Io sento diverso Elisa Azzini Sara Bergonzi

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1 Io sento diverso Elisa Azzini Sara Bergonzi

2 CHE COSA DICE LA RICERCA SULL AUTISMO? L autismo non è una malattia, ma un modo diverso di vivere e percepire la realtà. Ha cause biologiche

3 Tante abilità non presenti nel repertorio spontaneo del ragazzo autistico possono essere apprese se vengono insegnate L aiuto piu efficace consiste in un approccio educativo adeguato.

4 VIDEO TEMPLE

5 AUTISMO AUTISMI

6 Che cos è l autismo? Quali diversità comporta? Comunicazione e interazione sociale (che comprende sia le difficoltà sociali che quelle di comunicazione) Comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive DSM5

7 La sensorialità: iper ed ipo-sensorialità, sovraccarico... Video..

8 VOCI e RUMORI Ci sono cose che per me sono difficili. Per esempio non sopporto di stare in un ambiente affollato o in una stanza dove tutti parlano, come la mia classe, quando c è la ricreazione, oppure a pranzo, soprattutto a Natale, o in altre feste in cui c è tanta gente. Il rumore mi fa male.. Anche altri rumori mi fanno male: il frullino, l aspirapolvere, il trapano, lo spazzolino elettrico per i denti. Altri invece mi danno fastidio e, anzi, mi piacciono, come il motore delle auto o delle moto. (da Io sento diverso Paolo Cornaglia Ferraris) SENSAZIONI TATTILI a me fare lo shampoo provocava vero e proprio dolore al cuoio cappelluto. Era come se le dita che mi frizionavano la testa avessero dei ditali sulla punta. Non sopportavo assolutamente di dovermi cambiare i vestiti. Una volta abituata ai pantaloni non sopportavo più la sensazione delle gambe nude quando portavo la gonna. Dopo essermi abituata ad indossare pantaloncini corti in estate, non sopportavo più i pantaloni lunghi. (Temple Grandin)

9 SAPORI Odio provare il sapore di cose che non conosco. Mi da fastidio che cose diverse stiano nello stesso piatto o che siano mischiate. Mi da fastidio anche il colore, come per esempio se c è il prezzemolo sopra una patata gialla. Non si dovrebbero mai mischiare le cose, né i sapori, né i colori. (da Io sento diverso Paolo Cornaglia Ferraris)

10 Ma quali sono i loro punti di forza? LA MAGGIOR PARTE DEI BAMBINI AUTISTICI Ha un pensiero visivo Sa eseguire indicazioni visive o scritte Aderisce a routine Ha spiccata capacità percettiva E molto precisa Non è capace di mentire Ha un grande interesse

11 Che cosa sentono. Le interazioni sociali, che sono naturali per la maggior parte delle persone, possono spaventare le persone autistiche. Da bambina, ero come un animale privo di istinti che lo guidassero; dovetti imparare per prove ed errori. Osservavo sempre, cercando di capire quale fosse il modo migliore per comportarsi, ma non riuscivo mai ad inserirmi. Ero uno scienziato che cercava di capire gli usi e i costumi degli indigeni. Volevo partecipare ma non sapevo come fare. Io non so leggere i sottili indizi emozionali: ho dovuto imparare per prove ed errori cosa significavano certi gesti e certe espressioni facciali. Capire come si interagisce socialmente era molto più difficile che risolvere un problema di ingegneria Da Pensare per immagini Temple Grandin

12 Che cosa sentono. Alcuni ritengono che le persone con autismo non abbiano emozioni. Io ne ho, eccome, ma sono più simili alle emozioni di un bambino che a quelle di un adulto. Quando mi arrabbio, è come un temporale estivo: la rabbia è intensa ma, una volta che la supero, l emozione svanisce rapidamente. Mi arrabbio molto quando vedo le persone che maltrattano gli animali, ma se modificano il loro comportamento e smettono il maltrattamento, l emozione scompare velocemente. Da Pensare per immagini Temple Grandin

13 Comunicazione e interazione sociale (che comprende sia le difficoltà sociali che quelle di comunicazione) Video

14 Se non imparo nel modo in cui tu insegni, insegnami nel modo in cui io imparo

15 I bambini con autismo a volte non imparano spontaneamente quello che i bambini con sviluppo tipico apprendono in modo naturale attraverso l imitazione ( Klin, 1992) Ma questo non vuol dire che non imparino!!

