SHOCK TERMICO A MASSETTI SU PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO RELAZIONE GRAFICO TABELLA N E 149 m.s.l.m.

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Gianmaria Corradini
8 anni fa
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1 SHOCK TERMICO A MASSETTI SU PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO RELAZIONE GRAFICO TABELLA LOCALITA : CORMANO (MI) N E 149 m.s.l.m. EDIFICIO : PALAZZINA RESIDENZIALE COMMITTENTE : DATA SHOCK : 9 17 LUGLIO 2010 TECNICO : Ing. Francesco Vendrame Ordine Ingegneri di Bergamo nr

2 INDICE Nomenclatura 1. Obiettivo del riscaldamento (SHOCK TERMICO) 2. Apparecchiatura usata 3. Caratteristiche impianto riscaldamento/condizionamento 4. Procedura di riscaldamento usata 5. Considerazioni finali 6. Allegati : 6.1 Grafico temperature media, ambiente, tempo 6.2 Tabella tempo, temperature andata, ritorno, media, ambiente, portata, potenza 2

Procedura di riscaldamento usata 5. Considerazioni finali 6. Allegati : 6.

3 NOMENCLATURA T m [ K ] Temperatura media tra mandata e ritorno dell acqua t gg/mm/aa hh.min. Tempo Q [ Kw ] [ w ] Potenza T a [ K ] Temperatura mandata impianto T b [ K ] Temperatura ritorno dall impianto T e [ K ] Temperatura ambiente esterna P [ lt/h ] Portata acqua nell impianto 1. Obiettivo del riscaldamento (Shock termico) Si tratta di effettuare un riscaldamento rapido dei massetti in sabbia-cemento realizzati sopra i pannelli radianti posizionati a pavimento, si permette così una riduzione dell umidità e una stagionatura controllata e rapida del conglomerato. Questo permetterà di proseguire in tempi brevi con altri lavori di posa dei rivestimenti, dove è necessario avere un fondo asciutto, ed evitare il rischio che variazioni eccessive e incontrollate di temperatura ambiente possa possano causare riduzioni delle resistenze o ritiri eccessivi del conglomerato usato per i massetti. 2. Apparecchiatura usata E stata usata una attrezzatura di costruzione italiana della Vecos denominata Shock02. L apparecchiatura usata utilizza uno scambiatore termico elettrico che può essere regolato per fornire a scelta, a seconda della dimensione dell impianto, del periodo stagionale e della procedura di riscaldamento richiesto, tutta l energia termica necessaria con portate di acqua pure esse impostabili manualmente o regolabili in automatico. Un PLC con data logger collegato ai vari sensori permette : la regolazione automatica a incrementi prescelti della temperatura dell acqua, la regolazione delle portate e di tutti i tempi di riscaldamento, la registrazione e trasmissione a distanza di tutti i dati e parametri durante il riscaldamento. 3. CARATTERISTICHE IMPIANTO E PANNELLI RADIANTI Tubazioni : polietilene reticolato Superficie : 640 m 2 ca., 8 appartamenti su 3 livelli Volume riscaldato : 1856 m 3 ca. (NO SERRAMENTI) Massetti : sabbia-cemento, spess. 7 cm ca. 3

Obiettivo del riscaldamento (Shock termico) Si tratta di effettuare un riscaldamento rapido dei massetti in sabbia-cemento realizzati sopra i pannelli radianti posizionati a pavimento, si permette

4 4. PROCEDURA USATA E DATI RISCALDAMENTO Portata acqua P : 2200 lt/h Temperatura ambiente (loc. caldaia) : 27,3 C Temperatura media acqua iniziale : 27,3 C Temperatura media di mantenimento sulla mandata : 39,5 C Temperatura media (tra mandata e ritorno) nel periodo del mantenimento : 36,5 C Temperatura media sul ritorno (nel mantenimento) : 33,5 Tempo per incremento temperatura acqua fino a 40 : 72 h Tempo di mantenimento temperatura acqua a 40 : 72 h Tempo di ritorno temperatura acqua a temp. amb. : 48 h Potenza elettrica usata (a intermittenza) : watt Scaricata gradualmente tutta l aria dall impianto riempendolo con acqua alla pressione di ca. 2 bar si sono impostati alla macchina i parametri come sopra indicati. Quindi la macchina ha proceduto a riscaldare l acqua gradualmente per portarla ad una temperatura media di mandata di 39,5 in un tempo di 72 ore. Si è mantenuta questa temperatura per altre 72 ore e quindi gradualmente si è raffreddata l acqua di circolazione fino alla temperatura ambiente. L andamento delle temperature sul grafico risultano ad andamento variabile perché risentono dello sbalzo termico tra giorno e notte all interno dei locali a cui mancavano totalmente i serramenti durante lo shock termico. La temperatura ambiente risulta costante perché la sonda esterna era sistemata sull attrezzatura posta al locale caldaie interrato. 5. CONSIDERAZIONI FINALI Tutto si è svolto regolarmente e in base alla temperatura ambiente stagionale elevata, e rilevata dalla sonda, il PLC della macchina ha imposto all acqua automaticamente incrementi di ca. 0,18 C all ora per rispettare i tempi richiesti. La pressione dell acqua di circolazione è stata di ca. 2 bar e costante per tutto il tempo di funzionamento per cui non sono state riscontrate perdite in tutto l impianto né bolle d aria in movimento. 6. ALLEGATI : GRAFICO TABELLA DATI REGISTRATI 6.1 Grafico tempo, temperature Ascisse : tempo / ora / data [ h ] [ gg/mm/aa ] Ordinate : T a temperatura mandata [ C ] rosso T b temperatura ritorno giallo T e temperatura esterna azzurro T m temperatura media acqua verde 4

Temperatura media sul ritorno (nel mantenimento) : 33,5 Tempo per incremento temperatura acqua fino a 40 : 72 h Tempo di mantenimento temperatura acqua a 40 : 72 h Tempo di ritorno temperatura acqua

5 6.2 Tabella valori tempo, temperature, portate e potenza registrati dal PLC data e ora gg/mm/aa hh.min. T a temperatura mandata [ C ] T b temperatura ritorno [ C ] T m temperatura media acqua (T a + T b ) / 2 [ C ] T e temperatura esterna [ C ] P portata acqua [ lt/h ] Q Potenza (calore/t immesso) [ Kw ] 5

T a temperatura mandata [ C ] T b temperatura ritorno [ C ] T m temperatura

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