IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
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- Marianna Bonelli
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1 IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
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5 Organizzazione dei sistemi di controllo
6 Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE PREVENZIONE E VETERINARIA IZS TO 1 TO 3 TO 4 TO 5 CN 1 CN 2 NO BI AT AL VCO VC
7 Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE PREVENZIONE E VETERINARIA IZS TO 1 TO 3 TO 4 TO 5 CN 1 CN 2 NO BI AT AL VCO VC
8 Organizzazione dei sistemi di controllo
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10 Controllo di filiera o controllo di prodotto Regolamento 882/2004 food & feed Costituisce il regolamento principale che definisce i criteri sulla cui base in tutti i paesi UE devono essere organizzati ed effettuati i controlli Non fissa criteri specifici ma definisce gli obiettivi dei controlli ufficiali che devono verificare l applicazione delle normative allo scopo di prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili i rischi per gli esseri umani e gli animali garantire pratiche commerciali leali
11 Controllo di filiera o controllo di prodotto
12 Controllo di filiera
13 Controllo di filiera TRASPORTO LATTE SALUTE ANIMALE PASTORIZZAZIONE (non sempre) IGIENE MUNGITURA IMBOTTIGLIAMENTO CONFEZIONAMENTO CASEIFICAZIONE ALIMENTAZIONE ANIMALE FORMAGGI DERIVATI LATTE COMMERCIALIZZAZIONE
14 Controllo di filiera CONTROLLI SULLA TEMPERATURA STOCCAGGIO TRASPORTO LATTE CONTROLLI SULLE MALATTIE CONTROLLI SULLE FASI DI MUNGITURA E SUL LATTE IN STALLA CONTROLLI SUL FUNZIONAMENTO DEL PASTORIZZATORE CONTROLLI SULL IGIENE E LA MANUTENZIONE DEGLI STABILIMENTI CONTROLLI SUI MANGIMI CONTROLLI MICROBIOLOGICI E SU RESIDUI VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO AUTOCONTROLLO CONDIZIONI DI VENDITA E ETICHETTATURA
15 Controllo di filiera LIMITI 6-8 C TUBERCOLOSI BRUCELLOSI MASTITI (STAFFILOCCO) AFLATOSSINE DIOSSINE ANABOLIZZANTI CARICA BATTERICA TOT CELLULE SOMATICHE INIBENTI LISTERIA SALMONELLA STAFFILOCOCCHI (enterotossine) COLI VTEC ENTEROBATTERIACEAE FOSFATASI ALCALINA STRUTTURE ATTREZZATURE PREREQUISITI HACCP PIANO ANALISI RISPETTO REQUISITI DI LEGGE
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23 Laboratorio con annessa o correlata vendita al dettaglio Caseificio annesso ad azienda agricola o Caseificio artigianale 535 Produzione gelati e semilavorati per gelati 1448 Produzione primaria Azienda agricola produzione latte 528 Azienda agricola produzione latte alta qualità 122 Azienda agricola vendita diretta latte crudo 68 Distributore automatico latte 115 Gelateria sola vendita 50 Intermediari Latte e prodotti lattiero-caseari 47 Riconoscimenti CE Impianto di riconfezionamento 135 Centro raccolta 17 Stab. trasformazione 515 Stab. stagionatura 287 Stab. trattamento termico 17 Produzione gelati e semilavorati per gelati 62
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30 DIMENSIONI minime caratteri, la cui parte mediana altezza della x - è pari o superiore a 1,2 mm (Allegato IV). eccezione: se superficie imballaggio < 80 cm 2, dimensione minima x deve essere pari o superiore a 0,9 mm
31 Allergeni, sostanze che provocano intolleranze Obbligatoriamente devono comparire anche se venduti sfusi o preincartati Modalità espressione (art.21) dando evidenza attraverso: Stile carattere Tipo carattere Colore di fondo Eccezione : se la denominazione fa riferimento alle sostanze All.II
32 ETICHETTATURA MINIMA FORMAGGI (DEROGA INGREDIENTI?) No sulla 1169 Allergeni (?) Facoltativo DEROGA PICCOLA PRODUTTORI In attesa di indicazioni nazionali
33 Cosa NON cambia con il Reg 1169/11/CE Reg. 853/04/CE Allegato III Sezione IX Capitolo IV: ETICHETTATURA 1. l etichetta deve mostrare chiaramente: a) per il latte crudo destinato al consumo umano, i termini «latte crudo»; b) per i prodotti fabbricati con latte crudo, il procedimento di fabbricazione per il quale non è necessario effettuare un trattamento termico o altre forme di trattamento fisico o chimico, i termini «fabbricato con latte crudo» 2. I requisiti di cui al punto 1 si applicano ai prodotti destinati al commercio al dettaglio. Il termine «etichettatura» include qualsiasi imballaggio, documento, cartello, etichetta, anello o fascetta che accompagni tale prodotto o che si riferisca ad esso
34 Cosa NON cambia con il Reg 1169/11/CE L art. 23 del D. L.vo 109/92 stabilisce che i formaggi freschi a pasta filata, quali fiordilatte, mozzarelle ed analoghi: a) possono essere posti in vendita solo se appositamente preconfezionati all origine b) possono essere venduti preincartati nei punti vendita annessi ai caseifici di produzione La Cir.Min.San. 16 del 1/12/1997 sottolinea che può considerarsi vendita diretta al consumatore finale oltre a quella effettuata nell azienda di produzione anche quella effettuata dal produttore in forma ambulante o in locali di vendita non adiacenti all azienda ma intestati alla stessa ragione sociale e pertanto estende il concetto di punto vendita annesso all azienda a tutte le forme di vendita diretta.
35 Cosa NON cambia con il Reg 1069/11/CE Pertanto, le paste fresche filate prodotte nel proprio caseificio di azienda agricola, come riconosce anche la Regione Piemonte (art. 7 della Legge Regionale del Piemonte n 9 del 23 aprile 2007), possono essere vendute preincartate dal produttore agricolo che sta esercitando, in qualsiasi luogo, la vendita diretta Va ricordato che in ogni caso i prodotti alimentari sfusi devono essere muniti di apposito cartello con l indicazione della denominazione di vendita, degli ingredienti, delle modalità di conservazione e di tutte le altre informazioni prescritte dall art. 16 del D. Lvo. N. 109/92.
36 Grazie per l attenzione
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