Glossario. MED/39 Neuropsichiatria In MODULO A - 5 CFU

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1 MED/39 Neuropsichiatria In MODULO A - 5 CFU Magda Verdecchia, Monica Terribili, Paolo Curatolo (Con la collaborazione di Martina Balestri, Roberta Bombardieri, Simona Pennacchia) Glossario Scuola IaD Roma, 2003 P. Curatolo Tutti i diritti riservati

2 AFASIA-DISFASIA: Incapacità o difficoltà ad esprimere il proprio pensiero attraverso le parole, conseguente a sofferenza del sistema nervoso centrale. AGNOSIA: perdita della capacità di riconoscere percettivamente le persone, gli oggetti già noti o i suoni malgrado l integrità degli organi di senso. ANARTRIA-DISARTRIA: impossibile o difficoltosa articolazione delle parole dovuta a disturbi del controllo muscolare, conseguente a sofferenza del sistema nervoso. APGAR, INDICE DI: sistema per annotare le condizioni fisiche di un neonato rilevate un minuto dopo la nascita e una seconda volta dopo 5 minuti. La frequenza cardiaca, la funzione respiratoria, il tono muscolare, la risposta riflessa agli stimoli e il colorito cutaneo sono i parametri ai quali viene assegnato un punteggio di 0,1 o 2 con valutazione massima possibile di 10. I neonati con un basso indice di Apgar richiedono cure immediate per la loro sopravvivenza. La ripetizione del test dopo 5 minuti serve per valutare la necessità di ricovero nei casi a basso punteggio. Un basso indice alla prima rilevazione è segno di asfissia e costituisce un indicazione per la ventilazione assistita immediata. Un basso punteggio alla seconda indagine è indicativo della possibilità di decesso del neonato. ASFISSIA: condizione conseguente a un insufficiente apporto di ossigeno all encefalo e agli altri organi vitali. Il quadro clinico comprende in genere dispnea, cianosi, polso rapido, perdita dei sensi, alterazioni dello stato mentale; in casi estremi possono comparire convulsioni, perdita della coscienza e morte. ATASSIA: disturbo della coordinazione motoria che coinvolge la deambulazione, il mantenimento della postura e la motricità fine-motoria. E legata ad una disfunzione del cervelletto o dei principali sistemi ad esso connesso, quali il lobo frontale ed il midollo spinale. ATETOSI: sindrome extrapiramidale caratterizzata dalla presenza di movimenti lenti, irregolari, contorti che compaiono alle estremità superiori, specialmente alle mani e alle dita. Questi movimenti involontari impediscono di mantenere il corpo, e in particolare le mani, in una data posizione. Possono essere 2

3 interessate tutte e quattro le estremità oppure la malattia si presenta in forma monolaterale ATROFIA: diminuzione di volume di un organo o di un tessuto. Può essere conseguente a morte e riassorbimento cellulare, diminuita proliferazione, compressione, ischemia, malnutrizione, ridotta attività o alterazioni ormonali. ATROFIA MUSCOLARE: atrofia del tessuto muscolare dovuta soprattutto a disuso o denervazione. ATROFIA OTTICA: atrofia della papilla ottica e degenerazione del secondo nervo cranico (nervo ottico). AUSILI: strumenti utilizzati nelle disabilità motorie come integrazione nell intervento neuromotorio o facilitazione delle autonomie del soggetto. CATARATTA: opacità del cristallino e/o della sua capsula. CECITÀ: perdita o mancanza assoluta della capacità di vedere. CECITÀ CORTICALE: cecità secondaria a lesione dell area ottica nella corteccia cerebrale. COLOBOMA: lesione o malformazione oculare, solitamente una fessurazione dell iride, del corpo ciliare o della coroide; può essere congenita, patologica o chirurgica; talvolta si ha coinvolgimento della palpebra. CORIORETINITE: infiammazione della coroide e della retina. CONGENITO: presente fin dalla nascita. 3

4 CONTRATTURA: formazione di fibrosi del connettivo cutaneo, aponeurotico, muscolare o della capsula articolare che ostacola la normale mobilità del tessuto relativo o dell articolazione. DIGITIGRADO: sulle dita DIPLEGIA SPASTICA: rigidità spastica congenita a carico di parti simmetriche del corpo DISABILITÀ EVOLUTIVA: E impedimento alla normale crescita e capacità di apprendere del bambino DISARTRIA: difficoltosa e imperfetta articolazione del linguaggio dovuta a disturbi della lingua o di altri muscoli essenziali per il linguaggio. La funzione mentale è intatta. disturbo del parlare in cui non vi è alcun difetto di comprensione né di lettura o scrittura. La causa può essere una malattia del secondo motoneurone, malattie del sistema nervoso o lesioni del cervelletto. DISFASIA: disturbo del linguaggio legato ad un problema centrale. DISPRASSIA: disturbo nel programmare, controllare ed eseguire movimenti volontari. DISTOCIA: parto difficoltoso. Può essere dovuto sia alle dimensioni che alla presentazione del feto o alle dimensioni ridotte del canale da parto. DISTONIA: Contrazioni muscolari prolungate che possono provocare contorcimenti e movimenti ripetitivi o posture anomale. Questi movimenti possono essere sotto forma di contrazioni ritmiche. 4

