AMBIENTE. COV determinazione Regione Emilia R. Impianti esistenti

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1 Documento redatto per il sito Non è consentita la distribuzione e la pubblicazione di questo documento, anche parzialmente modificato, senza l esplicita approvazione di CNA Interpreta srl AMBIENTE COV determinazione Regione Emilia R. Impianti esistenti Ai sensi del D.M. 16/1/2004, n.44 che regolamenta le emissioni di composti organici volatili, i gestori degli impianti esistenti, che nell'esercizio delle attività individuate all'allegato I del decreto superano le soglie di consumo di solvente indicate nello stesso allegato, devono (entro 12 mesi dall'entrata in vigore del presente decreto) presentare all'autorità competente (Provincia), una relazione tecnica contenente la descrizione dell attività, delle tecnologie adottate per prevenire l'inquinamento, della qualità e della quantità delle emissioni nonché, se necessario, un progetto di adeguamento, indicando le misure che intendono adottare per rispettare i valori limite di emissione. I gestori di questi impianti dovranno anche effettuare secondo quanto prescritto in autorizzazione, misurazioni di COV continue o periodiche, installare apparecchiature per la misurazione e la registrazione in continuo delle emissioni nei punti di emissione presidiati da dispositivi di abbattimento e con un flusso di massa di COV > a 10 Kg/h al punto di scarico finale ed elaborare ed aggiornare, con la periodicità prevista dall autorizzazione ed almeno 1 volta all anno, un piano di gestione dei solventi. Per le attività di pulizia a secco non sono previste soglie al di sotto delle quali si possa essere esclusi dall applicazione del decreto. Il decreto però individua una procedura semplificata per le attività a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellame, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, per le quali prevede autorizzazioni di carattere generale. Pertanto per le attività di pulizia a secco si possono verificare due situazioni: 1. Attività di pulizia a secco di tessuti e pellami con utilizzo di impianti a ciclo aperto. Tali attività, che dovevano già essere autorizzate in base al D.P.R.203/88 con la procedura semplificata (ridotto inquinamento) o ordinaria a secondo della quantità di solventi utilizzati inferiore o superiore a 20 kg/g, devono osservare tutte le disposizioni contenute nel nuovo D.M.44/ Attività a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellame, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso. Per queste attività sono previste autorizzazioni di carattere generale che l autorità competente deve Modena - Via Malavolti, 5 tel /376 fax info@interpreta.it cap. soc euro int. vers. cod. fisc. e p.iva reg. imp. di Modena /97 REA Sede di Bruxelles B 1000 Bruxelles Rue du Commerce, 124 tel fax bruxelles@cna.it COV Emilia Romagna.doc

