Progetto Energia Alta Val di Non
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1 Progetto Energia Alta Val di Non Ing. Anna Busolini Ing. Andrea Muraro
2 Piano regolatore dell Illuminazione Comunale (P.R.I.C) 2
3 Normativa di riferimento 31 ottobre 2007 Entrata in vigore della legge provinciale 3 ottobre 2007, n.16 Risparmio energetico e inquinamento luminoso Questa legge reca disposizioni per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento luminoso e dei consumi energetici derivanti dall'uso degli impianti di illuminazione esterna Art.3 Competenze dei comuni 1. Ai comuni compete: a) L adozione del piano comunale di intervento per la riduzione dell inquinamento luminoso 3
4 Normativa di riferimento 14 aprile 2010 Entrata in vigore del decreto del Presidente della Provincia 20 gennaio 2010, n. 2-34/Leg. - Regolamento di attuazione della l.p. 16/2007 (con rettifica sul B.U. n. 16/I-II del 20/04/10) e, contestualmente, del - Piano provinciale di intervento per la prevenzione e la riduzione dell IL 4
5 Regolamento di attuazione della l.p. 16/2007 Il regolamento di attuazione della legge provinciale n. 16/2007 è composto da 7articolinei quali, dopo l indicazione dell ambito di applicazione ed alcune definizioni (articolo 1), si stabiliscequaliimpiantidiilluminazione esterna siano soggetti (articolo 2) e quali non lo siano (articolo 3) all autorizzazione rilasciata da parte del comune territorialmente competente; vengono poi definite le modalità per il rilascio dell autorizzazione stessa (articolo 4):. Modalità per il rilascio dell autorizzazione 1. Fatto salvo quanto previsto dal comma 3, l interessato presenta la domanda di autorizzazione per interventi relativi ad impianti di illuminazione esterna al comune nel cui territorio è prevista la collocazione dell'impianto. Alla domanda di autorizzazione è allegato il progetto illuminotecnico redatto in conformità al piano provinciale e al PRIC. 5
6 Piano Provinciale di intervento per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento luminoso Lineeguidaperlaprogettazioneelarealizzazionedegli impianti di illuminazione esterna ed i criteri per il graduale adeguamento degli impianti esistenti a partire dai più inquinanti. Il Piano provinciale di intervento per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento luminoso, previsto dall articolo 4 della legge provinciale n.16/2007, è articolato in un testo generale, riportante i principi, le disposizioni ed i criteri di carattere organizzativo e di impostazione ed in una serie di 7 allegati (da A a G), recanti le tecniche applicative, i valori dei parametri tecnici ed i riferimenti normativi, il cui contenuto è soggetto per sua natura ad una più rapida obsolescenza e/o ad una più frequente necessità di aggiornamento. 6
7 All interno del Piano Provinciale X) Piani regolatori di illuminazione comunali o sovracomunali (P.R.I.C.) Piani Regolatori Illuminazione Comunale = P.R.I.C. = piani comunali di intervento per la riduzione dell IL I P.R.I.C. sono finalizzati a: - fornire alle amministrazioni uno strumento di pianificazione e programmazione ambientale ed energetica; - rispettare le norme per il conseguimento della sicurezza, non solo illuminotecnico ma anche elettrico e meccanico; - conseguire il risparmio energetico migliorando l efficienza globale degli impianti; - contenere l inquinamento luminoso e i fenomeni di abbagliamento; - ottimizzare i costi di esercizio e di manutenzione in relazione alle tipologie degli impianti; - migliorare la qualità della vita sociale 7
8 All interno del Piano Provinciale X) Piani regolatori di illuminazione comunali o sovracomunali (P.R.I.C.) - I P.R.I.C. hanno valenza pluriennale e dovranno essere obbligatoriamente redatti e strutturati su supporto informatico per essere facilmente modificati ed Aggiornati nel tempo - Sono basati sui parametri che definiscono l efficienza energetica e l inquinamento luminoso provocato (prima e dopo) - I P.R.I.C. assegnano la luminanza (traffico veicolare) o l illuminamento (traffico pedonale) I - I P.R.I.C. non hanno l obbligo di indicare lampade o apparecchi di illuminazione, ma possono identificare una tipologia architettonica (corpo tecnico su palo, corpo artistico di pregio a parete, proiettore sottogronda, ecc.) o esigenze illuminotecniche (colore, resa cromatica, ecc.). 8
9 Ogni amministrazione comunale della Provincia Autonoma di Trento deve dotarsi del PRIC entro il 14 aprile 2013, pena l'esclusione dagli incentivi provinciali per la realizzazione di interventi e di misure finalizzati alla riduzione dell'inquinamento luminoso mediate impianti ad alto rendimento energetico per i successivi 24 mesi.. 9
10 I P.R.I.C. si suddividono in due fasi operative distinte. FASE 1 Rilievo situazione esistente (illuminazione pubblica e illuminazione privata) analisi del territorio comunale o sovracomunale con individuazione di aree illuminotecnicamente omogee. Stesura di una o più planimetrie delle aree individuate. Stesura di relazioni tecniche illustrative; censimento dei punti luce (sorgenti luminose, apparecchi e sostegni) e loro condizione. Stesura di planimetrie riassuntive e di relazioni tecniche illustrative sul grado di sicurezza illuminotecnica, elettrica e meccanica e sulla rispondenza normativa; analisi illuminotecnica di ogni area omogenea individuata con valutazione della potenza installata, delle perdite elettriche e del profilo di funzionamento. 10
11 Piano provinciale di intervento e regolamento di attuazione della legge provinciale 3 ottobre 2007, n. 16 PRIORITA Si inquina e si consuma meno se, tenuto conto di vincoli quali la sicurezza, le leggi applicabili, le richieste della committenza e dei fruitori dell impianto di illuminazione: I NON SI FANNO GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE II SE NE LIMITA IL TEMPO DI FUNZIONAMENTO III SI REGOLA ED INDIRIZZA IL FLUSSO LUMINOSO EMESSO IN BASE ALLE REALI NECESSITA 11
12 Rilievo geo-referenziato 12
13 Compilazione database 13
14 Rilievo quadri elettrici 14
15 15
16 16
17 17
18 18
19 19
20 20
21 21
22 APPARECCHI VIETATI 22
23 APPARECCHI VIETATI 23
24 24
25 25
26 FASE 2 Piano di adeguamento e risanamento (con criticità, priorità, nuovi impianti, deroghe ) identificazione degli impianti e delle aree omogenee che presentano valori fortemente inquinanti; identificazione delle aree omogenee non sufficientemente illuminate, anche con riferimento alla normativa in materia di sicurezza eventualmente applicabile; definizione delle possibili azioni correttive con pianificazione degli interventi di adeguamento o di risanamento; stesura di un piano di intervento a medio o lungo termine per l'adeguamento degli impianto secondo le indicazioni della L.p. n.16/2007 e del Piano Provinciale. Definizione dei piani di gestione e di manutenzione degli impianti. Indicazione degli investimenti necessari e stima economica dei costi degli interventi per risanare, adeguare, manutenere e gestire gli impianti, con valutazione dei risparmi economici ed ambientali e calcolo dei tempi di ritorno degli investimenti. 26
27 Grazie per l attenzione Ing. Anna Busolini Ing. Andrea Muraro 27
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