Comune di STEZZANO Provincia di Bergamo. ALLEGATO ENERGETICO al Regolamento Edilizio
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- Orsola Bartolini
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1 COMUNE DI STEZZANO Provincia di Bergamo Settore 5 - Servizi Territoriali Comune di STEZZANO Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO al Regolamento Edilizio LINEE GUIDA, MISURE FACOLTATIVE ED OBBLIGATORIE DI EFFICIENZA ENERGETICA APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 14 DEL 21 BEBBRAIO 2013
2 SOMMARIO PREMESSA RIFERIMENTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE degli EDIFICI CAMPO di APPLICAZIONE OBBLIGHI ORIENTAMENTO dell EDIFICIO PROTEZIONE dal SOLE FABBISOGNO ENERGETICO PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ISOLAMENTO TERMICO DELL INVOLUCRO DEGLI EDIFICI PRESTAZIONI DEGLI ELEMENTI TRASPARENTI (SERRAMENTI) SISTEMI DI PRODUZIONE CALORE AD ALTO RENDIMENTO FONTI RINNOVABILI PER COPERTURA FABBISOGNO ACS (Acqua Calda Sanitaria) FONTI RINNOVABILI PER COPERTURA FABBISOGNO ENERGIA PRIMARIA IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI TELERISCALDAMENTO URBANO CONTABILIZZAZIONE INDIVIDUALE DELL ACQUA POTABILE SUGGERIMENTI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA SISTEMI SOLARI PASSIVI RECUPERO ACQUE PIOVANE REGOLAZIONE LOCALE DELLA TEMPERATURA DELL ARIA IMPIANTI CENTRALIZZATI DI PRODUZIONE CALORE EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI TETTI VERDI SISTEMI A BASSA TEMPERATURA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CONTROLLO DEL MICROCLIMA ESTERNO INCENTIVI SANZIONI GLOSSARIO di 30
3 PREMESSA E inevitabile che la normativa nazionale e regionale si conformi nei prossimi anni alle indicazioni sempre più stringenti della Comunità Europea in ambito energetico. Come già avvenuto a partire dal decreto legislativo n. 192 del 19 agosto 2005, che ha avviato l attuazione della direttiva europea del 2001/91/CE, relativa al rendimento energetico nell edilizia. Il comune di STEZZANO (BG), aderendo al Patto dei Sindaci promosso dalla Comunità Europea e predisponendo il Piano d Azione per la Sostenibilità Energetica (SEAP) obbligatorio per i comuni aderenti al Patto, ha dato il via al suo impegno volto alla riduzione delle emissioni in atmosfera di gas climalteranti. Lo scopo del presente allegato energetico al regolamento edilizio comunale, è quello di far adottare al singolo committente, all impresa e al professionista operante nel settore dell edilizia civile e pubblica, le più idonee tecniche costruttive, atte ad assicurare un risparmio energetico, un uso razionale dell energia e a favorire lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera di gas inquinanti e climalteranti. Gli obiettivi del presente allegato energetico sono: a) migliorare le caratteristiche termofisiche degli involucri edilizi in ordine alle dispersioni di calore; b) migliorare l efficienza degli impianti tecnologici asserviti agli edifici, riducendo al minimo le perdite di produzione, distribuzione, emissione e regolazione del calore; c) valorizzare l utilizzo delle fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento degli ambienti e per l utilizzo di acqua calda ad uso domestico e sanitario; d) promuovere la realizzazione di diagnosi energetiche dei sistemi edificio-impianto; e) promuovere la termoregolazione degli ambienti riscaldati e la contabilizzazione individuale del calore; f) incentivare la realizzazione di interventi di recupero energetico negli edifici e ottimizzare l utilizzo delle risorse naturali. Al fine di realizzare il miglioramento termico degli edifici, occorre che gli edifici e gli impianti di nuova costruzione e/o ristrutturati siano concepiti e realizzati in modo da consentire il contenimento del consumo di energia primaria per il riscaldamento invernale e per la climatizzazione estiva, intervenendo sull involucro edilizio, sul rendimento dell impianto di riscaldamento e sull impianto di climatizzazione estiva, favorendo gli apporti energetici gratuiti nella stagione invernale e limitando il surriscaldamento nella stagione estiva. 3 di 30
