I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2006

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1 I primati di nel mercato del lavoro nel 2006 Giugno 2007

2 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati ISTAT relativi all indagine continua sulle forze di lavoro riferiti alla media 2006.

3 Indice I dati sul mercato del lavoro. 3 Glossario.. 4 Il tasso di attività 5 Nel 2006 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività 7 prima per tasso di attività totale, maschile e femminile tra le grandi province italiane A nel 2006 cresce il tasso di attività di oltre tre punti percentuali... 9 Il tasso di occupazione 11 L occupazione nello scenario italiano Anche nel 2006 l Emilia-Romagna è la regione con il più elevato tasso di occupazione Nel 2006 l Emilia-Romagna è la regione in cui lavorano più donne Anche nel 2006 risulta prima per tasso di occupazione tra le grandi province italiane 16 A nel 2006 cresce il tasso di occupazione di ben tre punti percentuali 17 La struttura dell occupazione a Il tasso di disoccupazione 19 La disoccupazione nello scenario nazionale Anche per il tasso di disoccupazione l Italia manifesta divari territoriali molto ampi... 22, tra le grandi province italiane, è quella con il tasso di disoccupazione più basso.. 23 Nel 2006 il tasso di disoccupazione a si mantine sotto il 3% Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a

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5 I dati sul mercato del lavoro I dati utilizzati per l analisi sono tratti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro dell Istat. La rilevazione è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d anno. Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. Per ciascun trimestre vengono intervistati circa 175 mila individui residenti in comuni di tutte le provincie del territorio nazionale. Tutti i comuni capoluoghi di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna provincia sono presenti nel campione in modo permanente, gli altri entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie che vengono successivamente intervistate. A tal proposito le analisi effettuate a livello nazionale dall Istat hanno evidenziato come gli aumenti di occupati nel corso del 2006 siano in buona parte spiegati dal progressivo aumento, a seguito della regolarizzazione, della popolazione immigrata iscritta in anagrafe. 3

6 Glossario Forze di lavoro: Occupati: Persone in cerca di occupazione: Inattivi: Tasso di attività: Tasso di occupazione: Tasso di disoccupazione: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattie). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. - Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l'assenza non supera i tre mesi. comprendono le persone non occupate tra i 15 anni e 74 anni che: - hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista. - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro. comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di attività e del tasso di inattività è pari al 100%. rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. 4

7 Il tasso di attività

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9 Nel 2006 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività Sulla base dei dati ISTAT tratti dalla indagine campionaria sulle forze di lavoro, nel 2006 a livello nazionale il tasso di attività è risultato pari al 62,7%, quattro decimi di punto in più rispetto al Emilia-Romagna Trentino A.A. Lombardia Valle d Aosta Tasso di attività per regione Anno 2006 (dati in percentuale) 71,9 69,5 69,1 69,1 L aumento ha coinvolto il Centro ed il Nord, mentre continua il calo nel Mezzogiorno. Veneto Toscana Marche 68,3 68,1 67,5 Tasso di attività anni per sesso e ripartizione geografica nel 2006 Ripartizioni geografiche Maschi e femmine Valori % Variazioni % su 2005 Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Femmine Totale 62,7 74,6 50,8 0,4 0,3 0,4 Nord 68,9 78,1 59,5 0,7 0,6 0,9 Nord-ovest 68,3 77,6 59,0 0,7 0,4 1,0 Nord-est 69,6 78,8 60,2 0,8 0,8 0,8 Centro 66,0 76,3 56,0 0,8 1,2 0,5 Mezzogiorno 53,2 69,3 37,3-0,4-0,6-0,2 Piemonte Friuli-V.Giulia Umbria Liguria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata 67,5 67,2 66,3 65,6 64,2 62,7 61,7 58,7 58,2 56,2 Tra le regioni italiane l Emilia-Romagna registra nel 2006, come nell anno precedente, il tasso di attività totale più elevato. 7 Puglia 52,5 Calabria 52,4 Sicilia 52,1 Campania 50,7 20,0 40,0 60,0 80,0

