Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini di Paesi terzi Annualità 2011
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- Gildo Calabrese
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1 Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini di Paesi terzi Annualità 2011 Capofila: Provincia di Arezzo Partner: Oxfam Italia, Migrantes, ARCI, Pronto Donna, TSD, Comune di Arezzo, Zona Valdarno, Cooperativa Sociale Reale Civitella Sostenitori: ASL, Associazioni stranieri, Zona Valtiberina, Zona Casentino, Zona Valdichiana, Zona Aretina, D.O.G. Obiettivi del progetto: Nuovi Cittadini 2.0 Azioni giovanili di inclusione e rete Sostenere il protagonismo dei giovani stranieri nel nostro territorio attraverso la valorizzazione delle loro competenze e del loro vissuto e attraverso la costruzione di spazi di aggregazione e incontro. Contribuire al processo di orientamento e integrazione all interno del panorama scolastico e extrascolastico dei minori di recente arrivo nella Provincia di Arezzo, attraverso il rafforzamento della rete territoriale. Contribuire al processo di integrazione dei genitori stranieri in particolare delle madri. Contesto Sono passati oltre quindici anni dall avvio, nel territorio della provincia di Arezzo, di progetti e interventi di integrazione per gli immigrati stranieri nella scuola, nei luoghi di cura, nella città. In questo tempo, l immigrazione si è stabilizzata, è numericamente cresciuta ed è molto cambiata, sia nella sua composizione, sia nel rapporto con i luoghi di residenza. Avanzano le seconde generazioni degli immigrati, ma anche chi accoglie è diventato in qualche modo di seconda generazione, quantomeno nei fatti, è più abituato alle molte diversità che abitano i luoghi comuni. E quanto emerge anche dalla messe di dati e dalle ricerche disponibili (vedi. Sez. Immigrazione Osservatorio Sociale Prov. Arezzo), nonché dalle analisi e dai bisogni espressi in varie sedi dai soggetti del territorio (vedi anche ricerca Città plurali, 2010): esse evidenziano la necessità di adottare una visione lungimirante nel pensare le azioni di inclusione/integrazione, che tenga conto oggi del profilo e delle caratteristiche che avrà la nostra società di domani, abitata sempre più da ragazze e ragazzi venuti da lontano (anche solo nelle storie familiari), ma che stanno costruendo qui il loro futuro. Questo sguardo richiede di prestare attenzione e agire sui fattori di vulnerabilità che non consentono a molti giovani stranieri di progettare il proprio futuro con pari opportunità rispetto ai loro coetanei italiani; e nel contempo, di riconoscere e valorizzare le risorse e le abilità di cui essi sono portatori, affinché ciascuno possa dare, da protagonista, il proprio personale contributo alla società. Quest ultima sottolineatura è l asse portante della presente proposta progettuale: valorizzare il protagonismo dei giovani migranti o figli di immigrati residenti in provincia di Arezzo, rendendoli attori di cittadinanza attiva e non soltanto beneficiari passivi. In questo senso, il Progetto propone un ribaltamento della logica d intervento prevalente seguita fino ad oggi. Le attività progettuali mirano, da un lato, a costruire e 1
2 rafforzare le competenze di cittadinanza nei giovani, valorizzando in particolar modo la presenza delle seconde generazioni ; dall altro a costruire spazi di interazione dove i giovani migranti e non possano dare un contributo diretto e sentirsi protagonisti in prima persona, anche e soprattutto mettendo la loro esperienza a sostegno dei compagni di recente arrivo. Si è consapevoli che i percorsi di cittadinanza possono compiutamente realizzarsi quando si fanno esperienze dotate di senso, in luoghi della vita quotidiana, e a cui si riconosce un valore per la propria costruzione identitaria. E quanto propone il Progetto, a partire da alcuni specifici ambiti di intervento, più volte emersi come aree di forte criticità. Esse sono: invertire l'ordine CBA A) la riuscita scolastica degli alunni stranieri; B) l integrazione/interazione nei luoghi extrascolastici di tutti; C) la percezione e rappresentazione dell immigrazione nella società locale, in particolare dei giovani stranieri. Per ciascun ambito indicato, il Progetto intende agire facendo ricorso ad una partecipazione attiva dei giovani, e segnatamente dei giovani di origine straniera, sia come tutori di resilienza (sostegno a bisogni specifici, sub lett. A), sia come atleti dell incontro (facilitatori di relazioni, lett. B), sia infine come attori della comunicazione interculturale (promozione di una percezione positiva dell immigrazione nel territorio, lett. C). Il coinvolgimento attivo dei giovani di origine straniera è supportato, nelle specifiche azioni, da formatori, mediatori, altri operatori ed esperti.