2 deliberare. Per tali impianti l esonero dall autorizzazione, previsto nel DPR 25 luglio 1991, in quanto attività ad inquinamento atmosferico poco significativo, si applica fino a quando i relativi gestori comunicheranno all autorità competente di avvalersi della autorizzazione generale e comunque non oltre il dodicesimo mese dalla data di entrata in vigore del decreto. Pertanto entro il termine del 12/3/2005: le attività a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellame, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, devono presentare domanda di autorizzazione di carattere generale (vedi specifica determinazione della Regione); le altre attività individuate nel decreto (che peraltro dovrebbero già essere autorizzate in base al D.P.R.203/88), dopo aver verificato l assoggettamento al campo d applicazione del decreto sulla base della quantità di solvente utilizzato, ad eccezione delle attività di pulizia a secco per le quali non sono previste soglie minime di consumo, devono presentare alla Provincia una relazione tecnica e, se necessario, un progetto di adeguamento. Il D.M. 44/04 prescriveva che entro 6 mesi dalla sua entrata in vigore, le Autorità competenti provvedessero a rilasciare autorizzazioni di carattere generale per gli impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso. La Regione Emilia Romagna ha provveduto con la Determinazione n del 17/9/2004. Al fine di uniformare su tutto il territorio regionale le modalità e le procedure di autorizzazione, la Regione invia alle Province, un modello della documentazione necessaria e, corredata dagli allegati, la Determinazione in oggetto su supporto informatico, quale strumento da utilizzare per la predisposizione degli opportuni adempimenti. Sul contenuto della determinazione, le Associazioni di Categoria, interpellate dal Servizio competente per materia, hanno formulato osservazioni, che sono state in parte colte, circa l opportunità di introdurre elementi di semplificazione nelle procedure di autorizzazione. La determinazione, così riformulata attiva la procedura semplificata di autorizzazione di carattere generale per l esercizio, la modifica ed il trasferimento delle attività di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie. Le imprese che intendono installare, modificare o trasferire impianti per tali lavorazioni, per avvalersi della procedura semplificata di autorizzazione devono: 1) presentare domanda secondo il modello di cui all'allegato 1P). Le imprese esistenti devono presentare la domanda entro il 12/3/2005. Copia della domanda di Autorizzazione, completa degli allegati, va presentata alla Provincia e deve essere contestualmente inviata al Sindaco ed alla Sezione Provinciale dell Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente (A.R.P.A.) competenti per territorio. Tali imprese sono autorizzate in via generale con effetto dalla data di ricevimento della domanda da parte della Provincia. 2) adottare le soluzioni tecnologiche aventi le caratteristiche di cui all allegato 2P). 3) compilare (il rapporto giornaliero e quello mensile sono facoltativi) in ogni sua parte il rapporto annuale di attività di cui all allegato 3P). 4) trasmettere alla Provincia copia della comunicazione annuale di attività di cui all allegato 4P) La trasmissione della documentazione deve avvenire entro il 31 dicembre di ogni anno successivo alla data di autorizzazione. COV Emilia Romagna.doc - 2

3 Copia della dichiarazione annuale di attività deve essere contestualmente inviata alla Regione, e per conoscenza al Sindaco e alla Sezione Provinciale dell Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente (A.R.P.A.) competenti per territorio. 5) le imprese di lavaggio di pellami e tessuti che intendano installare, modificare o trasferire impianti con caratteristiche tecnico-costruttive e gestionali diverse da quelle previste nell'allegato 2P), devono presentare domanda di autorizzazione seguendo le normali procedure previste dal D.P.R. n. 203/1988 ai fini di ottenere la preventiva autorizzazione, rilasciata esplicitamente con Determinazione Dirigenziale; 6) comunicare alla Provincia, al Comune ed alla Sezione Provinciale dell A.R.P.A., competenti per territorio, eventuale variazione di ragione sociale ai fini della volturazione della documentazione agli atti; 7) comunicare alla Provincia, al Comune ed alla Sezione Provinciale dell A.R.P.A., competenti per territorio la cessazione dell'attività degli impianti autorizzati e la data prevista per l'eventuale smantellamento degli stessi. 8) Le imprese autorizzate in via generale a trasferire gli impianti da altra località dovranno inviare alla Provincia, al Comune ed alla Sezione Provinciale dell A.R.P.A., competenti per territorio, relativamente alla precedente sede di impianto: - richiesta di chiusura della pratica ex D.P.R. n. 203/1988 nel caso in cui il trasferimento autorizzato attenga a tutti gli impianti installati nella precedente sede; - elaborati tecnici aggiornati relativi agli impianti rimasti nella precedente sede nel caso in cui il trasferimento autorizzato attenga solo a parte degli impianti installati nella stessa. Le attività di vigilanza e controllo del rispetto delle prescrizioni indicate nell autorizzazione di cui all'allegato 2P), sono affidate a Dipartimenti delle Sezioni Provinciali dell A.R.P.A. competenti per territorio. COV Emilia Romagna.doc - 3

