LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
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- Ivo Ruggiero
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1 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010
2 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO IL MERCATO LA TRASMISSIONE DEGLI ANDAMENTI DI PREZZO DELLA GRANELLA SULLE SUCCESSIVE FASI DELLA FILIERA L INCIDENZA DEL PREZZO DELLA GRANELLA SUL PREZZO AL CONSUMO DELLA PASTA DI SEMOLA I COSTI DELLE IMPRESE PASTARIE
3 1. La dinamica dei prezzi nella filiera del frumento duro 1.1. Il mercato Tra la seconda metà del 2007 e la prima parte del 2008 il mercato internazionale del frumento ha mostrato una forte crescita delle quotazioni, dovuta alla sensibile riduzione dell offerta mondiale nel 2007, alla crescita della domanda e ad una conseguente riduzione degli stock mondiali. Considerando la stretta connessione tra il mercato nazionale e quello internazionale (in conseguenza degli elevati quantitativi di granella importata), tale shock si è riflesso anche sul mercato italiano 1. Successivamente, ad iniziare dal 2 trimestre del 2008, la forte crescita dell offerta ed il conseguente recupero degli stock, ha determinato il calo dei listini all origine. La redditività della coltivazione del frumento duro ha mostrato, nell arco degli ultimi anni, un andamento altalenante, da ricondurre alla volatilità dei prezzi all origine, a fronte di costi di produzione costantemente in crescita. Dal rapporto tra l indice dei prezzi alla produzione e quello dei costi dei mezzi tecnici di produzione emerge che soltanto tra la metà del 2007 e i primi mesi del 2008 gli operatori agricoli hanno goduto di un effettivo miglioramento della propria redditività; durante tale periodo, infatti, il tasso di crescita dei listini della granella è risultato nettamente superiore a quello dei costi, determinando un aumento della ragione di scambio 2. A partire da aprile 2008, invece, la ragione di scambio ha mostrato un inversione di tendenza, in ragione del forte decremento dei prezzi della granella, mentre i costi hanno continuato a mostrare un trend crescente. Fig.1.1 Indice della ragione di scambio 2 della fase agricola e del margine di filiera 3 (2000=100) nov-01 nov-02 nov-03 nov-04 nov-05 nov-06 nov-07 nov-08 nov-09 nov-01 nov-02 nov-03 nov-04 nov-05 nov-06 nov-07 nov-08 nov-09 indice prezzi alla produzione indice prezzi dei mezzi prod. ragione di scambio indice prezzi alla produzione indice prezzi al consumo (pasta) margine di filiera In maniera speculare, nello stesso periodo, si è registrato un peggioramento del margine di filiera 3, da attribuire all aumento dei listini all origine della granella del frumento duro, che è proseguita ad un tasso significativamente più elevato rispetto alla crescita dei prezzi al consumo della pasta di semola. In particolare, al netto delle oscillazioni legate soprattutto alla variabilità dei prezzi all origine, l indicatore subisce una drastica contrazione nel 2007 e nei 1 Il ricorso alla sola produzione nazionale, infatti, non consentirebbe di soddisfare la domanda proveniente dall industria di trasformazione. Facendo specifico riferimento al frumento duro, il grado di autoapprovvigionamento, ovvero la quota della domanda che viene soddisfatta dalla produzione interna, risulta del 70% circa (o, in altri termini, per coprire i consumi interni è necessario ricorrere al prodotto di importazione nella misura del 30% circa). 2 Rapporto tra l indice dei prezzi agricoli alla produzione e l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione in agricoltura. 3 Rapporto tra l indice dei prezzi al consumo e l indice dei prezzi agricoli alla produzione.