4 1. RIFERIMENTI NORMATIVI I requisiti a cui devono rispondere gli edifici e gli impianti sono i requisiti di prestazione energetica richiesti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale: - Direttiva 2002/91/CE Energy Performance of Buildings ; - Direttiva 2006/32/CE efficienza negli usi finali e sui servizi energetici ; - Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio Ue 2010/31/Ue Direttiva Epbd - Prestazione energetica nell'edilizia ; - Decreto del Presidente della Repubblica n. 412/93 Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10"; - Decreto Legislativo 192/05 e ss.mm.ii. Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia ; - Decreto Legislativo 311/06 e ss.mm.ii. Disposizioni correttive ed integrative apportate dal decreto legislativo 192/05 ; - Decreto Legislativo 115/08 e ss.mm.ii. Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE ; - Decreto Legislativo n. 28 del 03 marzo 2011 Attuazione della Direttiva 2009/28/CE del Parlamento; - Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle Direttive 2001/77/CE E 2003/30/CE ; - Legge Regione Lombardia n. 26/1995 e ss.mm.ii. Nuove modalità di calcolo delle volumetrie edilizie e dei rapporti di copertura limitatamente ai casi di aumento degli spessori dei tamponamenti perimetrali e orizzontali per il perseguimento di maggiori livelli di coibentazione termo-acustica o di inerzia termica ; - Legge Regionale n. 17 del 27/03/2000 e ss.mm.ii Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all inquinamento luminoso. - Legge Regione Lombardia n. 13 del 10 agosto 2001 Norme in materia di inquinamento acustico. - Regolamento Locale d Igiene DGR Lombardia 28/03/2005 n ; - Regolamento Regione Lombardia n. 2/ Legge Regione Lombardia n. 24/2006 sulla qualità dell aria ; - Delibera di Giunta Regionale DGR 5018/2007 e ss.mm.ii. (DGR 5773/2007, DGR 8745/2008, ecc.); - Legge Regione Lombardia n 3 del 21 febbraio 2011 Interventi normativi per l attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizioni legislative; 4 di 30
5 2. CLASSIFICAZIONE degli EDIFICI Ai fini dell applicazione dei requisiti previsti dal presente allegato, per quanto riguarda gli ambiti di applicazione (destinazione d uso degli edifici), si fa riferimento alle destinazioni d uso previste dal D.P.R.412/93, riportate di seguito. Secondo la classificazione adottata, gli edifici sono classificati in base alla loro destinazione d uso nelle seguenti categorie: E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili: E.1 (1) abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme; E.1 (2) abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali case per vacanze, fine settimana e simili; E.1 (3) edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari; E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti o contigui a costruzioni adibite anche ad attività industriali o artigianali, purché siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dell'isolamento termico; E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani nonché le strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico - dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici; E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili: E.4 (1) quali cinema e teatri, sale di riunione per congressi; E.4 (2) quali mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto; E.4 (3) quali bar, ristoranti, sale da ballo; E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all'ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni; E.6 Edifici adibiti ad attività sportive: E.6 (1) piscine, saune e assimilabili; E.6 (2) palestre e assimilabili; E.6 (3) servizi di supporto alle attività sportive; E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili; E.8 Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili. 5 di 30
6 3. CAMPO di APPLICAZIONE Il Comune, attraverso l ALLEGATO ENERGETICO al Regolamento Edilizio, si propone di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 nel settore edilizio mettendo a punto specifiche azioni differenziate e riguardanti il parco edilizio esistente e le nuove costruzioni. I vincoli, le prescrizioni e gli indirizzi contenuti nel presente Allegato Energetico si intendono superati qualora siano emesse nuove normative a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale che stabiliscano criteri energetici applicabili più restittivi. Il presente allegato energetico si applica a tutti gli edifici soggetti al rispetto di quanto previsto dalla norma regionale DGR 8745/2008 e ss.mm.ii. Le azioni previste e differenziate per categorie di edifici ed di interventi sono le seguenti: CATEGORIA A1 EDILIZIA DI NUOVA COSTRUZIONE E DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE CATEGORIA A2 RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE DI EDIFICI ESISTENTI COINVOLGENTI IL 100% DELLA SUPERFICIE DISPERDENTE CATEGORIA A3 CATEGORIA B1 CATEGORIA B2 RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE DI EDIFICI ESISTENTI AVENTI SUPERFICIE UTILE SUPERIORE A 1000 METRI QUADRATI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE SU UNA SUPERFICIE DISPERDENTE MAGGIORE DEL 25% (NON RICADENTI NELLA CATEGORIA A) AMPLIAMENTI VOLUMETRICI SUPERIORI AL 20% DEL VOLUME ESISTENTE CATEGORIA B3 CATEGORIA C CATEGORIA D RECUPERO AI FINI ABITATIVI DEL SOTTOTETTO INTERVENTI MINORI SULL'EDILIZIA ESISTENTE (NON RICADENTI NELLA CATEGORIA A e B) INTERVENTI DI NUOVA INSTALLAZIONE O RISTRUTTURAZIONE DI IMPIANTO TERMICO NOTA: Per intervento di RISTRUTTURAZIONE dell IMPIANTO TERMICO si intende un intervento che coinvolge più sottosistemi 1 dell impianto stesso (e non un solo). 