PROGETTAZIONE INTEGRATA ALLEGATO 3.7 INDUSTRIA, ARTIGIANATO E SERVIZI. Sistema Logistico Intermodale per il Trasporto delle Merci
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- Muzio Viola
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1 POR SARDEGNA PROGETTAZIONE INTEGRATA ALLEGATO 3.7 INDUSTRIA, ARTIGIANATO E SERVIZI Sistema Logistico Intermodale per il Trasporto delle Merci Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati di Sviluppo Regionale APRILE 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA
2 INDICE 1. PARTE GENERALE Quadro di Riferimento Obiettivo Generale e Obiettivi Specifici Territorio di Riferimento Strategia Risultati Attesi AMBITI PRIORITARI Sistema Logistico Intermdale Regionale Azioni Pubbliche Investimenti Aziendali Servizi alle Imprese Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico Formazione Inixiale e Continua Sistema Logistico Intermodale per il Trasporto delle Merci Movimentazione delle Merci della Provincia di Oristano Quadro di Riferimento Territorio di Riferimento Risultati attesi Azioni prioritarie Azioni pubbliche Investimenti aziendali Servizi alle Imprese Formazione Iniziale e Continua /15
3 1. PARTE GENERALE 1.1. Quadro di Riferimento L analisi dei flussi da e per la Sardegna mostra come il movimento delle merci sia scomponibile su tre componenti, che vanno opportunamente considerate ai fini della realizzazione del sistema logistico e intermodale per il trasporto delle merci: La componente di transhipment: si tratta del flusso di traffico intercontinentale intercettato dal porto di Cagliari che, insieme a Gioia Tauro e Taranto, è tra i più importanti porti di transhipment del Mediterraneo, sui quali si concentra il 50% della capacità di transhipment. Questi flussi solo per minima parte riguardano la Sardegna; emerge, però l opportunità di attivare da un lato le seconde lavorazioni, e dall altra, nuovi corridoi di export per le produzioni isolane. La componente Sardegna-Continente, legata alla presenza di rapporti di fornitura/subfornitura con sistemi produttivi localizzati in altre regioni italiane, interessata a catene logistiche lunghe e all efficienza della loro gestione (riduzione dei costi di trasporto e di logistica). I traffici verso l esterno si concentrano negli scali del nord Sardegna (con il 71% delle merci in entrata e il 62% di quelle in uscita). La destinazione prevalente è rappresentata dalle regioni del nord Italia, mentre è decisamente limitata la quota verso l estero ( 1 ). Il traffico avviene prevalentemente su gomma. 2 La componente interna è legata alla presenza di sistemi locali di PMI del settore agroindustriale ed industriale, interessati ad una migliore organizzazione complessiva della fase di distribuzione/commercializzazione dei propri prodotti. I Rapporti d area sottolineano, quale punto di debolezza, la frammentazione del tessuto produttivo, caratterizzato dalla prevalenza di microimprese, spesso sottocapitalizzate e con problemi infrastrutturali, organizzativi e di commercializzazione che impediscono, da un lato di rispondere alla domanda di mercato (orientata su soglie dimensionali nettamente superiori a quelle che l impresa locale può soddisfare) e dall altro di individuare strategicamente nuovi sbocchi commerciali. 1 Con l esclusione delle filiere produttive legate alle rinfuse industriali ed alle produzioni chimiche, petrolifere, minerometallurgiche, che viaggiano prevalentemente su nave, ancorandosi alle portualità industriali di Pototorres, Oristano, Portovesme, Cagliari, Arbatax. 2/15
