Università degli Studi di Pavia Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva Direttore: chiar.mo prof. Gabriele Pelissero
|
|
- Leonardo Rizzi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Pavia Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva Direttore: chiar.mo prof. Gabriele Pelissero Gestione del rischio clinico: Progettazione ed implementazione di un sistema di segnalazione per eventi avversi e near miss gestito tramite software multiutente Tesi di Specializzazione di Luca Carpinelli Matricola /88 Anno accademico 2006 / 2007
2 Sicurezza dei pazienti
3 Sicurezza dei pazienti
4 Gestione del rischio clinico Identificazione dei rischi Valutazione dei rischi Trattamento dei rischi MONITORAGGIO
5 Gestione del rischio clinico Identificazione dei rischi Valutazione dei rischi Trattamento dei rischi MONITORAGGIO
6 Gestione del rischio clinico Incident reporting Dati amministrativi e informativi Identificazione dei rischi Valutazione dei rischi Indizi MONITORAGGIO Trattamento dei rischi Review
7 Incident reporting: Caratteristiche auspicabili Non punitivo Chi segnala è esente da ritorsioni o punizioni da parte di altri Confidenziale L identità del paziente, di chi segnala e dell istituzione non vengono mai rilevate a terzi Indipendente Il programma non dipende da alcuna autorità con potere di punire chi segnala o l organizzazione interessata all evento Analisi da parte di esperti Le segnalazioni sono valutate da esperti allenati a riconoscere le cause sistemiche sottostanti che comprendono le circostanze cliniche Tempestivo Le segnalazioni sono analizzate tempestivamente e le raccomandazioni sono rapidamente diffuse a coloro che hanno bisogno di conoscerle, specialmente quando si sono identificati gravi rischi Orientato al sistema Le raccomandazioni hanno come obiettivo cambiamenti nei sistemi, processi o prodotti, piuttosto che le prestazioni individuali
8 Sistema di gestione del rischio clinico Istituti Clinici Zucchi Monza Ricovero Carate Brianza Ricovero Brugherio Ambulatorio Ambulatorio Ambulatorio Pronto soccorso Residenzialità psichiatrica Assistenza domiciliare
9 Scelta di un software: Qualibus TM Facilità d uso Presente su tutta la rete aziendale Possibilità di utente anonimo Registrazione eventi avversi e near-miss con invio automatico a CRM Work-flow controllato Promemoria attività in scadenza Obiettivi, Indicatori e Traguardi Grafici e report facilitati
10 Scelta di un software: Qualibus TM Facilità d uso Presente su tutta la rete aziendale Possibilità di utente anonimo Registrazione eventi avversi e near-miss con invio automatico a CRM Work-flow controllato Promemoria attività in scadenza Obiettivi, Indicatori e Traguardi Grafici e report facilitati
11 Anonimato per il segnalatore James Reason
12 Login in Qualibus Utente anonimo RischioClinico
13 Programma Eventi Selezione modello Evento avverso
14 Evento avverso Maschera Descrizione
15 Evento avverso Maschera Analisi
16 Evento avverso Maschera Analisi
17 Scelta di un software: Qualibus TM Facilità d uso Presente su tutta la rete aziendale Possibilità di utente anonimo Registrazione eventi avversi e near-miss con invio automatico a CRM Work-flow controllato Promemoria attività in scadenza Obiettivi, Indicatori e Traguardi Grafici e report facilitati
18 Evento avverso Maschera Disposizioni
19 Evento avverso Disposizione inserita
20 Programma Eventi Nuova Disposizione
21 Programma Disposizioni Elenco
22 Programma Disposizioni Chiusura disposizione
23 Programma Disposizioni Conferma attuazione disposizione
24 Programma Eventi Nuova Analisi
25 Programma Eventi Nuova Disposizione
26 Programma Eventi Nuova Disposizione
27 Scelta di un software: Qualibus TM Facilità d uso Presente su tutta la rete aziendale Possibilità di utente anonimo Registrazione eventi avversi e near-miss con invio automatico a CRM Work-flow controllato Promemoria attività in scadenza Obiettivi, Indicatori e Traguardi Grafici e report facilitati
28 Programma O.I.T. Scelta dell obiettivo e dell indicatore
29 Programma O.I.T. Maschera dell indicatore
30 Programma O.I.T. Registrazione dell indicatore
31 Programma O.I.T. Definizione e valutazione traguardi
32 Programma O.I.T. Andamento traguardi