1 Sottosistemi: generazione e distribuzione ovvero generazione ed emissione ovvero distribuzione ed emissione del calore. 6 di 30
7 Sono invece escluse dall applicazione delle presenti disposizioni le seguenti categorie (art. 3.2 D.G.R. n. 8/8745 del ): gli immobili ricadenti nell ambito della disciplina della parte seconda e dell art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D.Lgs. 42 del , recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nei quattro casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto, con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici; i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti sono mantenuti a temperatura controllata per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili; i fabbricati isolati con superficie utile o totale inferiore a 50 mq.; gli impianti installati ai fini del processo produttivo realizzato nell edificio, anche se utilizzati, in parte non preponderante, per gli usi tipici del settore civile. 4. OBBLIGHI 4.1 ORIENTAMENTO dell EDIFICIO CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione In assenza di documentati impedimenti di natura tecnica, funzionale, storicoambientale ed urbanistica, opportunamente dimostrati e relazionati, gli interventi di CATEGORIA A1 devono essere posizionati con l asse longitudinale principale lungo la direttrice est-ovest con una tolleranza di ± 30 e le interdistanze fra edifici contigui all interno dello stesso lotto devono garantire, nelle peggiori condizioni stagionali (21 dicembre), il minimo ombreggiamento sulle facciate Gli ambienti nei quali si svolge la maggior parte della vita abitativa (soggiorno, cucina) devono essere disposti a sud-est, sud e sud-ovest. Gli spazi che hanno meno bisogno di riscaldamento e di illuminazione (box, ripostigli, lavanderie e corridoi) devono essere preferibilmente disposti lungo il lato nord e servire da cuscinetto fra il fronte più freddo e gli spazi più utilizzati. 4.2 PROTEZIONE dal SOLE CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B1 Interventi di ristrutturazione su una superficie disperdente maggiore del 25% (non ricadenti nella categoria A) CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA C Interventi minori sull edilizia esistente 7 di 30
8 4.2.1 Fermo restando il rispetto dei requisiti minimi di illuminazione naturale diretta previsti dagli specifici articoli del Regolamento Locale d Igiene vigente, ed in coerenza con quanto predisposto dalla D.G.R. 5018/2007 e dal d.lgs.192/05 e successive modifiche ed integrazioni, le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne nel caso di interventi in CATEGORIA A1, A2 e A3, in CATEGORIA B1 e B2 (solo per la parte oggetto di intervento), in CATEGORIA B3 ed in CATEGORIA C (solo nel caso di sostituzione dei serramenti) devono essere dotate di dispositivi che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace (frangisole, tende esterne, grigliati, tende alla veneziana, persiane orientabili, ecc.). Tali dispositivi dovranno garantire un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale La protezione dal sole delle parti trasparenti dell edificio può essere ottenuta anche con l impiego di soluzioni tecnologiche fisse o mobili quali aggetti, mensole, ecc L articolo non si applica in presenza di vetri a controllo solare che soddisfino i requisiti previsti dall articolo per componenti trasparenti senza protezioni solari. 4.3 FABBISOGNO ENERGETICO PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq Per gli interventi in CATEGORIA A1, A2, A3 è richiesta la certificazione energetica dell immobile almeno in CLASSE B come da classificazione definita dalla DGR 8745/2008 e s.m.i., fatti salvi i valori limite di EPH imposti dalla normativa regionale Per gli edifici residenziali della classe E.1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme, i valori limite di fabbisogno annuo di energia primaria, relativamente alla climatizzazione invernale, espresso in kwh per metro quadrato di superficie utile, vigenti sul territorio comunale sono i seguenti (per valori di rapporti S/V compresi tra 0,2 e 0,9 deve essere fatta un interpolazione lineare): 4.4 ISOLAMENTO TERMICO DELL INVOLUCRO DEGLI EDIFICI CATEGORIA B1 Interventi di ristrutturazione su una superficie disperdente maggiore del 25% (non ricadenti nella categoria A) CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA C Interventi minori sull edilizia esistente 8 di 30
