XV GIORNATA NAZIONALE CONTRO L ICTUS CEREBRALE

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1 Associazione per la Lotta all'ictus Cerebrale FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE - ONLUS SABATO 31 MAGGIO 2014 Gazebo in Piazza Cavana dalle ore 10 alle 17:30 XV GIORNATA NAZIONALE CONTRO L ICTUS CEREBRALE L associazione A.L.I.Ce. FVG in Piazza Cavana a Trieste per sensibilizzare la cittadinanza alla prevenzione dell ictus cerebrale Sabato 31 maggio dalle ore 10 alle 17.30, A.L.I.Ce. FVG - Trieste onlus incontrerà la cittadinanza triestina in Piazza Cavana dove, per l occasione, saranno presenti medici e volontari per fornire informazioni sull ictus cerebrale e controlli gratuiti della pressione arteriosa e del rischio cerebrovascolare. Un gazebo e un ambulanza dell Associazione Donatori di Organi saranno a disposizione dei cittadini che potranno effettuare il test in grado di stabilire il valore di rischio rispetto all insorgere di un ictus. Laddove il test segnalerà un aumentato rischio, la persona potrà sottoporsi a un ecografia carotidea (eco-doppler), sempre gratuitamente. La XV Giornata Nazionale contro l Ictus Cerebrale ha ottenuto il patrocinio dell Azienda per i Servizi Sanitari n 1 Triestina, dell Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Trieste e del Centro Servizi Volontariato del Friuli Venezia Giulia, nonché l'adesione del Comune di Trieste e ha lo scopo di accrescere la sensibilità e l attenzione verso una patologia spesso erroneamente sottovalutata e poco conosciuta. A Trieste si sta registrando un trend in diminuzione e lo scorso anno i casi sono stati circa 550; in Friuli Venezia Giulia, secondo codifica regionale, i casi per anno si attestano attorno ai In Italia si verificano oltre casi di ictus ogni anno e ben persone ne portano le conseguenze invalidanti. Nel nostro Paese l ictus è causa del 10-12% di tutti i decessi per anno, rappresentando la prima causa d invalidità e la seconda causa di demenza con perdita di autosufficienza. Un altro dato allarmante è che circa casi/anno riguardano soggetti con età compresa tra i 20 e i 54 anni, per cause riconducibili ai fattori di rischio più comuni come ipertensione, fumo, diabete e aumento del colesterolo, ai quali si sommano fattori critici nuovi come l uso di droghe. L emergenza sociale, dunque, non riguarda soltanto i più anziani; l informazione e la sensibilizzazione

2 devono coinvolgere i giovani affinché vengano messi in atto comportamenti corretti, consapevoli e in grado di tenere sotto controllo i principali fattori di rischio. Nonostante il peso dei dati riportati, oltre il 50% degli Italiani non conosce la malattia, non sa che una corretta prevenzione potrebbe evitarne l insorgenza in un numero elevato di casi e che l ictus può essere curato, specie grazie a strutture d intervento tempestivo chiamate Stroke Unit. In Friuli Venezia Giulia queste strutture sono presenti a Pordenone, Udine e Trieste, ma sul territorio nazionale le Stroke Unit operative sono ancora pochissime e mancano in molte regioni, nonostante sia ormai certo che la somministrazione del trattamento trombolitico entro le prime 4 ore dall inizio dei sintomi riduce notevolmente la mortalità e la disabilità: con l immediato arrivo in un unità ospedaliera dedicata all Emergenza Ictus, circa un terzo delle persone colpite da ictus ischemico possono guarire completamente e un altro 50% può rientrare in casa in buone condizioni funzionali. L ictus cerebrale merita ampia attenzione sia nella fase di prevenzione, sia nel trattamento della fase acuta di malattia, sia nella fase post-acuta ossia quando, dopo la dimissione, la riabilitazione e la rieducazione neuro-psicologica e logopedica sono fondamentali. Inoltre, in un periodo nel quale le risorse sono limitate, i costi sociali dell assistenza alle persone colpite da ictus richiedono un attenta valutazione, poiché gravano sulle famiglie, sulla collettività e sul Servizio Sanitario Nazionale. A.L.I.Ce. FVG - Trieste onlus, porta in piazza questa problematica e offre ai cittadini l opportunità di informarsi, di mettere in atto azioni preventive e di incontrare i medici e i volontari che supportano attivamente la causa con grande forza e dedizione. L associazione di volontariato A.L.I.Ce. FVG Trieste onlus aderisce alla Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus che, a sua volta, è membro della World Stroke Organization (WSO) e di SAFE, Stroke Alliance for Europe, un organizzazione che riunisce 20 associazioni di 17 Paesi europei e che ha diffuso le linee guida per la prevenzione e una migliore cura dell ictus in un documento rivolto al Parlamento europeo e a tutti i governi dell Unione. ufficio stampa Angelica Salustri A.L.I.Ce. FVG - Trieste onlus - Associazione per la Lotta all'ictus Cerebrale Via Valmaura, 59 c/o III Distretto sanitario , Trieste - tel fax cod. fisc alicefvg.ts@libero.it