33 Sistema CRM Istituti Clinici Zucchi Stima della probabilità di accadimento (numero di errori ogni 100 ricoveri) Probabilità di accadimento Range di probabilità stimata del modo di errore Inferiore allo 0,3% Remoto 0,3% - 7% Occasionale 7% - 14% Probabile Superiore al 14% Frequente
34 Sistema CRM Istituti Clinici Zucchi Stima della severità del danno Livello del danno Nessuno Lieve Medio Grave Morte Descrizione L errore non ha comportato alcun danno oppure ha soltanto reso necessario un maggior monitoraggio del paziente. L errore ha causato un danno temporaneo al paziente ed ha reso necessari trattamenti o interventi supplementari, oppure ha comportato un prolungamento della degenza al di sopra del valore medio del DRG specifico L errore ha causato un danno temporaneo al paziente (invalidità temporanea) e ha reso necessario un inizio o un prolungamento della degenza L errore ha causato un danno permanente al paziente (invalidità permanente) oppure ha comportato un evento prossimo alla morte (shock anafilattico, arresto cardiaco) Decesso del paziente
35 Sistema CRM Istituti Clinici Zucchi Matrice di valutazione del rischio Frequenza dell evento Probabilità Gravità del danno Livello del danno Nessuno Lieve Medio Grave Rischio elevato Morte Frequente Rischio basso Rischio medio Probabile Rischio accettabile Occasionale Remoto
36 Sistema CRM Istituti Clinici Zucchi Matrice di valutazione del rischio Frequenza dell evento Probabilità Gravità del danno Livello del danno Nessuno Lieve Medio Grave Rischio elevato Morte Frequente Rischio basso Rischio medio Probabile Rischio accettabile Occasionale Remoto
Incident reporting: Proposta di un software
Rischio clinico: Esperienze e testimonianze Incident reporting: Proposta di un software Dott. Luca Carpinelli Vice Direttore Sanitario - RSGQ Istituti Clinici Zucchi Monza Scelta di un software: Qualibus
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE
S.I.M.G. LA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE Strumenti e metodi di identificazione ed analisi di eventi avversi. L approccio reattivo e proattivo Damiano Parretti Arezzo 26 febbraio
DettagliSEGNALAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI E/O NEAR MISS INCIDENT REPORTING
PROCEDURA SEGNALAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI E/O NEAR MISS GESTIONE RISCHIO CLINICO SEGNALAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI E/O NEAR MISS INCIDENT REPORTING REVISIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 GENNAIO
DettagliIl sistema di gestione del rischio clinico
Il sistema di gestione del rischio clinico Prevenzione dei rischi Riprogettazione organizzativa Valutazione e feedback Analisi dei rischi Audit M&M review RCA Identificazione dei rischi Incident reporting
DettagliEsercitazione di gruppo
12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto
DettagliGli strumenti di gestione del rischio
Gli strumenti di gestione del rischio Patrizio Di Denia Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna patrizio.didenia@ior.it 19 Novembre 2008 Sappiamo che. Gestione del rischio Individuazione del rischio Incident
Dettagli32 Congresso Nazionale FNCO: l Ostetrica/o professionista nell Unione Europa: valori, innovazioni e progettualità
Risk Management in ambito ostetrico Manuela Ghilardi A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo 32 Congresso Nazionale FNCO: l Ostetrica/o professionista nell Unione Europa: valori, innovazioni e progettualità Contenuti
DettagliDaniela Sarti 07 13 15 MAGGIO 2008
DIREZIONE SANITARIA E STAFF UNITÀ À OPERATIVA DI MEDICINA LEGALE UNIT PROGRAMMA GESTIONE DEL RISCHIO Incident Reporting e AUDIT (altre procedure di Gestione del Rischio) Daniela Sarti 07 13 15 MAGGIO 2008
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliIl sistema di Incident reporting
Il sistema di Incident reporting L esperienza della Regione Emilia-Romagna Elementi di scenario Forte interesse della letteratura agli errori in Medicina Attenzione dei mass media agli episodi di malasanità
DettagliLa gestione del rischio nell Azienda Usl di Modena. Francesca Novaco
La gestione del rischio nell Azienda Usl di Modena Francesca Novaco I principi Attenzione alla sicurezza del paziente Il governo clinico La concezione organizzativa dell errore Le linee di azione 1. Il
DettagliContinuità Ospedale-territorio in Pronto Soccorso: una esperienza nella Azienda USL 3 Pistoia. Dott.ssa Turco Lucia Direttore Sanitario Azienda USL 3
