REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione
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- Geraldina Giuseppe
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1 REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1
2 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche nel più complessivo sistema di valutazione dei dirigenti deve sempre di più essere intesa come mezzo per valorizzare le capacità e le responsabilità dei dirigenti stessi oltre che uno strumento condiviso per orientare il personale dirigente verso gli obiettivi aziendali. Le finalità che debbono essere perseguite sono così di seguito sintetizzabili: migliorare l efficienza gestionale e professionale e, contemporaneamente, incrementare la soddisfazione delle persone; sviluppare il senso di appartenenza valorizzando le risorse professionali più attive e qualificate; responsabilizzare le persone rispetto al proprio ruolo e alle funzioni che esso comporta con l individuazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento; promuovere l autonomia e la capacità decisionale; valorizzare i contributi innovativi. In ultima analisi è possibile riassumere quanto sopra affermando che il fine del processo di valutazione è in sostanza quello di migliorare le performance individuali dei dirigenti attraverso un loro progressivo coinvolgimento nella missione aziendale. Ambito normativo di riferimento - Art.15 del D.Lgs. n. 502 del ha introdotto il principio della valutazione e verifica della Dirigenza; - D.L.g.s n. 286 del ha individuato la valutazione del personale dirigente come una delle quattro dimensioni delle verifiche sui costi, rendimenti e risultati che devono essere operate dalle pubbliche amministrazioni; - D.Lgs. n. 229 del ha definito un preciso sistema di verifica secondo le responsabilità professionali e di gestione attribuite ai dirigenti; - CCNL dell Area della Dirigenza Medica e Veterinaria - Capo IV Verifica e valutazione dei dirigenti ed in particolare l articolo 25 comma 5 demanda alle Aziende il compito di adottare preventivamente i criteri generali che informano i sistemi di valutazione delle attività professionali, delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti nonchè dei relativi risultati di gestione, soggetti a procedura di concertazione con le O.O.S.S. di Area Medico- Veterinaria; - Verbale di concertazione tra la delegazione trattante di questa Azienda USL n. 3 di Pistoia e le O.O.S.S. dell area della Dirigenza Medica e Veterinaria - del ex articolo 6 lettera b) del CCNL criteri generali di valutazione dell attività dei dirigenti. - ART. 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento si applica a tutti i dirigenti medici, odontoiatri e veterinari, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, dipendenti dell Azienda USL n. 3 di Pistoia. 2
3 Art. 2 Principi delle procedure di Valutazione 1. I principi sui quali sono improntate le procedure di valutazione sono: a. trasparenza dei criteri usati, oggettività delle metodologie adottate ed obbligo di motivazione della valutazione espressa; b. informazione adeguata e partecipazione al dirigente sottoposto a valutazione, anche attraverso la comunicazione ed il contraddittorio sia nella fase della valutazione annuale che in quella effettuata dai Collegi Tecnici; c. diretta conoscenza dell attività del valutato da parte del soggetto che, in prima istanza, effettua la valutazione sulla quale l organismo di verifica è chiamato a pronunciarsi. ART. 3 Il sistema integrato di valutazione L Azienda, ai sensi dell articolo 26 del CCNL , istituisce un sistema integrato di valutazione le cui fasi ed organismi sono i seguenti: 1. Valutazione annuale attraverso la compilazione da parte del dirigente sovraordinato al valutato di una scheda (allegati 1 e 2) con le modalità di cui ai successivi artt. 5 e 6; 2. valutazione annuale da parte del Nucleo di Valutazione sui risultati di gestione dei dirigenti di Struttura Complessa e Semplice e sui risultati annuali raggiunti da tutti i dirigenti in relazione agli obiettivi affidati, con particolare riguardo al rispetto del debito orario; l esito positivo annuale della valutazione da parte del Nucleo è requisito indispensabile ai fini dell attribuzione ai dirigenti della retribuzione di risultato. 