Ente Bilaterale del Terziario di Genova e provincia

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1 Fondo Interprofessionale FOR.TE. Piano Formativo PIT STOP Relazione Finale 1. Dati identificativi del Piano Piano Formativo: Codice RUP: Natura del piano: Settore: Presentatore: Attuatore: Supporto: Durata del piano: PIT STOP pf476_pr857_av210 Settoriale Commercio autoveicoli Confcommercio Liguria Iscot Liguria Ente Bilaterale del Terziario di Genova e provincia 24 mesi 2. Il contesto di riferimento L attuale situazione del settore auto italiano è pesantissima sia dal punto di vista del mercato, che della produzione. Il mercato, nel 2012, si è ridotto di quasi il 20% rispetto all anno precedente e del 44% rispetto al 2007, riportandosi sui livelli del 1979, ed è previsto in flessione del 10% circa per il Questa situazione ha pesato enormemente sui concessionari: basti pensare che nel corso del 2012 le imprese che hanno chiuso i battenti sono stati il 7% del totale. Quasi 400. In 10 anni si sono dimezzati. Questo trend negativo è una delle ragioni che ha portato nel 2010 alla proposta di piano formativo PIT STOP. Infatti, la contrazione del mercato, senza una prospettiva di ripresa in tempi brevi, porta a che le aziende facciano uso di tutti gli strumenti necessari per rendere efficienti e profittevoli tutti gli aspetti delle proprie attività e tra questi la crescita professionale dei collaboratori risulta determinante, non solo nei risultati in termini economici che permetterà di conseguire, ma anche nel livello di soddisfazione che gli stessi collaboratori potranno manifestare con l opportunità di una crescita formativa e professionalizzante. 1

2 3. Gli obiettivi del Piano L obiettivo prioritario del piano formativo PIT STOP è stato quello di operare un azione di formazione continua sui dipendenti delle imprese di concessionari autoveicoli, aderenti al Fondo FOR.TE. e facenti parte di Autocom (associazione di categoria locale aderente a Confcommercio Imprese per l Italia di Genova). Questo nella consapevolezza che il patrimonio aziendale di ogni operatore è tanto più performante quanto più il fattore umano nelle figure dei collaboratori tutti sia costantemente in linea con le esigenze operative e di mercato. Proprio in collaborazione con Autocom, infatti, è stata realizzata, durante la fase di progettazione del piano, un analisi di mercato e dei fabbisogni formativi. Inoltre, sono stati effettuati vari incontri con il delegato Autocom ed un focus group specifico (il a Genova) con i rappresentanti delle imprese di concessionari autoveicoli. Al termine di questo percorso si è rilevato che l utilizzo di apparecchiature, sistemi di diagnosi e programmazione, tecniche di vendita innovative, unitamente a sempre maggiori conoscenze specifiche del settore, volte a porsi come consulenti al cliente potenziale, portano alla necessaria formazione delle risorse umane dell azienda. 4. I contenuti e la metodologia del Piano Il Piano Formativo si è articolato in cinque progetti (tematiche): 1. Vendita e marketing, della durata di 42 ore (di cui 18 erogate in modalità FAD) e destinato al personale dipendente con mansione di "venditori" 2. Gestione aziendale; della durata di 36 ore (di cui 12 erogate in modalità FAD) e destinato al personale dipendente con mansione di "responsabili della Qualità in azienda". 3. Informatica; della durata di 16 ore e destinato al personale dipendente con mansione di "backoffice ed amministrazione". 4. Tecniche e tecnologie di produzione; della durata di 16 ore (di cui 8 erogate in modalità FAD) e destinato al personale dipendente con mansione di "responsabili officina e tecnici diagnostici". 5. Salute e sicurezza sul lavoro; della durata di 8 ore (di cui 4 erogate in modalità FAD) e destinato al personale dipendente che ha l obbligo dell aggiornamento della sicurezza in azienda. I progetti si sono articolati in moduli ed, in termini di contenuti didattici, sono state fornite le seguenti conoscenze: Conoscenza degli strumenti finanziari sulla vendita del prodotto (finanziamenti, leasing, etc.). Conoscenza degli strumenti assicurativi sulla vendita del prodotto. Conoscenza degli aspetti e della normativa fiscale sulla vendita del prodotto. 2

