FORMULARIO DELL AZIONE
|
|
- Jacopo Leo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FORMULARIO DELL AZIONE 1.NUMERO AZIONE TITOLO AZIONE Centro Diurno per minori 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il Centro Diurno, rivolto a minori del Comune Capofila, si prefigge di offrire interventi educativi individualizzati in favore di minori che necessitano di una sana socializzazione e sostegno nella vita quotidiana, con azioni educative e di contenimento anche a supporto alle figure genitoriali. Il Centro è rivolto a n. 70 minori in età compresa da i 6 e 14 anni, seguiti o segnalati dai Servizi Sociali territoriali e/o dalla scuola del Comune di Catania. Il Servizio Sociale incaricato al caso elabora il progetto individualizzato, con la collaborazione e la messa in campo di tutte le agenzie che ruotano attorno al minore e la di lui famiglia. Il piano individuale prevede i seguenti interventi: - socio-educativo, finalizzato a favorire la socializzazione e la partecipazione alle attività promosse; - aiuto alla famiglia, attraverso prestazioni di ausilio per la gestione familiare e la cura delle attività giornaliere del figlio. Le attività che il Centro offre, in orario pomeridiano ( dalle alle dal lunedì al venerdì ) sono quelle notoriamente avviate per stimolare la creatività, la fantasia, la sana crescita psico-fisica; inoltre, vuole privilegiare interventi innovativi volti a valorizzare il rapporto intergenerazionale, la scoperta delle antiche tradizioni, il consolidamento dei valori quali la famiglia, il rispetto, le regole, il senso di appartenenza ad una comunità locale. Pertanto,gli obiettivi che il Centro intende raggiungere sono: - educativi/ pedagogici offrire un contesto dove organizzare attività in grado di stimolare le aree di apprendimento maggiormente carenti, attraverso interventi educativi e riabilitativi individuali e/o di piccolo gruppo; - sociali e relazionali stimolare attraverso le attività di gruppo, anche di tipo ludico-espressivo, le capacità relazionali e sociali di ciascun minore; - didattici supportare il minore nello svolgimento dei compiti, aiutandolo a superare le difficoltà individuali di apprendimento. Le attività che la presente azione intende privilegiare sono così articolate: - laboratorio di lettura e drammatizzazione; - atelier della fiaba; - giochi da tavolo e di società; - laboratori musicali; - laboratori sportivi; - laboratori creativi: pittura, costruzione marionette e/o burattini, cartapesta; - laboratorio teatrale; - laboratorio di cucina; - cineforum; - itinerari culturali; - gruppi di mutuo aiuto per famiglie con problematiche comuni; - doposcuola. Le attività sono orientate in relazione alle caratteristiche di ciascun minore, attraverso la formulazione di un piano individualizzato. Si prevede la partecipazione attiva del nucleo familiare di riferimento in alcune attività, con l obiettivo di responsabilizzarlo e coinvolgerlo alle iniziative e alla programmazione delle stesse.
2 Le azioni di sistema che si intendono avviare sono: - coordinamento con l avvio di procedure che favoriscono l integrazione con le risorse del territorio; - partecipazione attiva dei nuclei familiari coinvolti, per una programmazione condivisa; - monitoraggio e verifica periodica del progetto individualizzato; - valutazione sulla qualità del servizio reso e sugli effetti apportati da ogni singolo progetto individualizzato, come cambiamenti di processo; - report annuale. 4. Definizione della struttura organizzativa e delle risorse Il Centro vuole rappresentare la sede privilegiata dove sia il minore che la famiglia possano trovare sinergia di risposte, adeguate alle loro problematiche e nel rispetto delle loro singole potenzialità. L azione di governance spetta all Ente Locale, chiamato a monitorare la validità dell intervento, attraverso il Centro territoriale ove ricade la struttura. La sinergia che viene messa in atto prevede il coinvolgimento delle agenzie pubbliche e del privato sociale che, per ogni singolo progetto, sono chiamate ad interagire. La sede, idonea alla tipologia del servizio, deve essere messa a disposizione dell ente gestore ed essere ubicata in un contesto territoriale privo di spazi di aggregazione positiva, con alta densità abitativa di nuclei familiari problematici che necessitano di offerte istituzionali a supporto della azione educativa svolta in seno al gruppo primario. Il Centro sarà fruibile dal lunedì al venerdì dalle ore alle ore Il centro rientra tra gli interventi semi-residenziali. 