Diritto delle imprese e delle società. Diritto delle società, imprese e contratti bancari.

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1 D IPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Diritto delle imprese e delle società. Diritto delle società, imprese e contratti bancari. Prof. Nicola de Luca Lezione del

2 I. Diritto dell impresa. I. Le procedure concorsuali: presupposti soggettivi e oggettivi. II. Le procedure a carattere preventivo. III. Le procedure liquidatorie. Lezione di oggi: Diritto dell impresa IV

3 Soggetti e procedure Imprenditori commerciali esclusi enti pubblici (art. 1 l.f.): - fallimento (artt l.f.) - concordato preventivo (artt bis); - accordi di ristrutturazione dei debiti (art. 182bis-182ter). Grandi imprese insolventi (l. 270/1999; l. 347/2003) - amministrazione straordinaria Imprenditori agricoli (art. 23, comma 43, l. 111/2011) - accordi di ristrutturazione dei debiti (art. 182bis-182ter) Debitori non fallibili, anche agricoli (art. 1, comma 2, l.f.): 1. attivo < Euro; 2. ricavi < Euro; 3. debiti < Euro. - accordi di composizione della crisi da sovraindebitamento; - piani di liquidazione; Consumatori (art. 7 l. 3/2012) - accordi di composizione della crisi da sovraindebitamento; - piani di liquidazione; - piano del consumatore. Banche, assicurazioni, cooperative ed enti pubblici economici - Liquidazione coatta amministrativa (artt l.f.)

4 Crisi, insolvenza e sovraindebitamento Insolvenza (art. 5 l.f.) L'imprenditore che si trova in stato d'insolvenza è dichiarato fallito. Lo stato d'insolvenza si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. Crisi (art. 160 l.f.) L'imprenditore che si trova in stato di crisi può proporre ai creditori un concordato preventivo Ai fini di cui al primo comma per stato di crisi si intende anche lo stato di insolvenza. Sovraindebitamento (art. 6, l. 3/2012) per «sovraindebitamento» si intende una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

5 Procedure risanatorie, liquidatorie e miste Procedure esclusivamente risanatorie - accordi di ristrutturazione dei debiti - accordi di composizione della crisi da sovraindebitamento - piano del consumatore Procedure esclusivamente liquidatorie - fallimento - liquidazione coatta amministrativa - piano di liquidazione Procedure con finalità mista - concordato preventivo - amministrazione straordinaria

6 Procedure a carattere preventivo A. Piano di risanamento (art. 67 lett. d) l.f.): Transazione idonea ad escludere la revocatoria degli atti esecutivi se: idonea a consentire il risanamento della esposizione debitoria dell impresa e assicurare il riequilibrio finanziario; la cui ragionevolezza sia attestata da un esperto, avente le caratteristiche per divenire curatore valutazione ex post

7 Procedure a carattere preventivo B1. Accordi di ristrutturazione (art. 182 bis l.f.): Stessa finalità dei piani ma: Requisito oggettivo: crisi o insolvenza; requisito soggettivo: imprenditore fallibile o agricolo Necessità del consenso di almeno il 60% dei creditori; trattamento integrale e puntuale per i non partecipanti Blocco delle azioni cautelari ed esecutive a seguito della pubblicazione nel r.i.; Fattibilità attestata da un esperto ma sottoposta all omologazione del tribunale Certa irrevocabilità degli atti in caso di fallimento.

8 Procedure a carattere preventivo B2. Accordi per crisi da sovraindebitamento: Requisito oggettivo: sovraindebitamento; requisito soggettivo: imprenditore non fallibile o consumatore; Necessità del consenso di almeno il 60% dei creditori; stesso trattamento anche per i non partecipanti Blocco delle azioni cautelari ed esecutive a seguito della pubblicazione nel r.i. dell accordo; Fattibilità attestata da un organismo di mediazione che redige anche il piano (esperto); Esdebitazione in caso di adempimento.