Continuità Ospedale-territorio in Pronto Soccorso: una esperienza nella Azienda USL 3 Pistoia Dott.ssa Turco Lucia Direttore Sanitario Azienda USL 3 Continuità Ospedale -Territorio in Pronto Soccorso Obiettivo
DettagliCorso Qualità, Risk Management. Sistema qualità, rischio clinico e accreditamento Dott. Dario Seghezzi
RISK MANAGEMENT IN OSPEDALE Corso Qualità, Risk Management. Sistema qualità, rischio 1 La gestione del rischio nel Sistema Sanitario Regionale 2 La gestione del rischio nel Sistema Sanitario Regionale
DettagliProcedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella
Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliSEGNALAZIONE EVENTI SENTINELLA (ALIMENTAZIONE FLUSSO SIMES) UU.OO. AZIENDALI. A cura di: Responsabile Funzione Aziendale Gestione Rischio Clinico
PRO 2 del 3 3 211 1 di 6 A cura di: Dott. Tommaso Mannone Responsabile Funzione Aziendale Gestione Rischio Clinico INTRODUZIONE Gli eventi avversi sono eventi inattesi correlati al processo assistenziale
DettagliIL SISTEMA DELL INCIDENT REPORTING
SERVIZIO: PRODUZIONE, QUALITA, RISK MANAGEMENT -AOU DI SASSARI- IL SISTEMA DELL INCIDENT REPORTING E ormai consapevolezza diffusa che per governare l alta complessità delle Aziende Sanitarie e le attività
DettagliStrumenti operativi di gestione del rischio clinico: l incident reporting
Strumenti operativi di gestione del rischio clinico: l incident reporting Sara Albolino Centro regionale Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente Regione Toscana rischio.clinico@regione.toscana.
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliLa valutazione dei rischi e la prevenzione
Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza nei luoghi di lavoro CdL Area Sanitaria A.A. 2011-2012 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE CONDIZIONI
DettagliSIMES. Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità. Potenza 22 aprile 2009
SIMES Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità Potenza 22 aprile 2009 Dott.ssa Maria Pia Randazzo Direzione Generale Sistema Informativo Ufficio NSIS Simes - obiettivi Monitoraggio Imparare dall
DettagliMEGAWEB. Soluzione completa per aziende, grossisti e distributori. Magazzino e Gestione Aziendale. La ricerca del risultato è nel nostro DNA
La ricerca del risultato è nel nostro DNA OUTCOME RESEARCH SRL Via Appia, 353 04028 Scauri (LT) Via delle Nereidi, 29 int. 15 00121 Roma Tel. 0771-614.686 614.687 fax 0771-61.46.88 06-5634.7181 www.outcomeresearch.com
DettagliIl Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale.
DettagliProgetto Gestione Rischio Clinico ASL 3 Bassano del Grappa
Progetto Gestione Rischio Clinico ASL 3 Bassano del Grappa L ULSS 3 ha sviluppato, a partire dal 2009, un modello organizzativo finalizzato a migliorare la sicurezza del paziente; il punto di partenza
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Valutazione dei rischi
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Lo scopo di questa procedura è di descrivere i criteri, le modalità operative e le responsabilità per: effettuare la valutazione
DettagliLe sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza
Le sfide della nuova direttiva per la centrale di VALUTAZIONE DELL EFFICIENZA E DELL EFFICACIA DELLA DIRETTIVA 2004/18 1 Frammentazione ed eterogeneità delle stazioni appaltanti (250.000); 2 Le piccole
DettagliIl flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: PROSPETTIVE FUTURE
Il flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: PROSPETTIVE FUTURE Verona, 10 maggio 2007 A cura del CRRC-SER Centro Regionale di Riferimento per il Coordinamento del Sistema Epidemiologico
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE
LA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE I sistemi di Incident Reporting L Incident Reporting SIMG Damiano Parretti Arezzo 26 febbraio 2011 Sistemi di segnalazione (Reporting) Componente
DettagliIl progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute
Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre
DettagliSicurezza del paziente nelle sale operatorie del PO Nostra Signora della Mercede
anno 18.05. Pag. 1 di 7 Sommario.1 PREMESSA... 2.2 INTRODUZIONE... 2.3 OBIETTIVO GENERALE... 3.4 OBIETTIVI SPECIFICI... 3.5 DESTINATARI... 3.6 AZIONI E RESPONSABILITÀ... 4.7 TEMPI... 5.8 VALUTAZIONI...
DettagliCome migliorare qualità e sicurezza risparmiando e ridisegnando i nostri servizi sanitari
Come migliorare qualità e sicurezza risparmiando e ridisegnando i nostri servizi sanitari Tommaso Bellandi, Sara Albolino e Riccardo Tartaglia Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti @
DettagliGodiasco, 31 DICEMBRE 2010
Godiasco, 31 DICEMBRE 21 1 L indagine è stata svolta nel periodo SETTEMBRE/DICEMBRE 21; Il questionario è stato distribuito ai familiari degli ospiti in occasione della presentazione del BILANCIO SOCIALE
DettagliIncidenti ed Incidenti Mancati
Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò
DettagliSTRUMENTI ORGANIZZATIVI
STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE
DettagliRELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012
RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012 .. 1 1. Presentazione La Relazione sulla Performance 2012 riassume la valutazione annuale del Ciclo di gestione della performance. In particolare la Relazione è lo strumento
DettagliStandard generali della qualità dei servizi. Attività assistenziale
Standard generali della qualità dei servizi Attività assistenziale Fattori di Qualità Elementi misurabili Specificità Indicatore Valore Atteso Fonte Adeguatezza della segnaletica /no Accessibilità fisica,
DettagliBUONO SOCIALE. Via Turati 2/b - 22036 Erba (C0) - P. IVA 02984610135 - Tel. 031 6474525 - Fax 031 6474539 - ufficiodipiano@consorzioerbese.
BUONO SOCIALE CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DEL BUONO SOCIALE A FAVORE DI PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI ASSISTITE A DOMICILIO DAI FAMILIARI O CON ASSISTENZA INFORMALE Art. 1 Finalità: Il buono sociale
DettagliSISTEMA DI DELEGHE: AZIONI E CONTROLLI
1 Arch. Roberto Busso SISTEMA DI DELEGHE: AZIONI E CONTROLLI 29/01/2009 Milano Convegno ASPESI 2 AGENDA 1. IL CONCETTO DI DELEGA 2. DELEGA DI FUNZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA 3. L EVOLUZIONE NORMATIVA
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA
DettagliAssiteca per Ministero Affari esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Assiteca per Ministero Affari esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Polizza Infortuni Cattolica Ass.ni n. 2106.31.300032 Polizza Malattia Cattolica Ass.ni n. 2106.30.300004 Polizza
DettagliLa valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO
La valutazione dei rischi La valutazione del rischio è lo strumento fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine
DettagliLinee di indirizzo per la segnalazione e gestione degli eventi sentinella
Allegato 1 Linea di indirizzo 1/2010 Linee di indirizzo per la segnalazione e gestione degli eventi sentinella 1. Scopo Lo scopo di questa procedura è definire le responsabilità e le modalità di gestione
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
Dettagli4.13 Prestazioni dell AI Assegni per grandi invalidi dell AI
4.13 Prestazioni dell AI Assegni per grandi invalidi dell AI Stato al 1 gennaio 2015 1 In breve L obiettivo dell assegno per grandi invalidi è consentire alle persone disabili di vivere in modo indipendente.
