Il Technical Report ISO/TR 12295/2014: l'applicativo per le ISO 11228

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1 SERVIZI PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Corso di formazione R.S.P.P. D.Lgs.195/2003 e Accordi Stato Regioni Aggiornamento per R.S.P.P. Il Technical Report ISO/TR 12295/2014: l'applicativo per le ISO Giorgio Zecchi - SPSAL Reggio Emilia OBIETTIVO GENERALE fornire informazioni e conoscenze per una corretta applicazione di un nuovo strumento applicativo, utile per il corretto utilizzo delle norme della serie ISO nella prevenzione dei rischi di sovraccarico biomeccanico dell apparato muscoloscheletrico ai sensi del DLgs 81/08. OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI - approfondire alcuni aspetti particolari (es. parte sull organizzazione dell attività) - applicare correttamente il Technical Report per fare prevenzione (esempi specifici) 1

2 PROGRAMMA Presentazione obiettivi Introduzione del corso e contesto Approfondimento dei singoli fattori di rischio trattati nel ISO/TR Discussione Questionari di gradimento IL CONTESTO Thanks to A.Romanelli SPSAL AUSL di RE 4 2

3 le cause nel lavoro QUALI compiti e operazioni lavorative possono comportare fattori di RISCHIO di sovraccarico biomeccanico (DANNO): Movimentazione manuale di carichi (sec. Art. 167) animati e inanimati per rachide e arti superiori Movimenti e sforzi ripetuti (TUTTI RISCHI Art. 28) per arti superiori Posture incongrue rispetto ai «range articolari» (TUTTI RISCHI Art. 28) per rachide e arti superiori Mancata applicazione dei principi ergonomici la legge es. Art. 167 movimentazione manuale dei carichi: le operazioni (..) che comportano rischi di sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari. - arti superiori - rachide (col. vertebrale) 3

4 NIOSH 1997 National Institute of Occupational Safety and Health (dati confermati dalla National Accademy 2001) Fattore di rischio gli studi PER LA MMC E LE POSTURE Relazione causale fra danno al rachide lombare e fattore di rischio Forte evidenza (+++) Evidenza (++) Insuff. Evidenza (+/0) Sollevamenti +++ Posture incongrue ++ Lavoro fisico pesante ++ Vibrazioni Whole Body +++ Posture fisse +/0 TUTTI I RISCHI PER L ARTO SUPERIORIE 4

5 rischio acuto o a breve termine AAA L uso delle norme ISO 11228, pensate per prevenire danni a medio lungo termine, non può prescindere dalle situazioni che possono portare a possibile rischio acuto o a breve termine e per le quali è importante eseguire una valutazione specifica: Es. per ISO ampi movimenti, elevata forza, elevata frequenza e/o durata, ridotte pause) Es. per ISO Sollevamento e abbassamento: tutti gli over-range! valori non accettabili «a prescindere» Es. per ISO La massa cumulativa per il trasportoè definita separatamente in kilogrammi per minuto, valore che rappresenta il rischio a breve termine, in kilogrammi per ora, valore che rappresenta il rischio a medio termine, nonché in kilogrammi per 8 h, valore che rappresenta il rischio a lungo termine. 5

6 Es. per ISO come identificare valutare eliminare un rischio acuto o a breve terminenel sollevamento/abbassamento di un carico? Es. in un centro pasti l addetta solleva 1 cassetta di acqua in vetro del peso di 18 kg, 1 volta alle 12 e una volta alle 19 e la colloca nel vano del furgone (punti di presa da 20 a 150 cm vano a 50 cm). Si impostano tutte le variabile dei fattori «posturali» e si considerano ininfluenti i fattori «temporali» (frequenza e durata) Se anche in qscaso ls> 1 il rischio acuto o a breve termine è da considerare. La soluzione è quella di applicare i principi di riprogettazione ergonomica del posto di lavoro. 6

7 rapporto tra insorgenza e prevenzione il contesto culturale non è ancora «scontato» che quando si parla di applicazione dei principi ergonomici, di fattori di rischio (es. mmc, sbas, posture) in grado causare o favorire l insorgenza di disturbi e patologie muscoloscheletriche, seppur oggetto di leggi la risposta sia sempre «coerente con quanto realmente necessario» in termini di scelta dei vari soggetti della prevenzione della strategia, degli strumenti (metodi e criteri) del linguaggio che il contesto culturale mette a disposizione. Occorre scommettere sulla crescita culturale!! 7

8 il contesto culturale Gli ostacoli ad un approccio ergonomico Negazione / rimozione del concetto di rischio e soprattutto di danno «da lavoro» Il danno provoca una «non capacità» a svolgere il lavoro (efficienza) sostituzione «PATOLO GISMO» Percezione del disturbo come mero «problema del singolo» e non dell organizzazione L analisi delle cause del problema «danno» come una scocciatura e non come crescita i costi Questo genere di disturbo/patologia costituisce una delle principali cause di assenza dal lavoro nella maggior parte degli Stati dell Unione Europea. Sono non solo causa di sofferenza, di inidoneità al lavoro e perdita di reddito da parte dei lavoratori ma anche di ALTI COSTI sia per i datori di lavoro sia per le economie nazionali. ITALIA: costi complessivi WMSD s 0,5 2 % PIL 8

9 LAVORATORE Peggioramento dello stato di salute, Rendimento più basso e scarsa qualità di lavoro - possibilità di perdere il lavoro, Sofferenza la vita con continui dolori riduce il piacere di vivere, Inabilità sensazione di essere un peso a carico del datore di lavoro, della famiglia e della società, i costi DATORE DI LAVORO Più bassa efficienza e scarsa qualità dai lavoratori malati, Maggiore assenteismo dai lavoratori malati, Costi di congedo per malattia (problemi organizzativi - mancanza di personale qualificato ) Costi di addestramento di nuovo personale, Costi per gli infortuni sul lavoro e malattie professionali i dati più recenti MP Denunciate - INAIL MSD Totali

10 i dati più recenti MP Denunciate - INAIL 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% i dati più recenti (report OREIL 2014) Denunciate ai SPSAL 10

11 i dati più recenti (report OREIL 2014) Denunciate ai SPSAL IL TECHNICAL REPORT ISO/TR 12295: