Quadro normativo di riferimento
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1 ORDINEDEIGEOLOGIDELLAZIO CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IL RADON: UN RISCHIO GEOLOGICO Roma, giugno 2010 Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di scienze Geologiche, aula E Largo San Leonardo Murialdo,1 Roma Quadro normativo di riferimento Giancarlo Torri
2 Normativa di riferimento Ambienti di lavoro Ambienti domestici Il D. L.vo n. 230/1995 come modificato dai D. L.vo n. 241/2000 e n. 257/2001 Nessuna normativa nazionale (alcune disposizioni regionali) che recepisce e attua la Racc. 90/143/Euratom Direttiva 96/29 Euratom (titolo VII)
3 CAPO III BIS ESPOSIZIONI DA ATTIVITA LAVORATIVE CON PARTICOLARI SORGENTI DI RADIAZIONI RADON Attività stabilimenti termali o attività estrattive non disciplinate dal capo IV NORM Attività lavorative su aerei per quanto riguarda il personale navigante
4 Raccomandazioni e guide di riferimento Protection against radon-222 at Home and at Work ICRP n Recommendations for the implementation of Title VII of the European Basic Safety Standards Directive 96/29 concerning significant increase in exposure due to natural radiation sources European Commission - Radiation Protection n. 88, 1997 Piano Nazionale Radon (Ministero della Salute, 2002) Linee Guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei Conferenza Stato Regioni, 2003 Handbook on indoor radon WHO 2009
5 D.L.vo 230/1995 e s.m.i. Esposizioni al radon Campo di applicazione Livelli di azione (LdA) Modalità per l applicazione (linee guida,ecc) Obblighi per esercenti e termini di scadenza Compiti per amministrazioni pubbliche
6 D.Lgs: 230 s.m.i. Capo III-bis: Campo di applicazione (art 10-bis) radon a) esposizioni a prodotti decadimento Rn o Tn, o a radiazioni gamma o a ogni altra esposizione in particolari luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie, catacombe, grotte e, comunque, in tutti i luoghi di lavoro sotterranei; b) esposizioni a prodotti decadimento Rn o Tn, o a radiazioni gamma o a ogni altra esposizione in luoghi di lavoro diversi da quelli di cui alla lettera a) in zone ben individuate o con caratteristiche determinate;
7 Livelli di azione (art. 10-quinquies e all. I-bis) Lettere a) e b) Radon Valore di concentrazione di attività di radon in aria o di dose efficace, il cui superamento richiede l adozione di azioni di rimedio che riducano tale grandezza a livelli più bassi del valore fissato Concentrazione Dose efficace 500 Bq/m 3 msv/anno (New ~ 5mSv/anno) 3 (media in un anno)
8 Sezione Speciale della Commissione Tecnica Lettere a) e b) Radon Linee-guida per le misure di radon e valutazione esposizioni Criteri per l individuazione di zone e luoghi di lavoro entro il 1 marzo 2002 in G.U. Proposte di adeguamento della normativa Proposte di azioni di rimedio Indicazioni su corsi per misure e azioni di rimedio
9 Obblighi dell esercente: Lettere a) e b) Radon Misurare la concentrazione di radon (1 anno) Tramite organismi riconosciuti (ex art. 107); nelle more tramite organismi idoneamente attrezzati. Secondo linee guida emanate dalla Sezione speciale della Commissione tecnica (art. 10septies).
