/7 OTTAVO GIORNO A circa cinque chilometri dal villaggio si trova l abbazia di Fontevraud. Considerata come una delle più grandi città monastiche d'europa, necropoli reale dei Plantageneti, l'abbazia di Fontevraud colpisce sia per la sua dimensione sia per la sua originalità. Trasformata in prigione da Napoleone nel 1804, è salvata dalla distruzione e diventa una terribile centrale penitenziaria. Gli ultimi prigionieri la lasceranno soltanto nel Oggi, Centro Culturale di Congressi (label del Ministero della Cultura e della Comunicazione), l'abbazia è un importante luogo di concerti, di congressi e di mostre. Essa influenza anche la creazione grazie alle residenze di artisti che accoglie. Castelli/Abbazia-Di-Fontevraud.html Interessante la visita soprattutto della chiesa e l enorme sforzo fatto dai restauratori per restituire al visitatore le sensazioni dell interno spogliato prima dalla rivoluzione e poi dal carcere in linea con le vicissitudini di molti monumenti francesi soprattutto religiosi. E all interno c è anche un buon ristorante. Lì vicino si può visitare la città di Saumur, anch essa dotata di un bel castello sul colle nonché dell omonimo ottimo vino. 12

13 20/7 NONO GIORNO e SEI GIORNI SUCCESSIVI FINO AL QUINDICESIMO Si parte da Montosoreau per trasferirci sull Atlantico e più precisamente all isola di Oleron. Viaggio di 250 Km tutti su strada statale bella. L isola è collegata alla terraferma da un viadotto lungo circa tre Km attraversato il quale si giunge a Le Chateau d Oleron famosa in tutta la Francia per la coltivazione delle ostriche. E qui ce ne sono veramente in abbondanza servite lodevolmente nei gradevoli e nient affatto costosi ristoranti del porto di Le Chateau così come in altre località dell isola. Permettetevi pure una cenetta a base di crostacei e molluschi senza timore dello spellamento finale Isola divisa in due mondi differenti: ad est le coltivazioni di ostriche e l agricoltura, ad ovest la parte turistica con l oceano vero (quello con le onde, i surfisti, le maree, le spiagge, la duna ecc) Al mare si va in bici visitando magnifiche spiagge (es. La Perroche).. e in bici si visita l isola che è lunga una trentina di Km e larga sei o sette. Noi ci fermiamo sei giorni al campeggio La Brande sulla costa est in quanto, essendo senza prenotazione, dall altra parte c erano solo gli avanzi ma ciò non ci è dispiaciuto affatto. L accoglienza è stata ottima così come tutto il resto contribuendo fattivamente alla qualità della settimana di relax nella zona di mare. Qui, i castelli della Loira sembrano nell altro mondo.. Di seguito una serie di immagini che rappresentano molto di più dello scritto cosa offre quest isola La vista dalla Cittadelle di Le Chateau con la bassa marea (ricorda molto certi luoghi della Bretagna ) 13

14 Il porto della Cotiniere, il più grande dell isola Il faro di Chassiron a nord dell isola sul quale si può anche salire e questo è il panorama 14

15 Il nord è molto più selvaggio e adatto a chi va in cerca di spiagge deserte.. Nell interno si possono trovare vaste zone coltivate a vigneto. 15

16 Le popolate spiagge della costa ad ovest dove l oceano fa sentire tutta la sua forza qui è meglio arrivare in bici.. 16

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18 Sulla costa est il mondo cambia e l oceano può essere navigato senza pericolo offrendo al visitatore l opportunità di scoprire angoli meravigliosi e inusuali. Qui, complice un noleggiatore gentile che ci ha tracciato una rustica mappa, abbiamo potuto esplorare il tratto di mare intorno alla fortezza Di Chateau ed entrare nel porto ostricolo fino nella parte più storica dove, in variopinte baracche, sopravvivono numerose attività artigianali 18

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21 Anche la balneazione da queste parti ha un sapore quasi felliniano Piccole stazioni dotate dell essenziale aprono e chiudono al ritmo delle maree: così, può capitare che alle undici del mattino il mare piano piano se ne va ed il noleggiatore di barche ammaina le vele andandosene a casa per tornare nel tardo pomeriggio quando l acqua ritorna Per chi vuol riposare 27/7 SEDICESIMO GIORNO Così dopo sei giorni all isola in cui ci siamo goduti il bel tempo con la temperatura in costante aumento (max 33C ) purtroppo bisogna ripartire verso casa. 21

22 Partenza verso Clermont Ferrrand, prima tappa del percorso di rientro, sperimentando il tragitto su strada statale ed evitando le autostrade. Tutto il giorno per coprire 407 Km fino ad un luogo chiamato Chatel Guyon al Camping Le Clos de Balanède (buono solo per fermarsi una notte). Visitiamo cittadina di Chatel Guyon sede di un Casinò e di alberghi grandi e piccoli.. Interessanti le tracce di un glorioso e opulente passato di città termale ed altrettanto interessante il tentativo di reimpiego delle grandi infrastrutture del passato come ad esempio la vecchia stazione ferroviaria. 28/7 DICIASSETTESIMO GIORNO Seconda tappa del rientro (428 Km) su tracciato misto autostrada e statale fino a Mont Cenis al camping Caravaneige di Lanslevillard (buono) dove pernottiamo. 29/7 DICIOTTESIMO GIORNO Scalata al Moncenisio di buon mattino dove la nebbia e l aria frizzante ci fanno riprendere l uso di indumenti dimenticati da qualche settimana. La discesa verso Susa, nonostante le attenzioni, è costata in pastiglie dei freni sicuramente più del biglietto del tunnel del Frejus. In compenso abbiamo goduto dello spettacolare panorama alpino della sommità del passo con il suo lago artificiale 22

23 Ecco, la vacanza è finita ed i castelli della Loira sembrano lontani anche nel tempo Un po di nostalgia del mare dell Oleron ci fa sognare futuri ritorni. Ma se ne parlerà più avanti. Agnese e Alberto ringraziano tutti coloro che hanno avuto la curiosità di leggere questo diario di viaggio augurando a tutti buone vacanze per il