4 ALLEGATO 1P PROVINCIA di.. Allo Sportello Unico del Comune di.per il successivo inoltro a: BOLLO Alla PROVINCIA di e p. c. Al Sindaco del Comune di... All A.R.P.A. Sezione Provinciale di... Via... n.... Oggetto: Domanda di AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi del D.P.R. n. 203/1988 e del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; Il sottoscritto nato a... il.../.../... residente a... in via/corso n.... in qualità di Gestore dell'impresa... con sede legale in Comune di... via/corso.... n.. Tel... Codice fiscale o Partita I.V.A Attività economica dell impresa secondo classificazione I.S.T.A.T... Iscritta alla Camera di Commercio di... al numero... chiede [ ]...esercire un impianto esistente, l'autorizzazione IN VIA GENERALE per: in Comune di... via/corso... n.... [ ]...installare un nuovo impianto, in Comune di... via/corso... n.... [ ]...modificare l impianto un impianto esistente, ubicato in Comune di... via/corso... n.... [ ]...trasferire un impianto esistente, dal Comune di... via/corso n.... COV Emilia Romagna.doc - 4

5 al Comune di..... via/corso... n.... attivando le seguenti lavorazioni: o pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce con macchine a ciclo chiuso o pulitintolavanderie a ciclo chiuso. Pertanto si impegna a rispettare le prescrizioni di cui agli allegati 2), 3), e 4) della Determinazione del... della Provincia di... parti integranti della stessa. Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma)... COV Emilia Romagna.doc - 5

6 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE 1. UNITA' LOCALE OPERATIVA: (coincide con il luogo in cui materialmente si trova l'impianto per il quale si sta presentando domanda di autorizzazione) 1.1. RAGIONE SOCIALE... INDIRIZZO.. COMUNE... PROVINCIA... C.A.P.... TELEFONO 1.2. NUMERO ADDETTI: CLASSIFICAZIONE INDUSTRIA INSALUBRE: CLASSE 1 [ ] A [ ] B [ ] C [ ] CLASSE 2 [ ] A [ ] B [ ] C [ ] NON CLASSIFICATA [ ] 1.4. CODICE REGIONALE ATTIVITA: V CODICE NOSE-P: CODICE SNAP: CODICI ATTIVITA' ISTAT EVENTUALE ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA DI APPARTENENZA: GESTORE. COGNOME E NOME... NATO A... IL RESIDENTE A... PROVINCIA... VIA... N... 2.SEDE LEGALE IMPRESA [ ] ENTE [ ] 2.1. PARTITA IVA... CODICE FISCALE ISCRIZIONE CAMERA DI COMMERCIO N RAGIONE SOCIALE... INDIRIZZO.... COMUNE...PROVINCIA C.A.P.... TELEFONO... FAX... Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma) COV Emilia Romagna.doc - 6

7 ... COV Emilia Romagna.doc - 7

8 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETA (art. 47 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445) (esente da imposta di bollo e autenticazione) Il/La sottoscritto/a nato/a ( ) il residente a Via n. in qualità di consapevole delle sanzioni penali richiamate dall art. 76 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, a richiesta della Provincia di DICHIARA sotto la propria personale responsabilità 1. descrizione dell attività: Impianto a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami ; 2. l attività è soggetta al D.M. 16 gennaio 2004, n. 44; 3. l attività è ricompresa nella categoria 4) dell Allegato I del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; 4. il valore limite di emissione totale che si impegna a rispettare è inferiore a quanto indicato al punto 11 dell Allegato II del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; Dichiaro di essere informato che, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 13, del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, (Codice in materia di protezione dei dati personali), i dati personali contenuti nella presente dichiarazione potranno essere trattati, da parte della P.A. procedente, solamente ai fini dell istruttoria per la quale sono stati richiesti, con i limiti stabiliti dal predetto Codice, dalla legge e dai regolamenti, fermo restando i diritti previsti dall articolo 7 del Codice medesimo. Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma) COV Emilia Romagna.doc - 8

9 ... Ai sensi dell articolo 38 del d.p.r. 445/2000, la dichiarazione è sottoscritta dall interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta o inviata, insieme alla fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante, all Ufficio competente via fax ovvero tramite un incaricato ovvero a mezzo posta. IL DIPENDENTE ADDETTO NOTE: 1. Tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nei casi indicati dall'art. 46 del DPR 445/2000 sono comprovate dall'interessato a titolo definitivo mediante dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'art. 47 dello stesso D.P.R.. Tale dichiarazione può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relativi ad altri soggetti di cui il dichiarante abbia diretta conoscenza. 2. La sottoscrizione delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà contenute o rese contestualmente ad una istanza non va autenticata, ove la sottoscrizione sia apposta in presenza del dipendente addetto ovvero l'istanza sia presentata unitamente a copia fotostatica del documento di identità (art. 38 del DPR 445/2000). 3. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare (art. 48 del DPR 445/2000). 4. Le amministrazioni procedenti sono tenute a procedere ad idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive (articolo 71 del DPR 445/2000). COV Emilia Romagna.doc - 9