10 Obblighi dell esercente: Lettere a) e b) Radon Termini di scadenza (art 10-ter) Lettera a) art.10-bis: entro 24 mesi dal 1 marzo 2002 (attività già in corso) o entro 24 mesi da inizio attività (nuove) Lettera b) art.10-bis: entro 24 mesi dalla individuazione delle aree (o delle attività) o entro 24 mesi da inizio attività (nuove) a partire da locali seminterrati o al piano terreno
11 Obblighi dell esercente: Lettere a) e b) Radon LdA = 500 Bq/m3 (3mSv/anno) < 80 % Relazione tecnica organismo misura >80% LdA e < LdA Rel. tecn. e ripetizione delle misure >LdA 1) Comunicazione (entro 1 mese) a: Agenzie regionali e delle province autonome protezione ambiente Organi del servizio sanitario nazionale Direzione provinciale del lavoro 2) Intervento esperto qualificato Asili e scuole: azioni di rimedio entro tre anni Altri ambienti: eventuale valutazione della dose efficace e se inferiore a 3 msv/anno esenzione dall adozione di azioni di rimedio
12 Obblighi dell esercente Se, nonostante l adozione di azioni di rimedio, non è possibile scendere sotto i LdA si applica il Capo VIII PROTEZIONE SANITARIA DEI LAVORATORI (tranne alcune disposizioni e fino al successo di ulteriori azioni di rimedio)
13 Norme penali (Art. 142-bis) Esercente che viola obblighi artt. 10-ter, 10quater e 10-quinquies, è punito con l arresto fino a 3 mesi o con l ammenda da euro fino a euro
14 D.L.vo 230/1995 e s.m.i.: Compiti delle amministrazioni pubbliche Organi del Servizio sanitario nazionale ARPA / APPA Direzioni provinciali del lavoro Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Regioni e Province autonome di Tn e Bz Enti e istituzioni (ISPRA, ISPESL)
15 Compiti delle istituzioni: Organi del Servizio sanitario nazionale e delle ARPA APPA (art.10-quater) Ricevono le comunicazioni degli esercenti (con le relazioni degli organismi di misura) prodotte in caso di superamento del LdA (500Bq/m3)
16 Compiti delle istituzioni: Direzioni provinciali del lavoro (art.10-quater) Ricevono le comunicazioni degli esercenti (con le relazioni degli organismi di misura) prodotti in caso di superamento del LdA (500Bq/m3) Trasmettono le comunicazioni al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
17 Compiti delle istituzioni: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Organizza un archivio Nazionale e fornisce i dati su richiesta alle autorità di vigilanza e ai ministeri interessati
18 Compiti delle istituzioni: Regioni e Province autonome Individuare le zone o luoghi di lavoro con caratteristiche determinate ad elevata probabilità di alte concentrazioni di attività di radon (articolo 10-ter, comma 2) Come? Sulla base delle linee guida e dei criteri emanati dalla Sezione speciale della Commissione tecnica Quando? Entro il 31 agosto 2005 (prima individuazione)
19 Approcci alla mappatura Metodo statistico Metodo geostatistico
20 Metodo statistico Vs geostatistico Statistico Geostatistico
21 Esempio di classificazione (unità amministrative) Criterio arbitrario più del 50% del territorio appartiene alle classi 4 e 5 (>10% LdR 200Bqm-3) 0-1% 1-5% 5-10% 10-20% >20% NR % territorio Comune % 56.36% 33.94% 9.70% 0.00% NR % territorio Comune % 0.00% 0.00% 20.00% 80.00% R % territorio Comune % 10.00% 30.15% 42.53% 17.72% R % territorio Comune % 72.81% 0.00% 0.00% 0.00% NR Classe di probabilità
22 Considerazioni Geostatistico Statistico Confronto tra i metodi N comuni classificati 180 Comuni classificati uguali % Comuni classificati diversamente %
23 Considerazioni Geostatistico Statistico Confronto tra i metodi N comuni classificati 180 Comuni classificati uguali % Comuni classificati diversamente 11 6%
24 Organismi per la misura di radon Art. 10-ter : punto 4. Per le misurazioni previste dai commi 1 e 2 (radon), l'esercente si avvale di organismi riconosciuti ai sensi dell'articolo 107, comma 3, o, nelle more dei riconoscimenti, di organismi idoneamente attrezzati, che rilasciano una relazione tecnica contenente il risultato della misurazione.
25 Compiti delle istituzioni: Enti e istituti (Art. 107) Un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con. disciplinerà le modalità per l abilitazione degli istituti al riconoscimento degli organismi di misura. In attesa del decreto e fino a tre anni dopo la sua pubblicazione ISPRA e ISPESL sono Istituti abilitati al riconoscimento
26 Organismi per la misura di radon Nessuna indicazione dalla Sezione Speciale Il Decreto per l abilitazione degli organismi non è ancora stato emanato Nessuna procedura di riconoscimento da parte di ISPRA o ISPESL (accordo su procedure comuni) Le misure possono essere fatte da organismi idoneamente attrezzati Autoreferenziabilità!!!
27 Organismi per la misura di radon LINEE GUIDA PER LE MISURE DELLA CONCENTRAZIONE DI RADON IN ARIA NEI LUOGHI DI LAVORO SOTTERRANEI Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome 6 febbraio 2003
28 LINEE GUIDA (delle regioni e province autonome) Considerazioni normative Sostituiscono le analoghe L.G. della Sezione Speciale??? Obbligo di seguire le linee guida in assenza delle analoghe della Sezione Speciale???
29 Principali indicazioni sui requisiti degli organismi di misura (di carattere del tutto personale) Organismi accreditati SINAL o equivalente Organismi conformi alla norma ISO Comprovata esperienza dei responsabili Adeguata caratterizzazione dei rivelatori Riferibilità a campioni primari (taratura) Partecipazione a interconfronti
30 Attività ISPRA sul riconoscimento degli organismi I interconfronto nazionale radon Relative Bias 50% 40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% -40% Laboratories %
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