4 L analisi dei flussi di traffico merci a livello regionale evidenzia, inoltre, la rilevanza del traffico interno su gomma, evidenziando un ritardo rispetto agli indirizzi della politica comunitaria e nazionale, fortemente orientata al riequilibrio modale (vedi il Libro Bianco European transport policy for 2010: time to decide 3 ). Le cause sono da ricercare nelle difficoltà di attivare servizi intermodali in un contesto in cui l offerta di trasporto non sembra in grado di rispondere alle necessità della domanda (trasporti rapidi e certi su tutto il territorio nazionale). In particolare per quanto attiene il traffico ferroviario è emersa, nel trascorso decennio, una forte riduzione del traffico complessivo, sia in termini di tonnellate trasportate che di carri movimentati. Tale riduzione testimonia le difficoltà dell offerta di trasporto ferroviario (in particolare della capacità di traghettamento, dimezzata nel decennio trascorso), di rispondere pienamente alle richieste di alcuni comparti produttivi che potrebbero essere ricondotti verso questa modalità, quali l industria del legno e prodotti in legno, l industria della carta, chimica e materie plastiche, alcune produzioni minero-metallurgiche, merci pericolose e infiammabili. La difficoltà per la ferrovia di garantire tempi di consegna rapidi e certi costituisce un ostacolo ulteriore all espansione della modalità su ferro verso altri comparti, quali l agroalimentare, mentre la base tariffaria attuale (impostata a peso, e non a volume) penalizza pesantemente il trasporto su ferrovia del lapideo. La prevalenza del trasporto su gomma è quindi legata, oltre che alla storica debolezza del trasporto ferroviario, alle caratteristiche del sistema produttivo isolano, in cui prevalgono le produzioni fortemente diffuse sul territorio, facenti capo a piccole e medie imprese. La grande industria, soggetta a forti pressioni competitive e alle oscillazioni nei mercati dei prodotti finiti e delle materie prime, ha finito per entrare in una lunga stagione di crisi e riduzione di capacità produttiva, in particolare nei settori cosiddetti pesanti, a suo tempo particolarmente vantaggiosi e agevoli per il trasporto su ferro. Tra le criticità del settore bisogna, inoltre, rilevare il dato di scarsa accessibilità del territorio regionale. A tal fine appare significativo l indicatore di accessibilità costruito dall ISFORT, secondo appositi indici mirati a misurare la facilità di fruire dei servizi generati dalle rete dei trasporti, associando alla componente di dotazione fisica di infrastrutture di trasporto e di logistica (dimensione e capacità) anche quella dinamica legata al tessuto produttivo dei territori, alla localizzazione dei bacini di produzione e di deposito delle imprese, alle distanze, ai tempi e ai volumi di traffico generati. Da tale indice, che misura la percentuale dei Sistemi locali del lavoro scarsamente accessibili (ossia risultano meno accessibili della media della macro-regione) emerge, infatti, una condizione di effettiva difficoltà del sistema Sardegna, anche rispetto alle regioni del Sud. 3 Il Libro Bianco European transport policy for 2010: time to decide 3 afferma l assoluta necessità di rivitalizzare il trasporto ferroviario delle merci, soprattutto intermodale, come via privilegiata per interrompere l accelerazione degli ultimi due decenni nella crescita dei flussi di traffico terrestre via camion, che rischiano di penalizzare fortemente le possibilità di sviluppo sostenibile. 3/15
5 Figura 5A Indicatore di scarsa accessibilità (ISFORT) nelle regioni del Mezzogiorno Mezzogiorno = 50,7 97, ,0 72, ,3 54, ,5 35, , ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Indicatore di scarsa accessibilità In particolare, occorre rilevare : - la difficoltà ad assicurare ai servizi di trasporto ferroviari merci standard di qualità, soprattutto in termini di tempi e di certezza degli orari, che li rendano pienamente competitivi con l autotrasporto e integrabili con il trasporto marittimo e le terminalizzazioni a monte e a valle delle catene logistiche; - le difficoltà tecniche ad estendere l offerta di trasporto intermodale mare-ferro-gomma, anche per la modesta capacità organizzativa della modalità ferroviaria; - i ritardi nel completamento della rete ferroviaria (sono tuttora da impegnare parte delle risorse ricompresse nell Accordo di Programma Ferrovie del 1999) e nella realizzazione del sistema della viabilità regionale; - la frammentazione del sistema produttivo e del comparto dei trasporti; - la crisi di liquidità dei settori produttivi ha sempre più fatto venir meno l organizzazione per grossi depositi, mentre l affermarsi del just in time ha ulteriormente favorito il del trasporto su gomma, come conseguenza di ordinativi limitati alle necessità del momento; 4/15
6 - la persistente insufficienza dell infrastrutturazione immateriale. A partire dalle indicazioni fornite dai Rapporti d Area dei Laboratori Territoriali si evidenzia come lo sviluppo della logistica costituisca, ai fini dello sviluppo, una importante opportunità, per rispondere alle esigenze del sistema produttivo isolano. In particolare, da parte delle imprese è emersa la consapevolezza di come i costi di trasporto e l organizzazione logistica possono essere un fattore decisamente strategico nel favorire una maggiore competitività sul mercato globale. Il settore dell agroalimentare, in particolare, ha evidenziato una forte domanda di logistica. Le criticità emerse sono le seguenti: - il costo dei trasporti particolarmente elevato sotto i 50 Km; - la bassa percentuale di carichi completi, che unita alle note difficoltà di gestione dei carichi e dei viaggi di ritorno, spesso a vuoto, determina costi di trasporto elevati; - lo scarso ricorso all intermodalità, sia marittima che ferroviaria; - l assenza di imprese specializzate nella gestione integrata dell intera supply chain, fino all offerta di servizi cosiddetti porta a porta. - la scarsa dotazione informatica delle imprese; - l elevata la domanda di nuove e più specifiche professionalità sui temi della logistica. Tra le opportunità emergono: - la presenza di due piattaforme intermodali nelle aree di Cagliari e Sassari, (impianti CEMAT), e di una linea ferroviaria Cagliari Olbia Porto Torres perfettamente idonea al trasporto dei carichi di maggiore dimensione, totalmente disponibile nelle ore notturne; - la presenza di ampie aree ad uso industriale nell intero territorio regionale, ed in particolare in prossimità del porto Canale di Cagliari da utilizzare quale supporto per effettuare lavorazioni sui flussi di merci in transito, o quale effettivo vantaggio logistico, per le aziende che puntino sull export verso il mercato globale; - il rilevante numero di mezzi gommati che rientra scarica sul territorio nazionale; - la produzione contrassegnata da livelli di qualità elevata, per la quale la attivazione di processi collaborativi potrebbe consentire di superare il vincolo prodotto dalla limitata dimensione dell impresa locale, determinando la possibilità di rispondere, in modo adeguato, alla domanda di qualità esistente sui mercati nazionali ed esteri. 5/15
7 1.2. Obiettivo Generale e Obiettivi Specifici L obiettivo generale è il sostegno alla competitività dei comparti produttivi attraverso l inserimento della regione sul mercato nazionale e globale, ottimizzandone la posizione all interno dei corridoi di trasporto attraverso lo sviluppo del Sistema Logistico Intermodale Regionale. Gli obiettivi specifici individuati sono i seguenti: - Ottimizzare la connessione ferroviaria degli scali portuali della Sardegna al fine di creare la piattaforma logistica euromediterranea. - Ricondurre a competitività il trasporto ferroviario delle merci, recuperando la clientela persa nel trascorso decennio, in particolare favorendo l attivazione di un sistema Camion su Treno sulle relazioni Cagliari- Porto Torres e Cagliari-Olbia. - Favorire il potenziamento degli operatori di trasporto e la loro formazione professionale, per sostenere la loro capacità di competere sul mercato europeo, in particolare favorendo la diffusione delle nuove tecnologie e dei sistemi informatici. - Favorire lo sviluppo di sistemi di e-commerce per le produzioni locali. - Diffondere la cultura della organizzazione logistica, con riferimento allo sviluppo di innovazioni organizzative e tecniche di logistica intermodale relative alle infrastrutture (piattaforme e magazzini), alla rispondenza alle esigenze di prodotti deperibili o pericolosi, alle unità di trasporto. - Potenziare le attività logistiche e di trasformazione in prossimità delle aree portuali, ed