9 4.4.1 Per gli interventi in CATEGORIA B1, B2, B3 (solo per la parte oggetto di intervento) e in CATEGORIA C (solo per la parte oggetto di intervento) è obbligatorio intervenire sull involucro edilizio in modo da rispettare contemporaneamente tutti i seguenti valori massimi di trasmittanza termica U (intesi come valori medi della parete considerata, quindi comprensivi dei ponti termici di forma o di struttura, e degli spessori ridotti): strutture opache verticali: 0,27 W/m 2 K coperture (piane e a falde): 0,24 W/m 2 K pavimenti verso l esterno (es. pilotis) o verso locali a temperatura non controllata: 0,30 W/m 2 K. NOTA: valori richiesti per detrazione fiscale del 55% (fino a giugno del 2013) scelta del comune Nel caso in cui la copertura sia a falda e a diretto contatto con un ambiente accessibile (ad esempio sottotetto, mansarda, ecc.), la copertura, oltre a garantire gli stessi valori di trasmittanza di cui sopra, deve essere di tipo ventilato o equivalente. 4.5 PRESTAZIONI DEGLI ELEMENTI TRASPARENTI (SERRAMENTI) CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B1 Interventi di ristrutturazione su una superficie disperdente maggiore del 25% (non ricadenti nella categoria A) CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA C Interventi minori sull edilizia esistente Per interventi in CATEGORIA A1, A2 e A3, in CATEGORIA B1 e B2 (solo per la parte oggetto di intervento), B3 ed in CATEGORIA C (solo per la parte oggetto di intervento), a eccezione delle parti comuni degli edifici residenziali non climatizzate, è obbligatorio l utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m 2 K. NOTA: come da linee guida Provincia BG Per interventi in CATEGORIA A1, A2, A3, in CATEGORIA B1 e B2 (solo per la parte oggetto di intervento), B3 ed in CATEGORIA C (solo per la parte oggetto di intervento), tutte le chiusure trasparenti comprensive di infissi che delimitano verso l ambiente esterno gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, il valore limite della trasmittanza (U) deve essere inferiore a 2,6 W/m 2 K. 9 di 30
10 4.6 SISTEMI DI PRODUZIONE CALORE AD ALTO RENDIMENTO CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B1 Interventi di ristrutturazione su una superficie disperdente maggiore del 25% (non ricadenti nella categoria A) CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA C Interventi minori sull edilizia esistente CATEGORIA D Interventi di nuova installazione o ristrutturazione di impianto termico Fatte salve le disposizioni di cui alla D.G.R. 5018/2007, per gli interventi per interventi in tutte le categorie (CATEGORIA A1, A2, A3, in CATEGORIA B1, B2, B3, in CATEGORIA C ed in CATEGORIA D) in cui è prevista la completa sostituzione dell'impianto di riscaldamento o del solo generatore di calore, è obbligatorio l'impiego di sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i Per gli interventi in tutte le categorie (CATEGORIA A1, A2, A3, in CATEGORIA B1, B2, B3, in CATEGORIA C ed in CATEGORIA D) in cui è prevista la realizzazione o il completo rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il seguente valore: NOTA: come da linee guida Provincia BG ε =77,5 + 3 log 10 (Pn) dove Pn è il rendimento termico utile nominale del generatore di calore espresso in kw. Per valori di Pn < 1000 kw si pone Pn = FONTI RINNOVABILI PER COPERTURA FABBISOGNO ACS (Acqua Calda Sanitaria) CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA D Interventi di nuova installazione o ristrutturazione di impianto termico Per gli interventi in CATEGORIA A1, A2, A3, in CATEGORIA B2 e B3, ed in CATEGORIA D è obbligatorio progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati 10 di 30
