REGOLAMENTO DEL S.A.A.T.
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- Edmondo Poli
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1 REGOLAMENTO DEL S.A.A.T. OBIETTIVI GENERALI Scopo generale dell affidamento familiare è quello di tendere ad inserire un bambino che presenta disadattamento in un sistema di rapporti affettivi armonici, laddove la famiglia naturale si trovi nell incapacità o impossibilità, temporanea o definitiva, di assicurarglieli. L affidamento familiare è una indicazione di scelta fra le altre indicazioni alternative (inserimento in istituto o in comunità, attuati sulla base di criteri psicosociali). L affidamento può essere di tipo residenziale, diurno o per brevi e brevissimi periodi. Nell Ambito NA4 gli obiettivi che il S.A.A.T. intende perseguire sono i seguenti: - Promuovere la cultura dell affidamento familiare all interno di una politica di sostegno alla famiglia e alla genitorialità; - Individuare/selezionare coppie e/o le persone disponibili all affidamento; - Formare/aggiornare le coppie e/o le persone disponibili all affidamento; - Istituire l Anagrafe di ambito degli Affidatari; - Curare l abbinamento minore affidatario; - Assegnare i casi di affido agli operatori; - Predisporre l utilizzo di progetti individualizzati; - Elaborare le relazioni periodiche da inviare alla Regione Campania; - Creare la banca dati affido dell ambito. ATTIVITA Le attività previste dal servizio per raggiungere i suddetti obiettivi sono le seguenti: Punto 1: Promuovere la cultura dell affidamento familiare all interno di una politica di sostegno alla famiglia e alla genitorialità, le attività prevalenti dovranno essere quelle di informazione e orientamento attraverso la gestione di uno sportello informativo in cui sia possibile accogliere famiglie o singoli interessati nonché svolgere funzione di ascolto per minori, famiglie di origine o affidatarie; una ulteriore attività per questo obiettivo dovrà essere la sensibilizzazione all affido e la promozione del servizio attraverso la produzione di materiali informativi, materiali divulgativi, incontri con possibili referenti, incontri con gruppi di famiglie o singoli; Punto 2: Individuare/selezionare coppie e/o le persone disponibili all affidamento le attività prevalenti dovranno essere, oltre quelle precedenti di informazione, orientamento e ascolto, anche quelle di counseling attraverso colloqui di primo e secondo livello per verificare la disponibilità, motivazioni e aspettative nei confronti dell affido; Punto 3: Formare/aggiornare le coppie e/o le persone disponibili all affidamento, l attività prevalente dovrà essere quella della formazione, attraverso l organizzazione e la gestione di percorsi di formazione e aggiornamento sull affido, coerenti con le linee guida regionali, nonché l attività di informazione e di orientamento su iniziative sul tema dell affido, anche se realizzate da altri; Punto 4: Istituire l Anagrafe di ambito degli Affidatari, le attività prevalenti dovranno essere l analisi delle richieste da parte delle famiglie o di singole persone, la verifica della disponibilità, del percorso intrapreso presso il SAT e degli impegni che i richiedenti intendono assumersi, il conferimento dell idoneità all affido. Per la
2 responsabilità istituzionale di cui questo obiettivo risente sarà necessario predisporre un apposita commissione istituzionale che svolga le suddette attività. Punto 5 e 6: Curare l abbinamento minore affidatario e Assegnare i casi di affido agli operatori, le attività dovranno essere quelle di: analisi del caso presentato dai servizi sociali professionali attraverso il loro referente territoriale; cura dell abbinamento del minore/i con la famiglia affidataria o della singola persona affidataria, in considerazione dei rispettivi contesti socio-culturali di appartenenza; assegnazione del caso di affido ad un operatore secondo le disponibilità del S.A.A.T. Per la responsabilità istituzionale di cui questi obiettivi risentono sarà necessario, così come il precedente punto 4, che le suddette attività siano svolte da una specifica commissione istituzionale meglio descritta nel paragrafo