3 Chi è A.L.I.Ce.? L associazione di volontariato onlus fa parte della Federazione A.L.I.Ce. ITALIA Onlus ed è costituita da persone colpite da ictus e loro familiari, da medici, psicologi e psicoterapeuti, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, soci volontari e da tutti coloro che, a vario titolo, si occupano dell assistenza rivolta alle persone colpite e di temi della sanità e del sociale. A.L.I.Ce. è una realtà no profit, le cui attività sono finanziate dai contributi dei soci, dei volontari, dei sostenitori e degli Enti pubblici. In Friuli Venezia Giulia la onlus opera a Trieste, a Udine e collabora con l Associazione Ictus di Pordenone. Gli obiettivi A.L.I.Ce. intende promuovere l'assistenza riabilitativa e sociale dei pazienti colpiti da ictus, nonché diffondere le conoscenze per prevenire tale patologia. Molte persone sono a rischio, molte non sanno di esserlo e altre ancora sono già state colpite dalla malattia e non hanno trovato risposte adeguate ai loro bisogni. L associazione vuole creare una rete di risposte e di aiuto per tutti questi soggetti, con l obiettivo ultimo di migliorare la qualità della vita e creare un contesto sociale di partecipazione attiva ed integrazione. Le principali attività dell associazione - Percorsi di auto-mutuo-aiuto destinati a persone colpite da ictus e ai loro familiari, coordinati da uno psicologo esperto della patologia; - incontri di terapia occupazionale di gruppo, Le nuove abilità, finalizzati a mantenere, incrementare e riprendere le abilità e le funzioni residue; - musicoterapia di gruppo e individuale essenzialmente rivolta alle persone afasiche e/o con problemi del linguaggio e deglutizione. Il Coro degli afasici di A.L.I.C.e. FVG Trieste sta riscuotendo numerosi apprezzamenti ed è chiamato a partecipare a eventi su tutto il territorio nazionale; - organizzazione degli appuntamenti annuali, Giornata nazionale contro l ictus cerebrale e Giornata mondiale contro l ictus cerebrale (mese di ottobre); - incontri con gli istituti scolastici cittadini; - pubblicazione e diffusione di materiale informativo e della rivista trimestrale di informazione scientifica edita dall Associazione, Alice informa, inviata ai soci, ai medici di base della Provincia di Trieste e al personale socio-sanitario; - attività informativa di Info Point.