16 Quali difficoltà all apprendimento?

17 COMUNICAZION E INTERAZIONE ATTENZIONE COMPRENSION E DEL COMPITO RICHIESTE COMPLESSE MOTIVAZIONE COMPRENDERE REGOLE ORGANIZZAZIO NE

18 IMPARARE... CHE FATICA!!!

19 IL VALORE DELL ORGANIZZAZIONE L apprendimento non può essere improvvisato... Non sempre funziona come per gli altri bambini... Ma cosa vuol dire organizzare?

20 ORGANIZZAZIONE NON E RIGIDITA Aiuta ad arginare ed evitare difficoltà Favorisce la condivisione, l accordo, la sistematicità Permette di fare insieme Crea rottura Non favorisce la crescita Non ha nulla a che fare con l organizzazione

21 COSA ORGANIZZARE??? Quali sono le cose a cui si deve prestare attenzione?

22 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

23 VIDEO

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26 BISOGNO DI RISPONDERE ALLE DOMANDE COSA DEVO FARE? COME? DOVE? QUANDO? PER QUANTO TEMPO? CON CHI? E DOPO?

27 CHE COSA DOBBIAMO ORGANIZZARE? Organizzare il TEMPO Organizzare gli SPAZI Organizzare le ATTIVITA

28 aumento della comprensione aumento della comunicazione aumento della prevedibilità aumento dell indipendenza aumento dei significati condivisi -diminuzione dei problemi di comportamento - diminuzione dell ansia - diminuzione della trappola della confusione

29 ORGANIZZARE IL TEMPO

30 Cosa s intende per agenda? - E uno strumento visivo di organizzazione della giornata - E utile alla persona e a chi lo segue - Risponde alle esigenze individuali: è un sostegno, uno strumento

31 OGGETTO DI TRANSIZIONE

32 AGENDA CON OGGETTO

33 AGENDA CON IMMAGINI

34 AGENDA CON PECS

35 AGENDA SCRITTA Agenda, 2 Ottobre - Conversazione - Lavoro: costruire il gioco dell oca - Merenda: oggi è il turno di Marco - Gioco: indovinelli indovina cosa contiene? Indovina almeno 3 oggetti gioco del mimo 17, 30 uscita per Amedeo, Roberta, Marco, Davide - Report : Katrine, Emanuele, Giuseppe 17,45 uscita

36 ORGANIZZAZIONE NON SOLO GIORNALIERA. ANCHE SETTIMANALE

37 ORGANIZZAZIONE NON SOLO GIORNALIERA. ANCHE SETTIMANALE LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' 8.30 Classe Classe Classe Classe Classe 9.00 corsa cubi corsa cubi corsa cubi corsa cubi corsa cubi 9.30 Lavoro frontale Lavoro frontale Lavoro frontale PICOMOTRICITA Lavoro frontale computer computer computer CON ESPERTA computer merenda merenda merenda merenda merenda Classe Classe Classe Classe Classe PALLESTRA PALLESTRA PSICOMOTR.1^A PITTURA PALLESTRA mensa mensa mensa mensa mensa mensa mensa mensa mensa mensa palestra con palestra con palestra con palestra con palestra con compagni PISCINA compagni PISCINA compagni classe classe Classe CUCINA con MUSICA PSICOMOTRICITA' grauppo teacch PIEGARE PANNI circle time circle time circle time casa casa casa casa casa

38 ORGANIZZARE SPAZI E ATTIVITA

39 GIOCO CON STRUTTURA

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