10 prima per tasso di attività totale, maschile e femminile tra le grandi province italiane Tasso di attività nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 74,6 Tasso di attività maschile nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 80,6 Tasso di attività femminile nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 68,6 Firenze 70,9 Verona 79,6 Firenze 64,2 Milano 70,8 Milano 78,3 Milano 63,3 Verona 69,7 Firenze 77,7 Verona 59,4 Torino 66,6 Venezia 77,5 Torino 58,4 Roma 66,3 Roma 77,1 Roma 56,1 Venezia 66,2 Torino 74,8 Genova 56,0 Genova 64,6 Bari 73,6 Venezia 54,7 Messina 54,7 Genova 73,2 Messina 41,4 Bari 54,6 Palermo 68,7 Palermo 37,8 Palermo 52,9 Messina 68,4 Bari 35,8 Catania 49,9 Catania 67,5 Catania 33,1 Napoli 48,8 Napoli 66,8 Napoli 31,4 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Nel 2006 risulta prima per tasso di attività totale, maschile e femminile tra le province il cui capoluogo al censimento 2001 aveva una popolazione superiore ai abitanti. 8

11 A nel 2006 cresce il tasso di attività di oltre 3 punti percentuali Tasso di attività Italia Emilia Romagna Tasso di attività maschile Italia Emilia Romagna Tasso di attività femminile Italia Emilia Romagna ,7 71,9 74, ,6 79,3 80, ,8 64,3 68, ,4 71,1 71, ,4 78,7 77, ,4 63,4 65, ,5 70,9 71, ,5 78,3 77, ,6 63,4 65,9 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Nel 2006 in provincia di il tasso di attività si mostra in sensibile ripresa (74,6%), dopo la leggera flessione registrata nel I dati si mantengono comunque, per tutti e tre gli anni, al di sopra del dato regionale (71,9% nel 2006) e in misura ancora più sensibile di quello nazionale (62,7%). 9

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13 Il tasso di occupazione

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15 L occupazione nello scenario italiano Tasso di occupazione per provincia (valori percentuali) A livello nazionale il numero di persone occupate ha raggiunto nel 2006 circa 23 milioni di unità, in aumento dell 1,9% rispetto al Il tasso di occupazione sale al 58,4% in aumento dello 0,9%. Anche per quanto concerne il lavoro l Italia è caratterizzata da notevoli disuguaglianze territoriali. Si tratta di differenze piuttosto consolidate: le cinque regioni che hanno il migliore tasso di occupazione nel 2006, infatti, sono le stesse dell anno prima, come è successo anche per le cinque peggiori. La regione con il più elevato livello di occupazione è l Emilia-Romagna, mentre il primato negativo spetta alla Campania. COMUNE DI BOLOGNA. 13

16 69,4 67,5 67,0 66,6 65,5 64,8 64,8 64,8 64,4 COMUNE DI BOLOGNA Anche nel 2006 l Emilia-Romagna è la regione con il più elevato tasso di occupazione 80,0 Tasso di occupazione per regione Anno 2006 (dati in percentuale) 62,9 62,4 59,3 58,4 57,6 60,0 52,3 52,3 50,3 45,7 45,6 45,0 44,1 40,0 20,0 Emilia-Romagna Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Lombardia Veneto Toscana Piemonte Friuli-Venezia Giulia Marche L Emilia-Romagna (69,4%), il Trentino-Alto Adige (67,5%) e la Valle d Aosta (67,0%) sono le regioni con il tasso di occupazione più elevato. Sono invece tutte al Sud le regioni con il valore più basso: si tratta della Campania (44,1%), della Sicilia (45,0%) e della Calabria (45,6%). L Emilia-Romagna rappresenta oltre il 40% dell intero aumento di occupazione registrato nel 2006 in tutto il Nord-Est (in termini assoluti occupati in più rispetto al 2006). 14 Umbria Liguria Lazio Italia Abruzzo Molise Sardegna Basilicata Puglia Calabria Sicilia Campania

17 Nel 2006 l Emilia-Romagna è la regione in cui lavorano più donne 80,0 Tasso di occupazione femminile per regione Anno 2006 (dati in percentuale) 60,0 61,5 58,5 56,9 56,5 55,9 55,0 54,8 53,8 53,6 53,4 52,6 47,9 46,3 44,7 40,0 38,2 38,1 34,3 31,7 29,5 28,5 28,4 20,0 0,0 Emilia-Romagna Valle d'aosta Trentino-Alto Adige Lombardia Piemonte Toscana Friuli-Venezia Giulia Marche Veneto Umbria Se si approfondisce anche l articolazione per genere l Emilia-Romagna, la Valle d Aosta e il Trentino-Alto Adige registrano nel 2006 i tassi di occupazione femminile più alti. La Campania, la Puglia e la Sicilia presentano invece la situazione più sfavorevole per la componente femminile. In queste regioni, infatti, la quota di donne tra i 15 e i 64 anni che hanno un lavoro è pari a meno della metà di quella dell Emilia-Romagna. 15 Liguria Lazio Italia Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Calabria Sicilia Puglia Campania