10 ALLEGATO 2P PROVINCIA DI.. IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DI TESSUTI E PELLAMI, ESCLUSE LE PELLICCE, E PULITINTOLAVANDERIE A CICLO CHIUSO Pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP A - DEFINIZIONI Solvente organico: qualsiasi C.O.V. (composto organico volatile) usato da solo o in combinazione con altri agenti come agente di pulizia per dissolvere contaminanti oppure come dissolvente; Solvente organico alogenato: un solvente organico che contiene almeno un atomo di bromo, cloro, fluoro o iodio per molecola; Sistema di lavaggio a secco: è costituito dalle seguenti apparecchiature o apparati associati col processo di lavaggio a secco: macchina di lavaggio a secco, filtro o sistema di purificazione, sistema di conservazione, trattamento o conferimento delle morchie, sistema di pompaggio del solvente, serbatoio di raccolta solvente, pompe, tubazioni, valvole o flange per il convogliamento dei vapori di solvente e sistemi di abbattimento (primario e secondario); Sistema equivalente a ciclo chiuso di recupero solvente: ogni apparecchiatura o combinazione di apparecchiature che raggiungono in pratica una resa di recupero del solvente uguale o superiore a quella fornita un impianto refrigerato di condensazione; Impianto a ciclo chiuso: Impianto di lavaggio a secco nel quale le fasi di lavaggio estrazione ed essiccamento sono tutte realizzate nella stessa apparecchiatura, che opera il ricircolo dei vapori di solvente attraverso un sistema primario di abbattimento senza emissioni in atmosfera durante il ciclo di asciugatura. Una macchina a ciclo chiuso, dopo che il ciclo di asciugatura è completato e mentre il portello di caricamento è aperto, è predisposta per lo scarico nell ambiente dell aria di ventilazione dopo l attraversamento di un sistema secondario di depurazione delle emissioni fuggitive; Ciclo di asciugatura: processo utilizzato per rimuovere il solvente rimasto nei materiali dopo le fasi di lavaggio e di estrazione. Per le macchine (gli impianti) a ciclo chiuso la fase del ciclo riscaldata è seguita da una fase di raffreddamento e può essere estesa ad una fase di sottoraffreddamento tramite l attivazione del sistema primario di abbattimento. Il ciclo di asciugatura inizia quando sono attivati i lamierini di riscaldamento ed ha termine quando nella macchina si arresta la rotazione del tamburo; Sistema primario di abbattimento: un impianto refrigerante di condensazione dei vapori di solvente o un impianto a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; COV Emilia Romagna.doc - 10

11 Sistema secondario di abbattimento: un apparecchiatura o un apparato che riduce la concentrazione di solvente nell aria di ricircolo alla fine del ciclo di asciugatura, ad un livello inferiore a quello che è possibile realizzare con il solo utilizzo di un impianto refrigerato di condensazione o un altro impianto a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Sistema di controllo delle emissioni fuggitive: un impianto o una apparecchiatura a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Composto Organico Volatile (COV): qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K una pressione di vapore di 0.01kPa o superiore, oppure che abbia una volatilità corrispondente in condizioni particolari d uso; Gestore : qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l impianto; Impianto refrigerato di condensazione : sistema di recupero, a ciclo chiuso, nel quale i vapori di solvente sono introdotti e trattenuti tramite raffreddamento ad una temperatura inferiore al punto di ebollizione; Pulizia a secco: processo utilizzato per rimuovere da tessuti e pellami residui di grasso, macchie od altre sostanze indesiderate; Modifica sostanziale : si intende per modifica sostanziale l occorrenza di almeno uno dei seguenti eventi: 1) ogni aumento del 10% nell emissione di COV, anche se dilazionato; 2) ogni cambiamento nella tipologia dei solventi utilizzati; 3) ogni innovazione/sostituzione negli impianti il cui costo sia superiore al 50% del costo dell impianto sostituito o modificato. B DESCRIZIONE GENERALE DEL PROCESSO Il ciclo produttivo è generalmente costituito dalle seguenti fasi: V CARICAMENTO TAMBURO V LAVAGGIO V ESTRAZIONE SOLVENTE V ASCIUGATURA V AERAZIONE/DEODORIZZAZIONE V SOTTORAFFREDDAMENTO V SVUOTAMENTO TAMBURO Negli impianti a ciclo chiuso le fasi di lavaggio, estrazione, essiccazione, aerazione, deodorizzazione, sottoraffreddamento sono tutte realizzate nella stessa apparecchiatura, che opera il ricircolo continuo dei vapori di solvente attraverso diversi sistemi di abbattimento e recupero dei solventi senza emissioni in atmosfera. COV Emilia Romagna.doc - 11