3 Conoscenza delle tecniche e della gestione CRM. Conoscenza della pianificazione e gestione di un processo di qualità (norme ISO 9000, CSR, etc.). Conoscenza dell utilizzo strumenti informatici di base. Conoscenza dell utilizzo data base aziendali ed ambiente web. Conoscenza dell elettronica e dell'utilizzo della tecnologia informatica applicata all assistenza e servizio clienti. Conoscenza degli strumenti diagnostici, delle tecnologie e delle tecniche di revisione dell autoveicolo. Conoscenza della normativa sulla sicurezza sul lavoro. Sotto il profilo metodologico, sono state due le metodologie utilizzate: la formazione "in aula" e la formazione a distanza (FAD), con piattaforma informatica, attivata attraverso il portale del soggetto attuatore sulla quale, in maniera dedicata (nello specifico: PIT STOP - area riservata FAD per Concessionarie Auto) ogni lavoratore poteva accedere con login aziendale. Gli strumenti utilizzati sono stati sia quelli tradizionali di "aula" quali proiezioni, dispense, esercitazioni, confronto su case history, che quelli più tecnici quali l'utilizzo degli strumenti tecnologici diagnostici. Inoltre, sono stati utilizzati gli strumenti informatici quali pc, rete internet, supporti multimediali. Oltre la progettazione e l analisi dei fabbisogni con metodo bottom-up, cioè attraverso incontri e focus group settoriali con i rappresentanti datoriali di categoria, il piano ha realizzato un attività di orientamento e selezione dei partecipanti effettuata all interno delle imprese aderenti. Inoltre, per riconoscere e certificare le competenze acquisite, è stato attivato un Osservatorio di Piano Formativo, di natura bilaterale, con funzioni anche di monitoraggio, valutazione e misura dei risultati attesi. Infine, il piano formativo ha avuto una durata di 24 mesi. 5. I risultati conseguiti L'acquisizione delle conoscenze erogate durante l attività formativa e, quindi, il rafforzamento delle competenze dei lavoratori a tutti i livelli in azienda (certificate dal "libretto formativo" previsto), ha consentito di ottenere un effetto positivo su tre fronti: - verso i consumatori, in termini di migliore, più tutelato e più competente servizio; - verso i lavoratori, in termini di garanzia dell'occupabilità; - verso le imprese, in termini di migliore competitività. Sotto il profilo dei risultati generati dall attività formativa del piano, rispetto alle previsioni effettuate in fase di progettazione e presentazione del piano stesso al Fondo, la successiva Tab. 5.1 riassume il quadro generale con il numero dei lavoratori ed il numero delle ore di formazione come indicatori. 3

4 Tab. 5.1 Indicatori Previsti in Formati Diff. Assoluta Diff. % formazione N. lavoratori ,9% Previste Erogate Diff. Assoluta Diff. % N. ore di formazione totali ,2% Come si vede, al termine delle attività sono stati formati 183 lavoratori, con una differenza positiva dell 8,9% rispetto a quelli previsti in formazione all approvazione del progetto e corrispondenti a 168 unità. Invece, per quanto riguarda il numero delle ore di formazione, la differenza fra quelle previste e quelle erogate in totale è del -13,2%: sono state, infatti, realizzate attività formative che hanno impegnato ore a differenze delle ore previste. Per quanto riguarda il numero d imprese coinvolte, hanno aderito e beneficiato del piano N. 10 aziende, così come previsto in fase di presentazione del piano stesso. Il piano ha avuto un coinvolgimento della componente femminile della forza lavoro in formazione pari al 28,4% dei dipendenti formati, una percentuale interessante se realizzata in un contesto lavorativo tipicamente e storicamente maschile come quello del mondo dell automobile. Questo risultato è stato raggiunto anche in virtù di una particolare azione di sensibilizzazione della componente femminile stessa, realizzata nelle attività propedeutiche di preparazione alle attività del piano stesso. Rispetto al totale dei lavoratori formati, nel successivo grafico 1 possiamo vedere che ben l 80,3% è stato formato in materia di sicurezza sul lavoro, il 34,4% ha partecipato al progetto informatica, il 27,3% a quello di vendita e marketing, il 15,8% ha svolto i moduli di gestione aziendale ed infine il 2,7% quelli di tecniche. 4