18 Anche nel 2006 risulta prima per tasso di occupazione tra le grandi province italiane Tasso di occupazione nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) Tasso di occupazione maschile nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) Tasso di occupazione femminile nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 72,4 78,6 66,1 Milano 68,1 Verona 78,1 Milano 60,5 Firenze 67,7 Milano 75,6 Firenze 60,1 Verona 66,8 Firenze 75,4 Torino 55,5 Torino 63,8 Venezia 75,0 Verona 55,1 Venezia 62,8 Roma 72,5 Genova 52,2 Roma 61,4 Torino 72,2 Roma 51,0 Genova 61,2 Genova 70,4 Venezia 50,4 Messina 48,8 Bari 65,2 Messina 35,7 Bari 47,3 Messina 62,2 Bari 29,6 Catania 43,7 Catania 60,3 Palermo 28,6 Palermo 43,0 Napoli 58,8 Catania 27,8 Napoli 41,5 Palermo 58,1 Napoli 24,8 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Tutte le grandi province del Centro-Nord hanno raggiunto nel 2006 tassi di occupazione sensibilmente superiori alla media nazionale: tra queste conserva la prima posizione con un valore elevatissimo (72,4% il dato totale). Molto significativo anche il primato provinciale nella graduatoria dei tassi di occupazione maschili e femminili. 16

19 A nel 2006 cresce il tasso di occupazione di ben 3 punti percentuali Tasso di occupazione 2006 Italia Emilia Romagna 58,4 69,4 72,4 Tasso di occupazione maschile 2006 Italia Emilia Romagna 70,5 77,1 78,6 Tasso di occupazione femminile ,3 Italia Emilia Romagna 61,5 66, ,5 68,4 69, ,7 76,6 75, ,3 60,0 63, ,4 68,3 69, ,7 76,2 75, ,2 60,2 63,7 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Nel triennio il tasso di occupazione per la provincia di è risultato stabile al 69,4% nel 2004 e nel 2005, mentre sale sensibilmente nel 2006 (72,4%). Questo forte aumento del tasso di occupazione ha ulteriormente accentuato il divario con il valore medio regionale (69,4%) e con quello nazionale (58,4%). 17

20 La struttura dell occupazione a L occupazione a si caratterizza per la presenza di oltre 7 dipendenti ogni 10 lavoratori In relazione alla struttura economica il settore dei servizi, pur in calo relativo rispetto al 2005, è caratterizzato dal maggior numero di occupati (quasi il 65% pari a unità). Di questi, 7 su 10 sono lavoratori dipendenti. Nell industria lavora quasi il 33% degli occupati ( persone, in più rispetto al 2005) e la quota di lavoratori dipendenti (78,9%) è più elevata di quella che registra il settore dei servizi. Se si considera l industria in senso stretto (che esclude il settore delle costruzioni) la percentuale di occupati si riduce al 26,8%. In tal caso i dipendenti sono quasi l 85%. L agricoltura riveste un ruolo residuale occupando il 2,7% degli addetti, dei quali il 24,8% è costituito da lavoratori dipendenti ed il 72,2% da autonomi ,5% Occupati per settore di attività economica nella provincia di nel ,7% 32,8% Agricoltura Industria Servizi

21 Il tasso di disoccupazione

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23 La disoccupazione nello scenario nazionale Tasso di disoccupazione per provincia (valori percentuali) Nel 2006 il tasso di disoccupazione a livello nazionale si posiziona al 6,8%, nove decimi di punto in meno rispetto al Per l Unione Europea a 25 paesi il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro è pari al 7,9%. Rispetto alla media nazionale, il tasso di disoccupazione più basso si registra in Trentino-Alto Adige (2,8%), Valle d Aosta (3,0%) ed Emilia-Romagna (3,4%); le regioni con il tasso più alto sono invece Sicilia (13,5%), Campania e Calabria (entrambe al 12,9%). COMUNE DI BOLOGNA. 21