12 C- MIGLIORI TECNICHE PER L ABBATTIMENTO ED IL RECUPERO DEI SOLVENTI Le migliori tecniche utilizzate in una apparecchiatura a ciclo chiuso per l abbattimento ed il recupero dei solventi sono costituite da: C1 - Sistema primario di abbattimento dei solventi; C2 - Sistema secondario di abbattimento dei solventi; C3 - Sistema di abbattimento delle emissioni fuggitive. Il sistema primario di abbattimento e recupero dei solventi è generalmente costituito da un impianto refrigerante per la condensazione dei solventi in funzione durante tutta la fase di asciugatura. Durante questa fase, la corrente gassosa contenente solvente viene continuamente raffreddata e ricircolata attraverso il condensatore. Il condensatore recupera sia il solvente che il vapor d acqua presenti nella corrente gassosa. Questa miscela viene poi separata per mezzo di un decantatore ed il solvente viene pompato nel serbatoio di raccolta. Durante la fase di sottoraffreddamento del ciclo di asciugatura la corrente gassosa non viene riscaldata e pertanto il refrigeratore è in grado di raffreddare ulteriormente la corrente gassosa estratta e di recuperare ulteriore solvente. Alla fine della fase di sottoraffreddamento la temperatura della corrente gassosa in uscita dal raffreddatore è all incirca 280 K e la concentrazione del solvente all interno del cestello è di circa 1400 mgm -3. Il sistema secondario di abbattimento, è in genere costituito da un impianto di adsorbimento a carboni attivi (o zeoliti), che lavora in serie con il refrigeratore/ condensatore per captare le emissioni fuggitive di solvente e ridurre la concentrazione del solvente nel tamburo a valori anche inferiori a 50 mgm -3. Il sistema secondario di abbattimento viene attivato alla fine del ciclo di sottoraffreddamento prima dell apertura del portello di caricamento. Il solvente contenuto nella corrente gassosa dopo la fase di asciugatura viene catturato dal letto adsorbente e poi desorbito con aria calda e recuperato nell impianto di condensazione. Il sistema di abbattimento delle emissioni fuggitive viene attivato all apertura del portello di carico e convoglia i vapori contenenti il solvente residuo all impianto di adsorbimento. COV Emilia Romagna.doc - 12