DettagliReporting and Learnig System R.L.S
Pag. 1 di 5 N. Revisione Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato Rev 0 12.10.2 012 Integrazione contenuti nel campo di approvazione responsabilità Sez. Clinical Auditing AF. Progr. Valut
DettagliINTRODUZIONE AL RISK MANAGEMENT. Copyright CER.TO. S.r.l. 1
INTRODUZIONE AL RISK MANAGEMENT Copyright CER.TO. S.r.l. 1 Il rischio: cos è? 3.1.13: l insieme della possibilità di un evento(3.1.4) e delle sue conseguenze (3.1.7) sugli obiettivi. Rischio = La possibilità
DettagliIl Risk assessment nei sistemi sanitari
Il Risk assessment nei sistemi sanitari Aula Magna Università degli Studi di Milano 20 Novembre 2007 Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 www.ministerosalute.it Cap. 4.4 La promozione del Governo clinico
Dettagli3. Utilizzo di dati amministrativi (SDO)
3. Utilizzo di dati amministrativi (SDO) Flussi informativi correnti SDO, prestazioni ambulatoriali, movimento degenti, flussi informativi ministeriali, certificati di assistenza al parto, interruzioni
DettagliMOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO
MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento
DettagliCURE PRIMARIE E L ASSISTENZA AL MALATO CRONICO La prospettiva della Medicina Generale. G.Carriero, FIMMG - Siena
CURE PRIMARIE E L ASSISTENZA AL MALATO CRONICO La prospettiva della Medicina Generale G.Carriero, FIMMG - Siena RIFLESSIONI Un elevata qualità delle cure non è affatto correlata ad una spesa sanitaria
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA concetti di RISCHIO, DANNO, PREVENZIONE E PROTEZIONE protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino -Direzione Territoriale del
DettagliIL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE
IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Prof. Antonella Basso Dipartimento Interdisciplinare di Medicina Sezione di Medicina del Lavoro E. C. Vigliani Università degli Studi di Bari Datore di lavoro Responsabile
DettagliContributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP
1 Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL INAIL-DR Toscana-CONTARP Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL 2 Sistemi di gestione della sicurezza Un Sistema di
DettagliSIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE
1 Prima Stesura Data:15-02-2014 Redattori: Gasbarri - Rizzo SIMT-POS 043 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA ED AZIONI CORRETTIVE Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...
DettagliIstituto Tecnico settore Economico. Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
Istituto Tecnico settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Istituto Tecnico settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing Profilo Il Diplomato in Amministrazione,
DettagliProgetto Nazionale di Ricerca sugli Eventi Avversi Presentazione dei risultati dell ACO San Filippo Neri
Progetto Nazionale di Ricerca sugli Eventi Avversi Presentazione dei risultati dell ACO San Filippo Neri Lorenzo Sommella Silvana Cinalli - Amalia Biasco Luigi Pinnarelli Maria Maddalena Sanna Studio dell
DettagliPROFESSIONE ORIENTATORE
Master di I livello PROFESSIONE ORIENTATORE 1500 ore 60 CFU A.A. 2011/2012 (MA 041) TITOLO PROFESSIONE ORIENTATORE OBIETTIVI FORMATIVI Il percorso didattico intende mettere a disposizione dell iscritto
DettagliSoftware per Helpdesk
Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella
DettagliDocumento unico di valutazione dei rischi da interferenza
COMMITTENTE Comune di Borgomanero Provincia di Novara IMPRESA APPALTATRICE FORNITURA E POSA IN OPERA DI ARREDI PER UFFICIO DIRIGENZIALE Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Documento
DettagliCAPIRE PER PREVENIRE. BRESCIA, martedì 3 febbraio 2015 dalle ore 14:30 alle ore 17:30. Convegno di studio e approfondimento
Convegno di studio e approfondimento CAPIRE PER PREVENIRE Gli incidenti mancati e la consapevolezza del lavoratore Relatore: Carmine Salamone BRESCIA, martedì 3 febbraio 2015 dalle ore 14:30 alle ore 17:30
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
PIANO DI MIGLIORAMENTO (Articoli 18, 28, 29 D. Lgs. 9 aprile 2008) Data: 02/07/2009 Azienda: Azienda SPA Indirizzo: Via Roma, 1 Città: Milano EDIZIONE DATA DESCRIZIONE FIRMA (datore lavoro) Principale
DettagliGraduatorie ad esaurimento
La scheda Uil Scuola con le risposte alle domande più frequenti Quando scadono le domande? Le domande vanno inoltrate dal 14 aprile al 10 maggio 2014, entro le ore 14.00, e hanno validità per il triennio
