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1 ALLEGATO 1P PROVINCIA di RAVENNA Allo Sportello Unico del Comune di.per il successivo inoltro a: Alla PROVINCIA di Ravenna BOLLO e p. c. Al Sindaco del Comune di... All ARPA Sezione Provinciale di... Via... n.... Oggetto: Domanda di AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi dell art.275 comma 20 del D.Lgs 152/06; Il sottoscritto... nato a... il.../.../... residente a...in via/corso... n in qualità di Gestore dell'impresa... con sede legale in Comune di... via/corso... n.... Tel... Codice fiscale o Partita I.V.A....Attività economica dell impresa secondo classificazione I.S.T.A.T... Iscritta alla Camera di Commercio di... al numero... chiede l'autorizzazione IN VIA GENERALE per: [ ]...esercire un impianto esistente, in Comune di... via/corso. n.... [ ]...installare un nuovo impianto, in Comune di... via/corso... n.... [ ]...modificare l impianto un impianto esistente, ubicato in Comune di... via/corso... n [ ]...trasferire un impianto esistente,

2 dal Comune di... via/corso... n.... al Comune di... via/corso... n.... attivando le seguenti lavorazioni: o pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce con macchine a ciclo chiuso o pulitintolavanderie a ciclo chiuso. Pertanto si impegna a rispettare le prescrizioni di cui agli allegati 2P), 3P), e 4P) della Determinazione Dirigenziale della Provincia di Ravenna, n.. del., parti integranti della stessa. Comunica che la messa in esercizio dell impianto avverrà in data e che la messa a regime dell impianto, come specificato in Appendice della parte VII dell Allegato III alla parte 5 del D.Lgs. 152/06, sarà effettuata entro 30 giorni da tale data. Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma)... 2

3 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE 1. UNITA' LOCALE OPERATIVA: (coincide con il luogo in cui materialmente si trova l'impianto per il quale si sta presentando domanda di autorizzazione) 1.1. RAGIONE SOCIALE... INDIRIZZO... COMUNE... PROVINCIA... C.A.P.... TELEFONO NUMERO ADDETTI: CLASSIFICAZIONE INDUSTRIA INSALUBRE: CLASSE 1 [ ] A [ ] B [ ] C [ ] CLASSE 2 [ ] A [ ] B [ ] C [ ] NON CLASSIFICATA [ ] 1.4. CODICE REGIONALE ATTIVITA: V CODICE NOSE-P: CODICE SNAP: CODICI ATTIVITA' ISTAT EVENTUALE ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA DI APPARTENENZA: GESTORE. COGNOME E NOME... NATO A... IL.. RESIDENTE A... PROVINCIA... VIA... N... 2.SEDE LEGALE IMPRESA [ ] ENTE [ ] 2.1. PARTITA IVA... CODICE FISCALE ISCRIZIONE CAMERA DI COMMERCIO N RAGIONE SOCIALE... INDIRIZZO... COMUNE... PROVINCIA... C.A.P....TELEFONO... FAX... Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma)... 3

4 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETA (art. 47 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445) (esente da imposta di bollo e autenticazione) Il/La sottoscritto/a nato/a ( ) il residente a Via n. in qualità di consapevole delle sanzioni penali richiamate dall art. 76 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, a richiesta della Provincia di DICHIARA sotto la propria personale responsabilità 1. descrizione dell attività: Impianto a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami; 2. l attività è soggetta all art. 275 comma 20 del D.Lgs. 152/06; 3. l attività è ricompresa nella categoria 4) della parte II dell allegato III alla parte 5 del D.Lgs. 152/06; 4. il valore limite di emissione totale che si impegna a rispettare è inferiore a quanto indicato al punto 11 della parte III dell allegato III alla parte 5 del D.Lgs. 152/06; Dichiaro di essere informato che, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 13, del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, (Codice in materia di protezione dei dati personali), i dati personali contenuti nella presente dichiarazione potranno essere trattati, da parte della P.A. procedente, solamente ai fini dell istruttoria per la quale sono stati richiesti, con i limiti stabiliti dal predetto Codice, dalla legge e dai regolamenti, fermo restando i diritti previsti dall articolo 7 del Codice medesimo. Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma)... Ai sensi dell articolo 38 del d.p.r. 445/2000, la dichiarazione è sottoscritta dall interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta o inviata, insieme alla fotocopia non 4