5 ECOGRAFIA: Uso della tecnica ultrasonica per ottenere un immagine fotografica dell eco prodotto quando onde sonore vengono riflesse da tessuti di diversa densità. ELETTROENCEFALOGRAMMA: amplificazione, registrazione e analisi dell attività elettrica cerebrale. Gli elettrodi vengono posizionati sul cuoio capelluto in varie posizioni. Viene registrata la differenza tra i potenziali elettrici di due sedi diverse. E possibile ottenere contemporaneamente la differenza di potenziale tra due o più paia di elettrodi in un dato momento. Il quadro di più frequente riscontro nell adulto normale a riposo è il ritmo alfa di 8,5-12 cicli al secondo. Modificazioni caratteristiche del tracciato si presentano durante il sonno, aprendo gli occhi e durante un intensa attività cerebrale. Alcuni pazienti affetti da patologie endocraniche possono avere un EEG normale, mentre al contrario altri senza patologie dimostrabili possono avere un EEG patologico. Ciononostante, l uso di questa tecnica diagnostica si è rilevato molto utile nello studio dell epilessia e dei disturbi convulsivi e nella localizzazione di lesioni cerebrali. ELETTROMIOGRAFIA: indagine elettrodiagnostica che registra tramite elettrodi ad ago l attività muscolare. EMIPLEGIA SPASTICA O EMIPARESI: paresi in cui la spasticità interessa il braccio e la gamba dello stesso lato del corpo. ENCEFALOPATIA IPOSSICO-ISCHEMICA: danno cerebrale causato da un insufficiente apporto di sangue o ossigeno al tessuto cerebrale. EREDITARIETA : ricorrenza di una malattia nei membri di una stessa famiglia, che riconosce nella condizione una componente genetica. EXTRAPIRAMIDALE, SISTEMA: insieme di vie motrici discendenti, escluso il fascio piramidale FENOTIPO: aspetto fisico di un organismo, risultante dall interazione tra la sua costituzione genetica (genotipo) e l ambiente 5

6 GENI: sequenze di nucleotidi del DNA che codifica per una specifica proteina. GENOTIPO: combinazione di geni che un organismo possiede. HANDICAP: è la condizione di svantaggio sociale derivante da una disabilità. INCOMPATIBILITÀ RH: condizione del sangue in cui anticorpi in una donna incinta possono attaccare le cellule ematiche del feto, compromettendo l apporto di ossigeno al feto stesso. IPERTONIA: aumento del tono muscolare. IPOTONIA: riduzione del tono muscolare. LIQUOR: strato acquoso che protegge il cervello e il midollo spinale dagli impatti fisici. NISTAGMO: movimento ciclico ed involontario dei globi oculari. E possibile in ogni direzione ed è caratterizzato da due fasi : una deviazione lenta e una componente rapida di ritorno alla primitiva posizione. Può essere congenito e non apprezzato dal paziente. Può essere a genesi professionale o secondario ad irritabilità del labirinto o a malattie neurologiche. PARALISI: sospensione temporanea o compromissione permanente di una funzione, in particolare perdita della sensazione o del movimento volontario. Ogni movimento volontario dipende dall integrità di due tipi di neuroni motori, quelli della corteccia cerebrale, da dove gli impulsi hanno origine, i cui neuriti percorrono il tronco cerebrale e giungono alle corna grigie anteriori del midollo spinale, e quelli periferici, che hanno origine nel corno anteriore e i cui neuriti giungono ai muscoli. In caso di distruzione dei nervi motori periferici (PARALISI FLACCIDA) si verifica ipotonia muscolare, atrofia, con reazioni di degenerazione. La flaccidità e l assenza di riflessi muscolari rivelano l assenza di 6

