Federico Zeni Photo

Transcript

1

2 1

3 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 UN PO' DI STORIA... 5 LA DIFFICLTOA' DI UTILIZZO... 5 CONCLUSIONI.. 6 GALLERIA IMMAGINI 7 NOTE 9 2

4 INTRODUZIONE Ho scoperto il "Trioplan" (così viene chiamato nel mondo fotografico) un paio di anni fa, affascinato dal magico sfocato che riesce a creare, dai colori che si riescono a percepire e dal suo particolare fascino retrò che trasmette. Prima di tutto non è stato per nulla facile trovarlo e soprattutto ad un prezzo accettabile, purtroppo quando è stato riscoperto da una famosa fotografa straniera in pochissimo tempo ha acquistato un valore inestimabile portando i fortunati possessori a vendere l'usato a prezzi astronomici. Ho fatto un piccolo sacrificio e trovando un usato immacolato non ho saputo resistere a portarlo a casa, cose che non rimpiangerò mai perchè mi ha dato la possibilità di realizzare foto che prima nemmeno mi sognavo. Ovviamente questa lente non è per nulla facile da gestire, va capita e interpretata e soprattutto deve piacere il suo stile; se siete alla ricerca di soggetti ultranitidi questa non è la lente che fa per voi, ma se volete magia, sentimento o avete una mente astratta questo è l'oggetto dei desideri! In questo articolo ho voluto descrivere in che modo lo interpreto e lo utilizzo personalmente, oltre a indicare qualche nozione tecnica utile per capire la lente. Ricordo che questo articolo è realizzato in base alla mia esperienza di fotografo, se avete dubbi, consigli, commenti e critiche potete scrivermi direttamente a info.federicozeniphoto@gmail.com. Dopo di che vi auguro una buona lettura ;-) Tutte le immagini inserite nel presente documento sono state realizzate e di esclusiva proprietà di Zeni Federico, protette dalle leggi internazionali sul Copyright. Le immagini non possono essere duplicate, copiate, manipolate, modificate, commercializzate, pubblicate, archiviate, anche solo parzialmente senza autorizzazione scritta del proprietario; qualsiasi utilizzo non autorizzato costituisce violazione del Copyright. La richiesta di autorizzazione di utilizzo delle immagini mi può essere inoltrata mediante posta elettronica scrivendo a info.federicozeniphoto@gmail.com. 3

5 MEYER GOERLITZ TRIOPLAN 100MM F/2,8 4

6 UN PO' DI STORIA Il Mayer Goerlitz Trioplan 100mm f/2,8 è una lente prodotta negli anni 60 appunto dall'azienda tedesca Meyer Goerlitz, è completamente in metallo e ha uno schema ottico molto semplice composto da sole tre lenti e sedici lamelle. Questa composizione permette uno sfocato molto particolare e pittorico; inoltre soffre molto il flare se usato in controluce e ha parecchia aberrazione cromatica. Qualitativamente non è gran che ma si può recuperare qualcosa chiudendo di un paio di diaframmi. L'obiettivo è completamente manuale con una ghiera dei diaframmi e una per la messa a fuoco. Il Trioplan montato con attacco M42 Il Trioplan visto lateralmente LA DIFFICOLTA' DI UTILIZZO Utilizzare il Trioplan è tutt'altro che semplice. Innanzitutto lo si può trovare in due versioni, con attacco "Exakta mount" o "M42" e per entrambe servirà un anello adattatore per poterlo montare sulle reflex attuali, che siano full frame o aps-c (Canon). Nascendo come obiettivo da ritratto il Trioplan ha una distanza minima di messa a fuoco di circa 1,2 metri, non molto ideale per la macrofotografia o comunque per le riprese ravvicinate, ma si può ovviare a questo problema aggiungendo dei tubi di prolunga riducendo di parecchio la distanza per poter riprendere ottimamente anche i soggetti più piccoli. Il sistema esposimetrico è molto particolare, serve molta pratica e tentativi per capire come lavora ma con un po' di pazienza si arriva presto al risultato sperato. Il mio consiglio è di utilizzare la modalità manuale della propria reflex in modo di avere il controllo al 100%. La luce è fondamentale: usare questa lente in una giornata nuvolosa e con pochi contrasti porta a risultati poco soddisfacenti. Utilizzarlo invece in giornate con la luce calda dell'alba e del tramonto o addirittura in luce forte permette dei risultati meravigliosi e molto particolari. Meglio ancora l'utilizzo in controluce che se ripreso nel modo giusto (di solito alla massima apertura f/2,8) porta a ricreare il famoso effetto "pallinato" di cui questa lente negli ultimi anni si è contraddistinta. 5

7 L'unica nota dolente di questa fantastica lente è la nitidezza: purtroppo la qualità lascia un po' a desiderare, soprattutto se la messa a fuoco non è più che perfetta. La messa a fuoco non è per nulla semplice: nel mirino si fa molta fatica a vedere precisamente il punto di messa a fuoco esatto quindi consiglio di utilizzare il live view della reflex con relativo ingrandimento per essere il più precisi possibile. Ovviamente l'esposizione in live view è sempre sballata e dopo aver messo a fuoco correttamente va sistemato il tutto. Una volta acquisita dimestichezza con la messa a fuoco si può cominciare a provare ad usarlo anche a mano libera, cosa che faccio molto spesso e a dir la verità mi ci trovo anche meglio. CONCLUSIONI Il Trioplan è un obiettivo magico che se interpretato nel modo giusto regala vere soddisfazioni. E' chiaro che serve parecchia pratica per arrivare a ottimi risultati e non bisogna abbattersi se all'inizio non si capisce il meccanismo. Per me è una lente che non può mancare nel corredo di un fotografo naturalista perchè con esso si può facilmente uscire dagli schemi regalando vere emozioni. Purtroppo la sua recente notorietà porta a pagarlo cifre assurde per l'oggetto che è, oltretutto non è per nulla semplice trovarlo sul mercato. Se siete sognatori e amanti degli effetti astratti questa è la lente che fa per voi. Federico 6

8 7

9 8

10 NOTE 9

11 10