3. valutazione da parte del Collegio Tecnico dei risultati e delle attività professionali: a) di tutti i dirigenti alla scadenza dell incarico loro conferito in relazione alle attività professionali svolte ed ai risultati raggiunti; b) dei dirigenti di nuova assunzione al termine del primo quinquennio di servizio; c) dei dirigenti che raggiungono l esperienza professionale ultraquinquennale in relazione all indennità di esclusività 4. valutazione integrata in base alla valutazione gestionale del Nucleo Interno di valutazione ed alle valutazioni professionali del Collegio Tecnico (all. 3). Le valutazioni annuali di cui al punto 1 concorrono anche alla formazione della valutazione di cui al punto 3 e per la valutazione integrata finale. Art. 4 Funzioni e Composizione dei Collegi Tecnici 1. Le verifiche riguardanti le attività professionali svolte e i risultati raggiunti sono effettuate dai Collegi Tecnici (art. 26 c. 1 CC.CC.NN.LL. dell Area della Dirigenza Medica e Veterinaria del ) che risulteranno composti seguendo i seguenti criteri e comunque nel pieno rispetto delle professionalità da valutare: Presidente: Responsabile di Zona/Distretto, direttore di Presidio Ospedaliero, Direttore del Dipartimento della Prevenzione, Responsabile di Staff della Direzione 3
4 Componente: Componente: Aziendale o Sanitario secondo l area di appartenenza (territoriale, ospedaliera, prevenzione, staff); nel caso in cui uno dei suddetti macrolivelli risulti essere il valutato, il collegio tecnico è presieduto dal Direttore Sanitario. Responsabile di macrolivello, di centro di responsabilità, professional Responsabile di macrolivello, di centro di responsabilità, professional 2. Per la composizione dei singoli Collegi Tecnici, si procederà di volta in volta con apposite disposizioni tenendo conto della professionalità del valutato. Art. 5 Fattori e parametri del processo di valutazione 1. I fattori e i parametri per la valutazione dei dirigenti con incarico di struttura e professionale, sono indicati nelle medesime schede in allegato al presente regolamento, come parte integrante e sostanziale. (scheda all. 1 scheda di valutazione annuale incarichi di struttura scheda all. 2 scheda di valutazione annuale incarichi professionali ). 2. Allo scopo di individuare le attitudini e le potenzialità del valutato, anche per definirne il migliore utilizzo futuro all interno dell organizzazione, nelle medesime schede è prevista l indicazione di elementi informativi su punti di forza e aspetti da migliorare. 3. La valutazione attraverso la scheda annuale viene effettuata da parte del dirigente sovraordinato per gli elementi di valutazione da sottoporre al Nucleo Interno di Valutazione annualmente ed al Collegio Tecnico alle scadenze di cui al art. 3, comma 3. Il diagramma di flusso della valutazione dei dirigenti può essere così schematizzato: Funzioni di staff Il Direttore Generale valuta il Responsabile dello staff della Direzione Aziendale Il Direttore Sanitario valuta il Responsabile dello staff della Direzione Sanitaria i Responsabili degli staff valutano i Direttori delle strutture di staff corrispondenti i Direttori delle Unità Operative di staff valutano il personale delle Unità Operative stesse. Funzioni di line Il Direttore Generale valuta i Responsabili di Zona/Distretto congiuntamente con il Direttore Sanitario, il Direttore Amministrativo ed Direttore dei Servizi Sociali. Il Direttore Sanitario valuta: Il responsabile del Dipartimento di Prevenzione, il responsabile del DEU, i responsabili dei dipartimenti di coordinamento tecnico-scientifico, i direttori dei Presidi Ospedalieri, i Responsabili delle Aree Funzionali Ospedaliere (in questi ultimi casi congiuntamente con il direttore del Presidio Ospedaliero in cui operano o entrambi i direttori se l Area Funzionale è a valenza aziendale); i responsabili delle strutture professionali a valenza aziendale operanti sul territorio con i due Responsabili di Zona/Distretto e quelli operanti nella prevenzione congiuntamente al Direttore del Dipartimento della Prevenzione. I responsabili di Zona/Distretto valutano congiuntamente i responsabili delle strutture funzionali a valenza aziendale afferenti alle due Zone/Distretto e, singolarmente, ciascuno per la propria competenza territoriale, i responsabili delle strutture funzionali afferenti alle Zone/Distretto. Il Direttore del Dipartimento della Prevenzione valuta: l altro responsabile dell Area Funzionale, i responsabili delle Unità Funzionali aziendali, sentito l altro Responsabile di Area Funzionale. 4