11 da fonti di energia rinnovabile. Le biomasse devono essere utilizzate nel rispetto delle disposizioni che Regione Lombardia emana ai sensi dell articolo 11 della legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24 e dei Piani d Azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico adottati ai sensi del d.lgs. 4 agosto 1999, n La copertura del 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria si intende rispettata qualora l acqua calda sanitaria derivi da una rete di teleriscaldamento, che sia alimentata anche da combustione di R.S.U. e/o biogas, o da reflui energetici di un processo produttivo non altrimenti utilizzabili. La presente disposizione si intende rispettata qualora si utilizzino pompe di calore purché siano rispettati i valori fissati di cui al presente documento. Si considera altresì rispettato il disposto di cui sopra qualora pari fabbisogno di energia primaria sia soddisfatto tramite il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, utilizzati ai fini della climatizzazione invernale Se l ubicazione dell edificio rende impossibile l installazione di impianti alimentati secondo le disposizioni di cui al punto precedente, oppure esistano condizioni tali da impedire il loro sfruttamento ottimale, le prescrizioni di cui al precedente punto possono essere omesse. L eventuale omissione dovrà essere dettagliatamente documentata nella relazione tecnica Nel caso di utilizzo di collettori solari previsti dal comma 4.7.1, devono essere installati su tetti piani, su falde e facciate esposte a Sud, Sud-est, Sud-ovest, Est e Ovest, fatti salvi impedimenti di natura morfologica, urbanistica, fondiaria e di tutela paesaggistica, inoltre i serbatoi di accumulo devono essere posizionati all interno degli edifici nel caso di copertura inclinata, mentre non devono essere visibili dal piano stradale nel caso di copertura piana. La relazione tecnica di dimensionamento dell impianto solare e gli elaborati grafici (piante, prospetti, ecc.) che dimostrano le scelte progettuali riguardo l installazione dei collettori stessi sono parte integrante della documentazione di progetto In caso di utilizzo di pannelli solari termici o fotovoltaici non disposti sui tetti degli edifici, dovrà essere ottenuto idoneo titolo abilitativi presso il Comune per l installazione dei pannelli solari previo ottenimento di parere favorevole della Commissione del Paesaggio Le prescrizioni del presente articolo non sono applicabili agli edifici inseriti nel perimetro del centro storico subordinati a vincolo di cui al D.Lgs. 42/2004 art. 157 e nelle aree o edifici presenti nel territorio di Stezzano soggetti al medesimo vincolo ai sensi dell art delle NTA del PGT vigente (piano delle regole). 11 di 30
12 4.7.6 Gli impianti devono essere accessibili per le operazioni di manutenzione e di pulizia. 4.8 FONTI RINNOVABILI PER COPERTURA FABBISOGNO ENERGIA PRIMARIA CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA D Interventi di nuova installazione o ristrutturazione di impianto termico Nel caso di interventi in CATEGORIA A1, A2, e A3 gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l Acqua Calda Sanitaria e del 20% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 20% è aumentata al 35%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 35% è aumentata al 50% Nel caso di interventi in CATEGORIA B2 e B3 ed in CATEGORIA D, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l Acqua Calda Sanitaria e del 15% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 15% è aumentata al 20%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 20% è aumentata al 25% NOTA: come da linee guida Provincia BG Gli obblighi di cui al comma e non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento In caso di utilizzo di pannelli solari termici o fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici, i predetti componenti devono essere aderenti o integrati nei tetti medesimi, con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda, inoltre i componenti dell impianto ed i 12 di 30
13 serbatoi di accumulo devono essere posizionati all interno degli edifici nel caso di copertura inclinata, mentre non devono essere visibili dal piano stradale nel caso di copertura piana In caso di utilizzo di pannelli solari termici o fotovoltaici non disposti sui tetti degli edifici, la domanda di installazione dei pannelli solari deve essere sottoposta al parere della Commissione del Paesaggio La data dalla quale si valuta il rispetto del presente articolo è quella della richiesta del pertinente titolo abilitativo Gli impianti devono essere accessibili per le operazioni di manutenzione e di pulizia. 