5 autenticata di un documento di identità del dichiarante, all Ufficio competente via fax ovvero tramite un incaricato ovvero a mezzo posta. IL DIPENDENTE ADDETTO NOTE: 1. Tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nei casi indicati dall'art. 46 del DPR 445/2000 sono comprovate dall'interessato a titolo definitivo mediante dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'art. 47 dello stesso D.P.R.. Tale dichiarazione può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relativi ad altri soggetti di cui il dichiarante abbia diretta conoscenza. 2. La sottoscrizione delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà contenute o rese contestualmente ad una istanza non va autenticata, ove la sottoscrizione sia apposta in presenza del dipendente addetto ovvero l'istanza sia presentata unitamente a copia fotostatica del documento di identità (art. 38 del DPR 445/2000). 3. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare (art. 48 del DPR 445/2000). 4. Le amministrazioni procedenti sono tenute a procedere ad idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive (articolo 71 del DPR 445/2000). 5

6 ALLEGATO 2P PROVINCIA DI RAVENNA IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DI TESSUTI E PELLAMI, ESCLUSE LE PELLICCE, E PULITINTOLAVANDERIE A CICLO CHIUSO Pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse pellicce,e pulitintolavanderie a ciclo chiuso CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP A - DEFINIZIONI Solvente organico: qualsiasi C.O.V. (composto organico volatile) usato da solo o in combinazione con altri agenti come agente di pulizia per dissolvere contaminanti oppure come dissolvente; Solvente organico alogenato: un solvente organico che contiene almeno un atomo di bromo, cloro, fluoro o iodio per molecola; Sistema di lavaggio a secco: è costituito dalle seguenti apparecchiature o apparati associati col processo di lavaggio a secco: macchina di lavaggio a secco, filtro o sistema di purificazione, sistema di conservazione, trattamento o conferimento delle morchie, sistema di pompaggio del solvente, serbatoio di raccolta solvente, pompe, tubazioni, valvole o flange per il convogliamento dei vapori di solvente e sistemi di abbattimento (primario e secondario); Sistema equivalente a ciclo chiuso di recupero solvente: ogni apparecchiatura o combinazione di apparecchiature che raggiungono in pratica una resa di recupero del solvente uguale o superiore a quella fornita un impianto refrigerato di condensazione; Impianto a ciclo chiuso: Impianto di lavaggio a secco nel quale le fasi di lavaggio estrazione ed essiccamento sono tutte realizzate nella stessa apparecchiatura, che opera il ricircolo dei vapori di solvente attraverso un sistema primario di abbattimento senza emissioni in atmosfera durante il ciclo di asciugatura. Una macchina a ciclo chiuso, dopo che il ciclo di asciugatura è completato e mentre il portello di caricamento è aperto, è predisposta per lo scarico nell ambiente dell aria di ventilazione dopo l attraversamento di un sistema secondario di depurazione delle emissioni fuggitive; Ciclo di asciugatura: processo utilizzato per rimuovere il solvente rimasto nei materiali dopo le fasi di lavaggio e di estrazione. Per le macchine (gli impianti) a ciclo chiuso la fase del ciclo riscaldata è seguita da una fase di raffreddamento e può essere estesa ad 6

