Un cambiamento non sempre produce un miglioramento, ma un miglioramento richiede sempre un cambiamento. Winston Churchill
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- Enrico Colella
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1 Un cambiamento non sempre produce un miglioramento, ma un miglioramento richiede sempre un cambiamento. Winston Churchill
2 analisi e verifica servizio: rapporto autovalutazione e piano miglioramento valutazione esterna azioni di miglioramento Rendicontazione sociale
3 L'idea di fondo alla base della Direttiva (n. 11 del 18 settembre 2014) è quella di favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale. Un buon processo valutativo consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo.
4 che consentono di migliorare conoscenze e competenze che assicurano alla struttura organizzativa una migliore capacità di adattamento al cambiamento, allo sviluppo e alla crescita
5 Pesarlo come utile strumento Superare le resistenze al cambiamento Non barare Essere protagonisti attivi
6 AVVERSARI hanno un atteggiamento negativo sia nei confronti del cambiamento in generale che di questo particolare cambiamento PROMOTORI hanno un atteggiamento positivo sia nei confronti del cambiamento in generale che di questo particolare cambiamento AVVERSARI NASCOSTI hanno un atteggiamento negativo nei confronti del cambiamento anche se sembrano supportare il cambiamento a un livello superficiale (OPPORTUNISTI) I preposti al cambiamento PROMOTORI POTENZIALI hanno un atteggiamento positivo generale nei confronti del cambiamento, ma non sono convinti (ancora) su questo cambiamento in particolare
7 I Tempi dalla C.M. 47/2014 N AZIONI SOGGETTI TEMPI 1 PREDISPOSIZIONE FORMAT INVALSI Fine ottobre 2014 RAV 2 APERTURA PIATTAFORMA MIUR Gennaio 2015 INFORMATICA 3 INSERIMENTO DATI TUTTE LE SCUOLE Gennaio- 28 febbraio RESTITUZIONE DATI CON INVALSI Fine marzo 2015 BENCHMARK 5 ELABORAZIONE RAV TUTTE LE Marzo-giugno 2015 SCUOLE 6 PUBBLICAZIONE RAV TUTTE LE Luglio 2015 SCUOLE 7 AZIONI DI MIGLIORAMENTO TUTTE LE a.s. 2015/16 SCUOLE 8 VISITE ESTERNE MIUR Nuclei Dall a.s. 2015/16 esterni 9 RENDICONTAZIONE SOCIALE TUTTE LE SCUOLE a.s. 2016/17
8 Febbraio Compilazione Questionario Scuola LE DATE Marzo Aprile Strumenti per la consultazione indici e compilazione RAV Luglio - Pubblicazione RAV Ottobre - Pubblicazione primo Rapporto nazionale sul sistema scolastico italiano
9 Dal Quadro di Riferimento attuale al RAV CONTESTO E RISORSE ESITI PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE
10 Gli indicatori per il RAV 1) Contesto 1. Popolazione scolastica 2. Territorio e capitale sociale 3. Risorse economiche e materiali 4. Risorse professionali 3) A Processi Pratiche didattiche 1. Curricolo, progettazione e valutazione 2. Ambiente di apprendimento 3. Inclusione e differenziazione 4. Continuità e orientamento 3) B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 1. Orientamento Strategico e organizzazione della scuola 2. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 2) Esiti 1.Risultati scolastici 2.Risultati nelle prove standardizzate nazionali 3.Competenze chiave e di cittadinanza 4. Risultati a distanza
11 Il format del RAV : quattro parti Descrittiva Valutativa Metodologico riflessiva Proattiva Descrizione del contesto e delle risorse Valutazione degli Esiti e dei Processi Descrizione e valutazione del percorso di autovalutazione Individuazione delle priorità e degli obiettivi di processo
12 ìì.j.a '. Parte descrittiva Popolazione scolastica Risorse economiche e materiali Territorio e capitale sociale Risorse professionali Contesto e risorse - Lettura di indicatori - Domande guida per orientare la riflessione - Descrizione di opportunità e vincoli
13 Gli STRUMENTI per elaborare il RAV I dati contenuti nella piattaforma operativa MIUR (compresi quelli provenienti dal questionario scuola) I dati delle rilevazioni INVALSI E inoltre, per la riflessione: I documenti e i dati della scuola: POF e progetti Programma annuale Regolamenti Prove di apprendimento interne altro.
