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1 PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del decreto "Incentivi" (d.l n. 5), convertito nella L n. 33, è stata introdotta in Italia la disciplina del contratto di rete: si tratta di un nuovo ed importante strumento di crescita e innovazione per le imprese soprattutto per quelle piccole e medie - con cui si supera il concetto fisico di distretto, consentendo alle aziende minori di aggregarsi, senza perdere la propria identità. Tale disciplina è stata poi ripresa nella legge Sviluppo n. 99 del 2009 (contenente, tra l altro, norme sulla nuova politica industriale) con la quale sono state previste agevolazioni fiscali per il contratto di rete d impresa. A più di due anni dall introduzione del contratto di rete, il fenomeno delle reti di impresa ha innegabilmente assunto connotati interessanti e ha avuto ampia diffusione nel dibattito tanto imprenditoriale, quanto pubblico relativo alle politiche di incentivazione. Pag. 1/5

2 Diverse Amministrazioni Regionali, Provinciali ed Enti Camerali, pure in un momento di forti difficoltà e di riduzione delle disponibilità finanziarie, hanno avviato iniziative concrete di supporto ed incentivazione alle reti, ottenendo, come testimoniato dai dati Unioncamere e da diversi studi del settore, risultati di successo. Le iniziative attuate si caratterizzano per un ampia variabilità nell intendere e definire reti e aggregazioni di impresa, sia pure nel rispetto dei principi di massima suggeriti dal Legislatore. Di fatto gli Enti che hanno promosso l aggregazione fra le imprese hanno anche contribuito, direttamente o indirettamente, a creare la maggior parte dei contratti di rete attualmente registrati e, sicuramente, hanno diffuso, presso ampie platee di imprenditori, contenuti e nozioni sul tema. Gli Enti sottoscrittori del presente Protocollo hanno tutti promosso iniziative tese alla valorizzazione e creazione di network giuridicamente formalizzati, localizzati nel proprio territorio e con la possibilità, in alcuni casi, di inserire anche partner di altre regioni. I progetti realizzati dagli Enti sottoscrittori sono eterogenei e spaziano da call sperimentali volte all erogazione di servizi tecnici di supporto allo start up delle reti d impresa, fino ad assumere la forma di ampi piani regionali di supporto alle fasi di costituzione, sviluppo programmato e gestione manageriale delle reti. In tali progetti sono inoltre diversi i ruoli ed il coinvolgimento di Università, associazioni e organizzazioni datoriali e centri di ricerca; diverse inoltre le modalità di valutazione dei tre elementi cardine del contratto di rete: governance, programma di rete, patrimonializzazione del costituendo contratto. L ampia eterogeneità delle iniziative attuate dagli Enti sottoscrittori ed il successo delle medesime sono il presupposto ottimale per uno scambio di buone pratiche, vista la complementarietà delle competenze e delle esperienze maturate. Pag. 2/5

3 Considerata inoltre la necessità che la collaborazione resti aperta a tutti quei soggetti istituzionali che, maturando esperienze significative, possano contribuire attivamente alla promozione delle politiche per le reti d impresa. Tutto quanto premesso si conviene e si stipula quanto segue: Articolo 1 Oggetto Il presente Protocollo d Intesa ha per oggetto la condivisione di un percorso per la costituzione di una partnership tra i soggetti che nei rispettivi territori hanno promosso azioni di supporto alla diffusione dello strumento delle reti d impresa. La partnership creata con il presente Protocollo si configura quale sede di coordinamento per lo scambio di esperienze e l elaborazione di idee e di progettualità sul tema delle reti d impresa e sulla loro incentivazione. Articolo 2 Obiettivi I soggetti firmatari si propongono di perseguire le seguenti finalità: Costruire un Osservatorio nazionale sul tema delle reti, capace di fornire linee guida di alta caratura tecnica, selezionare e pubblicare casi e best practices, intervenire nei consessi legislativi, sui media e presso altri omologhi soggetti pubblici per promuovere la creazione di reti di impresa e la predisposizione di iniziative a loro sostegno. Costruire un libero ambito, progressivamente estendibile ad altre amministrazioni ed enti, per scambiare reciprocamente esperienze sulle politiche di sostegno alle reti. Creare i presupposti per allargare ambiti di business e di mercato delle reti costruite nei rispettivi territori, offrendo cosi nuove opportunità di Pag. 3/5

4 superamento delle barriere regionali e provinciali alle imprese che hanno scommesso su questa particolare forma di organizzazione. Scambiare reciprocamente e segnalare best practices ad altri partner europei ed internazionali, sulla scia dello Small Business Act, dello scenario europeo e della probabile predisposizione di un contratto di rete europeo (Business network contract), favorendo al contempo l internazionalizzazione delle reti già costituite. Porsi come interlocutore del mondo finanziario e creditizio allo scopo di favorire la partecipazione di quest ultimo alle iniziative pubbliche per le reti d impresa; tale partecipazione potrà, da un lato, rafforzare l impatto delle misure pubbliche e, dall altro, permettere di uniformare e standardizzare i processi ed i metodi di valutazione della solidità delle reti. Articolo 2 Impegni dei firmatari Per perseguire gli obiettivi di cui all articolo 2, le parti si impegnano, senza ulteriori oneri ed attraverso i propri competenti uffici, a predisporre gli atti amministrativi necessari per attuare l iniziativa e a svolgere tutte le attività amministrative e gestionali di propria competenza. I sottoscrittori, inoltre, si potranno avvalere del supporto tecnico, organizzativo e segretariale di Keirion s.r.l. con sede legale in Castellina in Chianti (SI) via loc. La Cava, in possesso di specifiche e distintive competenze riconosciute nell ambito dei Contratti di rete. L attività svolta dalla Società Keirion sarà a titolo gratuito. Articolo 3 Comunicazione e promozione Le parti firmatarie il presente Protocollo d Intesa si impegnano a far conoscere e diffondere in ambito nazionale ed internazionale gli obiettivi del presente accordo, sostenendo l iniziativa mediante adeguate forme di promozione e Pag. 4/5

5 comunicazione, ivi compresa la diffusione di materiale informativo, a mezzo stampa e web. Articolo 4 Sicurezza delle informazioni Le parti si impegnano a rispettare la normativa - di cui al D. Lgs. n. 196/ sulla protezione dei dati forniti in ragione del presente Protocollo d Intesa. Articolo 5 Monitoraggio Durante il periodo di attuazione del presente Protocollo d Intesa le parti si impegnano a verificare l efficacia dell iniziativa posta in essere, anche mediante specifiche iniziative di monitoraggio, apportando eventualmente, in funzione delle criticità incontrate, i necessari correttivi. Articolo 6 - Durata del Protocollo d Intesa Il presente Protocollo d Intesa ha durata fino al 31 dicembre 2014 ed è rinnovabile previa intesa fra le parti. Letto, firmato e sottoscritto: Provincia di Lecce Provincia di Torino Camera di Commercio I.A.A. di Lecce BIC Lazio Pag. 5/5

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