7 una fase di sottoraffreddamento tramite l attivazione del sistema primario di abbattimento. Il ciclo di asciugatura inizia quando sono attivati i lamierini di riscaldamento ed ha termine quando nella macchina si arresta la rotazione del tamburo; Sistema primario di abbattimento: un impianto refrigerante di condensazione dei vapori di solvente o un impianto a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Sistema secondario di abbattimento: un apparecchiatura o un apparato che riduce la concentrazione di solvente nell aria di ricircolo alla fine del ciclo di asciugatura, ad un livello inferiore a quello che è possibile realizzare con il solo utilizzo di un impianto refrigerato di condensazione o un altro impianto a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Sistema di controllo delle emissioni fuggitive: un impianto o una apparecchiatura a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Composto Organico Volatile (COV): qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K una pressione di vapore di 0.01kPa o superiore, oppure che abbia una volatilità corrispondente in condizioni particolari d uso; Gestore: qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l impianto; Impianto refrigerato di condensazione: sistema di recupero, a ciclo chiuso, nel quale i vapori di solvente sono introdotti e trattenuti tramite raffreddamento ad una temperatura inferiore al punto di ebollizione; Pulizia a secco: processo utilizzato per rimuovere da tessuti e pellami residui di grasso, macchie od altre sostanze indesiderate; Modifica sostanziale: si intende per modifica sostanziale l occorrenza di almeno uno dei seguenti eventi: 1) ogni aumento del 10% nell emissione di COV, anche se dilazionato; 2) ogni cambiamento nella tipologia dei solventi utilizzati; 3) ogni innovazione/sostituzione negli impianti il cui costo sia superiore al 50% del costo dell impianto sostituito o modificato. 7

8 B DESCRIZIONE GENERALE DEL PROCESSO Il ciclo produttivo è generalmente costituito dalle seguenti fasi: V CARICAMENTO TAMBURO V LAVAGGIO V ESTRAZIONE SOLVENTE V ASCIUGATURA V AERAZIONE/DEODORIZZAZIONE V SOTTORAFFREDDAMENTO V SVUOTAMENTO TAMBURO Negli impianti a ciclo chiuso le fasi di lavaggio, estrazione, essiccazione, aerazione, deodorizzazione, sottoraffreddamento sono tutte realizzate nella stessa apparecchiatura, che opera il ricircolo continuo dei vapori di solvente attraverso diversi sistemi di abbattimento e recupero dei solventi senza emissioni in atmosfera. C- MIGLIORI TECNICHE PER L ABBATTIMENTO ED IL RECUPERO DEI SOLVENTI Le migliori tecniche utilizzate in una apparecchiatura a ciclo chiuso per l abbattimento ed il recupero dei solventi sono costituite da: C1 - Sistema primario di abbattimento dei solventi; C2 - Sistema secondario di abbattimento dei solventi; C3 - Sistema di abbattimento delle emissioni fuggitive. Il sistema primario di abbattimento e recupero dei solventi è generalmente costituito da un impianto refrigerante per la condensazione dei solventi in funzione durante tutta la fase di asciugatura. Durante questa fase, la corrente gassosa contenente solvente viene continuamente raffreddata e ricircolata attraverso il condensatore. Il condensatore recupera sia il solvente che il vapor d acqua presenti nella corrente gassosa. Questa miscela viene poi separata per mezzo di un decantatore ed il solvente viene pompato nel serbatoio di raccolta. Durante la fase di sottoraffreddamento del ciclo di asciugatura la corrente gassosa non viene riscaldata e pertanto il refrigeratore è in grado di raffreddare ulteriormente la corrente gassosa estratta e di recuperare ulteriore solvente. Alla fine della fase di sottoraffreddamento la temperatura della corrente gassosa in uscita dal raffreddatore è all incirca 280 K e la concentrazione del solvente all interno del cestello è di circa 1400 mgm -3. Il sistema secondario di abbattimento, è in genere costituito da un impianto di adsorbimento a carboni attivi (o zeoliti), che lavora in serie con il refrigeratore/ condensatore per captare le emissioni fuggitive di solvente e ridurre la concentrazione del solvente nel tamburo a valori anche inferiori a 50 mgm -3. Il sistema secondario di abbattimento viene attivato alla fine del ciclo di sottoraffreddamento prima dell apertura del portello di caricamento. Il solvente contenuto nella corrente gassosa dopo la fase di asciugatura viene catturato dal letto adsorbente e poi desorbito con aria calda e recuperato nell impianto di condensazione. Il sistema di abbattimento delle emissioni fuggitive viene attivato all apertura del portello di carico e convoglia i vapori contenenti il solvente residuo all impianto di adsorbimento. 8