5 Graf. 1 Quota % lavoratori formati sulle tematiche del piano Rispetto allo sviluppo dei contenuti didattici del piano, la successiva Tab. 5.2 mostra la distribuzione delle ore di formazione erogate per le tematiche progettuali. Tab. 5.2 Tematiche (Progetti) N. ore formazione erogate Gestione aziendale 492 Informatica 176 Sicurezza sul lavoro 668 Tecniche 48 Vendita, marketing Totale

6 In termini percentuali (graf. 5.2) il totale delle ore erogate dal piano la quota maggiore (44,6%) riguarda la vendita e marketing, poi segue la sicurezza sul lavoro con il 26,7%, quindi la gestione aziendale con il 19,7%, poi l informatica con il 7% ed infine le tecniche con l 1,9% del totale delle ore di formazione svolte. Graf. 5.2 Quota % delle ore di docenza erogate per tematica del piano Come si può notare ben il 44,6% delle ore del piano sono state utilizzate per accrescere le conoscenze di vendita e marketing, in ragione anche della necessità di sviluppare nuovi servizi commerciale in un contesto congiunturale che, come ricordato in precedenza, soffre di una grave crisi strutturale. 6

7 Più in particolare (Tab. 5.3), la suddivisione delle ore di formazione erogate, suddivise per modulo, mostra meglio la distribuzione dei pesi non solo fra progetti, ma fra i contenuti didattici specifici. Tab. 5.3 Progetto Modulo N. ore erogate % ore sul totale Gestione aziendale Gestione aziendale Informatica Sicurezza sul lavoro Sicurezza sul lavoro Tecniche Tecniche Vendita, marketing Vendita, marketing Pianificazione e gestione di un processo di qualità - AULA 144 5,8% Pianificazione e gestione di un processo di qualità - FAD ,9% Utilizzo strumenti informatici, data base aziendali ed ambiente web - AULA 176 7,0% Normativa sulla sicurezza sul lavoro - AULA 80 3,2% Normativa sulla sicurezza sul lavoro - FAD ,5% Strumenti diagnostici, tecnologie e tecniche di revisione dell''autoveicolo - AULA 8 0,3% Strumenti diagnostici, tecnologie e tecniche di revisione dell''autoveicolo - FAD 40 1,6% Strumenti finanziari-assicurativi, normativa fiscale, CRM - AULA 216 8,6% Strumenti finanziari-assicurativi, normativa fiscale, CRM - FAD ,0% TOTALE % In termini di ore di formazione ogni modulo aveva uno sviluppo diverso, secondo la seguente composizione (Tab. 5.4): Tab. 5.4 Modulo N. ore AULA N. ore FAD N. ore TOT. Pianificazione e gestione di un processo di qualità Utilizzo strumenti informatici, data base aziendali ed ambiente web Normativa sulla sicurezza sul lavoro Strumenti diagnostici, tecnologie e tecniche di revisione dell''autoveicolo Strumenti finanziari-assicurativi, normativa fiscale, CRM