4 primi mesi del 2008, proprio in coincidenza del forte aumento dei listini della granella. In seguito, a partire da aprile 2008, si registra una crescita del margine di filiera, determinata dalla forte flessione dei prezzi della granella di frumento e dalla contemporanea crescita del prezzo al consumo della pasta La trasmissione degli andamenti di prezzo della granella sulle successive fasi della filiera Per il frumento duro e i suoi derivati, il confronto dei prezzi lungo la filiera evidenzia: - le due fasi più a monte della filiera (origine e ingrosso) mostrano un medesimo andamento per tutto il periodo in esame, in ragione della forte incidenza del prezzo della granella su quello della semola all ingrosso; - a partire dal 2000 il prezzo della pasta rimane sostanzialmente costante a prescindere dalle oscillazioni registrate per le altre due fasi a monte. Il prezzo al consumo, che nel quinquennio è stato pari a circa 1,00 /kg, mostra alla fine del 2007 un incremento dei listini, proseguito costantemente per tutto il 2008, anche quando le fasi a monte invertono la propria tendenza di mercato; - a fronte del proseguimento della consistente flessione della granella e della semola nel 2009, il prezzo al consumo della pasta si è ridimensionato in misura più contenute rispetto alle due fasi a monte. Fig.1.2 Dinamica dei prezzi nelle diverse fasi di scambio ( /kg) 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 nov-00 mag-01 nov-01 mag-02 nov-02 mag-03 nov-03 mag-04 nov-04 mag-05 nov-05 mag-06 nov-06 mag-07 nov-07 mag-08 nov-08 mag-09 nov-09 granella (origine) semola (ingrosso) pasta (dettaglio) -Nielsen In sintesi, le variazioni medie annue registrate nell ultimo triennio sono le seguenti: Tab. 1.1-Variazioni medie annue dei prezzi per fase di scambio Granella (origine) Semola (ingrosso) Pasta di semola (consumo) Var.% 2007/06 74,7 54,0 5,9 Var.% 2008/07 24,6 35,3 28,6 Var.% 2009/08-43,8-37,9-3,2 4
5 Con particolare riferimento all ultimo triennio, dall analisi della dinamica dell indice dei prezzi nelle fasi dell origine, ingrosso e dettaglio è possibile individuare: 1. avvio della crisi, nel periodo luglio 2007-febbraio 2008 il prezzo all origine della granella ha fatto registrare incrementi medi mensili molto consistenti; 2. apice della crisi dei prezzi agricoli, nel mese di febbraio 2008 veniva raggiunta la quotazione media record di 494,15 /t; 3. apice della crisi dei prezzi dell industria di 1 a trasformazione, contemporaneamente, seppur con tassi di crescita leggermente diversi, il prezzo all ingrosso della semola ha mostrato un medesimo andamento. In quest ultimo caso, è da segnalar che la quotazione più elevata del periodo (721,08 /t) è risultata posticipata di un mese rispetto a quanto emerso per la fase agricola, ovvero a marzo 2008; 4. apice della crisi dei prezzi al consumo,: il prezzo al dettaglio della pasta ha mostrato una leggera tendenza al rialzo già dalla fine del 2007 ma è risultata più consistente e progressiva in concomitanza del raggiungimento del prezzo massimo registrato per la semola, nel marzo Da questo mese in poi, infatti, l andamento dei listini della fase al consumo ha avuto un andamento opposto a quello registrato per le fasi più a monte. In particolare, a fronte del calo dei prezzi della granella e della semola, i listini al consumo della pasta sono risultati in crescita raggiungendo il valore massimo di 1,46 /kg a settembre 2008 e gennaio 2009 (la trasmissione dell incremento di prezzo lungo la filiera tra granella e pasta è stimabile in 7 mesi). 5. Tendenza al riallineamento delle tre fasi di scambio: a partire da gennaio 2009 la tendenza prevalente dei prezzi al consumo risulta in linea con i cali del prezzo della granella e della semola, seppur non recependone a pieno l entità della flessione. Fig.1.3 Evoluzione dell indice dei prezzi della filiera del frumento duro (2000=100) nov-01 mar-02 lug-02 nov-02 mar-03 lug-03 nov-03 mar-04 lug-04 nov-04 mar apice shock dei prezzi fr.duro 1. avvio shock dei prezzi 3. apice shock dei prezzi semola 4. apice shock dei prezzi pasta lug-05 nov-05 mar-06 lug-06 nov-06 mar-07 lug-07 nov tendenza allineamento delle tre fasi di scambio mar-08 lug-08 nov-08 mar-09 lug-09 nov-09 indice prezzi origine indice prezzi ingrosso indice prezzi consumo Il confronto tra i prezzi osservati a novembre 2009 (ultimo dato completo disponibile per tutte le fasi della filiera) e quelli precedenti l inizio della crisi (giugno 2007) evidenzia che, a fronte di una consistente riduzione dei listini della granella (-7%), sono aumentati i prezzi della semola (+6%) e, maggiormente, quelli della pasta (+21%). In altri termini, il lag temporale tra il picco massimo di prezzo dell origine e del dettaglio (7 mesi) non sembra analogo nella fase di discesa dei prezzi. 5