13 D LIMITI DI EMISSIONE D.1- Per le macchine a circuito chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, il valore limite di emissione totale, espresso in massa di solvente emesso per chilogrammo di prodotto pulito ed asciugato, non deve essere superiore a: C.O.V. (espressi come carbonio organico totale) 20 gkg -1 D.2 - Per le attività di cui al presente punto non si applica il limite di emissione di cui all art.3, comma 11) del D.M. 16 gennaio 2004, n. 44; D.3 - Per le attività di cui al presente punto non si effettuano i controlli previsti dall art. 4, comma 2), del D.M. 16 gennaio 2004, n. 44; D.4 - Per le attività di cui al presente punto, il controllo del rispetto dei limiti di emissione totale di cui al precedente punto D.1, vengono fatti sulla base della compilazione del rapporto annuale di attività (allegato 3P), contenente i quantitativi di tessuti o pellami lavati ed i quantitativi di solvente integrato, firmato dal gestore dell impianto o dell attività, e tenuto a disposizione delle autorità competenti; D.5 - Il gestore delle attività di cui al presente punto, ai sensi dell art. 4, comma 1) del D.M. 16 gennaio 2004, n. 44, trasmette entro il 31 dicembre di ogni anno successivo alla data di autorizzazione, una comunicazione annuale di attività conforme al modello di cui all allegato 3P. E PRESCRIZIONI AGGIUNTIVE E.1- La conservazione delle materie prime e dei rifiuti deve avvenire in luoghi chiusi, protetti dagli agenti atmosferici in grado di dare luogo a emissioni diffuse di inquinanti. E.2 - Il gestore dell impianto o dell attività è tenuto ad effettuare controlli periodici delle apparecchiature, con la cadenza e le modalità indicate nel libretto di manutenzione programmata, fornito dal costruttore delle macchine di lavaggio, al fine di evitare emissioni diffuse nell ambiente di lavoro. COV Emilia Romagna.doc - 13

14 ALLEGATO 3P Provincia di RAPPORTO DI ATTIVITA IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DI TESSUTI E PELLAMI, ESCLUSE LE PELLICCE, E PULITINTOLAVANDERIE A CICLO CHIUSO Pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE ISTAT ESTENSORE Telefono/fax Posta elettronica ANNO COV Emilia Romagna.doc - 14

15 RAPPORTO GIORNALIERO ATTIVITA (facoltativo) Modello Macchina Ditta costruttrice Capacità lavorativa (kg) Mese: (A) QUANTITATIVI LAVATI per CARICA (KG) Carica Tot. Giorno COV Emilia Romagna.doc - 15

16 30 31 Totale progressivo (kg) Totale mese (kg) COV Emilia Romagna.doc - 16

17 Modello Macchina Ditta costruttrice Capacità lavorativa (kg) Rapporto mensile di attività: (Facoltativo) QUANTITATIVI LAVATI AGGIUNTE SOLVENTE GIORNO Kg Kg COV Emilia Romagna.doc - 17

18 31 TOTALE RAPPORTO ANNUALE DI ATTIVITÀ (per macchina) Anno Modello Macchina Ditta costruttrice Capacità lavorativa (kg) Tipo di solvente utilizzato QUANTITATIVI LAVATI (A) AGGIUNTE SOLVENTE (B) MESE Kg Kg TOTALE FATTORE DI EMISSIONE PER MACCHINA = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data.../.../... COV Emilia Romagna.doc - 18

19 Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma)... COV Emilia Romagna.doc - 19

20 ALLEGATO 4P Provincia di Alla PROVINCIA di Alla Regione Emilia-Romagna Servizio R.A.A.E. Via dei Mille, Bologna e p. c. Al Sindaco del Comune di... All A.R.P.A. Sezione Provinciale di... Via... n.... Oggetto: Comunicazione Annuale di Attività per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi del D.P.R. n. 203/1988 e del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; Il sottoscritto... nato a... il.../.../... residente a... in via/corso... n.... in qualità di Gestore dell'impresa... con sede legale in Comune di... via/corso... n.... Tel... Codice fiscale o Partita I.V.A.... trasmette conformemente al modello riportato nella Determinazione della Provincia. n.del copia della Comunicazione Annuale di cui all oggetto. All. 1 Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività (timbro e firma) COV Emilia Romagna.doc - 20

21 ... COV Emilia Romagna.doc - 21

22 Provincia di COMUNICAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE RER V CODICE NOSE-P CODICE SNAP CODICE ISTAT ANNO QUANTITATIVI LAVATI (A) AGGIUNTE SOLVENTE (B) Mese Kg Data Kg TOTALE (A) TOTALE (B) Estensore Telefono/fax Posta elettronica FATTORE DI EMISSIONE ANNUALE = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data.../.../... Il Gestore dell Impianto/ Attività COV Emilia Romagna.doc - 22

23 (timbro e firma)... COV Emilia Romagna.doc - 23

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