5. FIGURE PROFESSIONALI Inserire le figure professionali che si intendono utilizzare all interno dell azione distinguendo quelle a carico delle amministrazioni pubbliche coinvolte da quelle in convenzione A carico delle amministrazioni pubbliche Tipologia coinvolte (Enti In convenzione Locali, ASP (EX ASP (EX AUSL)), T.M., Scuole ) Coordinatore con la qualifica dell Assistente Sociale In convenzione n. 1 Educatore Professionale In convenzione n. 3 Animatore In convenzione n. 3 Maestri d Arte In convenzione n. 4 Assistente Sociale referente per competenza territoriale Ente Locale n Piano finanziario (Allegati 4 e 5) Compilare il piano di spesa dettagliato per ogni azione che si vuole realizzare. 7. Specifica ragionata sulle modalità di gestione Indicare le modalità di gestione che si intendono utilizzare per l azione di riferimento Diretta Mista (specificare la procedura di affidamento che si intende adottare) x Indiretta/esternalizzata (specificare la procedura di affidamento che si intende adottare) Sarà esperita la procedura aperta di affidamento, secondo la normativa vigente. L Ente Gestore dovrà produrre tutti gli atti relativi al rispetto degli standard strutturali ed organizzativi che garantiscono i requisiti
3 previsti dalla normativa di riferimento. I rapporti di lavoro del personale utilizzato dall'ente gestore si potranno configurare in regime libero professionali, nel rispetto dei profili professionali richiesti e corrispondenti livelli contrattuali. PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1ª ANNUALITA ore-annue mensile Allegato 4 Coordinatore con la qualifica dell Assistente Sociale n ore mens. 18 euro/ora Educatore Professionale n ore mens. 18 euro/ora Animatore n ore mens. 16 euro /ora Maestri d Arte n ore mens. 18 euro/ora Subtotale ,00 Affitto locali e spese di gestione Subtotale ,00 Fax n Subtotale 1.400,00 attivare) Subtotale 6.000,00 Dettagliare ogni singola voce di spesa (es.: IVA, ecc.) Spese di gestione 5 % (riferite all Ente aggiudicatario per acquisto gadget, coppe e opportunamente documentato) I.V.A. 4 % Subtotale 7.774,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 11-1ª Annualità
4 FNPS Cofinanziamento , , ,00 PIANO FINANZIARIO AZIONE - 2ª ANNUALITA ore-annue mensile Allegato 4 Coordinatore con la qualifica dell Assistente Sociale n ore mens. 18 euro/ora Educatore Professionale n ore mens. 18 euro/ora Animatore n ore mens. 16 euro /ora Maestri d Arte n ore mens. 18 euro/ora Subtotale ,00 Affitto locali e spese di gestione Subtotale ,00 Subtotale attivare) Subtotale 2.500,00 Dettagliare ogni singola voce di spesa (es.: IVA, ecc.) Spese di gestione 5 % (riferite all Ente aggiudicatario per acquisto gadget, coppe e opportunamente documentato) I.V.A. 4 % 843 Subtotale 7.415,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo totale dell azione per fonte di finanziamento 1 Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive degli oneri figurativi,
5 N. Azione 11-2ª Annualità FNPS Cofinanziamento , , ,00 PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3ª ANNUALITA ore-annue mensile Allegato 4 Coordinatore con la qualifica dell Assistente Sociale n ore mens. 18 euro/ora Educatore Professionale n ore mens. 18 euro/ora Animatore n ore mens. 16 euro /ora Maestri d Arte n ore mens. 18 euro/ora Subtotale ,00 Affitto locali e spese di gestione Subtotale ,00 Subtotale attivare) Subtotale 2.500,00 Dettagliare ogni singola voce di spesa (es.: IVA, ecc.) Spese di gestione 5 % (riferite all Ente aggiudicatario per acquisto gadget, coppe e opportunamente documentato) I.V.A. 4 % 843 Subtotale 7.415,00 2 Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive degli oneri figurativi,
6 TOTALE ,00 Ripartizione del costo totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 11-3ª Annualità FNPS Cofinanziamento , , ,00 PIANO FINANZIARIO AZIONE Riepilogo della Triennalità ore/mesi Allegato 5 Dettagliare ogni singola voce di spesa (es.: responsabile azione, responsabile tecnico del servizio, assistente sociale, mediatori socio-culturali, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, esperti di monitoraggio e valutazione, ecc.) Coordinatore con la qualifica dell Assistente Sociale n ore mens. 18 euro/ora Educatore Professionale n ore mens. 18 euro/ora Animatore n ore mens. 16 euro /ora Maestri d Arte n ore mens. 18 euro/ora Subtotale ,00 Affitto locali e spese di gestione Subtotale ,00 Fax n Subtotale 1.400,00 attivare) Subtotale ,00 3 Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive degli oneri figurativi,
7 Dettagliare ogni singola voce di spesa (es.: IVA, ecc.) Spese di gestione 5% (riferite all Ente aggiudicatario per acquisto gadget, coppe e opportunamente documentato) I.V.A. 4% Subtotale ,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo triennale totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 11 FNPS Cofinanziamento , , ,00 4 Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive degli oneri figurativi,
FORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1.NUMERO AZIONE 10 2. TITOLO AZIONE La Casa dell Accoglienza 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ La Casa dell Accoglienza si configura come luogo di pronto intervento rivolto a donne con
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1.NUMERO AZIONE 12 2. TITOLO AZIONE Centro sollievo per soggetti affetti da Alzheimer e demenza senile 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ L azione pone al centro dell attenzione soggetti
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 6 2. TITOLO AZIONE Mensa sociale 3. Descrizione delle attività L azione promuove la realizzazione di elementi di contrasto delle povertà estreme, finalizzate ad
Dettagli1.NUMERO AZIONE TITOLO AZIONE Assistenza Domiciliare Anziani 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1.NUMERO AZIONE 16 2. TITOLO AZIONE Assistenza Domiciliare Anziani 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il progressivo invecchiamento della popolazione e la carenza delle azioni di supporto dei familiari, rendono
Dettagli3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1.NUMERO AZIONE 17 2. TITOLO AZIONE Assistenza domiciliare a disabili 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell azione di riferimento,
Dettagli3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1.NUMERO AZIONE 20 2. TITOLO AZIONE Servizio di Accompagnamento Socio Educativo per minori 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell
Dettagli1.NUMERO AZIONE. 2. TITOLO AZIONE Centro ricreativo per anziani - Motta S. Anastasia 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1.NUMERO AZIONE 22 2. TITOLO AZIONE Centro ricreativo per anziani - Motta S. Anastasia 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ L azione che dovrà ricadere sul territorio del Comune di Motta S. Anastasia è volta
Dettagli1.NUMERO AZIONE TITOLO AZIONE Assistenza Domiciliare Integrata 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1.NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE Assistenza Domiciliare Integrata 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata ha rappresentato un intervento di primaria importanza,
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1.NUMERO AZIONE 21 2. TITOLO AZIONE Centri di Aggregazione per minori a Misterbianco 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE UNDICESIMA SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DISTRETTUALE 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali 26/06/2013
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA
FORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE DECIMA Assistenza scolastica all autonomia e alla comunicazione 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1.NUMERO AZIONE 18 2. TITOLO AZIONE Piani personalizzati a sostegno delle persone con handicap grave Comune di Catania e Misterbianco 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA
FORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE DODICESIMA INTEGRAZIONE AZIONE PRIMA BORSE LAVORO ADULTI 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA
FORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE DECIMA Assistenza scolastica all autonomia e alla comunicazione 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA
FORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE DODICESIMA INTEGRAZIONE AZIONE PRIMA ASSEGNO CIVICO 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 Comune di Modica Comune di Scicli Comune di Ispica Comune di Pozzallo AZIENDA SAN. PROY
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 Comune di Modica Comune di Scicli Comune di Ispica Comune di Pozzallo AZIENDA SAN. PROY DISTRETTO DI MODICA (. Il Ai Dirigenti dei Servizi Sociali dei Comuni di SCICLI.>POZZALLO
DettagliCITTA DI PALAGONIA Provincia di Catania
CITTA DI PALAGONIA Provincia di Catania I Dipartimento Servizi Sociali DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D20 (PALAGONIA, SCORDIA, MILITELLO V.C., RADDUSA, RAMACCA, CASTEL DI IUDICA) PIANO DI ZONA LEGGE 328/00
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA
FORMULARIO DELL AZIONE RIMODULATA 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE TREDICESIMA INTEGRAZIONE Azione seconda ASSEGNO CIVICO DISABILI E DIPENDENZE 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro
DettagliALLEGATO A FORMULARIO DELL AZIONE. Potenziamento Centro ricreativo anziani (fondi ribasso d'asta) 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
ALLEGATO A FORMULARIO DELL AZIONE 7 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO AZIONE Potenziamento Centro ricreativo anziani (fondi ribasso d'asta) 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ La presente azione ha garantito la continuità
DettagliALLEGATO A NUMERO AZIONE 2. TITOLO AZIONE AREA ANZIANI L ARGENTO E MAGIA 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
