IL COLLOQUIO DI ORIENTAMENTO
|
|
- Beata Antonelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL COLLOQUIO DI ORIENTAMENTO Definizione Le finalità del colloquio Il contesto del colloquio Il ruolo dell orientatore La struttura del colloquio La fase di accoglienza Cenni sugli strumenti 1
2 Che cos è il colloquio di orientamento E uno strumento per favorire l ampliamento di conoscenza relativamente ad una situazione per la quale è richiesta una presa di decisione e si basa essenzialmente sul concetto di relazione Nella relazione sono importanti: I contenuti Il modo in cui avviene la comunicazione le motivazioni le dinamiche conscie/inconscie 2
3 Gli aspetti del colloquio 1) aspetto cognitivo: contenuti - informazioni trasmesse 2) aspetto emozionale/relazionale: la relazione è influenzata dalle caratteristiche degli utenti e degli operatori (personalità, motivazioni, conoscenze, aspettative) 3) aspetto motivazionale: intenzionalità tempo /luogo/scopo preciso 3
4 Lo scopo del colloquio Raccogliere informazioni sull utente Favorire l utente nella conoscenza di se stesso Favorire lo sviluppo della capacità dell utente di progettare, decidere e realizzare la sua scelta in autonomia due finalità definire in termini chiari e operativi il problema presentato dall utente stabilire con l utente un rapporto di fiducia e collaborazione per rendere attivo un processo generale che partendo dalla conoscenza del sé arriva all elaborazione di un progetto professionale e allo sviluppo di competenze utili per l inserimento nel mdl 4
5 Il contesto del colloquio Le azioni orientative si differenziano in rapporto a: - bisogni specifici degli utenti - contesto organizzativo in cui si realizzano - formazione professionale degli operatori Elementi di contesto del colloquio Le finalità della struttura in cui si realizza il colloquio - educativa (es. Centri di formazione professionale, scuole, università, ecc.) - informativa (es: informagiovani) - sostegno orientativo (es. centri per l impiego) 5
6 Il ruolo dell orientatore creare clima di accettazione e fiducia manifestare sincero interesse per la relazione interpersonale (non solo atteggiamento serio e riservato ma parole di incoraggiamento, ecc.) rivolgere domande appropriate (la sensazione da dare è far scoprire qualcosa di nuovo su se stessi, utilità) mantenere un comportamento neutrale (mostrare interesse e disponibilità senza cadere nell eccessivo coinvolgimento) 6
7 sviluppare capacità di ascolto interne e esterne (delle sensazioni, ecc.) porsi dal punto di vista dell altro, no giudizi o disapprovazione facilitare la comunicazione riformulare: non solo domande, ma sottolineature, collegamenti, soffermarsi su eventi significativi, riprendere particolari e chiarirli, ecc.) verificare la comprensione senza interpretazioni personali rassicurare l utente sul fatto di essere stato ascoltato 7
8 informazione e formazione opportunità, limiti del contesto contenuti delle professioni opportunità legislative conoscenza del mdl locale legislazione sulla condizione femminile formazione al femminile esercizi pubblici del territorio ricerca attiva del lavoro 8
9 GLI ASPETTI METODOLOGICI gli obiettivi operativi 1) stabilire un rapporto di collaborazione e fiducia reciproca (chiarire all utente l importanza della fase di analisi del bisogno, di esplorazione di interessi, capacità, condizioni attuali e fare un ipotesi di proseguimento) 2) far emergere una serie di informazioni specifiche, come base per il costruire il lavoro 3) restituire all utente i dati emersi dal colloquio (come proseguire) 4) chiedere all utente la conferma della sua disponibilità a continuare il percorso intrapreso 9
10 il setting influisce sulla qualità del rapporto: sul ruolo dell operatore sull atteggiamento e le aspettative dell utente in rapporto al ruolo dell operatore, al contesto in cui si trova, ecc. la stanza: ambiente riservato accogliente silenzioso rispetto degli orari 10
11 la conduzione del colloquio può essere strutturato, non strutturato, semi strutturato (con flessibilità nel primo caso e la guida di ipotesi nel secondo) Per l orientatore: definire prima alcune aree che devono essere indagate a seconda della tipologia dell utente (es. con i giovani preferire domande iniziali meno coinvolgenti, ascolto non valutativo) registrare i dati (prendere appunti) 11
12 la registrazione dei dati è consigliabile prendere appunti sulla base di griglie. permette di non distogliere l attenzione anche dal non verbale. permette di non utilizzare registratori o altri strumenti che potrebbero disturbare l utente 12
13 la strutturazione del colloquio 3 fasi 1) fase iniziale accoglienza analisi aspettative e motivazioni chiarimenti delle modalità di svolgimento specificazione e chiarimento del problema 13
