La situazione economica in Provincia di Treviso. e conseguenti proposte di iniziativa del PD cittadino
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- Costanza Andreoli
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1 La situazione economica in Provincia di Treviso (sintesi del Rapporto Annuale 2010 della CCIAA) e conseguenti proposte di iniziativa del PD cittadino 1. STRUTTURA DEMOGRAFICA DELLA POVINCIA: Al , n abitanti di cui 49,3 % maschi e 50,7 % femmine. Tab. 1 Popolazione per classe di età e oltre Totale ,12% 66,1% 18,78% 100 % La popolazione straniera ammonta a persone pari al 11,21% dei residenti Tab.2 Popolazione straniera residente: e oltre Totale ,08% 75,49% 1,43% 100 % 2. STOCK e DIMENSIONI DI IMPRESE In provincia di Treviso, lo stock di imprese al 31/12/2010 ammonta a (+136 rispetto al 2009). La composizione di questo stock - per grandi settori economici - è la seguente: Tab.1 Composizione stock di imprese trevigiane per settori Settore N Imprese 2010 Diff Agicoltura Silviculture e Pesca Estrazione minerali da cave e miniere 43-1 Attività Manifatturiere Enegia Elettrica, gas, vapore aria condizionata 30-6 Acqua Reti Fognarie Gestione Rifiuti Risanamento Costruzioni Commercio, Riparazione Veicoli e Moto Trasporto e Magazzinaggio Alloggio e Ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività Finanziarie e assicurative Attività Immobiliari Attività professionali, Scientifiche e Tecniche Noleggio, Ag. Viaggi, Servizi alle Imprese Istruzione Sanità e Assistenza Sociale Attività artistiche, Sportive, di Intrattenimento Page 1 of 7
2 e div. Altre attività di servizi Servizi domesrìtici presso famiglie e 1 = convivenze Imprese non classificate TOTALE Totale Esclusa Agricultura, Silvicoltura e Pesca E altresì interessante notare, più in dettaglio, la composizione dei settori: a) Manifatturiero e b) Commercio, Riparazione veicoli e moto che sono, rispettivamente, le seguenti: Tab.2- Composizione Manifatturiero Sub-Settore N Imprese 2010 Diff Alimentari Bevande Tessile Abbigliamento Calzature + Art. pelle e simili Industria legno Industria carta Stampa + Riprod. Supporti registrati Coke e derivati raffinazione petrolio 3 = Prodotti chimici Prodotti / Preparati Farmaceutici 2 = Articoli gomme e materie plastiche Lavorazione minerali non metalliferi Metallurgia 72-3 Prodotti in metallo (esclusi macchinari) Computer, App. elettrom., di misurazione, orologi Apparecchiature elettriche per uso domestico Macchinari ed apparecchiature Autoveicoli, Rimorchi, Semirimorchi Altri mezzi trasporto 92-1 Mobili Altre Industrie Manifatturiere Riparaz. / Installaz./ Manutenz. Macchine ed Appar. TOTALE Tab. 3 Composizione Commercio, Riparazione veicoli e moto Sub-Settore N Imprese 2010 Diff Commercio e riparazione auto e moto Commercio all ingrosso Commerci al dettaglio TOTALE Page 2 of 7
3 La dimensione delle imprese trevigiane (nà addetti) non è direttamente rilevabile dai dati della CCIAA, tuttavia essa è parzialmente rilevabile dalla loro forma giuridica che è la seguente: Tab. 4 Imprese trevigiane attive per forma giuridica e settori ( anno 2010) Settori Soc. Capitale Soc. persone Imprese Altre forme Totale Individuali Agric. Pesca Manifatturier o Costruzioni Commercio Pubblici Eserc. Servizi Impr Servizi Pers Altro TOTALE Le Imprese artigiane sono, in totale: (- 212 rispetto al 2009). Esse sono incluse nel numero totale delle imprese. Già un primo dato interessante è rilevabile. Esso consiste nella densità delle imprese in rapporto al numero di abitanti. Questa densità è, in provincia di Treviso, pari a 1 impresa ogni 9,5 abitanti! Si tratta di un tasso tra i più alti in Italia ed anche in