7 tono. In caso di paralisi dei neuroni della corteccia (PARALISI SPASTICA), il paziente allo stesso modo, non è in grado di muovere la parte colpita, ma il neurone motorio periferico integro consente ad altri centri motori di agire sul muscolo. Inoltre il tono muscolare è maggiore, non sussiste degenerazione, né atrofia eccetto che per mancato uso. Possono manifestarsi riflessi patologici e ipertonia dei riflessi profondi. PARESI: paralisi incompleta o parziale. PROTEINURIA: presenza di proteine nell urina. POTENZIALI EVOCATI: metodica che registra le attività bioelettriche fasiche generate da strutture nervose centrali e periferiche a seguito della loro attivazione da parte di stimoli specifici: visivi, uditivi, somato-sensoriali. RETINOPATIA: qualsiasi processo patologico a carico della retina, specie se a carattere degenerativo. RIFLESSO: risposta involontaria a uno stimolo. E caratterizzato da azioni specifiche e prevedibili e normalmente è finalizzato e con significato di adattamento. Alla base di questa manifestazione c è una particolare via di collegamento nervoso tra il punto della stimolazione e l organo effettore (muscolo o ghiandola) denominata arco riflesso. In un riflesso semplice tale via è composta da un recettore sensitivo, un neurone afferente o sensitivo, il centro riflesso che ha sede nel nevrasse, uno o più motoneuroni efferenti e l organo effettore. Molti riflessi però hanno una struttura più complessa e comprendono neuroni internuciali o associativi, posti tra i neuroni afferente ed efferente. RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE: metodica di indagine basata sulle proprietà esibite da nuclei con numero dispari di protoni o di neutroni sottoposti all influenza di un campo elettromagnetico. Gli atomi con numero dispari di componenti si comportano come dipoli che subiscono una rotazione a opera del campo elettromagnetico; tale movimento rotatorio viene visualizzato nell immagine RMN mediante l irradiazione con onde di frequenza radio. Con questa indagine è possibile ottenere immagini del cuore, dei grossi vasi, del cervello e dei tessuti molli, senza ricorrere all esposizione a raggi X o alla somministrazione di mezzi di contrasto; si tratta però di una tecnica piuttosto costosa che richiede l immobilizzazione del paziente per un lungo periodo di 7

8 tempo e che non può essere effettuata su pazienti portatori di pacemaker artificiali o di piccoli oggetti metallici (clip chirurgiche) che potrebbero essere attratti dal campo magnetico. RITARDO MENTALE: funzionamento intellettivo notevolmente sotto la media con concomitanti compromissioni del funzionamento adattivo ad esordio in età evolutiva. ROSOLIA: malattia infettiva esantematica acuta che si differenzia dalla scarlattina e del morbillo per il decorso più breve con febbre più modesta e per la mancanza delle complicanze a eccezione della forma congenita. Il quadro clinico è rappresentato da sonnolenza, febbricola e faringite; l esantema compare già al primo o al secondo giorno. In alcuni casi si tratta di macchie color rosa pallido, scarsamente rilevate di tipo morbilliforme, oppure le macchie possono essere diffuse e di color rosso vivo di tipo scarlattiniforme. L eruzione maculopapulosa ha inizio al viso, si diffonde rapidamente a tutto il corpo e altrettanto rapidamente scompare, così che il viso può già essere libero da macchie prima che l esantema abbia raggiunto le estremità. Le lesioni a volte, ma non costantemente, possono desquamarsi. E invece tipica e più frequente che nel morbillo, l adenopatia cervicale e retroauricolare. Il quadro clinico si risolve in genere nel giro di 3-5 giorni. L unica ma grave complicanza della rosolia si ha quando la malattia viene contratta da donne in stato di gravidanza, specialmente durante i primi due o tre mesi di gestazione. L infezione è trasmessa al feto per via placentare determinando il quadro della rosolia congenita, caratterizzata da serie anomalie fetali (microcefalia, ritardo mentale, microftalmia, cataratta, sordità e anomalie cardiovascolari). SPASTICITÀ: condizione caratterizzata da contrazioni muscolari che provocano rigidità; è secondaria a lesioni del motoneurone superiore. STEREOAGNOSIA: difficoltà di percepire ed identificare la forma degli oggetti con il tatto. STRABISMO: disfunzione dell occhio nella quale gli assi ottici non possono essere diretti verso lo stesso oggetto. L occhio strabico devia sempre della stessa misura quando gli occhi sono portati in diverse direzioni: unilaterale, quando devia sempre lo stesso occhio; alternante, quando devia un occhio e l altro rimane fisso; costante, quando lo strabismo è permanente; periodico, quando gli occhi occasionalmente non presentano strabismo. Lo strabismo può risultare da una 8

9 acutezza visiva ridotta, da un tono muscolare oculare diseguale o da una lesione del nervo oculomotore. TETRAPARESI: paresi che colpisce tutti e quattro gli arti. TETRAPLEGIA: paralisi che colpisce tutti e quattro gli arti. TOMOGRAFIA: procedimento radiologico non invasivo che consente di rappresentare un determinato e sottile strato posto in profondità nell organismo mediante la sottrazione di tutte le immagini appartenenti a sezioni diverse. TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: tomografia che permette di ricostruire immagini di sezioni traverse della parte esaminata mediante l uso di un computer. Consiste nell impiego di una o più sorgenti di raggi X e di un certo numero di rilevatori (detettori) che captano i pannelli di radiazioni emesse, in movimento reciproco attorno al letto del paziente. La sezione corporea viene così suddivisa in piccoli volumi cubici che sono rilevati da più angolazioni, fornendo informazioni che saranno analizzate dall elaboratore elettronico. Questa tecnica è dotata di grande sensibilità e può essere utilizzata per lo studio di molte parti del corpo, soprattutto del cervello. 9

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