4.9 IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq Nel caso di interventi in CATEGORIA A1, A2, A3, la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installati sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kw, e calcolata secondo la seguente formula: Dove S è la superficie in pianta dell edificio al livello del terreno, misurata in m 2, e K e un coefficiente che e posto pari ad 80 m 2 /kw. A partire dal 01 gennaio 2013 il coefficiente k e ridotto a 65 m 2 /kw. A partire dal 01 gennaio 2015 il coefficiente k e ridotto a 50 m 2 /kw In caso di utilizzo di pannelli solari termici o fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici, i predetti componenti devono essere aderenti o integrati nei tetti medesimi, con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda L impossibilita tecnica di ottemperare, in tutto o in parte, agli obblighi di integrazione di cui ai precedenti paragrafi deve essere evidenziata dal progettista nella relazione tecnica di cui all articolo 4, comma 25, del decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 13 di 30
14 2009, n. 59 e dettagliata esaminando la non fattibilità di tutte le diverse opzioni tecnologiche disponibili TELERISCALDAMENTO URBANO CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto CATEGORIA D Interventi di nuova installazione o ristrutturazione di impianto termico In accordo al Dlgs 195/2005 (Allegato D), per interventi in CATEGORIA A1, A2, A3, in CATEGORIA B2 e B3 ed in CATEGORIA D, è obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento Il comma si applica solamente nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, sentito il gestore La distanza di 1000 m è intesa come tratto calcolato dall accesso all edificio al punto di collegamento con la rete Le disposizioni contenute nel comma dovranno essere rispettate salvo impedimenti di natura tecnico, economica e/o strutturale CONTABILIZZAZIONE INDIVIDUALE DELL ACQUA POTABILE CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione. CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto Per gli interventi in CATEGORIA A1, A2, A3, in CATEGORIA B2, e CATEGORIA B3 è obbligatoria l installazione di contatori individuali di acqua potabile (uno per unità immobiliare), cosi da poter garantire che i costi per l approvvigionamento di acqua potabile, sostenuti dall immobile, vengano ripartiti in base ai consumi reali effettuati da ogni singolo proprietario o locatario. 14 di 30
15 Tali sistemi consentono una contabilizzazione individuale dei consumi di acqua potabile favorendo comportamenti corretti ed eventuali interventi di razionalizzazione dei consumi. 15 di 30
16 Tabella riassuntiva obblighi CATEGORIA INTERVENTI CATEGORIA A1 Tutti gli interventi edilizi di nuova costruzione e interventi di demolizione e ricostruzione CATEGORIA A2 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti riguardanti il 100% della superficie disperdente. 4.1 ORIENTAMENTO EDIFICIO L asse longitudinale principaledeve essere lungo la direttrice est-ovest con una tolleranza di ± 30 Gli ambienti nei quali si svolge la maggior parte della vita abitativa devono essere disposti a sud-est, sud e sud-ovest 4.2 PROTEZIONE SOLE Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. 4.3 FABBISOGNO ENERGETICO PER LA CLIMATIZZAZIO NE INVERNALE E richiesta la certificazione energetica dell immobile almeno in CLASSE B come da classificazione definita dalla DGR 8745/2008 e s.m.i., fatti salvi i valori limite di EPH imposti dalla normativa regionale. E richiesta la certificazione energetica dell immobile almeno in CLASSE B come da classificazione definita dalla DGR 8745/2008 e s.m.i., fatti salvi i valori limite di EPH imposti dalla normativa regionale. 4.5 ISOLAMENTO TERMICO INVOLUCRO 4.6 PRESTAZIONI SERRAMENTI L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. 4.7 SISTEMI DI PRODUZIONE CALORE Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto. Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto 4.8 FONTI RINNOVABILI PER ACS Progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. 4.9 FONTI RINNOVABILI PER ENERGIA PRIMARIA Gli impianti di produzione di energia termica devono garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso a fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per ACS e del 20% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 20% e aumentata al 35%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 35% e aumentata al 50% Gli impianti di produzione di energia termica devono garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso a fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per ACS e del 20% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 20% e aumentata al 35%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 35% e aumentata al 50% 4.10 IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI Calcolare la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installata sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kw, e calcolata secondo la formula indicata. Calcolare la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installata sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kw, e calcolata secondo la formula indicata TELERISCALDA MENTO URBANO Nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento Nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento 4.12 CONTABILIZZAZ IONE ACQUA POTABILE Installazione di contatori individuali di acqua potabile (uno per unita immobiliare). Installazione di contatori individuali di acqua potabile (uno per unita immobiliare). 16 di 30
17 CATEGORIA INTERVENTI CATEGORIA A3 Ristrutturazioni edilizie di edifici esistenti aventi superficie utile superiore a 1000 mq. CATEGORIA B1 Interventi di ristrutturazione su una superficie disperdente maggiore del 25% (non ricadenti nella categoria A) 4.1 ORIENTAMENTO EDIFICIO 4.2 PROTEZIONE SOLE Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. 4.3 FABBISOGNO ENERGETICO PER LA CLIMATIZZAZIO NE INVERNALE OPPURE E richiesta la certificazione energetica dell immobile almeno in CLASSE B come da classificazione definita dalla DGR 8745/2008 e s.m.i., fatti salvi i valori limite di EPH imposti dalla normativa regionale. 4.5 ISOLAMENTO TERMICO INVOLUCRO Rispettare contemporaneam ente tutti i valori massimi di trasmittanza termica U imposti. 4.6 PRESTAZIONI SERRAMENTI L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. 4.7 SISTEMI DI PRODUZIONE CALORE Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto 4.8 FONTI RINNOVABILI PER ACS Progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. 4.9 FONTI RINNOVABILI PER ENERGIA PRIMARIA Gli impianti di produzione di energia termica devono garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso a fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per ACS e del 20% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 20% e aumentata al 35%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 35% e aumentata al 50% 4.10 IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI Calcolare la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installata sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kw, e calcolata secondo la formula indicata TELERISCALDA MENTO URBANO Nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento 4.12 CONTABILIZZAZ IONE ACQUA POTABILE Installazione di contatori individuali di acqua potabile (uno per unita immobiliare). 17 di 30
18 CATEGORIA INTERVENTI CATEGORIA B2 Ampliamenti volumetrici superiori al 20% del volume esistente CATEGORIA B3 Recupero a fini abitativi del sottotetto 4.1 ORIENTAMENTO EDIFICIO 4.2 PROTEZIONE SOLE Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. 4.3 FABBISOGNO ENERGETICO PER LA CLIMATIZZAZIO NE INVERNALE 4.5 ISOLAMENTO TERMICO INVOLUCRO Rispettare contemporaneam ente tutti i valori massimi di trasmittanza termica U imposti. Rispettare contemporaneam ente tutti i valori massimi di trasmittanza termica U imposti. 4.6 PRESTAZIONI SERRAMENTI L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. 4.7 SISTEMI DI PRODUZIONE CALORE Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto 4.8 FONTI RINNOVABILI PER ACS Progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. 4.9 FONTI RINNOVABILI PER ENERGIA PRIMARIA Gli impianti di produzione di energia termica devono garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per ACS e del 15% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 15% e aumentata al 20%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 20% e aumentata al 25%. Gli impianti di produzione di energia termica devono garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per ACS e del 15% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 15% e aumentata al 20%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 20% e aumentata al 25% IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI 4.11 TELERISCALDA MENTO URBANO Nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento Nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento 4.12 CONTABILIZZAZ IONE ACQUA POTABILE Installazione di contatori individuali di acqua potabile (uno per unita immobiliare). Installazione di contatori individuali di acqua potabile (uno per unita immobiliare). 18 di 30