Europa che induce a riflettere seriamente su due aspetti: a) la composizione del tessuto sociale trevigiano, b) la frammentazione del tessuto economico trevisiono. Tutto ciò è confermato dalle caratteristiche della imprenditoria trevigiana, qui si seguito illustrate al punto CARATTERISTICHE DELL IMPRENDITORIA TREVIGIANA Gli imprenditori sono, in totale: ( rispetto al 2009). Essi rappresentano il 16,6% della popolazione. L imprenditoria femminile è pari al 26% ( imprenditrici). Imprenditoria per classi di età: 0-30 anni = 13,1% anni = 47,9% anni = 39,0 % Imprentori stranieri (per paese di nascita): pari al 7,9% del totale (+ 165 rispetto al 2009 ed erano solo 4,5%nel 2001). Page 3 of 7
4 Quindi il 16,6% della popolazione trevigiana è costituito da imprenditori e comunque da persone che hanno un lavoro autonomo e non dipendente. Se rapportiamo questo dato alla popolazione nella classe di età anni che è pari a unità questa proporzione sale al 23,7%. Diviene il 34,6% se rapportato alla popolazione attiva (circa persone). In fine se agli imprenditori si aggiungono i professionisti (commercialisti, avvocati, notai, geometri, ingenieir, periti, etc. iscitti ai rispettivi albi professinali) la percentuale degli occupati non dipendenti diviene altissima e forse pari a quella dei veri lavoratori dipendenti(pubblici e privati). Si tratta di una ricerca da fare partendo dal dato che gli occupati in provincia di Treviso ammontano a meno di persone ( di cui circa il 44% nell industria e 53% nel terziario). Ma già da questi dati risulta evidente che la problematica del lavoro in provincia di Treviso non può ridursi alla condizione degli operai ed impiegati (privati e pubblici). Questo è un punto essenziale da tener presente nell attività politica del PD trevigiano. 4. INDICATORI GENERALI DI ANDAMENTO ECONOMICO 2010 Qui di seguito alcuni indicatori generali e sintetici di andamento economico nel 2010: a) EXPORT: le esportazioni provinciali recuperano +10,7% sul 2009 (ancor meglio fanno l industria dei machinari e della plastica, buono anche l export di alimentari e vini). I livelli pre-crisi, tuttavia, non sono stati ancora raggiunti (-17,2 % 2009 rispetto al 2008). b) DEMOGRAFIA d IMPRESA: Cresce il numero totale delle imprese. Ma continua il calo di quelle del settore manifatturiero (-122 nel 2010 che al aggiunge al calo di -322 del 2009) c) OCCUPAZIONE: Il recupero dell export e l aumento delle imprese non crea però occupazione. Il tasso di disoccupazione provinciale sale dal 4,7% al 6,5% (e quello femminile dal 7,3 % al 9,5%). d) SPESA FAMIGLIE: 2009= -3,9 % rispetto al Il dato 2010 non è ancora disponibile. 5. UTILIZZO IMPIANTI MANUFATTURIERO Livello medio pre-crisi = 75% 2009 = 64,4% 2010 = 70,9% 6. COMMERCIO ESTERO Page 4 of 7
5 Nel 2010 le esportazioni totali trevigiane ammontano a 9,9 Mld e crescono del 10,7% sul Ma erano circa 11 Mld nel Siamo, quindi, ancora sotto ai livelli pre-crisi. Prima voce per export : industria macchinari che ormai è tornata quasi ai livelli del Secondo posto: Industria del mobile (ma ancora lontana dal 2008) Vanno bene anche: Gomma e plastica (ha superato il livelli 2008), Elettrodomestici (+7,5%); Apparecchiature elettriche (+20%) Bene anche l Alimentare cresce del 4,4 % mentre le bevande (vino incluso) sono a +12,8% (primo pease di sbocco delle bevande: Germania). Per contro, vanno a rilento: Sistema Moda e Calzature (ma è quello che ha delocalizzato di più e quindi può darsi esporti dai paesi di delocalizzazione) e Carpenteria metallica Mercati di sbocco dell export trevigiano : 61,2 % extra EU con Cina al primo posto (416 mld di ) e grosse crescite dell India, Brasile (paesi