organizzazione. Punto 7: Predisporre l utilizzo di progetti individualizzati, le attività sono la programmazione e la gestione del sostegno e dell assistenza da fornire sia alla famiglia di origine che a quella affidataria. Per ogni caso di affido sarà necessario opportuno prevedere l elaborazione di un progetto individualizzato, curato dagli operatori del SAT in collaborazione con gli assistenti sociali territoriali e gli operatori di altri enti eventualmente coinvolti; come da allegato a) parte integrante del presente atto; Punto 8: Elaborare le relazioni periodiche da inviare alla Regione Campania, le attività dovranno essere la stesura di relazioni contenenti le attività svolte dal servizio nell annualità e dovranno comprendere anche la valutazione sui casi di affido realizzati; Punto 9: Creare la banca dati affido dell ambito, le attività dovranno riguardare l elaborazione di strumenti di raccolta dati utili alla costituzione di una banca dati di ambito. Tali dati dovranno periodicamente inviati al sistema informativo regionale. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO L intero iter affidatario si svolge in stretta collaborazione con il Servizio Sociale del Comune di appartenenza. In particolare per l espletamento delle attività previste ai punti 4, 5 e 6 si istituisce una commissione istituzionale affido e adozione, denominata Commissione S.A.A.T., composta dal Coordinatore dell Ufficio di Piano, in qualità di presidente, dal referente dei comuni dell ambito che hanno partecipato al percorso di formazione promosso dalla Regione Campania sull adozione: per i Comuni di Pozzuoli e Quarto; dal referente dei servizi sociali del Comune di Bacoli e dal dirigente dei servizi sociali del Comune di Monte di Procida, dal referente dell ASL NA2 che ha partecipato al percorso di formazione promosso dalla Regione Campania sull adozione, dai referenti dell area minori e responsabilità familiari dell Ufficio di piano dell Ambito NA4. Alla suddetta commissione perveranno le proposte di affido, da ogni comune dell ambito, attraverso i suddetti referenti comunali. La commissione S.A.A.T. provvederà ad istruire la pratica di affido che, successivamente, sarà formalizzata con dispositivo del Dirigente dei Servizi Sociali Territoriali del Comune di residenza del minore affidato. Tale dispositivo dovrà comprendere, come indicano le linee guida regionali per l affido, la stipula di una polizza assicurativa a garanzia del minore affidato e della famiglia affidataria. Si precisa che i costi della suddetta polizza assicurativa sono a carico del Comune di residenza del minore.
3 PERSONALE Il Comune attua tale particolare servizio a mezzo dei seguenti Operatori convenzionati ai sensi della 328/00: Coordinatore Assistenti Sociali Psicologo Educatori, che lavorano in stretta collaborazione con il Servizio Sociale Territoriale competente. Con l istituzione del S.A.A.T., pur mantenendo gli assetti organizzativi precedenti, che prevedono l allocazione degli operatori convenzionati presso le sedi dei Servizi Sociali Territoriali dei Comuni dell Ambito NA4 e, per il Comune di Pozzuoli presso i gruppi operativi dei Servizi Territoriali, si prevede, in caso di necessità e/o di mancanza di casi assegnabili agli operatori, lo spostamento degli stessi operatori in altre sedi dell Ambito NA4 secondo quanto stabilito dalla commissione. LE FAMIGLIE AFFIDATARIE: REQUISITI Gli affidatari vengono individuati tra coloro che si sono dichiarati disponibili e per i quali il Servizio Affido orienterà la selezione sulla base dei seguenti requisiti, ricercati nella famiglia affidataria: qualità affettive ed educative suscettibili di assicurare al minore accettazione, controllo e sicurezza che ne favoriscono e condizionano lo sviluppo della personalità; livello di comprensione psicologica reciproca tra famiglia e minore; adeguata motivazione a partecipare all educazione del minore; età e stato di salute dei membri della famiglia; caratteristiche dell abitazione e del luogo di residenza in relazione ai bisogni del minore; disponibilità della famiglia affidataria a favorire i rapporti tra minore e famiglia d origine; integrazione