4 Il Coro degli Afasici Il Coro degli Afasici è composto da pazienti afasici o disartrici, ossia persone colpite da ictus e con problematiche che hanno compromesso il linguaggio verbale. Il percorso di musicoterapia è stato avviato nel 2006 dall Associazione per la Lotta all Ictus Cerebrale A.L.I.C.e FVG Trieste in collaborazione con l Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste. L attività terapeutico- riabilitativa è guidata dalla musicoterapista Loredana Boito e gode del supporto della Struttura Complessa di Medicina Riabilitativa dell Ospedale Maggiore del capoluogo giuliano. Dalla musicoterapia individuale, basata sul suono e sulla voce, è nata l esperienza del canto in gruppo che rappresenta un percorso ideale per il recupero delle capacità residue e per comunicare ed esprimere le proprie emozioni. Che cos è l ictus cerebrale? L'ictus, o stroke in inglese, è un danno cerebrale improvviso che si verifica quando il flusso sanguigno diretto al cervello si interrompe in parte o del tutto. Le cellule nervose, non ricevendo più ossigeno e glucosio, vanno incontro a sofferenza e di conseguenza, a seconda delle aree cerebrali colpite, le funzioni ad esse correlate (linguaggio, vista, motilità, sensibilità, ecc.) vengono compromesse. L'ictus può essere di tipo ischemico o emorragico. L 80% degli ictus è di tipo ischemico, il rimanente 20% è di tipo emorragico. Come si manifesta? I segnali più frequenti che il corpo manda quando il cervello riceve poco ossigeno sono: paralisi o debolezza e formicolio a viso, braccio, gamba, soprattutto se interessano un solo lato del corpo; mal di testa violento e improvviso, mai provato prima e senza cause apparenti; improvvisa difficoltà a pronunciare o a comprendere semplici frasi; improvvisa deviazione della rima orale (bocca storta); visione annebbiata o diminuita in uno o entrambi gli occhi; perdita di equilibrio, vertigini o mancanza di coordinazione inspiegabili, soprattutto se associati a qualcuno dei precedenti sintomi. Come intervenire? L'ictus Cerebrale è un'emergenza medica. Alla presenza dei sintomi elencati sopra, bisogna immediatamente chiamare il 118 oppure recarsi in Pronto Soccorso. Attualmente, le metodiche diagnostiche e le terapie disponibili consentono di limitare il danno cerebrale e, conseguentemente, di aumentare le probabilità di guarigione dopo un ictus.

5 Quali sono i campanelli d allarme? Nel 10-15% dei casi, l'ictus ischemico è preceduto da un attacco ischemico transitorio o TIA, ossia un ictus di breve durata. Generalmente, i disturbi descritti sopra si risolvono in minuti e solo in pochi casi in 24 ore. In caso di TIA, la cui comparsa sta a indicare che qualcosa non va a carico del distretto circolatorio cerebrale, bisogna contattare il medico curante o recarsi immediatamente al Pronto Soccorso al fine di evitare la ben più grave comparsa di un ictus che, secondo le statistiche, può sopraggiungere nel 7-10% dei TIA nei primi 7 giorni dall evento. Come prevenire? Innanzitutto con una sana alimentazione e un attività fisica regolare, quindi adottando abitudini di vita corrette e tenendo sotto controllo il peso corporeo. Il controllo della pressione arteriosa con farmaci e/o con misure dietetiche specifiche può ridurre notevolmente il rischio di ictus cerebrale, sia ischemico che emorragico. Dopo i 40 anni è quindi consigliato controllare periodicamente la pressione arteriosa. Inoltre, l elettrocardiogramma in persone con battito irregolare può svelare la presenza di fibrillazione atriale che è uno dei fattori di rischio. In questi casi, una terapia anticoagulante, in assenza di controindicazioni, riduce il rischio di ictus anche del 68%. Infine, l eco-doppler carotideo in soggetti a rischio - età superiore ai 55 anni, ipertensione, fumo, diabete, obesità, ipercolesterolemia, scarsa attività fisica - può rivelare la presenza di una placca ateromasica, potenziale sorgente di emboli cerebrali, sulla quale un tempestivo intervento farmacologico o chirurgico può ridurre del 30% circa il rischio di ictus ischemico A.L.I.Ce. FVG - Trieste onlus - Associazione per la Lotta all'ictus Cerebrale Via Valmaura, 59 c/o III Distretto sanitario , Trieste - tel fax cod. fisc alicefvg.ts@libero.it

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