14 PROVE INVALSI - SNV Vengono restituiti e possono essere oggetto di analisi per il RAV: Risultati nelle prove standardizzate nazionali Risultati in ITA e MAT nella scuola, classi, sedi Differenze a parità di ESCS Livelli di apprendimento Variabilità dei risultati
15 COME FARE Utilizzare per ogni indicatore le domande- Guida Consultare i materiali indicati (dati MIUR, dati prove INVALSI, dati della scuola) Caratterizzare la scuola sintetizzando opportunità e vincoli ( meglio essere in più persone per utilizzare l apporto di diversi punti di vista nell utilizzo dei dati )
16 SINTETIZZARE L ANALISI Una volta descritti vincoli e opportunità, punti di forza e debolezza, si compilano le rubriche valutative a 7 livelli cercando di collocare la scuola nel livello più adeguato e descrivendo eventuali caratteristiche specifiche. Questa operazione va fatta per tutti gli indicatori. Viene richiesta una sintetica motivazione del giudizio attribuito nella rubrica
17 RIFLESSIONE SUGLI INDICATORI ANALIZZATI Si individuano gli indicatori potenzialmente oggetto di intervento, perché collocati in posizione più debole Tra questi, si individuano le priorità e gli obiettivi su cui lavorare in base ai dati raccolti e rubricati Si definiscono i traguardi e gli obiettivi di processo su cui avviare il piano di miglioramento
18 Tipologia di esiti PARTE VALUTATIVA: GLI ESITI Indicatori Descrittori Risultati scolastici Esiti degli scrutini Trasferimenti e abbandoni Risultati nelle prove standardizzate nazionali Risultati a distanza Competenze chiave di cittadinanza (a cura della scuola) esempio Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica Livelli d apprendimento degli studenti Variabilità dei risultati tra le classi Prosecuzione studi universitari Successo negli studi universitari Successo negli studi secondari Inserimento nel mondo del lavoro Capacità di reperire, organizzare, collegare e recuperare informazioni da fonti diverse Capacità di autoregolazione Capacità di osservare le regole e i patti sociali condivisi Capacità di contribuire proficuamente alla vita della comunità Capacità di progettare, pianificare e di stabilire priorità Capacità di risolvere problemi Capacità di agire in modo flessibile e creativo Vedi Mappa Indicatori RAV Osservazioni in compiti autentici
19 esempio CLASSE/ SEZIONE X Y J Z K W TOT. 1^ 2^ 3^ TOTALE
20 Il PROCESSO di MIGLIORAMENTO CONTINUO Ciclo di Deming P.D.C.A.
21 STRUTTURA ORGANIZZATIVA dentro le scuole PER SOSTENERE AL MEGLIO IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE E OPPORTUNO CHE NELLE SCUOLE SI VERIFICHINO LE SEGUENTI CONDIZIONI: Impegno, supervisione costante e diretta del dirigente scolastico (responsabilità diretta) Individuazione di una figura di sistema referente per il processo di autovalutazione Individuazione di un gruppo interno di coordinamento, previsto dalla CM 47/14 (azione di supporto, elaborazione, consulenza, diffusione e operatività) Azioni di coinvolgimento, informazione, formazione dei docenti e del personale ATA; coinvolgimento dei rappresentanti delle famiglie e degli studenti E proficua la pianificazione di audit interni non occasionali tra tutte le componenti, centrati sulle azioni di miglioramento
22 INDIVIDUAZIONE PRIORITÀ E OBIETTIVI Le priorità devono riguardare gli ESITI DEGLI STUDENTI da migliorare Gli obiettivi devono essere concreti e misurabili Devono essere realisticamente perseguibili e non marginali rispetto agli esiti Devono contenere la descrizione dei risultati attesi, l arco temporale e il valore di riferimento
23 LE AZIONI DI SUPPORTO DELL USR VENETO/2 Conferenze tecniche provinciali per Dirigenti Scolastici (febbraio 2015) Formazione a livello regionale di docenti (uno per ogni scuola, circa 800 corsisti) che affiancheranno il dirigente scolastico nel processo di autovalutazione. Saranno designati dalle scuole e parteciperanno alla formazione in 30 aule diffuse sul territorio, coordinate da 30 tutor designati e formati dall USR (da febbraio a maggio 2015)
24 School effectiveness (scuola efficace) I risultati degli studenti school improvement (miglioramento scolastico) I processi necessari per il cambiamento
25 Capacità della scuola di: Superare le rigidezze burocratiche Rendere più flessibili i percorsi attraverso la razionalizzazione dei processi di insegnamento e apprendimento Ottimizzare le risorse Organizzare il rigoroso controllo dei risultati conseguiti È un modello di scuola caratterizzato da: Priorità assegnata ai risultati Modelli di valutazione dell apprendimento in grado di misurare la qualità Efficienza organizzativa Replicabilità delle procedure Utilità della scuola in funzione economica e sociale Cosa è/non è cambiato nelle scuole
26 Modello di scuola caratterizzato dall attenzione sulle condizioni necessarie per incrementare la qualità dell insegnamento come: Condizioni organizzative Modalità di lavoro didattico Formazione del personale docente Responsabilizzazione delle famiglie Come, in che modo le scuole possono cambiare per poter migliorare
27 Dati [dal latino datum, fatto] Fotografano un fatto o un evento Si ricavano dall osservazione diretta o da misurazioni Non hanno significato per se stessi Acquisiscono maggior rilevanza quando hanno possibilità di comparazione e di confronto con modelli comuni di riferimento Informazioni [dal latino informatio(-nis) dare forma alla mente, disciplinare, istruire, insegnare] Dati contestualizzati, elaborati, categorizzati, condotti a sintesi Contengono conoscenza ed esperienza Contengono il Know how per svolgere una determinata azione Capacità di interpretazione
28 "Bisogna apprendere a navigare in un oceano d incertezze attraverso arcipelaghi di certezza Edgar Morin
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