in particolare a partire dai flussi di transhipment nel Porto Canale di Cagliari. - Favorire sinergie logistiche volte ad ottimizzare i flussi di andata e ritorno - Realizzare e potenziare piattaforme logistiche, per la raccolta, lavorazione, condizionamento, confezionamento e stoccaggio di specifiche filiere produttive, ed in particolare dei prodotti agroalimentari, realizzando le catene del freddo e del fresco, con interventi mirati a livello di stoccaggio, lavorazione, trasporto delle merci e sostenendo la creazione di società di servizi integrati per la logistica partecipate dalla parte agricola di comparti differenti in grado di trattare volumi significativi di prodotto. - Realizzare, in prossimità dei porti, piattaforme logistiche finalizzate alle seconde lavorazioni di prodotti di importazione, contribuendo alla creazione valore aggiunto. - Incentivare forme innovative di gestione dell intermodalità, finalizzata alla razionalizzazione della catena di trasporto, con una particolare attenzione ai prodotti deperibili. 6/15
8 1.3. Territorio di Riferimento - Intero territorio regionale. - Nodi intermodali dei porti (Olbia/Golfo Aranci, Porto Torres, Oristano, Cagliari) e piattaforme logistiche d area. - Provincia di Oristano per l ambito prioritario Movimentazione delle Merci Strategia A partire dai tre grandi sistemi di traffico individuati: - la componente di transhipment; attinente ai flussi di merci prodotti dal mercato internazionale, in transito sull hub portuale di Cagliari, - la componente Sardegna Continente, che attraversa l intera isola per concentrarsi sugli scali del nord Sardegna, - la componente interna, legata alla presenza di piccole e medie imprese locali, la strategia di intervento mira a: - sostenere lo sviluppo del Sistema Logistico e Intermodale Regionale; - ottimizzare la competitività della produzione regionale, favorendo non soltanto la concentrazione dei flussi di merci, ma soprattutto l ottimizzazione, per le differenti filiere, della catena logistica, rafforzandone quindi la capacità di penetrazione sul mercato nazionale e globale. A tal fine, la prospettata individuazione di piattaforme intermodali, da distribuire in particolare lungo la dorsale ferroviaria, è soltanto in parte riferibile all obiettivo del riequilibrio modale, dovendosi dare invece luogo a vere e proprie piattaforme di servizio intimamente connesse ai sistemi produttivi locali rivolte a: - sostenere la commercializzazione e l evoluzione delle differenti filiere; - supportare la gestione e la razionalizzazione delle attività di logistica da parte dei sistemi locali (distretti, associazioni di PMI e Parchi di Impresa) anche attraverso attività di animazione, marketing territoriale e formazione di personale specializzato; - favorire il potenziamento degli operatori di trasporto e la loro evoluzione verso la costruzione di catene logistiche organizzate su carichi completi, favorendo l adozione di processi distributivi just in time, anche a supporto di sistemi di e-commerce per le produzioni locali. 7/15
9 Per queste ragioni, la realizzazione del sistema logistico dovrà strutturarsi su tre livelli, utili anche per la definizione delle caratteristiche dei Partenariati di Progetto cui si rivolge il Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sistema Logistico Intermodale per il Trasporto delle Merci. Il primo livello è definito dai fabbisogni tecnici di trasporto e di logistica delle differenti filiere produttive, dalle caratteristiche delle imprese, dalla loro dislocazione sul territorio, dalla necessità di una maggiore razionalizzazione dei flussi di trasporto, dalla centralità delle piattaforme marittime nella costruzione della intermodalità mare-ferro-gomma, al fine di identificare linee di intervento per la riorganizzazione dei diversi vettori di trasporto, la concentrazione dei flussi, il miglioramento del potenziale competitivo sul mercato nazionale delle produzioni locali. Il secondo livello, riguarda la logistica distributiva nelle aree urbane, è fortemente connesso al primo, soprattutto