BRIC). Il 38,8 % va nei paesi EU. Le importazioni crescono del 22,7% rispetto al 2009, superando a quota 6 Mld la soglia del 2008 (5,7 Mld ) 7. TURISMO Nel 2010 si sono registrati arrivi ( rispetto al 2009) con presenze ( rispetto al 2009) 8. REDDITO, CONSUMI e CREDITO Reddito pro-capite: : : : (quindi ha recuperato 1,5% sul 2009, ma è ancora lontano dal 2008) Consumi (dati disponibili solo per 208 e 2009 e per l intero Veneto) : / mese : / mese : parecchi dati e rilevazioni confermano una diminuzione ulteriore nel 2010 ed anche nel corso del 1 trimestre Risparmio famiglie: Page 5 of 7
6 2010: -1,9% rispetto al 2009 Presiti alle imprese: 2010: +2% rispetto al 2009 Sofferenze bancarie: 2008: 1,46% 2009: 3,09% 2010: dati non disponibile ma probabilmente stabili o in leggera diminuzione. COMMENTI E PROPOSTE Pur necessitando di una indagine più completa, questi dati danno già una visione abbastanza chiara dell andamento economico in provincia di Treviso. Alcuni settori sono in pieno recupero rispetto al periodo più acuto della crisi mentre altri arrancano e altri ancora continuano ad avere prospettive buie ed, apparentemente, senza vie di sbocco (vedi per es. edilizia e costruzioni). Tuttavia il parziale recupero di produzione e di utilizzo degli impianti avviene senza un aumento complessivo dell occupazione. Da questo quadro emerge in maniera evidente che l economia trevigiana si destreggia come meglio può in una situazione difficile ed in cui manca una qualsiasi politica economica nazionale industriale (o più generalmente economica) e manca altresi ogni ruolo o stimolo propositivo da parte della Regione e degli Enti locali. L atteggiamento prevalente della politica trevigiane e veneta è quello di aspettare e di stare a vedere cosa succederà, sperando che passata la buriana le cose tornino come prima. Questo atteggiamento, in rapporto a cio che sta avvenendo nei paesi (europei e non) più industrializzati in cui i governi fanno scelte economiche chiare e di prospettiva, è funesto per l economia trevigiana (e nazionale) che rischia così di non vedere per molti anni ancora la fine della crisi e di trovarsi fortemente spiazzata e penalizzata al suo raggiungimento. A questo atteggiamento occorre reagire. Oltre che contribuire ad una politica nazionale di sviluppo industriale e per l occupazione, il PD trevigiano, nel suo specifico, deve attivarsi per conoscere quali concrete iniziative possono assumere la Regione. La Provincia, ed i maggiori comuni per sostenere, pur in una situazione di finanza locale difficilissima, l economia e l occupazione. Questo non può essere fatto che in collegamento e collaborazione con le Organizzazioni imprenditoriali, professionali e sindacali che occorre incontrare al più presto per discutere di questi temi. Anche temi specifici quali la rivitalizzazione del centro storico di Treviso, l utilizzo dei grandi contenitori urbani in città, etc. vanno inquadrati in questa ottica. Page 6 of 7
7 Ma gli Enti Locali devono anche farsi promotori di azioni innovanti mirate alla creazione di sinergie tra pubblico e privato e alla mobilizzazione di investimenti privati in progetti per la creazione di servizi e strutture dedicate alla promozione dell innovazione tra le imprese trevigiane. In questo campo, Il Comune e la Provincia di Treviso dovrebbero farsi promotori della costituzione di un rapporto solido e continuativo tra Ente Locale- Università- Imprese finalizzato alla presentazione di progetti di sviluppo ammissibili agli appositi finanziamenti della Commissione Europea. Claudio Della Valle Gruppo economia-lavoro PD Page 7 of 7
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