La percezione nell autismo. Udito Tatto Propriocezione Vestibolare Vista Gusto e olfatto Sensory mixing

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1 La percezione nell autismo Udito Tatto Propriocezione Vestibolare Vista Gusto e olfatto Sensory mixing

2 Falsi miti sull autismo Infantile Guarigione è possibile Isole di abilità ed intelligenza alta Madre frigorifero Chiuso in sé stesso

3 Le verità: Le cause sono unicamente biologiche Una disabilità per la vita 3 su 4 con deficit intellettivo associato? Incidenza da 10 a 20 su bambini nati? 4/1 maschio/femmina

4 Stima paesi Unione Europea classical autism / all forms of autism spectrum disorders / Debate remains about the validity and usefulness of a broad definition of autism. EUROPEAN COMMISSION HEALTH & CONSUMER PROTECTION DIRECTORATE-GENERAL, 2005 Giuseppe Maurizio ARDUINO, Busto Arsizio, febbraio 2010

5 Dati di prevalenza negli U.S.A. oltre 60/ ASDs occur in all racial, ethnic, and socioeconomic groups... CDC s Autism and Developmental Disabilities Monitoring (ADDM) Network released data in 2007 that found about 1 in year-old children in multiple areas of the United States had an ASD. CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION Giuseppe Maurizio ARDUINO, Busto Arsizio, febbraio 2010

6 E allora, come incominciare con l'autismo? Tenete conto dell'estrema vulnerabilità Sviluppate una profonda comprensione dell'autismo Questo condurrà automaticamente a posizioni di rispetto per tutti gli sforzi che essi fanno per sopravvivere tra la cosiddetta gente normale. Primo: cercate di condividere la loro mente, cercate di capire l'autismo dall'interno Theo Peeters, Biella 2007

7 Caratteristiche di un buon intervento Istruzione intensiva (5 ore al giorno per 5 giorni a sett.) Collegare il stile d apprendimento con i principi di istruzione Ambiente ricca di comunicazione Partire dalla punto di interesse del bambino e la sua motivazione

8 Caratteristiche di un buon intervento Costruire attenzione condivisa, comunicazione, strategie sociali Strategie sistematiche di generalizzazione e di insegnamento Valutare e stimolare comportamento funzionale

9 Elementi chiave Utilizzare strategie adatto all autismo in modo individualizzato Adattare l ambiente Prevedibilità e chiarezza

10 ANALISI DEL COMPITO Cos è l analisi del compito? Una analisi visiva, sistematica di tutti i necessari passi per fare un compito, nell ordine giusto, ovvero un ausilio step by step Quando e perché è utile? o Non riescono a ricordare ordine in cui si succedono le azioni che portano al completamento del compito o Si distraggono saltando una sequenza o Non ricordano quella che viene dopo. o Svolgono il compito solo in presenza dell insegnante. o Spesso ognuno degli operatori usa strategie e sequenze diverse per insegnare le stesse abilità. Gli ausili step by step, aiutano anche gli operatori ad usare un metodo efficace e coerente. Come fare? Fare il compito tu stesso Osservare qualcuno Svolgere compito insieme al ragazzo osservando passaggi Elencare in successione i passaggi necessari Selezionare gli step essenziali

11 Decidere da subito in quale passo della sequenza può procurarsi il materiale Scegliere sistema di rappresentazione Scegliere formato e collocazione (per autonomia) Iniziare con una prima bozza, facile da modificare Consigli pratici per l uso: o Fase iniziale l insegnante avrà un ruolo fondamentale, con il tempo l aiuto deve ridursi gradualmente lasciando che sia l ausilio visivo a guidare il ragazzo o Richiamare attenzione all ausilio visivo o Limitare suggerimenti verbali, frasi brevi chiare e coerenti o Ulteriori ausili: gesti, dimostrazione, assistenza fisica o In presenza di linguaggio verbale sollecitare a verbalizzare ogni passaggio (auto-suggerimento) o Richiamare attenzione all ausilio visivo dopo ogni passo o Ridurre gradualmente aiuto o Quando è autonomo alcuni passaggi possono rivelarsi superflui, quindi rivalutare ausilio o Non eliminare subito l ausilio visivo anche quando è raggiunta l autonomia

12 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Autismo; A. Arpinati, D. Mariani Cerati, D. Tasso; Armando Editore, 2008 Autismo Infantile. Orientamenti teorici e pratica educativa; T. Peeters; La Nuova Phoenix, Autismo e intervento educativo; R. Jordan e S. Powell; Erickson, Strategie educative nell autismo; E. Schopler, R.J. Reichler, M. Lansing; Masson, L autismo, spiegazione di un enigma; U. Frith; Editori Laterza, Autismo in Famiglia. Manuale di sopravvivenza per genitori; E. Schopler; Erickson, Attività didattiche per autistici; E. Schopler, M. Lansing, L. Waters; Masson, Apprendimento e cognizione nell autismo; E. Schopler, G. Mesibov; Mc Graw-Hill Libri Italia, 1998.

