Dimissioni difficili in medicina interna e setting assistenziali post acuzie: integrazione ospedale territorio
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- Battistina Marchetti
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2 X Congresso Sezione SIMI LAZIO MOLISE Roma, 6-7 Maggio 2016 Policlinico Umberto I, Auditorium I a Clinica Medica Dimissioni difficili in medicina interna e setting assistenziali post acuzie: integrazione ospedale territorio Trecca Pasquale
3 Dimissioni difficili dimissioni che, nel rispetto della continuità terapeutica ed assistenziale, necessitano di risorse economiche, umane ed organizzative che vanno oltre la potenzialità del paziente e dei suoi familiari ed implicano un coinvolgimento di tutti i presìdi territoriali: medici di famiglia, servizi infermieristici, servizi socioassistenziali, lungodegenze extraospedaliere, residenze sanitarie assistenziali, case protette, case di riposo, hospice. Oggi: Dimissioni difficili o difficili dimissioni? Domani? Crisi dello Stato sociale
4 I bisogni essere curato efficacemente Le richieste del malato essere curato tempestivamente Di essere assistito nella propria casa Ma anche Di essere preso in carico da qualcuno che si occupi di lui e dei suoi problemi (sociali e sanitari) Di essere controllato periodicamente da personale sanitario Di avere consigli per autogestire la malattia Di essere accolto e aiutato (lui e/o il caregiver) ad affrontare momenti di crisi
5 Integrazione ospedale territorio Creare fiducia tra gli operatori e negli utenti Responsabilizzare i singoli Raccogliere idee e coinvolgere tutti gli attori Non solo norme La mancata integrazione provoca: dimissioni precoci, dimissioni non organizzate, improprio prolungamento della degenza, aumento dei costi (sanitari? sociali?) L Integrazione determina cooperazione (interno ASL e tra questa e i Comuni) massima convergenza tra obiettivi dell organizzazione (SSR) e obiettivi dei membri (Operatori Sociosanitari)
6 Operatori sanitari come Gruppo di lavoro È un sistema formato dalle relazioni interpersonali e interdipendenti esistenti tra i membri È qualcosa di più della loro somma, ha una sua struttura, dei suoi fini e relativi codici È uno strumento insostituibile di apprendimento, crescita e produttività. Oggi?
7 Il gruppo di lavoro Perché un gruppo possa evolversi e maturare nel tempo, permettendo una maggiore collaborazione tra i suoi membri ed una loro partecipazione più attiva, è necessario che si passi dalla semplice interazione ad una vera e propria integrazione affinché i partecipanti al gruppo possano condividere bisogni ed esigenze. La collaborazione all'interno del gruppo deve permettere il confronto e il passaggio dalla visione dei singoli individui ad un punto di vista comune e condiviso per realizzare al meglio gli obiettivi previsti. (occasioni come questo evento)
8 Obiettivo generale Nessun gruppo di lavoro può essere efficace se l'obiettivo che deve raggiungere non è chiaro e ampiamente condiviso dai suoi membri. L'obiettivo deve essere definito in termini di risultato, con risorse disponibili, articolato in compiti e, infine, valutabile. (come ho governato il fenomeno in un tempo X all interno della mia ASL? Quanto ho «risparmiato»?) Un obiettivo chiaro e ben esplicitato contribuisce a consolidare la coesione e il senso di appartenenza (SSR) Comunicare
9 Integrazione tra Ospedale e Territorio CRITICITA Resistenze al cambiamento (ospedaliero e territoriale/enti locali) Normative su «Attrezzature/dispositivi medici» Diverso utilizzo dei farmaci (farmaci H a domicilio) Materiali di consumo («ferite difficili») Pletora normativa che «facilita» la «non comunicazione» (DGR Lazio 325 e 326/2008; delibera 106/2016 ASL Rm5 x UVMD)
10 Continuità delle cure. Medici di famiglia poco integrati 1. Tra i medici di famiglia si evidenzia ancora la scarsa capacità di 'fare rete'. 2. Lupo solitario 3. ACN con sigle prive di contenuto metodologico (UCP, AFT, UCPP, PUA..) 4. Non indicatori di processo, di risultato,. 5. Remunerazione non per outcome 6. Da parte delle ASL solo controlli per spesa!!!
11 Futuro Un corretto percorso di continuità delle cure implica un cambiamento di mentalità a tutti i livelli del servizio sociosanitario: tra i MMG all interno dell ospedale abituato ad essere un luogo di cura a sé stante, quasi completamente staccato dai servizi territoriali Il cambiamento inoltre implica una diversa organizzazione basata sul concetto di rete dei servizi e sulla multidisciplinarietà Esigenza di tempi di progettazione ed attivazione. Tecnoassistenza (vantaggi/rischi)
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