della famiglia nell ambiente sociale; Le famiglie che aspirano all affido, saranno opportunamente formate dall equipe del Servizio Affido. Le abitazioni delle famiglie che ricevono minori in affidamento familiare devono offrire condizioni d igiene, sicurezza, salubrità soddisfacenti. La famiglia affidataria è tenuta a presentare, annualmente, al Servizio Affido, un certificato attestante la non presenza, in famiglia, di malattie contagiose. Così pure il Servizio Affido può richiedere un estratto del casellario giudiziario. Gli affidatari si impegnano a: provvedere al mantenimento, all educazione e all istruzione del minore in affido, tenuto conto delle indicazioni dei genitori per i quali non vi sia stata pronuncia della decadenza della potestà, sempre e comunque in relazione all interesse del minore; curare e mantenere rapporti con la famiglia d origine; offrire condizioni ambientali soddisfacenti (igiene, sicurezza, salubrità); attuare eventuali interventi medici ritenuti necessari per la salute del minore dandone immediata comunicazione al Servizio Affido; evitare di chiedere all interessato e alla sua famiglia somme di denaro per qualsiasi motivo; assicurare la massima discrezione circa la situazione del minore in affido alla sua famiglia. MODALITA OPERATIVE Sin dal momento dell ingresso del minore nella famiglia affidataria, si provvederà a formalizzare l affido attraverso una sottoscrizione d impegno da parte degli affidatari e,
4 sempre che non esista un provvedimento amministrativo, della potestà genitoriale della famiglia di origine. Presso il Servizio Affido si crea una cartella del minore in affidamento che comprende: inchiesta sociale effettuata dal Servizio Affido nella fase di indagine preventiva all affidamento; i contratti sottoscritti tra la famiglia affidante e la famiglia affidataria; l aggiornamento delle variazioni dello stato di salute fisica del minore, della situazione socio-ambientale e del relativo adattamento, del comportamento e del rendimento scolastico. relazione del Servizio Sociale disposizione del Dirigente che rende esecutivo l affido Il Servizio Affido, nell espletamento del servizio, è tenuto ad informare costantemente il Giudice Tutelare o il Tribunale Minori sull andamento dell affido. CONTRIBUTO ECONOMICO L Amministrazione comunale, indipendentemente dalle condizioni economiche, corrisponderà alle famiglie affidatarie un indennità mensile per contribuire alle spese relative al mantenimento e all educazione che gli stessi forniscono al minore. Il contributo economico a favore degli affidatari, fino a nuovo aggiornamento, viene determinato fino all importo massimo di 155 Euro mensili, per minore affidato. LE FAMIGLIE D ORIGINE La famiglia d origine si impegna a: - favorire, in collaborazione con il Servizio Affido e con gli affidatari, il rientro del minore in famiglia; - mantenere rapporti costanti con gli operatori del Servizio Affido e seguire le indicazioni; - rispettare modalità ed orario degli incontri con il minore; - contribuire, nel caso, a seconda delle proprie possibilità economiche, alle spese relative al minore. TEMPI DEL PERCORSO Per ogni proposta di intervento d affido familiare, il Servizio Affido, avvalendosi delle U.O.M.I e di altre strutture presenti sul territorio, svolge un indagine sulle cause obiettive delle difficoltà e del bisogno della famiglia d origine e riferisce sugli elementi che suggeriscono la specifica individuazione del nucleo affidatario. Il Servizio Affido riferisce, inoltre, sulla durata, presumibile, dell affidamento familiare e vigila sul suo andamento. L affido familiare ha termine: a) quando sia cessata la difficoltà temporanea della famiglia d origine; b) quando la prosecuzione dell affido rechi pregiudizio del minore. Con ulteriore ordinanza il Capo Settore, su proposta del Servizio Affido, propone all Autorità giudiziaria competente (Giudice Tutelare e Tribunale per i Minori) gli ulteriori provvedimenti da adottarsi in favore del minore. STRUMENTI Il Servizio si avvale di una serie di schede e di uno schema di progetto individualizzato uniformi per tutti i Comuni dell Ambito allegate al presente Regolamento.
5 Allegato 1 Dichiarazione di disponibilità all affido Data di dichiarazione di disponibilità all affidamento / / Il/la sottoscritto/a NOME COGNOME, residente nel Comune di, alla Via, CAP, con recapiti telefonici _ / _ (fisso) _ / _ (eventuale cellulare), componente del seguente nucleo familiare: Ruolo Familiare Nome Cognome Data di nascita Professione Titolo di studio Riconosciuto/a idoneo all adozione da:.., il / / con in corso una richiesta di adozione dal / / ; dichiarato/a idoneo/a all affidamento per la/le seguente/i tipologia/e di affido: etero familiare intra familiare sine die part time da:, il / / e consapevole: della temporaneità dell affidamento, eccezione fatta per gli affidi sine-die, e delle sue caratteristiche di servizio rivolto al minore ed alla sua famiglia, per cui non si nutre alcuna aspettative adottive; degli impegni di cura, mantenimento, educazione, istruzione e relazione affettiva da assumere nei riguardi del minore;
6 degli impegni da assumere nei riguardi dei servizi sociali, nonché dei vincoli che l accordo con i servizi sociali e le prescrizioni della magistratura minorile impongono; della necessità di collaborare con la famiglia di origine del minore, ove la tipologia di affido ed il relativo progetto socio-educativo lo prevedano; dichiara di essere disponibile all affidamento di: un minore diversamente abile SI NO un minore con religione diversa SI NO un minore straniero SI NO più fratelli SI NO un minore con problemi comportamentali, di età massima SI NO e nel caso in cui fosse scelto/a per accogliere un minore di preferirlo di sesso Maschile Femminile Entrambi i sessi e di età orientativamente compresa Il/la sottoscritto/a dichiara di essere disponibile a: etero familiare intra familiare sine die part time anche se l affidamento dovesse rivestire il carattere di accoglienze urgenti cioè da realizzarsi entro una settimana, per un minore di fascia d età massima accoglienza urgentissima, cioè da realizzarsi nella giornata, per un minore di fascia d età massima Firma del dichiarante Firma del coniuge Si allega alla presente:copia di riconoscimento di idoneità all affido, copia di riconoscimento di idoneità all adozione e copia di richiesta di adozione.
7 Allegato 2 DICHIARAZIONE DI IMPEGNO DELLA FAMIGLIA ALLA COLLABORAZIONE NEL P.I. E ALLA PARTECIPAZIONE A PERCORSI DI AGGIORNAMENTO SULL AFFIDO Il/la sottoscritto/a NOME COGNOME, residente nel Comune di, alla Via, CAP, Data / / con recapiti telefonici _ / _ (fisso) _ / _ (eventuale cellulare), Riconosciuto/a idoneo all adozione da:.., il / / con in corso una richiesta di adozione dal / / e con conferimento di incarico all Ente autorizzato denominato per cui sarà mio impegno comunicare ogni evento relativo alle suddette procedure; dichiarato/a idoneo/a all affidamento per la/le seguente/i tipologia/e di affido: etero familiare intra familiare sine die part time da:, il / / e consapevole: della temporaneità dell affidamento, eccezione fatta per gli affidi sine-die, e delle sue caratteristiche di servizio rivolto al minore ed alla sua famiglia, per cui non si nutre alcuna aspettative adottive; degli impegni di cura, mantenimento, educazione, istruzione e relazione affettiva da assumere nei riguardi del minore; degli impegni da assumere nei riguardi dei servizi sociali, nonché dei vincoli che l accordo con i servizi sociali e le prescrizioni della magistratura minorile impongono; della necessità di collaborare con la famiglia di origine del minore, ove la tipologia di affido ed il relativo progetto socio-educativo lo prevedano; mi impegno, nel caso si realizzi un affidamento di minori, a collaborare al progetto individualizzato