Per un bicchiere di troppo Le pratiche rischiose di giovani e adulti

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1 16 Aprile 2014 Carnate Auditorium Scuola di v. Magni Per un bicchiere di troppo Le pratiche rischiose di giovani e adulti M. Raffaella Rossin, psicologa-psicoterapeuta - SIA Lombardia

2 L obiettivo di questo incontro non è dirvi: NON DOVETE BERE ALCOLICI MA offrirvi delle ISTRUZIONI PER L USO per maneggiare senza farvi male una sostanza, l ALCOL, poco conosciuta e molto ambigua.

3 INCOMINCIAMO a capire quando bere alcol diventa un problema

4 L ISTAT ci dice che circa 3 milioni e 314 mila persone di entrambi i sessi (circa il 6,1% della popolazione di 11 anni e più) presentano consumi fuori pasto più frequenti, almeno una volta a settimana. in particolare tra i giovani di anni che consumano un numero medio di bicchieri di 4,5 almeno una volta alla settimana

5 Nel decennio si è evidenziata la crescita dei consumatori fuori pasto UOMINI: passati dal 23,1% al 26,9% nella popolazione di oltre 14 anni DONNE: passate dal 12,1% al 16% il fenomeno riguarda in particolare i giovani di anni, tra i quali i consumatori fuori pasto sono passati dal 34,1% al 44,0% in dieci anni. Relazione Ministero Salute

6 DOSI CONSENTITE fino al 2012 Si definiscono a rischio i consumi quantitativi oltre i quali gli effetti dell alcol influiscono negativamente sull individuo. Secondo le linee guida italiane per una sana alimentazione un individuo è da considerarsi a maggior rischio: E inoltre a maggior rischio il consumo in un unica occasione di 6 o più bevande alcoliche (Binge drinking)

7 Unità Alcoliche equivalenti (contenenti 12 g di alcol ) WHO CC for Research and Health Promotion on Alcohol and alcohol-related health problem s Tra 18 e

8 Che cos è l alcool? L alcol etilico, o etanolo, è un liquido che: ha un elevato contenuto calorico ; ha uno scarso valore nutritivo.

9 Che cos è l alcool? (II) L etanolo è una sostanza psicoattiva (ossia, agisce sul cervello), tossica per l organismo. NON è un alimento NON è un farmaco NON è un antidepressivo

10 Alcune precisazioni alcolici, superalcolici, analcolici che differenza c è? Alcolici = bevande contenenti alcol etilico (etanolo) Superalcolici = alcolici con gradazione superiore a 21 Analcolici = bevande con una gradazione inferiore a 1,2 Per la normativa italiana quindi sono analcoliche anche bevande che in realtà contengono alcol (es. i vini e le birre analcoliche )

11 Alcol e cancerogenesi Dal 2011 la WHO (Organizzazione Mondiale della sanità) ha inserito l alcol nell elenco delle sostanze cancerogenetiche.

12 La posizione dell OMS sull alcool Non un "uso" che fa bene e un "abuso" che fa male, ma Il bere è comunque un rischio per la salute Non esistono più dosi massime giornaliere consigliate

13 I principali organi colpiti L alcool colpisce particolarmente: - fegato - pancreas - sistema nervoso (non solo il cervello!) - esofago e stomaco - apparato cardiocircolatorio - feto

14 Alcool = Quale la percezione sociale? Ecco un confronto tra alcune AVVERSITÀ SOCIALI e l ALLARME SOCIALE che ne è conseguito* AVVERSITA SOCIALE ALLARME SOCIALE MUCCA PAZZA ENORME BOTULINO ALTISSIMO 3 2 METANOLO ALTISSIMO 15 EROINA ALTO FUMO BASSO ALCOL NESSUNO * Dati ISTAT del 2008 M.Orsenigo - MMG MORTI ANNUI

15 Il percorso dall uso di alcol alla alcoldipendenza Bevitore sociale Bevitore a rischio Bevitore dannoso Alcoldipendente

16 Il bevitore sociale (o adeguato) è comunque un bevitore a rischio non assume quantità di alcol superiori a quelle consigliate beve alcolici prevalentemente ai pasti non presenta danni fisici non presenta alterazioni del comportamento

17 Il consumo a rischio l OMS considera a rischio qualsiasi quantità di alcol assunta Il bere a rischio si intende: per la salute per le condizioni in cui si beve e in cui ci si mette dopo aver bevuto i rischi che corre l individuo se ha, nella sua storia, fattori di rischio

18 Alcool e guida Un tasso alcolemico di 0,5 g/l rallenta di 1 secondo il tempo di reazione. Esempio: Velocità di marcia: 60 km/ora vuol dire 1 km/minuto 17 metri/sec.

19 Alcool e guida Ritardo nel tempo di frenata (metri che si percorrono prima di cominciare a frenare) Velocità Soggetto sobrio Alcolemia 0,5g/L 60 km/ora km/ora km/ora 29 44

20 Alcool e guida Diminuzione della concentrazione, anche svolgendo un solo compito; Ridotte capacità di memorizzazione (luci, cinture di sicurezza); Diminuita capacità di valutare la velocità.

21 Il consumo giornaliero non moderato nel 2012 riguarda, in Italia, il 7,5% della popolazione: il 12,2% tra gli uomini e il 3,2% tra le donne. Oltre 65 anni interessa ben il 39,7% dei maschi e il 9,5% delle femmine.

22 Il consumo dannoso modalità di consumo alcolico che causa danno alla salute a livello fisico e/o mentale. A differenza del consumo a rischio, la diagnosi di consumo dannoso può essere posta solo in presenza di un danno alla salute del soggetto.

23 La persona alcoldipendente non riesce più a controllare la propria assunzione alcolica prova un desiderio irrefrenabile di bere (craving), fino alla dipendenza (incapacità di smettere di bere o di ridurre le quantità assunte) presenta tolleranza (necessità di aumentare le quantità di alcol per ottenere gli stessi effetti) presenta sintomi astinenziali (quando interrompe o diminuisce l assunzione di alcol) può presentare patologie alcol-correlate (PAC)

24 Ma perché l alcool piace? Perché agisce sulle parti del cervello che presiedono al meccanismo della gratificazione. Questo avviene mediante il rilascio di particolari sostanze chimiche. Queste sostanze procurano la sensazione del piacere Nucleo accumbens

25 Tanto per chiarire: Anche gli stimoli gratificanti naturali (cibo,sesso) agiscono sulla stessa area (NUCLEO ACCUMBENS) dove agiscono le sostanze d abuso (fumo, alcol, cocaina, Cannabis Sativa ) ma in modo diverso PERCHE? Gli stimoli naturali saziano dopo quantità moderate (es. pizza). Al contrario le sostanze d abuso lecite ed illecite stimolano un bisogno sempre maggiore di consumo che porta all instaurarsi della dipendenza e al craving.

26 Il craving E il desiderio intenso e incontrollabile di assumere l alcool per ottenere gli effetti desiderati (dormire; calmarsi; eccitarsi; dimenticare, etc.)

27 L Italia presenta l età più bassa d Europa di primo contatto con l alcol da parte dei giovanissimi minori a rischio maschi femmine 1 ragazzo su 5 a rischio nella fascia 11/15 anni

28 Non sempre i ragazzi hanno avuto le informazioni necessarie per costruirsi gli strumenti adatti a scalare la vita spesso nello zaino degli strumenti ci sono tasche vuote

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