14 2) fase centrale approfondimento delle diverse aree decise precedentemente, a seconda delle caratteristiche dell utente (storia, iter scolastico/formativo, esperienza lavorativa) aspettative, interessi, competenze acquisite, valori, sentimenti e vissuti legati a queste esperienze 14
15 3) fase finale sintesi delle informazioni emerse dal colloquio restituzioni dei dati all utente formulazione degli obiettivi per il proseguimento dell intervento 15
16 organizzazione dei dati basarsi sulla griglia completamento degli appunti con osservazioni ecc. personali sintesi dei dati raccolti (verbali e non ) 16
17 organizzazione dei dati: accorgimenti comprendere il significato delle informazioni (se interessi, aspirazioni e competenze possono essere utilizzate per il progetto professionale) relativizzare il senso di alcune dimensioni verificare se alcuni comportamenti sono rimasti stabili nel tempo se si sono modificati se c è la possibilità di lavorare sul loro miglioramento la motivazione che ha determinato un certo comportamento i sentimenti che accompagnano gli eventi essere consapevoli delle possibili interferenze 17
18 La capacità di condurre un colloquio migliora con l esperienza. Occorrono momenti di autovalutazione e confronto con altri operatori 18
19 LE DOMANDE domande aperte/chiuse dirette indirette formulate in modo chiaro adattare a suscitare risposta precisa espresse in tono tranquillo e rassicurante linguaggio adeguato all utente 19
20 ordine delle domande con i giovani: iniziare con domande più neutre (meno coinvolgimento emotivo) con adulti: domande che acconsentono di raccontare la propria esperienza lavorativa (raccontare ciò che si conosce mette a proprio agio) passaggi da un argomento all altro: con domande di transizione o esprimendo apertamente il motivo non essere pressanti dare il tempo di riflettere attenzione a non suggerire o influenzare le risposte cauti nel provocare nel soggetto reazione emotive che non possono essere elaborate o contenute in un colloquio di orientamento 20
21 FASE INIZIALE 4 MOMENTI 1) accoglienza per mettere l utente a proprio agio, predisporre un clima favorevole (sorriso, stretta di mano, benvenuto, ovvi ma necessari per superare un clima di ansia o diffidenza) permettere di conoscersi, aprirsi all altro abbassare le difese spiegare il tempo necessario la necessità di essere aperti e sinceri nelle risposte si esplicita che si tratta di un lavoro di collaborazione si compila la scheda personale 21
22 2) motivazioni e analisi della domanda quali le principali domande poste dall utente quali i bisogni sottesi a tali domande DOMANDA IMPLICITA, DOMANDA ESPLICITA 22
23 3) le aspettative che cosa si aspetta l utente da questo incontro che cosa pensa che possiamo fare per lui conosce come si svolge il nostro intervento per liberare il campo da aspettative illusorie E DEFINIRE IL PATTO ORIENTATIVO: offerta di lavoro soluzioni già pronte (cosa fare, soprattutto per i più giovani, senza un progetto professionale) essere realistici rispetto a ciò che l operatore e l ente possono fare per l utente spiegare che il colloquio è un mezzo di sostegno alla definizione di un percorso personale per andare verso il lavoro (non e un colloquio di selezione) 23
24 4) individuazione del problema andare al di là della semplice definizione del problema ed evidenziare i contenuti più rilevanti: i sentimenti che suscita il problema le situazioni conflittuali i disturbi nei rapporti sociali-familiari il giudizio delle persone vicine focalizzare la mancanza o perdita di lavoro 24
25 FASE CENTRALE Storia scolastica professionale e personale dell individuo L immagine che l individuo si è creato su se stesso 1) eventi della vita 2) esperienza scolastico-formativa 3) esperienza lavorativa 4) interessi e aspirazioni professionali 5) risorse personali 25
26 1) eventi della vita gli eventi particolarmente significativi, che hanno influenza sul presente del soggetto (da riferire a scelte o comportamenti particolari) preferibilmente domande indirette, volte all individuazione e valorizzazione di competenze messe in atto in determinate situazioni 26
27 2) esperienza scolastico-formativa la scuola dell obbligo e superiore l università gli aspetti più generali della formazione professionale domande: la soddisfazione nei confronti della scuola i motivi dell abbandono di percorsi di studio come può essere definitiva l esperienza scolastica i rapporti con i compagni/insegnati i problemi/le difficoltà incontrate le esperienze di lavoro fatte durante gli studi la finalità: capire l atteggiamento nei riguardi dell apprendimento, le competenze e le aspirazioni professionali 27