per il minore o per i minori, curato dagli operatori del Servizio Affido e dagli altri servizi coinvolti in tale progetto e di facilitare il sostegno alla famiglia di origine del minore o dei minori affidati per ridurre e/o rimuovere le cause che hanno generato la suddetta misura; mi impegno, inoltre ad aderire alle iniziative che il Servizio Affido e Adozioni riterranno opportuno propormi, in particolar modo se si tratterà di gruppi di auto-aiuto e/o momenti di aggiornamento e di comunicare l inserimento della nostra famiglia in associazioni o gruppi che si occupano di affido o di adozione. Firma del dichiarante Firma del coniuge
8 Allegato 3 Percorsi formativi per aspiranti famiglie affidatarie Ambito NA 4 Comuni di Bacoli, Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida. Contenuti: Caratteristiche e risorse della famiglia multiproblematica La metodologia del lavoro per progetti e di rete in questo particolare contesto L'affido: alternativa all'istituzionalizzazione e risorsa della famiglia Il Minore soggetto dell'affido La metodologia Durante il percorso formativo verranno utilizzati diversi strumenti formativi: lezioni, esercitazioni, gruppi di lavoro, supervisione colloqui. Programma (minimo 5 giornate) La famiglia multiproblematica: concetti, definizioni, aspetti teorici e metodologici Le reti territoriali a sostegno dei casi di multiproblematicità: organizzazioni e servizi La normativa sull affido e sull adozione I soggetti dell affido Le diverse tipologie di affido La famiglia affidataria: ruolo, responsabilità e compiti Il sostegno alle famiglie affidatarie: i servizi, il SAT o il SAAT, i contributi, Testimonianze sui percorsi di affido già realizzati
9 Allegato 4 ELEMENTI MINIMI DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO: Relazione dell assistente sociale del comune, della circoscrizione o dello stesso SAT, Relazione dello/a psicologo/a del SAT, laddove previsto/a, o Motivazioni dell affido Durata prevista Impegni degli affidatari, degli affidanti e del Servizio Modalità di vigilanza per il periodo di affidamento Modalità di collegamento tra la famiglia affidataria e quella naturale Modalità e la tempistica delle verifiche in itinere Modalità d inserimento del minore nella famiglia affidataria Modalità di sostegno alla famiglia affidataria Specifiche modalità di raccordo tra affidanti ed affidatari in merito alla scelta del percorso scolastico e qualora necessario in merito all espatrio e ad interventi chirurgici Impegni dell affidatario/i e dell affidante;
10 Allegato 5 CONFERIMENTO IDONEITÀ ALL AFFIDAMENTO E ISCRIZIONE ALL ALBO DELLE FAMIGLIE AFFIDATARIE La commissione? composta da ( ), ( ), ( ), analizzata la richiesta della famiglia ad assumersi la responsabilità di un affidamento familiare presso di loro; preso atto dell adeguatezza della loro storia, dei suoi aspetti relazionali interni, del suo livello sociale, culturale ed economico rispetto ai compiti previsti dall affidamento familiare; vista la sua partecipazione al percorso formativo promosso dal Servizio Affido e la disponibilità a seguire gli aggiornamenti che i servizi preposti proporranno, nonché agli obblighi di collaborare al progetto individualizzato per il minore o per i minori, curato dagli operatori del Servizio Affido e dagli altri servizi coinvolti in tale progetto e di facilitare il sostegno alla famiglia di origine del minore o dei minori affidati per ridurre e/o rimuovere le cause che hanno generato la suddetta misura; conferisce l idoneità all affidamento e provvede all iscrizione all albo delle famiglie affidatarie dell Ambito
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