19 CATEGORIA INTERVENTI CATEGORIA C Interventi minori sull edilizia esistente CATEGORIA D Interventi di nuova installazione o ristrutturazione di impianto termico 4.1 ORIENTAMENTO EDIFICIO 4.2 PROTEZIONE SOLE Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi o vetri che ne consentano la schermatura e l oscuramento efficace garantendo un efficace controllo riducendo l'ingresso della radiazione solare in estate del 70%, ma non nella stagione invernale. 4.3 FABBISOGNO ENERGETICO PER LA CLIMATIZZAZIO NE INVERNALE 4.5 ISOLAMENTO TERMICO INVOLUCRO Rispettare contemporaneam ente tutti i valori massimi di trasmittanza termica U imposti. 4.6 PRESTAZIONI SERRAMENTI L utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (U), riferita all intero sistema (telaio e vetro), non superiore a 1,6 W/m2K. Utilizzo di chiusure trasparenti che separano l ambiente esterno dagli ambienti non dotati di impianto di riscaldamentccon (U) inferiore a 2,6 W/m2K. 4.7 SISTEMI DI PRODUZIONE CALORE Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto Si devono 'impiegare sistemi di produzione di calore ad alto rendimento come definiti nel DGR 8745 del e s.m.i. Per rifacimento dei sistemi di emissione, distribuzione e di generazione del calore, l efficienza globale media stagionale dell impianto termico per il riscaldamento dovrà rispettare il valore imposto 4.8 FONTI RINNOVABILI PER ACS Progettare l impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria) attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. 4.9 FONTI RINNOVABILI PER ENERGIA PRIMARIA Gli impianti di produzione di energia termica devono garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per ACS e del 15% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. A partire dal 01 gennaio 2013 la percentuale del 15% e aumentata al 20%. A partire dal 01 gennaio 2015 la percentuale del 20% e aumentata al 25% IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI 4.11 TELERISCALDA MENTO URBANO Nel caso di presenza di tratte di rete funzionante a una distanza inferiore a metri oppure in presenza di progetti o programmi approvati, obbligatoria la predisposizione delle opere riguardanti l involucro edilizio e gli impianti, necessarie a consentire il collegamento a reti di teleriscaldamento 4.12 CONTABILIZZAZ IONE ACQUA POTABILE 19 di 30
20 AI FINI DELLA DIMOSTRAZIONE DEL RISPETTO DEI LIMITI IMPOSTI DAL PRESENTE ALLEGATO ENERGETICO, LA RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL ALLEGATO B DELLA DGR 8745/2008, DOVRA ESSERE CORREDATA DA UNA DICHIARAZIONE DI OTTEMPERANZA, SOTTOSCRITTA DAL TECNICO INCARICATO, CHE RIASSUMA LA VERIFICA DI TUTTI I VALORI MINIMI PRESCRITTI. 20 di 30
21 5 SUGGERIMENTI 5.1 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA In tutte le CATEGORIE di interventi dovrebbero essere realizzati con tutti gli accorgimenti per limitare l uso della climatizzazione estiva. Per l installazione degli impianti di climatizzazione estiva si suggerisce che: nei nuovi edifici si privilegino soluzioni di impianto centralizzato; i componenti esterni degli impianti (torri evaporative condensatori, unità motocondensanti, ecc.) non rechino disturbo dal punto di vista acustico, termico o non siano visibili dal fronte stradale o affacciati su suolo pubblico, ovvero siano integrati a livello progettuale; realizzati in modo da consentire un agevole manutenzione ai fini di prevenire il rischio di legionellosi; Per l installazione degli impianti di climatizzazione estiva si suggerisce la realizzazione in appositi cavedi per il passaggio dei canali in caso di impianto centralizzato, o nicchie, o idonee rientranze per l alloggiamento dei componenti esterni. Ove ciò descritto non fosse tecnicamente possibile rispettare le norme tecniche ed estetiche di tutela del paesaggio, la realizzazione è subordinata al parere vincolante della Commissione Paesaggio. 5.2 SISTEMI SOLARI PASSIVI In tutte le CATEGORIE di interventi le serre e i sistemi passivi per la captazione e lo sfruttamento dell energia solare non sono computati ai fini volumetrici se il guadagno energetico e pari o superiore al 10% del fabbisogno complessivo dell edificio. Le serre possono essere applicate sui balconi o integrate nell organismo edilizio, purché rispettino tutte le seguenti condizioni: dimostrino, attraverso calcoli energetici che il progettista dovrà allegare al progetto, la loro funzione di riduzione dei consumi di combustibile per riscaldamento invernale, attraverso lo sfruttamento passivo e/o attivo dell energia solare e/o la funzione di spazio intermedio; siano integrate nelle facciate esposte nell angolo compreso tra sud/est e sud/ovest; 21 di 30
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