28 3) esperienza lavorativa finalità: quali sono le abitudini di lavoro, i valori, le competenze acquisite, lo stile nel prendere decisioni, se questi fattori si sono modificati nel tempo ricostruire le cause oggettive che hanno determinato la perdita di lavoro fornire chiavi di lettura della propria esperienza professionale distinguendola dal vissuto personale domande: i successi ottenuti e gli obiettivi raggiunti i fallimenti e gli errori quali competenze erano richieste per un certo lavoro i motivi per cui è stato abbandonato un certo lavoro i rapporti con i superiori 28
29 4) interessi e aspirazioni professionali domande quale attività lavorativa le piacerebbe svolgere in futuro quale settore lavorativo suscita maggiormente il suo interesse finalità capire i motivi alla base del lavoro desiderato (le rappresentazion sociali, i contrasti tra aspirazioni e possibilità occupazionali o ostacoli altri) 29
30 fase finale Chiusura verso il progetto: rinvio elaborazione di un progetto scelta 30
31 fase finale breve sintesi di quanto emerso nel colloquio comunicazione di elementi di riflessione formulazione di obiettivi successivi in funzione della soluzione del problema 31
32 La restituzione Obiettivi: rendere consapevole l individuo di alcuni elementi utili per la formulazione di possibili soluzioni del problema e per l elaborazione di un programma di azione successiva La restituzione avviene in due tappe: 1) formalizzare il percorso effettuato e farne prendere coscienza all utente - riformulare il problema invitando l utente ad esprimersi sul livello di accordo/disaccordo 32
33 2) indagare le ipotesi di progetto dell utente è l utente a ricostruire, a livello di autopercezione, le principali acquisizioni conseguite tramite le esperienze (personali, professionali, formative) ed a individuare una o più ipotesi di sviluppo del progetto personale, anticipare fattori ostacolanti e strategie di superamento (fonti di sostegno personali o ambientali a cui fare riferimento) - indagare il senso di autoefficacia, il livello di autostima 33
34 I BISOGNI DELL UTENTE Giovani adulti anni capire il mondo adulto trovare il posto nella società verificare quali opportunità ci sono per realizzare le proprie aspirazioni consolidare la nuova identità effettuando scelte 34
35 3 gruppi 1. il lavoro giusto per me ricerca al termine del percorso scolastico di opportunità lavorative corrispondenti al profilo professionale e personale ricerca di un nuovo lavoro indipendenza economica identita ricoprire ruolo adulto di responsabilità realizzare aspirazioni e capacità il lavoro rappresenta un aspetto essenziale sul quale investire energie e risorse alla ricerca di soddisfazione personale e riconoscimento sociale (anche giovani che inizialmente hanno accettato un lavoro per la soddispazione dei bisogni primari, ora cercano un lavoro per una realizzazione personale) 35
36 2. il riscatto sociale a seguito dell abbandono scolastico, alla ricerca di un occasione per uscire dalla marginalità sociale, per avere un ruolo e relazioni sociali paritarie le domande info sui corsi che cosa devo fare per inserirmi nel mdl con le giuste competenze per che cosa sono portato (capacità interessi, aspirazioni, potenzialità) l assenza di lavoro rafforza l esclusione sociale il lavoro è un mezzo di emancipazione sono disponibili a formazione/riqualificazione 36
37 2. una via per l indipendenza economica Il lavoro è soprattutto un mezzo per assicurarsi l indipendenza economica. Non sono presenti grandi aspettative di carriera o prestigio o preferenze rispetto all attività. Non hanno avuto una formazione scolastica/professionalizzante Non hanno sperimentato un lavoro gratificante Bisogno: riformulare un progetto professionale, motivarli a seguirlo 37
38 INOCCUPATI Caratteristiche intermedie fra giovani in cerca della prima occupazione e disoccupati di lunga durata ci ho provato ma in che cosa ho sbagliato non so come cominciare ecc, (bisogno di fiducia e imparare a cercare a lavoro) chi sono ora come faccio a uscire da situazione di incertezza (bisogno e paura di cambiare la propria condizione, di abbandonare un ruolo, di essere valorizzato, ecc.; bisogno di aiuto per uscire da situazione di ansia e incertezza, di supporto emotivo e conoscitivo per la presa di decisione). 38
39 DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA Perdita di lavoro: insorgere di problemi psicologici (conseguenze sull equilibrio pscicofisico, sull uso del tempo, sulle relazioni familiari, sui progetti) svalutazione verso la propria identita ansietà, stress, instabilità perdita di fiducia nella capacità di cambiare la situazione passività, apatia, rassegnazione bisogno: recupero autostima e risorse dell individuo la responsabilità della famiglia abitudine alla passività 39
40 la perdita del ruolo sociale Domande: sarò in grado di farcela? C è un lavoro adatto a me e alla mia esperienza? Bisogni: recupero della propria autostima condivisione con altri della propria esperienza recupero del senso del tempo 40
Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliLABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2
LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliLo Sviluppo delle Capacità
Lo Sviluppo delle Capacità 1 Come elaborare un Piano di sviluppo: premesse e processo 3 2 Appendice A: Una guida per la Diagnosi degli ostacoli 7 3 Appendice B: Una guida per la scelta delle Tecniche 8
DettagliLa scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA
La scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA Informazioni e suggerimenti per la scuola Giuliana Nova Rezzonico Associazione AFORISMA Associazione accreditata dal MIUR per la
DettagliLE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR
1 LE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR 2 LE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR conoscere 1) CONOSCENZA DEL CAMPO DI APPLICAZIONE 2) CONOSCENZA DELL'ANALISI TRANSAZIONALE 3) CONTRATTUALITAʼ
DettagliIl counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI
Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione IL COUNSELING
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliLA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!
SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
Dettaglicentro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.
centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.
Dettagli1CENTRO SERVIZI IL COLLOQUIO ORIENTATIVO NEI CENTRI PER L IMPIEGO MARIA ROSARIA MANCINELLI ORIENTAMENTO
Direzione centrale sviluppo economico e sociale Settore politiche del lavoro servizio politiche per l orientamento IL COLLOQUIO ORIENTATIVO NEI CENTRI PER L IMPIEGO MARIA ROSARIA MANCINELLI 1CENTRO SERVIZI
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliViale Trastevere, 251 Roma
PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliDiagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane
Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliLo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione
Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliIl progetto di vita: la funzione del docente
L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo
DettagliQuestionario di fine modulo Accoglienza
Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D).
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliDocumento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola
Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliFARE O ESSERE VOLONTARI?
Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano
DettagliCLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA
CLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA MONTESILVANO MARINA 23 MAGGIO 2015 Il CAPITALE UMANO è la risorsa su cui l AVO deve investire maggiormente: sono i VOLONTARI a dare senso e valore alla mission
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliLA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA
Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliDalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test
Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare
DettagliQuestionario di interessi professionali Q.I.P.
Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliVerifica acquisizione conoscenze. Pubblico: fornisce informazioni anche all esterno (diplomi, voti,...) Alla fine di un segmento di formazione
VALUTAZIONE SOMMATIVA VALUTAZIONE FORMATIVA Verifica acquisizione conoscenze Pubblico: fornisce informazioni anche all esterno (diplomi, voti,...) Alla fine di un segmento di formazione SCOPO CARATTERE
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliProgetto Teatro. (laboratorio teatrale)
Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo
DettagliI Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali
I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed
Dettaglidarioianes.itit 2005 Dario Ianes - www.darioianes.it
Lavoro di rete e equipe educativa Nuove alleanze per il Piano Educativo Individualizzato e il Progetto di Vita Dario Ianes Centro Studi Erickson, Trento Università di Bolzano www.darioianes darioianes.itit
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliC omunicazione E fficace
C omunicazione E fficace "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto"! Peter Drucker filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero valore
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
Dettagli7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA
7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo
DettagliGiuseppe Cisari Professional coach
Il coaching. Dopo quarant anni di lavoro nel settore commerciale, potrei dirmi soddisfatto del percorso professionale e dedicarmi ad altro, al mio tempo libero, ai miei interessi. Non fosse stato il destino,
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliQUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).
QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire
DettagliLE FATTORIE AUMENTANO
LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliGLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?
DettagliMEDIATORE INTERCULTURALE
Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:
DettagliLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliIL PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE. Mónica Sandra Lista Rodríguez
IL PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE Mónica Sandra Lista Rodríguez COME NASCE E SI SVILUPPA IL PEL Nel contesto europeo, l insegnamento/apprendimento delle lingue straniere ha lo scopo di far acquisire agli
DettagliSCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15
SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma
DettagliSEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE
Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la
DettagliL Orientamento Scolastico Professionale
Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore anno scolastico 2013-2014 L Orientamento Scolastico Professionale una proposta Finalità dell incontro Condividere i modelli di Orientamento Scolastico Professionale
DettagliG I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA
A.S. 2010-2011 PROGETTO ACCOGLIENZA DELL'ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE I.G.E.A. Paritario (D.M. 04-12-01) A N T O N I O G R A M S C I 42 Distretto Scolastico Piazza A.Gramsci, 15 00041 Albano Laz.(Rm) Tel./Fax
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliPROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO
PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO MOMENTI DI ORIENTAMENTO Obiettivi INDICE Bilancio delle Competenze e Consapevolezza delle Vocazioni...4 La Gestione del Cambiamento...4 Momenti e iniziative sul tema
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliPercorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)
Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe
DettagliIl tirocinio extracurriculare. come, quando, dove e perché
Il tirocinio extracurriculare come, quando, dove e perché Contenuti Cos è un tirocinio Le finalità del tirocinio extracurriculare La legislazione che lo regola Come cercare informazioni Prima di iniziare
DettagliDott.ssa Lorenza Fontana
Dott.ssa Lorenza Fontana Nonostante l aula fosse il posto più tranquillo della scuola, continuavo ad avere difficoltà ad ascoltare la maestra. Scivolavo in me stessa, mi dissolvevo e me ne andavo. Mi cambiarono
Dettaglidott.ssa Sofia Conterno
Rafforzamento delle competenze sui modelli organizzativi di gestione del personale dott.ssa Sofia Conterno Prima parte LA LEADERSHIP SITUAZIONALE LA LEADERSHIP EFFICACE UN LEADER EFFICACE HA SVILUPPATO
DettagliJunior ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Junior ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Junior Orientamento alla scelta COS E MagellanoJunior è una batteria di 8 test messa a punto da un gruppo di ricercatori dell Università
Dettagliin rapporto con le competenze chiave di cittadinanza
in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliIL COLORE DELLE EMOZIONI
LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,
DettagliIl Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva
Susanna Villa. I.R.C.C.S. Eugenio Medea Ass. La Nostra Famiglia, Conegliano Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Cos è il Parent Training? Per PT si intende attività
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO
SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza
DettagliCRESCERE COME PERSONA E COME MANAGER. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE - Anno 2015 -
CRESCERE COME PERSONA E COME MANAGER CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE - Anno 2015 - CHI SIAMO Empowerment Center è un team di professionisti che da alcuni anni forniscono servizi alle Aziende per aiutarle
DettagliPROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA
CLASSI PRIME A/B ANNO SCOLASTICO 2014 2015 PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA Premessa Le attuali classi prime sono composte da 44 alunni, 35 dei quali provengono dalla scuola dell Infanzia del quartiere
DettagliLA TERRA E NELLE NOSTRE MANI
ISTITUTO PARITARIO SAN VINCENZO PALLOTTI SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 1 PREMESSA La terra è la nostra casa poiché su questo
DettagliCOACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione
COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA
PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica
DettagliLe funzioni educative del consultorio familiare
Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliAssociazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di
Dettagli