DettagliProposta per l'introduzione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all'interno del Servizio sanitario nazionale
Proposta per l'introduzione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all'interno del Servizio sanitario nazionale Il centro di primo e di secondo livello Guido FERRETTI Ordinario di
DettagliL Incident Reporting della medicina generale. Dott. Damiano Parretti Responsabile Incident Reporting SIMG
L Incident Reporting della medicina generale Dott. Damiano Parretti Responsabile Incident Reporting SIMG Il ciclo della sicurezza Sistemi di prevenzione Apprendi e migliora Ridurre i rischi Limitare i
DettagliProgettazione di un software gestionale di supporto ai processi di incident reporting in ambito di gestione del rischio clinico
Aldo Armisi Consulente I.T. autore autore Luca Armisi Consulente in ingegneria clinica e sistemi di gestione in ambito sanitario Progettazione di un software gestionale di supporto ai processi di incident
DettagliFASE 1 REGISTRAZIONE DEI DATI PERSONALI
GUIDA PRATICA DOMANDA TELEMATICA di partecipazione al concorso per l ammissione dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria La procedura telematica per la presentazione della domanda si
DettagliCASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno
DettagliP001/S501. DIREZIONE GENERALE Distretti Socio Sanitari Risk Management DOCUMENTO DI PROPRIETA DELLA ASL DELLA PROVINCIA DI LECCO
DIREZIONE GENERALE Distretti Socio Sanitari Risk Management SISTEMA INCIDENT REPORT ING P001/S501 rev data note 0 01/12/12 Prima emissione 1 11/9/2015 Adeguamento a format aziendale REDAZIONE VERIFICA
DettagliLA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE
LA GESTIONE DELLA SICUREZZA All INTERNO DELL AZIENDE Nobody s Unpredictable Metodologia Tipologia d'indagine: indagine ad hoc su questionario semi-strutturato Modalità di rilevazione: interviste telefoniche
DettagliStato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate
D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi
DettagliPercorso di gestione del rischio clinico Allertamento, segnalazione, analisi e controllo degli incidenti
Allegato A Percorso di gestione del rischio clinico Allertamento,, analisi e controllo degli incidenti Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà Diagramma di flusso percorso di
DettagliL epidemiologia del diabete senile
L anziano diabetico Dall epidemiologia alla gestione multidimensionale L epidemiologia del diabete senile Paolo Spolaore Verona, 26 ottobre 2007 La popolazione nel Veneto 0 50000 100000 150000 200000 250000
DettagliPIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA ASSESSORATO ALLA SANITA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI ASSESSORATO ALL AMBIENTE PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE Area Generale di Coordinamento Assistenza Sanitaria
DettagliRiconciliazione terapeutica nell anziano fragile in politerapia nei diversi ambiti assistenziali
Riconciliazione terapeutica nell anziano fragile in politerapia nei diversi ambiti assistenziali Umberto Gallo Anna Maria Grion Dip. Interaziendale Assistenza Farmaceutica ULSS 16 - AOP Padova Alcune premesse
DettagliASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia. Carta dei Servizi
ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia Carta dei Servizi ATTIVITA' DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER GLI ASPETTI GERIATRICI DELLA DISABILITA'
DettagliOrganizzare e gestire. servizi di. Telemedicina Web based
Meditel: la mission Organizzare e gestire servizi di Telemedicina Web based Servizi in Telemedicina Applicazioni Cardiologiche Telecardiologia: i servizi Interpretazione remota di ECG 12 derivazioni Interpretazione
DettagliQuality e Risk Management
Lo sviluppo della funzione di Quality e Risk Management nell ASL di Cagliari i Dott.ssa Rita Pilloni Cagliari i 18 marzo 09 La funzione di gestione dei rischi e patient safety nell Asl di Cagliari Direzione
DettagliIncident Reporting e specificitàdel Dipartimento di Diagnostica per Immagini: Esperienze Regionali e Linee di Sviluppo
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOLOGIA INTERVENTISTICA Incident Reporting e specificitàdel Dipartimento
DettagliEsempio concreto di integrazione Qualità e Sicurezza: non solo conformità legislativa ma un vero Sistema di Gestione
Esempio concreto di integrazione Qualità e Sicurezza: non solo conformità legislativa ma un vero Sistema di Gestione Silvia Battiston - RSG Andrea Di Franco Nord Est Systems SOMMARIO Documento di Valutazione
DettagliANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)
ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato
LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato LA HARVARD MEDICAL PRACTICE, ATTRAVERSO LA REVISIONE DELLE CARTELLE CLINICHE, HA STIMATO LA PERCENTUALE DI ERRORE NELL ORDINE DEL 3,7% DEI RICOVERI
DettagliCommissione Statistica. Qualità, Numeri e volontariato: Il Volta si racconta
Commissione Statistica Qualità, Numeri e volontariato: Il Volta si racconta 3 ottobre 2015 1 Indice - Commissione Statistica: chi siamo e cosa facciamo - Come è composta la nostra scuola - Performance
DettagliRoma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Coordinamento Generale Medico Legale Roma, 25/07/2013 Circolare
DettagliDISPONIBILI 2015/2016
CORSI INTER-AZIENDALI DISPONIBILI 2015/2016 ciascuna cooperativa può: (1) segnalare interesse a partecipare con una o più persone a ciascuno dei corsi interaziendali proposti; (1) segnalare l interessa
DettagliIL PROJECT MANAGEMENT
IL PROJECT MANAGEMENT Scopi e campi di applicazione La pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione dei tempi La gestione e il controllo del progetto
DettagliIl miglioramento delle cure urgenti
Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso
DettagliMANUALE D USO DI VIGIFARMACO
MANUALE D USO DI VIGIFARMACO 1. Perché vanno segnalate le reazioni indesiderate di medicinali? Al momento della commercializzazione di un nuovo farmaco il suo profilo rischio/beneficio è noto solo in parte
DettagliCOMUNE DI POVIGLIO REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA' DI RAPPORTO TRA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI POVIGLIO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE
COMUNE DI POVIGLIO REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA' DI RAPPORTO TRA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI POVIGLIO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE ATTIVITA' INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO Approvato con atto
DettagliA cura di A. Pitidis, F. Taggi Istituto Superiore di Sanità - Roma Dipartimento Ambiente Reparto Ambiente e Traumi 2006
SINIACA A cura di A. Pitidis,, F. Taggi Dipartimento Ambiente Reparto Ambiente e Traumi 2006 In Italia ogni anno gli incidenti domestici causano almeno 4.500 decessi, 130.000 ricoveri ospedalieri e 1.300.000
DettagliREGOLAMENTO GENERALE PER L'UTILIZZO DELLA RETE TELEMATICA DI SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA #
REGOLAMENTO GENERALE PER L'UTILIZZO DELLA RETE TELEMATICA DI SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA # Premessa Sapienza Università di Roma (denominazione legale : Università degli Studi di Roma La Sapienza, di seguito
DettagliIl trattamento dei disturbi psichiatrici comuni nella medicina generale: Il Programma Giuseppe Leggieri della Regione Emilia-Romagna
Il trattamento dei disturbi psichiatrici comuni nella medicina generale: Il Programma Giuseppe Leggieri della Regione Emilia-Romagna Clara Curcetti Milano, 17 ottobre 2008 XII CONFERENZA NAZIONALE HPH
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione
DettagliLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ing. Stefano Pancari
Corso formazione LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ing. Stefano Pancari CORSO DI FORMAZIONE - Ing. Stefano Pancari DEFINIZIONI probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di
DettagliIl Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto
Il Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto Dr. Luigi Barbero Distretto di Cuneo Borgo San Dalmazzo CARD Piemonte Ma, che cos è il Distretto?
DettagliAgenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Proposta di un percorso formativo integrato per la sicurezza de paziente
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Proposta di un percorso formativo integrato per la sicurezza de paziente Verona, 15 dicembre 2008 Cinzia Bon Approccio integrato alla gestione del rischio Sicurezza
DettagliS o f t w a r e p e r l a g e s t i o n e a m m i n i s t r a t i v a d e l l e r e s i d e n z e s a n i t a r i e p e r a n z i a n i
S o f t w a r e p e r l a g e s t i o n e a m m i n i s t r a t i v a d e l l e r e s i d e n z e s a n i t a r i e p e r a n z i a n i CHI È G-Com nasce nel 1969 come centro elaborazione dati della Giomi,
DettagliCOMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO Provincia Olbia Tempio REGOLAMENTO GESTIONE SEGNALAZIONI, RECLAMI E SUGGERIMENTI
REGOLAMENTO GESTIONE SEGNALAZIONI, RECLAMI E SUGGERIMENTI INDICE Art. 1 Finalità e obiettivi Art. 2 Definizioni Art. 3 Ambito di applicazione Art. 4 Procedura organizzativa per la gestione delle segnalazioni,
Dettagli