13 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Il labirinto dei dettagli, H. D. Clercq; Erickson, ANCH IO GIOCO, Come costruire giochi interessanti per i bambini autistici, E. Micheli, M. Zacchini, Vannini Editrici, 2006 Il libro delle storie sociali, C. Gray, E. Micheli, Vannini Editrici, Sindrome di Asperger e Autismo High-Functioning; E. Schopler, G. Mesibov, L. Kunce; Erickson, Pensare in immagini; T. Grandin, Erickson, Una persona vera; G. Gerland, La Nuova Phoenix, Sindrome di Asperger e Autismo High-Functioning; E. Schopler, G. Mesibov, L. Kunce; Erickson, Autismo e disturbi Generalizzati dello Sviluppo; Cohen, D.J., Volkmar F.R., Vol. I e II, Ed Vannini, 2004.

14 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI (Tr it. Parte II:) Bambini con bisogni speciali; Greenspan S., Wieder S., Fioriti Editore. Roma, 2005 (The Child with Special Needs, Perseus Book, Reading, Massachussets, 1998) Intervento cognitivo nei disturbi autistici e di Asperger; T. De Meo, C. Vio, D.Maschietto; Erickson, Asp Asp Asperger; Gruppo Asperger Onlus, Fratelli Frilli Editori, Una scuola per me; F. Borrelini; Gruppo Asperger Onlus, Fratelli Frilli Editori, Uno di loro, Adolescenza e Sindrome di Asperger; Gruppo Asperger Onlus, Fratelli Frilli Editori, 2005.

15 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI La comunicazione spontaneo nell Autismo, L.R. Watson, C. Lord, B. Schaffer, E. Schopler; Erickson, Gioco e interazione sociale nell autismo; E. Micheli, C. Xaiz; Erickson, Manuale di buone pratiche, per la prevenzione della violenza e degli abusi nei confronti delle persone con autismo; Autisme Europe; Da Spazio Autismo a Spazio Famiglia, I Quaderni di Risorse; Provincia di Bergamo, Settore Politiche Sociali, Autismo: modelli applicativi nei servizi, T. Lomascolo, A. Vaccaro, S. Villa, Vannini Editrice, Strategie visive per la comunicazione, Linda A. Hodgdon, Vannini Editrici, Strategie visive e comportamenti problematici, Linda A. Hodgdon, Vannini Editrici, 2006.

16 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Beyer J. & Gammeltoft L. (2001) Autismo e gioco, Phoenix: Roma Benelli B. & Mastella F. (2003) Autismo e gioco simbolico: una rassegna critica. Autismo e disturbi dello sviluppo, 1, 1, Bogdashina Olga (2011) Le percezioni sensoriali nell autismo e nella sindrome di Asperger, Uovonero: Crema El-Ghoroury N. H. & Romanczyk R.G. (1999) Play interactions of family members towards children with autism. Journal fo Autism and Developmental Disorders, 29, 3, Micheli E., Zacchini M. (2004) Autismo: verso l'autonomia, Vannini ed.: Brescia Quill,K. A. (2007) Comunicazione e reciprocità sociale nell autismo; Erickson Rogers S., Dawson G. Trad: Vivanti G.(2010) Early Start Denver Model; L intervento precoce per l autismo; Linguaggio, apprendimento e reciprocità sociale, Omega Edizioni: Torino Sainsbury (2010), Un aliena nel cortile, Uovonero: Crema Valtellina, E. (2010) Sindrome di Asperger, HFA e formazione superiore; Esperienze e indicazioni per la scuola secondaria di secondo grado e l Università, Erickson. Vivanti G. (2010) La mente autistica, Omega Edizioni: Torino 16

17 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI L'autismo da dentro Una guida pratica Hilde De Clercq Erickson, maggio 2011

18 Filmati in internet bambini adolescenti, adulti

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