Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008

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1 Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Dott.ssa Paola Angelini Servizio Sanità pubblica D.G. Sanità e Politiche sociali Perché un piano contro Chikungunya e Dengue? 1. Importanza delle malattie trasmesse da vettori e, fra queste, delle malattie trasmesse dalle zanzare; 2. Presenza consolidata della zanzara tigre in Emilia-Romagna epidemia di febbre da virus Chikungunya dell estate 2007; 3. Criteri di ordine epidemiologico legati alla probabilità che una persona in fase viremica venga a trovarsi in Emilia-Romagna: a. Chikungunya circa 1,5 miliardi di persone esposte nel mondo, alcuni milioni di ammalati/anno e una recrudescenza epidemica, b. Dengue circa 2,5 miliardi di persone esposte nel mondo, 50 milioni di ammalati anno, il 2007 che è stato un anno epidemico in tutto il mondo, incremento di casi importati in ER; 4. Assimilabilità dal punto di vista clinico e praticabilità di un sistema di sorveglianza unico per Chikungunya e Dengue; 5. Esistenza di altri sistemi di sorveglianza specifico (West Nile, meningiti). Necessità comunque di aumentare l attenzione su tutte le malattie di importazione (reparti ospedalieri Malattie infettive e Laboratori di microbiologia e virologia).

2 Obiettivo: Ridurre il rischio di presenza di casi autoctoni di Chikungunya e Dengue in Emilia-Romagna. Il rischio di trasmissione di queste malattie è correlato a due fattori: 1. introduzione del virus, attraverso la presenza di una persona infettata e in fase di viremia; 2. trasmissione del virus attraverso insetti vettori competenti ed efficienti (intensità dell infestazione, caratteristiche eto-biologiche, ecc.). I cardini della strategia di prevenzione sono due: 1. sorveglianza entomologica e lotta alla zanzara tigre, perseguendo la massima riduzione possibile della densità di popolazione delle zanzare, 2. individuazione precoce dei casi sospetti, per attuare immediatamente le misure di controllo. Interventi 1. Lotta alla zanzara tigre, a. sorveglianza entomologica, b. interventi di controllo della proliferazione dell insetto vettore, 2. sanitaria e controllo delle malattie trasmesse da zanzara tigre a. sorveglianza sanitaria, b. interventi di controllo della malattia, 3. Comunicazione 4. Formazione: a. del personale sanitario, b. del personale addetto alla disinfestazione.

3 Epidemia di Chikungunya in Emilia-Romagna numero di casi dai risultati di laboratorio 4 Luglio Settembre 2007 Caso indice confermato 1 Casi Confermati 217 Probabili, negato assenso al prelievo 30 Test negativo 89 In totale, 247 casi probabili/confermati, dalle 4 province (Ravenna, Forlì/Cesena, Rimini, Bologna) Curva epidemica del totale di casi di Chikungunya.

4 Curva epidemica del totale di casi di Chikungunya. Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna n=184; Last update: 12/10/2007 h ID: 84 Residence: Cesena ID: 280 Residence: Cervia ID: 2 Residence: Ravenna ID: 258 Residence: Ravenna Casi per loc.tà di residenza nei cluster Last Update 16/01/2008 6

5 Caratteristiche dei casi confermati (N=217) Sesso Maschi 45,6% Femmine 54,4% Età Età media 56.7 anni (SD=20.6) Età media 60 anni Gender Total Age classes Male Female N % N % N % ,1 4 3,4 11 5, ,0 5 4,2 9 4, , , , , , , , , ,9 Total , , ,0 Sintomi principali: febbre (94,5%), artralgia (93,6%), rash cutaneo (53,5%) in alcuni casi con prurito, il 94,5% astenia, il 49,8% mialgia e, infine, il 50,2% ha manifestato cefalea Area con trasmissione locale di Chikungunya e/o Dengue Territorio, corrispondente dal punto di vista amministrativo al Comune* in cui sono stati identificati due o più casi accertati di Chikungunya o Dengue, senza che ciascuno di questi abbia una storia di esposizione in altra area a trasmissione locale. Ai fini del sistema di sorveglianza regionale si ritiene che lo stato di Area affetta si mantenga fino a 45 giorni dalla data di inizio dei sintomi dell ultimo caso accertato in quello stesso territorio. Solo per il 2008 A scopo precauzionale in riferimento al potenziale rischio di trasmissione verticale del virus nella Zanzara tigre limitatamente al periodo primaverile del 2008 (fino al 30 giugno 2008), aree con trasmissione locale di Chikungunya le zone in cui si è verificata trasmissione locale (come sopra definita) nel 2007, con le seguenti precisazioni: - il territorio comunale di Ravenna, Cervia, Cesena e Rimini - il quartiere Savena di Bologna. * o ad aree subcomunali frazioni o quartieri in casi specifici e previa definizione formale da parte della Regione

6 Obiettivi della sorveglianza Chikungunya e Dengue 1. Identificazione quanto più precoce possibile dei casi di Chikungunya e Dengue, al fine di mettere in atto le misure di controllo 2. caratterizzazione di ciascun caso, distinguendo i casi importati dai casi autoctoni 3. quantificazione del numero dei casi registrati sul territorio, caratterizzazione epidemiologica e monitoraggio Sulla base dei criteri clinici, epidemiologici e di laboratorio si identificano le seguenti categorie di casi: Caso possibile: un paziente che risponde ai criteri clinici Caso probabile: un paziente che risponde sia ai criteri clinici sia a quelli epidemiologici Caso accertato: un paziente che risponde ai criteri di laboratorio, indipendentemente dalle caratteristiche cliniche

7 CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO REGIONALE Zona A (bianca): assenza di zanzara tigre Zona B (gialla): presenza di zanzara tigre, in assenza di casi attuali o pregressi Zona C (rossa): area in cui si è verificata trasmissione locale con due o più casi autoctoni nel Tale area corrisponde al Comune o quartiere/frazione per Bologna Zona D (rossa): area con presenza di trasmissione locale nel 2008, corrispondente al territorio comunale Scenario Fase 0 assenza di casi o solo casi importati Fase 1 presenza di un caso autoctono o di un solo, piccolo, focolaio di casi autoctoni (< 30 casi) Fase 2 presenza di un focolaio di grandi dimensione (> 30 casi), o piccoli focolai multipli Fase 3 presenza di più focolai di grandi dimensioni o di epidemia con tasso di attacco elevato.

8 Prevenzione casi autoctoni Fase 0 assenza di casi o solo casi importati Zona A Zona B Zona C Lotta alla zanzara tigre Solo sorveglianza Lotta Lotta stra (nelle aree definite a partire dai casi 2007) sanitaria attiva (periodo aprilegiugno 2008) sanitaria Prevenzione casi autoctoni Fase 1 presenza di un caso autoctono o di un solo, piccolo, focolaio di casi autoctoni Lotta alla zanzara tigre Zona A Solo sorveglianza Zona B Lotta Zona D Lotta stra, (100/300 m. attorno al caso/focolaio) attiva (periodo aprileottobre) Prevenzione casi autoctoni Fase 2 presenza di un focolaio di grandi dimensione (> 30 casi), o piccoli focolai multipli Lotta alla zanzara tigre sanitaria Zona A Solo sorveglianza Zona B Lotta attiva (periodo aprile-ottobre) Zona D Lotta stra, (300 m. attorno al focolaio) attiva (periodo aprileottobre) Prevenzione casi autoctoni Fase 3 presenza di più focolai di grandi dimensioni o di epidemia con tasso di attacco elevato Lotta alla zanzara tigre sanitaria Zona A Solo sorveglianza Zona B Lotta stra (eventuali altri interventi ) attiva (periodo aprile-ottobre) Zona D Lotta stra, (300 m. attorno al focolaio + eventuali altri interventi) attiva (periodo aprileottobre)

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