in considerazione del fatto che le aree urbane rappresentano il maggiore mercato di sbocco delle produzioni locali. Il terzo livello riguarda, da un lato, il processo di adeguamento degli assetti infrastrutturali, dall altro le innovazioni tecniche (treni blocco, treno-camion, sistemi di carico e scarico, gestione della unitizzazione e containerizzazione, catena del freddo e del fresco, etc.), organizzative (tempi, spazi) e di sistema (rafforzando la cooperazione e i partenariati tra soggetti istituzionali e imprenditoriali), necessarie a favorire una maggiore integrazione modale e la migliore penetrazione nei mercati. Le forme di Partenariato di Progetto individuate dai presenti elementi per la predisposizione dei progetti integrati sono: - Partenariati di progetto per la realizzazione di Sistemi Logistici Territoriali o di Settore, che coinvolgono imprese di produzione e trasformazione in forma associata per settori produttivi o sistemi territoriali, imprese di trasporti e logistica, le aziende di trasporto ferroviario e le istituzioni locali. - Partenariato di progetto per la realizzazione della Piattaforma logistica euromediterranea, che dovrà coinvolgere le autorità portuali, le aziende di trasporto ferroviario, le imprese di logistica Risultati Attesi - Piattaforma logistica euromediterranea operativa. - Sistemi logistici territoriali e settoriali operativi. - Presenza di piattaforme logistiche mirate alla lavorazione delle produzioni agroalimentari, catene del freddo e del fresco, stoccaggio, trasporto. - Operatori del trasporto competitivi. - Diffusione dell informatica e delle nuove tecnologie, dell occupazione di qualità nel settore. - Accordi e processi collaborativi tra operatori di trasporto (gestori di infrastrutture e piattaforme di servizio, operatori del servizio di trasporto e di logistica e sviluppatori di sistemi per la logistica e l intermodalità) e 8/15
10 realtà produttive. - Riduzione dei ritorni a vuoto. Diffusione di catene logistiche fondate su carichi completi, migliore gestione dei processi distributivi just in time. - Incremento del fatturato realizzato attraverso canali di e-commerce. - Incremento del trasporto intermodale. - Avvio di soluzioni innovative per prodotti deperibili e pericolosi. - Incremento del traffico ferroviario merci e delle attività di cabotaggio. - Incremento del numero di imprese logistiche e di trasformazione in prossimità delle aree industriali, dei compendi portuali, ed in particolare del Porto Canale di Cagliari. - Creazione di società di servizi integrati per la logistica, partecipate dalle imprese. 9/15
11 2. AMBITI PRIORITARI 2.1. Sistema Logistico Intermdale Regionale Azioni Pubbliche Informazione, Sensibilizzazione e Animazione - Accordo tra Enti locali, aziende di trasporto e di produzione per la costituzione di Tavoli regionali e locali mirati al coordinamento del sistema integrato della logistica Normative, Piani e Programmi - Realizzazione di analisi dei processi di impresa attivati nei compendi portuali del Mediterraneo interessati dal transhipment; attivazione di nuove opportunità di export legate al potenziale inserimento delle produzioni locali sui grandi flussi internazionali Interventi Infrastrutturali - Trasporti e mobilità - Realizzazione di un programma di interventi di breve e medio periodo, finalizzato alla creazione del sistema integrato della logistica e della portualità regionale. - Realizzazione di piattaforme intermodali lungo rete, utili all attivazione di un servizio di autostrada viaggiante lungo le relazioni ferroviarie Cagliari-Olbia Golfo Aranci e Cagliari - Porto Torres: piazzali di manovra, mezzi per la movimentazione e magazzini di appoggio funzionali alle necessità delle filiere servite. Nel medio periodo si prevede il completamento delle connessioni tra sistema portuale, rete ferroviaria, aree industriali. - Realizzazione di nodi di interscambio per il trasporto merci dai porti al sistema ferro-gomma a quello stradale e aeroportuale. - Realizzazione di interventi finalizzati all ottimizzazione dei collegamenti tra i porti di transhipment e le banchine destinate al traffico di cabotaggio. - Realizzazione di interventi finalizzati alla creazione di un distretto della rinfusa nel Porto Industriale di Oristano. - Realizzazione dei Centri di controllo sanitario-veterinario nelle aree portuali interessate. 10/15