NUMERO AZIONE 6 ALLEGATO A 2. TITOLO AZIONE AREA ANZIANI L ARGENTO E MAGIA 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREMESSA La nostra società deve prendere coscienza dell irreversibilità del processo di invecchiamento,
DettagliTURISMO SOCIALE 1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 4 2. TITOLO AZIONE TURISMO SOCIALE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Nell ambito dell offerta dei servizi a favore di cittadini deboli
DettagliPROVINCIA DI CATANIA AREA V - SERVIZI ALLA COLLETTIVITA - SERVIZIO ATTIVITA SOCIALI PROGETTO : SERVIZIO DI EDUCATIVA DOMICILIARE MINORI
C O M U N E D I G I A R R E PROVINCIA DI CATANIA AREA V - SERVIZI ALLA COLLETTIVITA - SERVIZIO ATTIVITA SOCIALI Fax n. 095/963511 - Tel. n. 095/963522 PROGETTO : SERVIZIO DI EDUCATIVA DOMICILIARE MINORI
DettagliINTEGRAZIONE PIANO DI ZONA 2013/15
INTEGRAZIONE PIANO DI ZONA 2013/15 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO 37 Termini Imerese (comune capofila) Aliminusa Caccamo Caltavuturo Cerda Montemaggiore Belsito Sciara Scillato Sclafani Bagni Trabia RELAZIONE
Dettagli2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)
1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ EROGAZIONE DI CURE DOMICILIARI INTEGRATE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO come definite nel documento della Commissione Nazionale LEA con Decreto
DettagliPIANI PERSONALIZZATI DISABILI ART.14 L.328/00
.NUMERO AZIONE 4.TITOLO AZIONE PIANI PERSONALIZZATI DISABILI ART.4 L.8/ MACROLIVELLO SERVIZI PER DISABILI TIPOLOGIA INTERVENTO PIANI PERSONALIZZATI A FAVORE DEI DISABILI EX ART.4 L. 8/ OBIETTIVI DI SERVIZIO
DettagliFormulario Progetti Doposcuola 2016/2017
Formulario Progetti Doposcuola 2016/2017 Sez. A - Informazioni preliminari 1. Titolo e sottotitolo (Inserire il titolo del progetto ed un eventuale sottotitolo) Doposcuola?! un gioco da ragazzi!" 2. Comune
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE 1 PROGETTO INTEGRATO PER FAMIGLIE MULTIPROBLEMATICHE 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali 26/06/2013
DettagliPIANO DI ZONA 2012-2014. Annualità 2012
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 PROGETTO LUDOTECA Progetto a termine: Luglio 2012 1. Titolo del progetto SERVIZIO DI LUDOTECA 2. Nuovo progetto - No X 3. Progetto già avviato - Sì X 4. Se il progetto
DettagliMISURA/SOTTOMISURA SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA RIVOLTA A MINORI E FAMIGLIE
MISURA/SOTTOMISURA 1.1 1.2 1. Titolo dell Intervento SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA RIVOLTA A MINORI E FAMIGLIE 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato
DettagliSOCIO - - ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVI PER DISABILI
MODULI SOCIO - ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVI PER DISABILI Ogni Assistenziale Individuale e/o socio-educativo, detti PAI e PEI, specifica il numero di autorizzati, per quali interventi e la durata del
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI SOCIO SANITARI Processo Erogazione di interventi nei servizi sociali Sequenza di processo
DettagliSCHEDA TECNICA PROGETTUALE CENTRI DIURNI DISABILI
SCHEDA TECNICA PROGETTUALE 1. TITOLO AZIONE CENTRI DIURNI DISABILI 2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell azione di riferimento,
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Educatore per l'infanzia 4 Settore Economico Professionale Area di Attività
DettagliNuovo X Attivato in continuità con interventi avviati a partire dall anno:
Comune sede progetto: Clusone AT n. 9 - Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve Progetto: Patatrak Sede presso Oratorio Via Gusmini Tel. 0346 21258 fax e-mail Tipologia di progetto extrascuola Solo compiti
DettagliInclusione sociale e lavorativa Piano di zona prima e seconda annualità
1. NUMERO AZIONE 1 2. TITOLO AZIONE Inclusione sociale e lavorativa Piano di zona 2010-2012 prima e seconda annualità Nuova progettazione Valenza distrettuale Obiettivi - Attivare percorsi lavorativi per
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Operatore dell'infanzia Settore Economico Professionale Area di Attività Processo
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 17 2. TITOLO AZIONE Servizio di Babysitting 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliPROPOSTA PROGETTUALE. (specificare i dati di colui / coloro che firmano l offerta ed i dati di tutti gli operatori economici per i quali è presentata)
MODELLO B Procedura ad evidenza pubblica per la selezione di due soggetti Partners e gestori di servizi di accoglienza integrata rivolti ai Richiedenti Asilo, Rifugiati e Umanitari ( R.A.R.U.) per la presentazione
DettagliAllegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C.
Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. DELL ALLEGATO A) 1 SOGGETTO RICHIEDENTE (ente capofila) PROVINCIA DI
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 6 2. TITOLO AZIONE CENTRO DIURNO POLIFUNZIONALE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliDeterminazione Dirigenziale
MUNICIPIO ROMA II DIREZIONE SOCIO EDUCATIVA Programmazione, progettazione e monitoraggio dell'intero sistema dei servizi alla persona UFFICIO CONTABILE/AMMINISTRATIVO SETTORE SOCIALE SEDE VIA GOITO Determinazione
DettagliALLEGATO A NUMERO AZIONE 2. TITOLO AZIONE AREA DISABILI INSEGNACI A VIVERE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
NUMERO AZIONE 7 ALLEGATO A 2. TITOLO AZIONE AREA DISABILI INSEGNACI A VIVERE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREMESSA Nel corso degli ultimi decenni,si è assistito ad un progressivo mutamento nel modo di
DettagliDistretto Socio -Sanitario DI Comune Capofila Agrìgento
Distretto Socio -Sanitario DI Comune Capofila Agrìgento Aragona - Comitini - Favara - lappola Giancaxio - Porto Empedocle - Raffadali Realmente - Sant'Angelo Muxaro - Santa Elisabetta -Siculiana II Dirigente/Coordinatore
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE 3 BORSE LAVORO 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali 26/06/2013 AREE DI INTERVENTO MACRO LIVELLO Misure
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO APERTO E CENTRO DIURNO PER MINORI. Approvato con delibera Assemblea comprensoriale n. 11 di data
Pagina 1 di 5 REGOLAMENTO DEL CENTRO APERTO E CENTRO DIURNO PER MINORI Approvato con delibera Assemblea comprensoriale n. 11 di data 26.11.2009 Art. 1 Finalità del Centro Aperto Minori Il Centro Aperto
DettagliPROVINCIA DI PIACENZA Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità
PROVINCIA DI PIACENZA Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità SCHEDA PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DEL CONTESTO E DELLA PROPOSTA EDUCATIVA SCUOLA DELL
DettagliLOTTO A. I destinatari dei servizi di animazione sociale e di assistenza sono gli utenti del Centro protesi e loro familiari/accompagnatori.