5 I Responsabili di Area Funzionale della prevenzione valutano i corrispondenti responsabili delle Unità Funzionali zonali. I Responsabili di Area Funzionale ospedaliera (e per quanto non direttamente assegnato ad una area funzionale, il direttore di Presidio) valutano: i direttori di Unità Operativa ed i responsabili di sezione di presidio, congiuntamente i direttori di U.O. aziendale. I direttori di Unità Operativa ospedaliera, i responsabili di Sezione, i responsabili di Unità Funzionale territoriale e della prevenzione valutano il personale dirigente loro assegnato. 4. La procedura di valutazione professionale coincidente con il termine dell incarico viene formalmente attivata non oltre tre mesi prima della scadenza dell incarico stesso. In caso di mancata conclusione delle procedure nei termini previsti e fino alla definitiva valutazione con esito positivo, qualsiasi prosecuzione di fatto dell incarico non determina rinnovo tacito o acquiescenza da parte dell Azienda. Di quanto sopra viene data formale comunicazione al dirigente interessato contestualmente all attivazione della procedura. 5. L andamento delle valutazioni annuali e periodiche finali devono sempre essere inserite nel fascicolo personale del dipendente interessato. Verifica Risultati Annuali: Art. 6 Criteri funzionali 1. Le schede All.1 e All.2 saranno inviate annualmente ai valutatori individuati all art. 5 per la valutazione dei risultati annuali. 2. Dette schede, debitamente compilate, saranno consegnate alla U.O. Politiche del Personale che le sottoporrà alla relativa verifica da parte del Nucleo di Valutazione con il supporto tecnico delle strutture aziendali competenti ai fini della retribuzione di risultato. 3. Sarà fornita al valutato adeguata informazione sull esito della valutazione, anche relativamente ai punti di forza e di debolezza riscontrati. 4. Le schede di verifica annuali saranno opportunamente classificate ed inserite in una banca dati. Verifica Integrata del Collegio Tecnico 1. Valutazione integrata da parte del Collegio Tecnico nei casi di cui all art. 3 comma 3, sulla base della banca dati delle schede annuali (All. 1 e All. 2) previa analisi dell andamento delle valutazioni riportate dal dirigente per tutta la durata dell incarico di riferimento (All.3). 2. Adeguata informazione dell esito della valutazione e dei punti di forza e di debolezza ad dirigente interessato. 3. Adempimenti contrattuali in merito all esito della valutazione integrata a cura delle strutture competenti. 4. Classificazione, inserimento in banca dati e nel fascicolo personale del valutato. Art. 7 Esito delle Verifica Si richiamano a tale proposito gli articoli 27, 28,29,30,31 del CCNL Area della Dirigenza Medico-Veterinaria. 5
6 Art. 8 Verifica Straordinaria Nel caso in cui emergano i presupposti che possano comportare un grave pregiudizio dell andamento dell attività assistenziale e di prevenzione, la verifica potrà essere anticipata in corso d anno ex art. 5 dlg.svo n. 286/99. Per tale fattispecie si procederà alla costituzione di un Collegio Tecnico straordinario che procederà ad una verifica straordinaria sulla base dei seguenti criteri: analisi dei fatti e dei presupposti in base a relazioni e report dei dirigenti di responsabilità immediatamente sovraordinata; analisi dei reclami pervenuti all Ufficio Relazione con il Pubblico; analisi dei reclami pervenuti alla Direzione Aziendale; analisi del fascicolo personale del dirigente in ordine alle precedenti valutazioni; eventuali testimonianze sugli accadimenti; controdeduzioni da parte del dirigente interessato. Una volta espletata la procedura, il Collegio Tecnico Straordinario procederà alla formulazione del giudizio, redigendo apposito verbale da trasmettere alla direzione aziendale per i successivi provvedimenti. 6
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