LA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi

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1 LA COMUNICAZIONE Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi

2 Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale vuol dire «mettere in comune», ossia condividere con gli altri pensieri, opinioni, esperienze, sensazioni e sentimenti. Comunicare, non significa semplicemente parlare, ma presuppone necessariamente una relazione e quindi uno scambio.

3 TIPI DI COMUNICAZIONE La comunicazione sociale, nota come comunicazione di massa, viene realizzata da una o poche persone ed è rivolta a molti individui (televisione, stampa, radio, ecc.) La comunicazione interpersonale coinvolge due o più persone e si basa sempre su una relazione in cui gli interlocutori si influenzano a vicenda.

4 LA COMUNICAZIONEINTERPERSONALE La comunicazione interpersonale a sua volta si divide in : «Comunicazione verbale» che avviene attraverso l'uso del linguaggio sia scritto che orale e che dipende da precise regole sintattiche e grammaticali. «Comunicazione non verbale» che avviene senza l'uso delle parole attraverso vari canali: sguardo, gesti, posture, andature, abbigliamento. «Comunicazione para verbale» che riguarda soprattutto la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le risate, il silenzio ed altre espressioni sonore (schiarirsi la voce, tamburellare, far suoni) e il giocherellare con oggetti.

5 COMUNICAZIONE VERBALE La comunicazione verbale è quella comunicazione che viene svolta attraverso l uso del linguaggio sia scritto che orale.

6 COMUNICAZIONE NON VERBALE La comunicazione non verbale invece, avviene non con l uso delle parole, ma con l uso di segnali, gesti ecc. Per esempio per strada, al semaforo: il colore rosso fa capire che bisogna fermarsi, il giallo, che bisogna procedere con prudenza perché a breve potrebbe scattare il rosso e il verde che indica la possibilità di procedere liberamente.

7 Emittente: (o mittente) chi trasmette il messaggio, ad esempio l'insegnante che sta spiegando una regola grammaticale della lingua italiana. Destinatario: (o ricevente) colui al quale è destinato il messaggio, nell'esempio, gli alunni della classe. Canale: mezzo fisico: che fa da supporto a un messaggio permettendogli di arrivare al ricevente. Per esempio l'aria attraverso la quale si propagano le onde sonore prodotte dalle parole dell'insegnante. Messaggio: l'informazione che si vuole trasmettere, le frasi che l'insegnante pronuncia per spiegare la regola. ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA COMUNICAZIONE

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9 Codice: insieme dei simboli e delle regole sintattiche utilizzati nella comunicazione; deve essere condiviso almeno in parte dall'emittente e dal destinatario. Per esempio la lingua (nel nostro caso quella italiana), un codice che potrebbe essere non completamente codificabile per alcuni alunni, addirittura incomprensibile per un ragazzo straniero da poco inserito nella classe. Informazione: la notizia o l'insieme di notizie riguardanti un certo argomento. Ad esempio, l'uso del verbo nella lingua italiana. Contesto: è la situazione in cui la comunicazione avviene o a cui si riferisce. Diversi contesti possono dare allo stesso messaggio significati totalmente differenti.

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11 Spesso riteniamo che il modo migliore per comunicare sia il codice verbale (o meglio il parlare). Ma esistono altri codici: Acustici: il citofono ci avvisa che c è qualcuno alla porta Visivi: guardando l orologio possiamo sapere che ore sono Gestuali: alcuni movimenti del corpo possono comunicare paura, emozione, disperazione ecc. Iconici: Un immagine come quella dei segnali stradali ci indica come comportarci in strada.

12 Il rapporto tra significato e significante

13 Considerato che il segno indica in generale qualcosa, quindi, comunica, possiamo dire che la semiologia è la disciplina che studia i segni, mentre la semiotica studia i fenomeni di significazione e di comunicazione. Per significazione, infatti, si intende ogni relazione che lega qualcosa di materialmente presente a qualcos'altro di assente, per esempio, la luce rossa del semaforo significa, "stop". Inoltre, ogni volta che si mette in pratica o si usa una relazione di significazione si attiva un processo di comunicazione, per esempio, il semaforo è rosso e quindi devo fermarmi con l'auto. Possiamo dire che le relazioni di significazione sono alla base dei processi di comunicazione.

14 Il significato, rappresentazione mentale, corrisponde a un emissione vocale riconosciuta e definita significante. CANE Significante e significato costituiscono l unità di base del linguaggio. Se dico cane, l'espressione vocale cane è il significante, il concetto "cane" è il significato e il segno si riferisce ad entrambi.

15 Ferdinand de Saussure (Ginevra ) fu un linguista e semiologo, considerato il fondatore della linguistica moderna. Egli si occupò in gran parte della relazione tra significante e significato.

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