9 D LIMITI DI EMISSIONE D.1- Per le macchine a circuito chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, il valore limite di emissione totale, espresso in massa di solvente emesso per chilogrammo di prodotto pulito ed asciugato, non deve essere superiore a: C.O.V. (espressi come carbonio organico totale) 20 g/kg D.2 Per le attività di cui al presente punto, il controllo del rispetto dei limiti di emissione totale di cui al precedente punto D.1, vengono fatti sulla base della compilazione del Rapporto Annuale di attività (ALLEGATO 3P), contenente i quantitativi di tessuti o pellami lavati ed i quantitativi di solvente integrato, firmato dal gestore dell impianto o dell attività, e tenuto a disposizione delle Autorità Competenti; D.3 Il gestore delle attività di cui al presente punto, trasmette entro il 31 marzo di ogni anno successivo alla data di autorizzazione, una Comunicazione Annuale di attività conforme al modello di cui all ALLEGATO 4P. E PRESCRIZIONI AGGIUNTIVE E.1 Negli impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e nelle pulitintolavanderie a ciclo chiuso possono essere usati solventi organici o solventi organici clorurati con l esclusione delle sostanze di cui alla legge 28 dicembre 1993 n. 549 e delle sostanze o preparati classificati ai sensi del D.Lgs. 3 febbraio 1997 n. 52, come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49 R60, R61. E.2 Tutte le fasi devono essere svolte in macchine ermetiche le cui uniche emissioni di solvente nell aria può avvenire al momento dell apertura dell oblò al termine del ciclo di lavaggio. E.3 L esercizio e la manutenzione degli impianti devono essere tali da garantire le condizioni operative e il rispetto del limite di emissione indicati al paragrafo D1 E.4 Gli impianti devono essere dotati di un ciclo frigorifero in grado di fornire le frigorie necessarie per avere la massima condensazione del solvente (per il percloroetilene, temperature inferiori a 10 C) in modo da ridurre al minimo l emissione di solvente. E.5 - La conservazione delle materie prime e dei rifiuti deve avvenire in luoghi chiusi, protetti dagli agenti atmosferici in grado di non dare luogo a emissioni diffuse di inquinanti. E.6 - Il gestore dell impianto o dell attività è tenuto ad effettuare controlli periodici delle apparecchiature, con la cadenza e le modalità indicate nel libretto di manutenzione programmata, fornito dal costruttore delle macchine di lavaggio, al fine di evitare emissioni diffuse nell ambiente di lavoro. 9

10 E.7 Qualunque anomalia di funzionamento dell impianto tale da non permettere il rispetto delle condizioni operative fissate comporta la sospensione della lavorazione per il tempo necessario alla rimessa in efficienza dell impianto stesso. E.8 Per ciascuna macchina lavasecco installata il gestore dovrà registrare: il quantitativo di solvente presente nella macchina all'inizio dell'anno solare considerato, in kg (A) la data di carico o di reintegro e il quantitativo di solvente caricato o reintegrato, in kg (B) giornalmente, il quantitativo di prodotto pulito e asciugato, in kg (C), ovvero il numero di cicli di lavaggio effettuati e il carico/ciclo massimo della macchina in kg la data di smaltimento e il contenuto di solvente presente nei rifiuti smaltiti, in kg (D) il quantitativo di solvente presente nella macchina al termine dell'anno solare considerato, in kg (E) E.9 Annualmente deve essere elaborato il piano di gestione dei solventi e trasmesso usando l allegato 4P) agli Enti competenti, dimostrando il rispetto dei limite sopra fissato al punto D1. L emissione è da calcolarsi come riportato nel medesimo allegato 4P). E.10 Il gestore deve conservare nella sede presso cui è localizzato l impianto a disposizione dell autorità competente per il controllo copia della domanda di autorizzazione presentata all autorità competente, copia delle registrazioni di cui al punto E.8 e del piano di gestione solvente di cui al punto E.9. 10