24 Anche per il tasso di disoccupazione l Italia manifesta divari territoriali molto ampi 15,0 Tasso di disoccupazione per regione Anno 2006 (dati in percentuale) 12,8 12,9 12,9 13,5 10,0 10,0 10,5 10,8 6,5 6,8 7,5 5,0 2,8 3,0 3,4 3,5 3,7 4,0 4,0 4,5 4,8 4,8 5,1 0,0 Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lombardia Piemonte Veneto Marche Liguria In Sicilia la disoccupazione è circa quattro volte più elevata delle tre regioni (Trentino-Alto Adige, Valle d Aosta ed Emilia-Romagna) caratterizzate dal livello più basso. Nella disaggregazione per genere, Sicilia e Campania fanno parte del gruppo delle quattro regioni con il tasso di disoccupazione più elevato sia per la componente maschile sia per quella femminile. Per altro verso, il primato del Trentino-Alto Adige, della Valle d Aosta e dell Emilia Romagna è il frutto di bassi valori per entrambi i sessi. 22 Toscana Umbria Abruzzo Italia Lazio Molise Basilicata Sardegna Puglia Calabria Campania Sicilia

25 , tra le grandi province italiane, è quella con il tasso di disoccupazione più basso Tasso di disoccupazione nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 2,9 Verona Tasso di disoccupazione maschile nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 1,8 Tasso di disoccupazione femminile nelle grandi province Anno 2006 (dati in percentuale) 3,5 Milano 3,9 2,4 Milano 4,4 Verona 4,0 Firenze 2,8 Torino 5,0 Torino 4,1 Venezia 3,2 Firenze 6,4 Firenze 4,4 Torino 3,4 Genova 6,7 Genova 5,1 Milano 3,4 Verona 7,2 Venezia 5,1 Genova 3,8 Venezia 7,8 Roma 7,2 Roma 5,9 Roma 9,1 Messina 10,7 Messina 8,9 Messina 13,7 Catania 12,3 Catania 10,5 Catania 15,9 Bari 13,3 Bari 11,3 Bari 17,2 Napoli 14,8 Napoli 11,9 Napoli 20,9 Palermo 18,6 Palermo 15,4 Palermo 24,1 0,0 20,0 0,0 20,0 0,0 10,0 20,0 30,0 Nel 2006 registra il tasso di disoccupazione più basso (2,9%) tra le grandi province italiane, seguita da Milano, Verona e Torino. 23

26 Nel 2006 il tasso di disoccupazione a si mantiene sotto il 3% Tasso di disoccupazione ,4 2,9 6,8 Italia Emilia Romagna Tasso di disoccupazione maschile ,6 2,4 5,4 Italia Emilia Romagna Tasso di disoccupazione femminile ,3 3,5 8,8 Italia Emilia Romagna ,8 2,7 7, ,7 1,9 6, ,3 3,7 10, ,7 3,1 8, ,7 2,6 6, ,0 3,6 10,5 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Nel 2006 il tasso di disoccupazione in provincia di risulta particolarmente contenuto (2,9%), anche se in lievissima ripresa rispetto al minimo raggiunto nel 2005 (2,7%). I dati risultano nettamente inferiori a quelli registrati a livello nazionale dove il dato, seppure in continua discesa, si ferma nel 2006 al 6,8%. A livello regionale il tasso di disoccupazione (3,4%) risulta pari alla metà del dato nazionale. 24

27 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Forze di lavoro, occupati e persone in cerca di occupazione in provincia di nel 2006 (valori medi in migliaia) Maschi Femmine Totale Forze di lavoro in complesso Occupati in complesso Persone in cerca di occupazione Occupati per settore di attività economica e posizione nella provincia di nel 2006 (valori medi in migliaia) Occupati Var. assulta sul 2005 Var. % sul 2005 Agricoltura Dipendenti [3] [-1] -25,0 Indipendenti ,8 Totale ,8 Industria Dipendenti ,0 Indipendenti ,8 Totale ,7 di cui:in senso stretto Dipendenti ,7 Indipendenti ,7 Totale ,1 Servizi Dipendenti ,7 Indipendenti ,7 Totale ,0 Totale Dipendenti ,8 Indipendenti ,9 Totale ,6 (1) La stima contrassegnata con [. ] presenta un errore campionario superiore al 25%; se ne sconsiglia pertanto l'utilizzo. 25