(ricordarsi di cambiare secondo l'ordine invertito sopra) I tre piani di intervento sopra menzionati, oltre a rispondere a bisogni concreti, sono espressione delle dimensioni psicologica, partecipativa e culturale della cittadinanza attiva, producono riconoscimento sostanziale, fattore oggi al centro delle attenzioni, in Italia e in Europa, nei processi di integrazione della popolazione migrante. Gli ambiti di intervento progettuale intendono rispondere a 3 macro problematiche: Le azioni prevedono un coinvolgimento diretto e diffuso, nelle forme del tutoring, di giovani stranieri più grandi e più competenti che accompagnano, sostengono e aiutano il cammino di apprendimento degli studenti stranieri in difficoltà. A) Il tasso di insuccesso scolastico degli alunni stranieri in provincia di Arezzo è tra i più alti a livello nazionale (MIUR 2011): nella scuola media vi è un divario di oltre 10 punti percentuali tra i risultati scolastici degli alunni stranieri e quelli dei compagni italiani, che arriva a 17 punti nella scuola superiore. Si tratta di una vera e propria piaga, che non accenna a ridimensionarsi col passare degli anni, e che provoca demotivazione, dispersione scolastica, marginalità, esclusione sociale (Sez. Immigr. Arezzo, 2011). La risposta che il Progetto intende offrire è dare più scuola a questi alunni, il che significa dare più tempo per l acquisizione della lingua, sostenere l apprendimento anche in tempo extrascolastico, mediare tra scuola e famiglia, prestare attenzione alle vulnerabilità 2
3 A.1 Consolidamento dell attuale procedura di accoglienza e orientamento per i minori e giovani ricongiunti, rafforzando la rete degli enti pubblici e privati che ne fanno parte. A.1.1 Apertura straordinaria dei Centri per l integrazione: Comune di Arezzo 4900 Zona Valdarno: 4900 Subappalto della Provincia alla Zona Valdichiana: 4900 Subappalto della Provincia alla Zona Casentino: 4900 Subappalto della Provincia alla Zona Valtiberina: 4900 A.1.2 Mediazione linguistico culturale Oxfam Italia 800 ore da svolgere presso: Prefettura/Centri per l integrazione/sportelli Pronto Donna/Scuole secondarie della provincia euro A.1.3 Sostegno per le famiglie attività di counseling per le famiglie e per i minori da parte di una psicologa con una preparazione particolare in etnopsicologia, quando si ravvedano delle difficoltà specifiche di quel nucleo. Inoltre questa figura si occuperà di supervisionare il lavoro dei tutor di comunità euro Migrantes A.1.4 Attività di sportello per sostegno alle donne Pronto Donna A.1.5 Formazione operatori di enti pubblici e privati in etnopsicologia 2 corsi di formazione di 10h ciascuno coordinati Migrantes subappaltandoli a terzi A.2 Azioni di supporto all inserimento scolastico A.2.1 Facilitazione Linguistico culturale per minori all interno delle scuole della Provincia di Arezzo Oxfam Italia 10 corsi di 30 ore ciascuno all interno delle scuole secondarie della Provincia euro A.2.2.Facilitazioni in tempo extrascolastico 5 corsi di 30 ore ciascuno da svolgersi nelle 5 zone: Zona Valdarno : ARCI in Zona Valdichiana : ARCI in Zona Valtiberina : Oxfam Italia in Zona Casentino : Migrantes 2 corsi Medie e Superiori ( Arezzo)
4 A.2.2 Laboratori per il recupero delle competenze chiave e il successo scolastico dei giovani immigrati da realizzarsi attraverso la partecipazione dei tutor formati 2 laboratori da allestirsi nelle scuole del Valdarno : Zona Valdarno A.3 Azioni di supporto in ambito extrascolastico da realizzarsi attraverso la partecipazione dei tutor formati A.3.1 1laboratori di L2 specifici per la preparazione all esame di terza media per i ragazzi che stanno per concludere la secondaria di primo grado + tutor ( peer educator) Oxfam Italia 2 laboratori Arezzo e Valdarno quanto ( docente e 1000 rimborsi tutor) A.3.2 Attività di sostegno allo studio Formazione dei docenti dei doposcuola 20h Migrantes 700 euro 6 dopo scuola da attivare nelle Zone: Zona Aretina ( medie e superiori): Migrantes euro(da definire n. corsi ) cooperativa reale civitella Zona Valdarno: euro ( le zone possono individuare le associazioni locali a cui far svolgere le attività): In subappalto della Provincia ad associazione in Zona Valtiberina: euro In subappalto della Provincia ad associazione in Zona Casentino: euro In subappalto della Provincia ad associazione in Zona Valdichiana: euro B) Molti attori del territorio hanno evidenziato l esistenza di dinamiche