6 Fig.1.4 Confronto dei prezzi nelle diverse fasi di scambio tra novembre 2009 e il periodo pre-crisi (giugno 2007) Var.% nov-2009/lug % 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% 21% 6% -7% granella (origine) semola (ingrosso) pasta (consumo) 1.3. L incidenza del prezzo della granella sul prezzo al consumo della pasta di semola La crescita dei prezzi al consumo della pasta di semola registrata negli ultimi anni può trovare un ulteriore riscontro analizzando l incidenza del prezzo della granella di frumento sul prezzo al consumo. Il forte incremento dei listini all origine nel biennio si è riflesso sul prezzo al consumo della pasta di semola, arrivando ad esprimerne una quota superiore al 40%, contro il valore medio del 28% nel quinquennio Tale situazione si è ripercossa sulle fasi a valle della filiera determinando un ridimensionamento dell incidenza della fase di prima (molitoria) e seconda trasformazione (pastaria) ed una leggera crescita della fase al dettaglio. Fig.1.5 Incidenza del prezzo all origine e all ingrosso sul prezzo al consumo della pasta di semola 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 31% 30% 33% 34% 21% 17% 36% 34% 7% 4% 4% 45% 44% 29% 25% % Frum. duro (origine) Semola (ingrosso) Pasta (ingrosso) Pasta(dettaglio) 6
7 Per quanto riguarda il mercato degli sfarinati, le quotazioni nel 2008 sono risultate in crescita, sulla scia degli incrementi registrati per la materia prima. La fase di prima trasformazione, infatti, è fortemente dipendente dall andamento del mercato della granella, a causa dell alta incidenza del suo costo. Nel dettaglio, il leggero recupero dell incidenza di tale fase sul prezzo al consumo della pasta è da attribuire al fatto che, nel 2008, la crescita del prezzo all ingrosso delle semole è risultata, rispetto all anno precedente, più marcata rispetto a quella della materia prima. Al contrario, nella seconda fase della trasformazione l incremento dei listini è stato più contenuto rispetto a quello registrato per la granella e per le semole. Nel 2009, il consistente calo dei listini all origine, cui è corrisposta una flessione più contenuta di prezzi all ingrosso delle semole, ha determinato il forte ridimensionamento dell incidenza dei prezzi della granella sul prezzo finale della pasta e la stabilità di quelli delle semole. Il peso del prezzo della pasta all ingrosso, al contrario, è aumentato in misura evidente, riportandosi sui valori medi del periodo Tale dinamica è da imputare al fatto che la flessione dei prezzi della pasta all ingrosso è risultata significativamente più contenuta di quelle registrate per le precedenti fasi di scambio. 7
8 2. I costi delle imprese pastarie Dall analisi dei dati di bilancio della BD Aida Bureau van Dijk, relativamente ad un campione di 180 imprese pastarie, si osserva che il costo sostenuto dalle imprese per l acquisto delle materie prime nel biennio è aumentato in maniera significativa. In particolare, si rileva la forte crescita dei costi relativi all acquisto delle materie prime (semole, prodotti e- nergetici ecc. ecc.) - oltre che altre voci di costo (personale e servizi) -, la cui incidenza sui ricavi ha raggiunto il 57% nel Fig.1.6 Incidenza delle principali voci di costo sui ricavi 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 8,7% 5,8% 10,3% 13,2% 12,2% 10,5% 26,3% 24,6% 22,5% 51,8% 57,4% 56,7% acquisto di materie prime acquisto di servizi costo per il personale altro Fonte: elaborazione ISMEAsu dati Aida Bureau van Dijk Nel corso del 2007, le imprese del settore sono comunque riuscite a rispondere al repentino aumento dei costi delle materie prime con un incremento dei ricavi di pari entità in termine di valore. In tal modo, la flessione del margine operativo è stata contenuta nell ordine dell 1% rispetto al Nel 2008, invece, la crescita dei ricavi in valore è stata decisamente più elevata rispetto a quella dei costi di acquisto delle materie prime, determinando un netto miglioramento del margine operativo. Tab. 1.2-Andamento dei costi operativi e dei ricavi del campione di imprese pastarie (000 ) / /2007 Valore della produzione costo della produzione ,6 23, ,1 21,1 Ricavi delle vendite ,3 24,5 acquisto di materie prime acquisto di servizi costo per il personale Risultato della gest. caratteristica ,7 23, ,9 13, ,5 6, ,8 118,1 Fonte: elaborazione ISMEAsu dati Aida Bureau van Dijk 8
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