9 Procedure a carattere preventivo C. Concordato preventivo: Requisito oggettivo: crisi o insolvenza; requisito soggettivo: imprenditore fallibile; Necessità del consenso della maggioranza dei creditori e delle classi (se sono create classi); Blocco delle azioni cautelari ed esecutive a seguito dell ammissione (anche in bianco); Piano di risanamento o liquidatorio; fattibilità attestata da un esperto (asseveratore); necessità di un commissario giudiziale; Proposte concorrenti; Votazione e omologazione; Eventuale cram-down; Esdebitazione in caso di adempimento;

10 Procedure liquidatorie D. Fallimento: Requisito oggettivo: insolvenza; requisito soggettivo: imprenditore fallibile; Dichiarazione giudiziale a seguito di istanza (debitore, creditori e p.m.): istruttoria prefallimentare Nomina di un curatore e spossessamento; Giudice delegato e comitato dei creditori; Accertamento del passivo, realizzazione dell attivo e riparto; Ricostruzione dell attivo (revocatorie); Chiusura e concordato; Esdebitazione (della persona fisica).

11 Organi Tribunale fallimentare Curatore fallimentare Giudice delegato Comitato dei creditori

12 Imprenditore cessato o defunto ü Sia imprenditori individuali che collettivi non falliscono oltre un anno dalla cancellazione dal reg. imprese. Ø Per imprenditori individuali si può provare di avere cessato l attività prima (effettività). Ø Così anche le società cancellate d ufficio (3 bilanci non approvati). ü Soci illimitatamente responsabili: vale la data dello scioglimento (effettività) se sono state osservate le formalità (quindi non decorre dalla cancellazione, ma dalla cessazione del vincolo).

13 Effetti del fallimento Ø Verso il fallito v Spossessamento; v Inefficacia dei pagamenti fatti e ricevuti; Ø Verso i creditori v Blocco delle azioni esecutive e cautelari; v Scadenza dei crediti; v Necessità di insinuazione; Ø Sui contratti pendenti v Sospensione; v Risoluzione; v Continuazione.

14 Le revocatorie Ø Atti gratuiti e pagamenti di debiti non scaduti v Biennio v Irrilevanza della conoscenza dello stato d insolvenza Ø Revocatoria ordinaria v Quinquennio v Consilium fraudis v Eventus damni Ø Revocatoria fallimentare v Art. 67, comma 1 v Un anno v Atti sproporzionati, pagamenti anormali, garanzie postume v Prova della inscientia decoctionis su accipiens v Art. 67, comma 2 v Sei mesi v Atti normali v Prova della scientia decoctionis su curatore v Art. 67, comma 3 - Esenzioni (tra altre) v Procedure preventive v Rimesse in conto corrente

15 Chiusura del fallimento a) Mancanza del passivo; b) Mancanza dell attivo; c) Esaurimento del passivo; d) Esaurimento dell attivo; e) Concordato fallimentare.

16 Esdebitazione Ø Requisiti soggettivi v Imprenditore persona fisica o socio illimitatamente responsabile v Requisiti della riabilitazione civile Ø Requisiti oggettivi v Debiti pertinenti all impresa Ø Effetti v Inesigibilità, non estinzione (come per le obbligazioni naturali)

17 Procedure liquidatorie E. L.C.A.: Requisito oggettivo: insolvenza o irregolarità; requisito soggettivo: banche, assicurazioni, coop, enti pubblici economici; Provvedimento autorità governativa; eventuale dichiarazione giudiziale di insolvenza (coop: prevenzione) Nomina di un liquidatore e spossessamento; comitato di sorveglianza; Accertamento del passivo (d ufficio), realizzazione dell attivo e riparto; Revocatorie (se c è anche insolvenza); Chiusura e concordato.

18 Procedure miste F. Amministrazione straordinaria: Requisito oggettivo: insolvenza; requisito soggettivo: lavoratori > 200; debiti = 2/3 attivo e ricavi (speciale: lavoratori > 500; attivo > 300 mln) Provvedimento amministrativo e giudiziale (decreto Marzano o Parmalat) Finalità: risanamento: 1) ristrutturazione (ad es. Parmalat); 2) cessione in blocco (ad es. Alitalia); liquidazione; Accertamento del passivo, realizzazione dell attivo e riparto; Revocatorie e azioni di responsabilità; Chiusura e concordato.