12 Investimenti Aziendali Singole Imprese - Incentivi per investimenti aziendali per lo start up di imprese operanti nella movimentazione e trattamento delle merci in un ottica intermodale, logistica, cantieristica, e seconde lavorazioni. - Incentivi per investimenti aziendali per impianti e macchinari finalizzati alla movimentazione delle merci (realizzazione di terminal produttivi, servizi di banchinaggio, servizi di carico e scarico, aree di stoccaggio e parcheggio, manutenzione e riparazione container). Reti e Sistemi d Impresa - Incentivi per investimenti aziendali per la realizzazione di piattaforme logistiche a scala locale, con particolare riferimento a specifiche filiere produttive ed in particolare alla filiera agroalimentari: raccolta, lavorazione, condizionamento, confezionamento e stoccaggio dei prodotti agroalimentari, realizzando le catene del freddo e del fresco, con interventi mirati a livello di stoccaggio e trasporto delle merci. - Incentivi per investimenti aziendali per impianti dedicati allo stoccaggio, trasporto e gestione dell intermodalità, finalizzata alla razionalizzazione delle catene logistiche. - Incentivi per investimenti aziendali per la realizzazione di sistemi di contenimento delle polveri per le fasi di stoccaggio e movimentazione delle merci sfuse. - Incentivi per la costituzione, avviamento potenziamento, di organismi di aggregazione e cooperazione tra le aziende, sia a fini produttivi che per la promozione e commercializzazione dei prodotti. - Incentivi per investimenti aziendali finalizzati alla creazione di società di servizi integrati per la logistica partecipate dalla parte agricola di comparti differenti in grado di trattare volumi significativi di prodotto. - Incentivi per investimenti aziendali congiunti per la creazione di consorzi export. - Incentivi per investimenti aziendali congiunti, per la creazione, all interno dei Parchi di Impresa, di centri servizi finalizzati all erogazione di servizi logistici e/o di commercializzazione. - Incentivi per l acquisizione di servizi reali finalizzati alla creazione di reti commerciali per i prodotti di eccellenza nell ambito dell attuazione dei distretti agroalimentari di qualità. - Incentivi per investimenti aziendali congiunti per la realizzazione ed il potenziamento di consorzi di promozione di sinergie tra le fasi della produzione, della trasformazione e della commercializzazione Servizi alle Imprese Singole Imprese - Incentivi per l acquisizione di servizi reali di assistenza tecnica per lo sviluppo delle aree di attività legate 11/15
13 alla logistica. Reti e Sistemi d Impresa - Incentivi per l acquisizione di servizi reali finalizzati allo sviluppo di servizi comuni per la commercializzazione e la nascita di consorzi export Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico Reti e Sistemi d Impresa - Incentivi per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo di sistemi esperti su base informatica per il governo della logistica intermodale Formazione Inixiale e Continua - Incentivi per la realizzazione di piani di formazione di esperti nel settore della logistica e commercializzazione. - Incentivi per la realizzazione di piani di formazione aziendale per la preparazione di operatori portuali esperti in sistemi di movimentazione. 12/15