11 ALLEGATO 3P Provincia di RAVENNA RAPPORTO DI ATTIVITA IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DI TESSUTI E PELLAMI, ESCLUSE LE PELLICCE, E PULITINTOLAVANDERIE A CICLO CHIUSO Pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE ISTAT ESTENSORE Telefono/fax Posta elettronica ANNO 11

12 RAPPORTO GIORNALIERO ATTIVITA (per macchina) (facoltativo) Numero e Modello Macchina Ditta costruttrice Volume tamburo [m 3 ] Quantità annua massima di solvente utilizzato [kg] Tipo di solvente utilizzato Quantità annua massima di prodotto pulito ed asciugato [kg] Mese: (A) QUANTITATIVI LAVATI per CARICA (KG) Carica Tot. Giorno Totale progressivo (kg) Totale mese (kg) 12

13 RAPPORTO MENSILE ATTIVITA (per macchina) (Facoltativo) Numero e Modello Macchina Ditta costruttrice Volume tamburo [m 3 ] Quantità annua massima di solvente utilizzato [kg] Tipo di solvente utilizzato Quantità annua massima di prodotto pulito ed asciugato [kg] QUANTITATIVI LAVATI AGGIUNTE SOLVENTE GIORNO Kg Kg TOTALE 13

14 RAPPORTO ANNUALE DI ATTIVITÀ (per macchina) Anno Numero e Modello Macchina Ditta costruttrice Volume tamburo [m 3 ] Quantità annua massima di solvente utilizzato [kg] Tipo di solvente utilizzato Quantità annua massima di prodotto pulito ed asciugato [kg] QUANTITATIVI LAVATI (A) MESE Kg Kg TOTALE AGGIUNTE SOLVENTE (B) FATTORE DI EMISSIONE PER MACCHINA = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data / / Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma) 14

15 RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP CODICE ISTAT ANNO COMUNICAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA QUANTITATIVI LAVATI (A) AGGIUNTE SOLVENTE (B) Mese Kg Data Kg TOTALE (A) Estensore Telefono/fax Posta elettronica TOTALE (B) FATTORE DI EMISSIONE ANNUALE = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data / / Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma) 15

16 ALLEGATO 4P Provincia di RAVENNA Alla PROVINCIA di RAVENNA e p. c. Al Sindaco del Comune di... All ARPA Sezione Provinciale Oggetto:Comunicazione Annuale di Attività per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi dell art.275 comma 20 del D.Lgs.152/06. Il sottoscritto.. nato a..... il.../.../... residente a...in via/corso..... n.... in qualità di Gestore dell'impresa... con sede legale in Comune di.... via/corso... n.... Tel... Codice fiscale o Partita I.V.A.... trasmette conformemente al modello riportato nella Determinazione della Provincia. n.del. copia della Comunicazione Annuale di cui all oggetto. All. 1 Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma)... 16

17 COMUNICAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP CODICE ISTAT ANNO Quantitativo di solvente presente nella macchina a inizio anno (A) [kg]: QUANTITATIVI LAVATI (C) AGGIUNTE SOLVENTE (B) Mese Kg Data Kg TOTALE (A) TOTALE (B) Contenuto di solvente presente nei rifiuti smaltiti (D) [kg] Data smaltimento rifiuti Quantitativo di solvente presente nella macchina a fine anno (E) [kg]: Estensore Telefono/fax Posta elettronica Fattore di emissione annuale = (A+Totale B Totale D- E)x1000/Totale C (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data / / Attività I l Gestore dell I mpianto/ (timbro e firma) 17

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