aggregative separate e a carattere etnico dei ragazzi stranieri, nonché l insufficienza di luoghi e spazi, occasioni e contesti significativi dove i giovani, italiani e stranieri, possono incontrarsi e socializzare. I due aspetti sono tra loro connessi poiché l inte(g)razione ha bisogno di una pluralità di contesti, in cui ragazzi italiani e migranti, anche con le loro famiglie, possano incontrarsi, frequentarsi, creare momenti di educazione e crescita culturale collettiva, spazi di partecipazione e discussione. I giovani hanno l esigenza di trovare spazi effettivi di espressione, riconoscimento e partecipazione, che permettano loro di sperimentare e consolidare - entro una continuità di vissuto personale - sia una pluralità di appartenenze sia un appartenenza condivisa a contesti significativi comuni. A questo riguardo il Progetto cerca di rispondere offrendo opportunità di integrazione e partecipazione sia dei giovani stranieri che autoctoni. B.1 Rafforzamento della partecipazione dei giovani stranieri alla vita della società ospitante. B.1.1 Percorsi presso la Casa delle Culture realizzazione di corsi di arti grafiche, pittoriche, di comunicazione con strumenti informatici e tecnologicamente avanzati che uniscano i ragazzi stranieri e italiani attraverso le loro attitudini, talenti e passioni negli spazi della Casa delle culture. Possiamo ipotizzare la realizzazione di n. 4 corsi di varia natura, da definire attraverso bando, realizzabili negli spazi della Casa delle culture (per es. corso di cucina, corso di 4
5 musica, corsi di disegno, di teatro, etc. il costo di ogni corso potrebbe essere di circa comprensivi delle spese per materiali eventuali, totale Comune di Arezzo B.1.2 Manifestazioni ed Eventi realizzazione di manifestazioni, rassegne ed eventi espositivi dei prodotti dei corsi realizzati presso la Casa delle culture. Possiamo ipotizzare la realizzazione di 4 eventi per un totale di Comune di Arezzo C) Le rappresentazioni e le percezioni che gran parte della popolazione locale ha dell immigrazione, degli immigrati e soprattutto dei giovani figli di immigrati risente del clima nazionale di chiusura e diffidenza, ed sono tuttora ancorate ad uno sguardo mononazionale. C è scarsa informazione e presa di coscienza profonda dei cambiamenti prodottisi in questi anni, e di conseguenza permane la difficoltà, nel più diffuso senso comune, a riconoscersi reciprocamente tra nuovi cittadini e italiani da più generazioni, negli aspetti che accomunano e in quelli che differenziano. Per contribuire a maturare una visione più corretta della realtà migratoria locale e dei cambiamenti in corso, il Progetto propone alcune azioni che mirano a fornire una immagine dell immigrazione più corretta, plurale e composita, anche evidenziando il contributo che i migranti danno al territorio (di tipo economico, culturale, sociale etc ), e segnatamente il contributo e le risorse offerte dalle seconde generazioni. Un cambiamento profondo nei modi di pensare e di vedere le cose, è assunta dal Progetto quale condizione indispensabile per costruire una società locale più aperta e inclusiva. C.1 Rafforzamento del protagonismo dei giovani migranti e autoctoni C.1.1 Formazione dei peer educator Oxfam Italia 1 corso per tutti i tutor della zona. I peer saranno poi impiegati in attività di supporto all inserimento, orientamento e supporto scolastico dei loro coetanei neoarrivati (1050 docente; 525 rimborsi tutor) sotto la supervisione di un educatore e in stretta collaborazione con la scuola. C.1.2 Stage formativi TSD curerà la parte di disseminazione attraverso la realizzazione del backstage del progetto e la realizzazione di due puntate dedicate alle G2 nella nostra Provincia A tale progetto prenderanno parte anche 2/3 giovani stranieri che avranno l opportunità di seguire i tecnici Tv che si occuperanno delle riprese e della realizzazione dei video, imparando a loro volta nozioni tecniche da poter mettere a frutto in altri ambiti. Tutoraggio Arci C.1.3 Creazione di una web radio a cura dei giovani stranieri affiancati da ARCI : 11271,35 (costi vivi)+3000 personale+500 rimborsi per tutor TOT ,35 Le azioni progettuali, pur nella loro specificità e diversità di obiettivi, mirano tutte a contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di una o di più direttrici di intervento sopra indicate. Il progetto si dota di strumenti e dispositivi per monitorare le singole attività e per valutare la ricaduta complessiva sul territorio. 5
6 TOT Costi Diretti ,67 Indiretti 7% ,11 TOT ,77 Da Aggiungere Cofinanziamento 6
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