8 Per quanto riguarda l organizzazione logistica della formazione in aula, nel complesso sono state realizzate n. 47 edizioni, così suddivise (Tab. 5.5): Tab. 5.5 Modulo N. Edizioni Pianificazione e gestione di un processo di qualità 6 Utilizzo strumenti informatici, data base aziendali ed ambiente web 11 Normativa sulla sicurezza sul lavoro 20 Strumenti diagnostici, tecnologie e tecniche di revisione dell''autoveicolo 1 Strumenti finanziari-assicurativi, normativa fiscale, CRM 9 Sotto il profilo finanziario la seguente tabella (Tab. 5.6) riassume le macrovoci del piano, mentre i dettagli e le specifiche sono nelle tabelle della rendicontazione finanziaria, e mostra come tutte le risorse previste sono state investite per il completamento delle attività Tab. 5.6 Voci del piano Presentato Finale Finanziamento For.Te , ,00 Contributo privato obbligatorio , ,44 Totale valore del piano , ,44 Come si può notare, a parità di finanziamento del Fondo, le imprese hanno conferito, a rendicontazione, un contributo obbligatorio maggiore di quello necessario e quantificato in fase di presentazione del piano. Questo fatto deriva dal maggior valore del costo del lavoro dei dipendenti formati e porta il valore stesso del piano ad un livello ben più alto del minimo necessario. Ultimo, ma crediamo non meno importante risultato, soprattutto in termini di marketing associativo per il Fondo FOR.TE. in particolare, è che lo sviluppo del piano ha consentito di informare meglio le imprese di questo settore commerciale, soprattutto quelle non ancora aderenti, delle opportunità date dal Fondo per finanziare le attività di formazione continua. 6. La gestione del Piano Il Piano Formativo PIT STOP è di natura settoriale ed ha coinvolto imprese e lavoratori operanti in provincia di Genova e per venire incontro alle esigenze dei partecipanti le attività didattiche si sono svolte in 10 sedi formative e questo ha comportato un notevole lavoro di coordinamento da parte del soggetto attuatore. Per quanto riguarda l attività di docenza sono stati impiegati n. 16 docenti, mentre l attività di tutoraggio ha coinvolto N. 9 unità. 8

9 In particolare, si sottolinea che il piano, nella fase di apprendimento attraverso FAD, ha visto una specifica azione di tutoraggio, a cui sono state dedicate due unità di personale, per assistere i lavoratori in formazione nel miglior accesso alla piattaforma ed all utilizzo dei contenuti didattici. Per quanto riguarda la gestione del piano, i soggetti in campo, che hanno interagito sono stati: - Confcommercio Liguria per L Italia Liguria, con funzione di soggetto proponente e beneficiario del finanziamento; - Iscot Liguria, con funzione di soggetto attuatore del piano (specificatamente delegato), che con il proprio staff interno e con l ausilio di consulenti esterni ha provveduto alle funzioni di direzione, coordinamento, gestione, amministrazione e controllo; - L Ente Bilaterale del Terziario di Genova, con funzione d indirizzo (ante) monitoraggio (durante) e valutazione (post) delle attività del piano, nell ambito dell accordo e dell assistenza al piano stesso stabilita in fase di presentazione; - Autocom (l associazione di categoria), che ha collaborato, durante la fase di progettazione del piano, all analisi di mercato e dei fabbisogni formativi e che ha posto in essere, al termine del piano, un azione di diffusione e pubblicizzazione dei risultati; - Ascom Confcommercio Genova(l associazione di categoria), che ha collaborato, durante la fase di progettazione del piano, monitoraggio (durante) e valutazione (post) delle attività del piano, al termine del piano, un azione di diffusione e pubblicizzazione dei risultati. - Le imprese; - I lavoratori coinvolti nelle attività di formazione, destinatari e beneficiari finali del piano. 7. Le criticità emerse Al precedente paragrafo 2 (contesto di riferimento) abbiamo ricordato come il settore del commercio autoveicoli in questi ultimi anni sia andato incontro ad una crisi strutturale dovuta sia alla mutata congiuntura economica che a dei mutamenti di mercato piuttosto articolati e repentini. A Genova, poi, a questi fattori generali si è anche aggiunto un evento calamitoso alluvionale che ha colpito alcune delle aziende aderenti, ubicate proprio nella zona esondata. Il piano, quindi, progettato a fine del 2010, ha dovuto essere riconvertito, nel corso degli anni durante il suo sviluppo, ai nuovi scenari organizzativi e di mercato per essere realmente di aiuto alle aziende aderenti. In effetti, il tempo intercorso fra la scadenza dell Avviso 2/10 (dicembre 2010), la sua approvazione da parte del Fondo (giugno 2011), la sottoscrizione della convenzione e l avvio delle attività (settembre 2011) ed infine i suoi due anni di sviluppo segnano un arco temporale di circa un triennio, forse un tempo eccessivo per non avere necessità di modifiche didattiche. Per quanto riguarda, invece, il livello operativo non si evidenziano particolari criticità, se non segnalare qualche problematica legata all utilizzo della piattaforma informatica per il caricamento dei dati. Genova, 30 settembre

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