LOTTO A CAPITOLATO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE SOCIALE E DI ASSISTENZA NELL AMBITO DEL SERVIZIO PSICOSOCIALE DEL CENTRO PROTESI INAIL DI VIGORSO DI BUDRIO (BO) 1. OBIETTIVI E FINALITÀ Le
DettagliCAPITOLATO SPECIALE SERVIZI DI SOSTEGNO PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI DEL COMUNE DI SESTO FIORENTINO DENOMINATI MAIDIREVECCHIO SESTO FIORENTINO
Allegato B CAPITOLATO SPECIALE SERVIZI DI SOSTEGNO PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI DEL COMUNE DI SESTO FIORENTINO DENOMINATI MAIDIREVECCHIO SESTO FIORENTINO Art. 1 Oggetto del servizio L'affidamento ha per
DettagliPROGETTO: arte. Finalità:
PROGETTO: arte fare sviluppare nel bambino la capacità creativa facendo acquisire, con l esperienza empirica, la consapevolezza che molte cose possono essere create con mezzi semplici e con l utilizzo
DettagliART.1 (Definizione) ART.2 (Obiettivi e finalità)
ART.1 (Definizione) Il Centro diurno per disabili Thalita Kumi Società Cooperativa Sociale Onlus è una struttura che persegue lo scopo di offrire una risposta qualificata ai bisogni di autonomia e di inclusione
DettagliNido d Infanzia La Montagna dei Balocchi Castiglione dei Pepoli
Nido d Infanzia La Montagna dei Balocchi Castiglione dei Pepoli Progetto Pedagogico e Organizzativo Post-Materna A.E 2014-2015 Come nasce La Montagna dei Balocchi Il servizio educativo La Montagna dei
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliProgetto: Bari Social Summer Estate per tutti. Attività pomeridiane estive per il Tempo Libero di Minori e Famiglie
Progetto: Bari Social Summer Estate per tutti Attività pomeridiane estive per il Tempo Libero di Minori e Famiglie 18 luglio 18 settembre 2016 bre 2016 Proposta progettuale L Amministrazione Comunale di
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
Allegato 3 Italia ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: A MODO TUO SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA: 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO: Il seguente progetto, attraverso
DettagliPROGETTO: artistico territoriale
PROGETTO: artistico territoriale fare conoscere ai bambini non solo la monumentale bellezza della loro città, ma anche tutto ciò che serve per preservarla e tutelarla, creando in loro la coscienza del
DettagliCAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO
CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO 2.1 - DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO:POLO INTERETNICO: TAKIMI - SERVIZI PER L INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI ISCRITTI
DettagliEssere eticamente insieme per superare le barriere CENTRO DIURNO SOCIO-ASSISTENZIALE PER LE AUTONOMIE DEI DISABILI
Essere eticamente insieme per superare le barriere CENTRO DIURNO SOCIO-ASSISTENZIALE PER LE AUTONOMIE DEI DISABILI CENTRO DIURNO SOCIO-ASSISTENZIALE PER LE AUTONOMIE DEI DISABILI Nasce a Potenza il centro
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA STANDARD FORMATIVO Denominazione Standard Formativo Operatore dell'infanzia Settore Economico Professionale Area di Attività Processo
DettagliFormulario dell Azione. 1. Numero Azione. 2. Titolo Azione LAVORANDO. 3. Descrizione dell Attività
Formulario dell Azione 1 1. Numero Azione 2. Titolo Azione LAVORANDO 3. Descrizione dell Attività PROSEGUIMENTO PROGETTO MARGINALITA SOCIALE Il motivo per cui si è preferito chiamare l azione Lavorando
DettagliPROVINCIA DI PIACENZA Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità
PROVINCIA DI PIACENZA Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità SCHEDA PROGETTO DI QUALIFICAZIONE DELL OFFERTA EDUCATIVA SCUOLA DELL INFANZIA (3-6 ANNI)
DettagliL area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo
L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE
DettagliCORSO FASE 2012: Formazione Animatori Sportivi Educatori
CORSO FASE 2012: Formazione Animatori Sportivi Educatori DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA Si intende realizzare un percorso formativo per animatori sportivi con le seguenti peculiarità: - una prima fase comune
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISTITUTO COMPRENSIVO U. FOSCOLO Via Matilde di Canossa n. 23-42010 TOANO (RE) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Ai sensi dell art. 12, comma 5, Legge n. 104/1992 dell art. 5, DPR
DettagliL. 112/2016 DOPO DI NOI - ANNUALITA 2016 PROGETTO D AMBITO ATS N.
ALLEGATO C L. 112/2016 DOPO DI NOI - ANNUALITA 2016 PROGETTO D AMBITO ATS N. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA DOMICILIARITA ART. 5 COMMA 4 DEL D.M. DEL 23.11.2016 LETT. B) Tabella n.1 - Spese
DettagliPromuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.
Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA BOTTEGA DEI RAGAZZI NASCE NEL 2004. REALIZZA SERVIZI CHE SOSTENGONO IL CAMBIAMENTO E I PERCORSI DI CRESCITA
DettagliCarta intestata ALLEGATO 2. Al Comune di Cammarata Via Roma. Oggetto: AVVISO PUBBLICO
Carta intestata ALLEGATO 2 Al Comune di Cammarata Via Roma Oggetto: AVVISO PUBBLICO Per la selezione di soggetti di terzo settore, partner del Comune di Cammarata, per la co-progettazione e la successiva
DettagliCAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
ALLEGATO 3) CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Procedura aperta per l affidamento del servizio AMPLIAMENTO RETE CAG SCHEDA XV/5 LOTTO 1 CAG TRULLO: CIG 67636081E4 LOTTO 2 CAG MAGLIANA: CIG
DettagliCONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MALNATE E LA SOCIETA DI MUTUO SOCCORSO DI MALNATE E DELL INSUBRIA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI PRESSO IL CENTRO DIURNO
CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MALNATE E LA SOCIETA DI MUTUO SOCCORSO DI MALNATE E DELL INSUBRIA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI PRESSO IL CENTRO DIURNO INTEGRATO ******************** PREMESSO che: ------------------------------------------------------------------------
DettagliPROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE
Municipio Roma V Direzione Socio Educativa Allegato A Determinazione Dirigenziale n. 1624 / 29.5.18 PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL PROGETTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE Il presente Progetto, ai
DettagliIl documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.
Carta dei Servizi AREA MINORI E GIOVANI 1. supporto al servizio sociale dei Comune 2. servizio educativo territoriale 3. centri di aggregazione sociale 4. informagiovani Il presente documento è stato redato
DettagliSCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
Piano di Zona 2006-2008 Capitolo 11 I progetti, i servizi, gli interventi nelle singole aree d intervento 11.6. Area Minori e genitorialità 11.6.1. NONSOLONIDO SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per
DettagliC.3.3 AZIONE 2.1 SUB-PROGETTO n 1 TITOLO: MOBILITA URBANA SOSTENIBILE
AZIONE 2: attivazione di progetti innovativi relativi alla pianificazione e riorganizzazione del territorio, al trasporto urbano ed extraurbano, alla viabilità dedicata, finalizzati a migliorare la qualità
DettagliAnno scolastico 2018/19 Progetto Doposcuola scuola primaria VICOFORTE A cura di: COOPERATIVA SOCIALE CARACOL
Anno scolastico 2018/19 Progetto Doposcuola scuola primaria VICOFORTE A cura di: COOPERATIVA SOCIALE CARACOL LA COOPERATIVA CARACOL: La Cooperativa Sociale Caracol, dal 2006 si occupa di servizi e progetti
DettagliLegge N. 328
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D46 COMUNI DI: AVOLA, NOTO, ROSOLINI PACHINO, PORTOPALO DI C.P. PIANO DI ZONA 2013-2015 Legge 08.11.2000 N. 328 I N D I C E Azione Titolo Pagina 1 INSIEME PER L INCLUSIONE SOCIALE
DettagliComune di Gorle. Servizio di Formazione all Autonomia (S.F.A.) Carta dei servizi. (D.G.R. 13 giugno 2008, n. 8/7433) Settembre 2014.
Comune di Gorle Servizio di Formazione all Autonomia (S.F.A.) Carta dei servizi (D.G.R. 13 giugno 2008, n. 8/7433) Settembre 2014 Pagina1 Sommario Caratteristiche generali del servizio... 3 Definizione...
DettagliPROGETTO PER L ATTIVAZIONE DI SERVIZIO DI PUBBLICO INTERESSE
AZIONE 1: attivazione di nuovi servizi di pubblico interesse o potenziamento di quelli già esistenti, volti a migliorare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro delle persone. A1.2 potenziamento,
DettagliALLEGATO 7. Nome del Servizio / progetto: ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER DIVERSAMENTE ABILI
ALLEGATO 7 Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi Ambito N.17 Codice Area Intervento: 5.2 (il codice deve corrispondere a quello indicato nelle schede 3.3) Area di intervento: DISABILI Progetto
DettagliALLEGATO A LOTTO 1: consulenza, sostegno e prevenzione con il supporto di psicologi A CIG A92
LOTTO 1: consulenza, sostegno e prevenzione con il supporto di psicologi A CIG 6688158A92 N 12 plessi (n 34 sezioni) che saranno indicati successivamente dall Ufficio P.O. Scuola Materna Finalità: - creare
DettagliCOMUNE DI CISTERNA DI LATINA. Capitolato D Appalto Parte Speciale. Casa famiglia per disabili adulti Casa dei Lillà
COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Capitolato D Appalto Parte Speciale I Comuni di Cisterna di, Aprilia, Cori e Roccamassima, appartenenti al Distretto 1 /LT garantiscono nel Comune di Cisterna di, Comune Capofila
DettagliMAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE
MAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE Nome Gruppo Appartamento Il Sicomoro Tipologia Servizio Residenziale continuativo Gestione ATI (Associazione Temporanea di Impresa): - Cooperativa L Esprit à l Envers con
DettagliDi seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del modello di domanda allegato.
COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi
DettagliPROGRAMMA DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA PER L UTILIZZO DEL FONDO PER L ASSISTENZA ALLE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE PRIVE DEL SOSTEGNO FAMILIARE, DI
PROGRAMMA DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA PER L UTILIZZO DEL FONDO PER L ASSISTENZA ALLE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE PRIVE DEL SOSTEGNO FAMILIARE, DI CUI ALL ARTICOLO 3 DELLA LEGGE N.112 DEL 2016 E DECRETO
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. A scuola e nel gioco siamo tutti uguali
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: A scuola e nel gioco siamo tutti uguali SETTORE e Area di Intervento: Settore: Educazione e Promozione culturale Area di intervento: Attività
DettagliCOMUNE DI CISTERNA DI LATINA. Capitolato D Appalto Parte Speciale. Gestione Centro Diurno per disabili L Agora
Bando per gestione Servizi Sociali Sito internet: www.comune.cisterna.latina.it Mail: garaservizisociali@comune.cisterna.latina.it CAPITOLATO SPECIALE CENTRO DIURNO L AGORA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO CAVALCHINI - MORO. VILLAFRANCA di VERONA
ISTITUTO COMPRENSIVO CAVALCHINI - MORO VILLAFRANCA di VERONA e FASCICOLO PERSONALE e Alunno Scuola Plesso DATI ANAGRAFICI DELL ALUNNO COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA RESIDENTE IN VIA / PIAZZA
DettagliCentro di Ascolto per le Famiglie Centro Aperto Polivalente per Minori. San Paolo - Stanic / Japigia - Torre a Mare
Centro di Ascolto per le Famiglie Centro Aperto Polivalente per Minori San Paolo - Stanic / Japigia - Torre a Mare Intervento finanziato con fondi di cui alla legge n. 285/97 Annualità 2010 ACCOGLIERE
DettagliI. Alla Sezione I.A. (Parte generale) sono apportate le seguenti modifiche:
ALLEGATO A Modifiche alla DGR 1304/2004: Requisiti per il rilascio dell autorizzazione all apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano i servizi di Mensa sociale e accoglienza notturna, i
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE La Bottega delle Arti e Tradizioni 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare
DettagliDISTRETTO SOCIO-SANITARIO D32 Comune Capofila Taormina
3>koh DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D32 Comune Capofila Taormina Provincia di Messina Prot!L P S'if. If, Taormina lì 20.09.206 Al rappresentante del Gruppo Piano del Comune di Antillo Mastroeni Onofrio Ai
DettagliSCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
Allegato 1 SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO D.G.R. n. X/1081 del 12 dicembre 2013 e Decreto. D.G: n. 363 del 26
DettagliPROGETTO PER L ATTIVAZIONE DI SERVIZIO DI PUBBLICO INTERESSE
AZIONE 1: attivazione di nuovi servizi di pubblico interesse o potenziamento di quelli già esistenti, volti a migliorare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro delle persone. A1.2 potenziamento,
DettagliOfferta Formativa della scuola secondaria di primo grado Ferruccio dell Orto
Offerta Formativa della scuola secondaria di primo grado Ferruccio dell Orto 3.6. Organizzazione curriculare del tempo-scuola. Classi prime, seconde e terze Nel nostro Istituto è presente il modello orario
DettagliDM 27 APRILE ALLEGATO B
DM 27 APRILE 2015 -ALLEGATO B MODELLO DI DOMANDA DI CONTRIBUTO RELATIVA ALLA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE ISCRITTE NEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I SERVIZI DELL ASILO, DI CUI ALL ART. 1 SEXIES E
DettagliRegolamento comunale di funzionamento del Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa (ADE)
COMUNE DI NUXIS Provincia Sud Sardegna Regolamento comunale di funzionamento del Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa (ADE) (Approvato con deliberazione C.C. n. 31 del 29 dicembre 2017) Articolo
Dettagli