14 2.2. Sistema Logistico Intermodale per il Trasporto delle Merci Movimentazione delle Merci della Provincia di Oristano Quadro di Riferimento Il territorio della provincia di Oristano, e in particolare il suo capoluogo, beneficia di una posizione geografica baricentrica nell isola rappresentando un crocevia importante per diversi settori produttivi e socio-culturali e offre lo spunto per candidarsi come snodo intermodale centrale nelle comunicazioni regionali dei trasporti. Il miglioramento dei trasporti nella provincia è da considerarsi come prioritario per lo sviluppo integrato del territorio Oristanese in quanto, in una realtà come quella sarda, il solo intervento infrastrutturale sul sistema dei trasporti, non sarebbe in grado di agire come fattore di sviluppo. Si prospetta la realizzazione di un sistema di servizi integrati a sostegno delle imprese operanti sul territorio nei diversi settori, in particolare attraverso azioni dirette alla creazione di servizi, incentivi e infrastrutture che permettano di eliminare i gap strutturali e di contesto che di fatto impediscono lo sviluppo. In una realtà come quella della provincia di Oristano, si rende necessario realizzare delle azioni volte a riorganizzare gli spazi riservati alle attività industriali ed artigianali, in particolare, in prossimità degli snodi portuali e aeroportuali che hanno un ruolo importante, in primo luogo per le attuali caratteristiche riferite alla diffusione degli scambi di merci ed in prospettiva futura anche per il traffico passeggeri. Il Porto Industriale, oltre a garantire una posizione strategica per l intera regione, possiede una vasta disponibilità di aree attrezzate e dotate dei principali servizi che permetterebbero lo sviluppo di piattaforme logistiche per la movimentazione delle merci legate al comparto della rinfusa e non. Le principali criticità sono: - la bassa concentrazione di prodotti vendibili; - la mancanza di servizi alla commercializzazione; - l assenza dello sviluppo dell intermodalità. I principali vantaggi sono: - la centralità geografica grazie alla quale potrebbe inserirsi efficacemente nelle crescenti correnti di traffico commerciale; - i fondali marini adeguati all attracco di grandi navi; - la prossimità e interrelazione tra i sistemi portuale, aeroportuale, ferroviario e terrestre; - la posizione baricentrica rispetto ai flussi merci nel mediterraneo. 13/15
15 Territorio di Riferimento Tutto il territorio della provincia di Oristano comprese le aree portuali e aeroportuali, le ZI, le aree PIP, estensibile ad aree produttive e nodi regionali Risultati attesi - Presenza di un moderno sistema integrato di movimentazione delle merci alla rinfusa Azioni prioritarie Azioni pubbliche Interventi Infrastrutturali Aree industriali e produttive - Realizzazione di interventi di adeguamento del porto di Oristano (messa a norma degli impianti di depurazione, sistemazione di raccolta delle acque sulle banchine, piano di recupero dei rifiuti portuali). - Realizzazione di interventi di completamento della banchina esistente Investimenti aziendali Singole Imprese - Incentivi per investimenti aziendali finalizzati alla realizzazione di sistemi di contenimento delle polveri per le fasi di stoccaggio e movimentazione delle merci sfuse. - Incentivi per investimenti aziendali per nuove imprese operanti nei settori cantieristica, logistica ed energia ; Reti e Sistemi d Impresa - Incentivi per investimenti aziendali per la realizzazione e installazione di impianti e macchinari finalizzati alla movimentazione delle merci (realizzazione di terminal produttivi, servizi di banchinaggio, servizi di carico e scarico, aree di stoccaggio e parcheggio). - Incentivi per investimenti aziendali per la realizzazione del Centro Servizi finalizzata alla gestione/organizzazione dei servizi specializzati, che abbia lo scopo di pianificare il sistema offerto e gestire le attività organizzative e di relazione. 14/15
16 Servizi alle Imprese Reti e Sistemi d Impresa - Incentivi per l acquisizione di servizi reali finalizzati alla promozione dello scalo portuale di Oristano come hub delle merci alla rinfusa. - Incentivi per l attivazione di servizi organizzativi per l accoglienza delle merci nell area portuale Formazione Iniziale e Continua - Incentivi per la realizzazione di piani di formazione aziendale specialistica degli operatori dell area portuale sulla movimentazione delle merci e servizi ad essa collegati. 15/15
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