L5: Nel quinto mistero glorioso si contempla l'incoronazione della Vergine Maria regina del Cielo e della Terra. SANTO ROSARIO
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- Michelina Carletti
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1 INIZIO DELLA CELEBRAZIONE SANTO ROSARIO L5: Nel quinto mistero glorioso si contempla l'incoronazione della Vergine Maria regina del Cielo e della Terra. Segno della croce L1: O Dio, vieni a salvarmi. Tutti: Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. L1: Offriamo questo rosario alla Vergine Santa in ringraziamento dei frutti dell ultimo pellegrinaggio a Medjugorje e per la guarigione dei nostri ammalati, in particolare di Gloria e di quelli di questa parrocchia. Canto: Salve Regina Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. Ad te clamamus, exsules filii Evae, ad te suspiramus, gementes et flentes in hac lacrimarum valle. Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. Et Iesum, benedictum fructum ventris tui, nobis, post hoc exilium, ostende. O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria L1: Nel primo mistero glorioso si contempla la risurrezione di Gesù. Padre Nostro 10 Ave Maria (una per grano) Gloria al Padre (Preghiera di Fatima) O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia. L1: Maria, Regina della Pace. Tutti: prega per noi L2: Nel secondo mistero glorioso si contempla l'ascensione di Gesù al cielo. L3: Nel terzo mistero glorioso si contempla la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli. L4: Nel quarto mistero glorioso si contempla l'assunzione di Maria Vergine al cielo in anima e corpo. 1
2 ADORAZIONE EUCARISTICA Impariamo a ringraziare Dio Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (17, La guarigione dei dieci lebbrosi) Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va ; la tua fede ti ha salvato!». Esposizione del Santissimo Sacramento Canto: Spirito Santo, vieni nel mio cuore Spirito Santo, vieni nel mio cuore del Tuo amore, infiammalo Spirito Santo, vieni nel mio cuore della Tuo Pace, riempilo Spirito Santo, vieni nel mio cuore della Tua Gioia, riempilo Alleluja, alleluia Alleluia, alleluia (x2) Lettore 2: (i fedeli ascoltano in contemplazione) -Gesù, sono qui. Sono così piccolo davanti a Te! La mia pochezza, la miseria, l incapacità, la debolezza, la mia vigliaccheria mi sono dinanzi! Ma tu continui a chiamarmi So bene che non sono io che ho cercato Te, ma Tu che hai cercato me. Non io ho trovato Te, ma Tu Ti sei fatto trovare da me. Sei sempre Tu che per primo mi hai amato e mi amerai fino alla morte. -Insegnami ad amare così, insegnami ad amare oltre le ferite, oltre il tradimento, oltre il male. Insegnami ad amare intensamente la Madre nostra. -Lei ci ha chiamato a Medjugorje, ha guidato il nostro gruppo, ha aperto i nostri cuori, ci ha dato dei segni, e ci ha fatto assaporare una pace profonda che non è di questo mondo, che ha dato speranza alle nostre preghiere e ha placato le nostre preoccupazioni. Mi sono ricordato di quando Tu hai detto: Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la da' il mondo, io la do a voi. -Lei ci ha spinto a scalare la montagna, ad arrivare in cima per trovare la Tua croce, la croce di ognuno di noi, per imparare ad abbracciarla nella stanchezza, nella difficoltà e nel dolore. -Lei ci ha chiesto di unirci in Te, per essere Suoi apostoli, apostoli che tutto ciò che fanno, lo fanno nel Tuo nome, apostoli che pregano con le opere e non soltanto con le parole. -Madre, sento profondamente mio il messaggio che ci hai donato: io voglio essere quest apostolo! Aiutami però a superare tutti i limiti che sono qui, ad essere come Te, libero dai pregiudizi e dalle paure, ad essere libero nell amore di Dio. -Grazie Maria, per avermi cercato e grazie anche per i pastori e i compagni che hai messo in viaggio con me. -Grazie Signore, per averci affidato a Tua Madre sulla croce. - Primo silenzio di riflessione -
3 Canto: Signor Gesù, noi t adoriam Signor Gesù, noi T adoriam, Signor Gesù, noi T adoriam. Signor Gesù, noi T adoriam, Signor Gesù, noi T adoriam. Signor Gesù, pietà di noi, Signor Gesù, pietà di noi, Signor Gesù, pietà di noi, Signor Gesù, pietà di noi. Alleluya, (4 volte) Lettore 3: (i fedeli ascoltano in contemplazione) -Ripensiamo ora al brano del Vangelo che abbiamo letto. -La lebbra è una malattia terribile e devastante, che marcisce il corpo, lo spirito e le relazioni. I lebbrosi non potevano vivere nella comunità, ma erano allontanati, e ogni volta che incontravano qualcuno dovevano urlare per farsi riconoscere ed essere così evitati. La lebbra era considerata la più grande punizione che Dio poteva infliggere ad un peccatore. -Nel brano si narra di dieci lebbrosi. Tra questi dieci, ce ne è uno che è della Samaria ed è quindi uno straniero, un nemico degli ebrei. La malattia e il dolore accomunano però gli uomini, senza distinzioni di religione o di etnìa. -Quando vedono Gesù, gli vanno incontro e gli urlano a distanza il loro dolore, chiedendogli pietà. Gesù non li guarisce all istante, ma chiede loro di fidarsi, di intraprendere un cammino e di andare dai sacerdoti al tempio. -I dieci vanno, e mentre camminano, si accorgono di essere guariti. Adempiono alla richiesta di Gesù e vanno dal sacerdote, ad eccezione del samaritano. Non sappiamo se lui sia andato da un sacerdote, anche perché il loro tempio sul monte Garizim era stato distrutto dagli ebrei; sappiamo però che sente in cuor suo di dover ritornare da Gesù a ringraziarlo! - Il samaritano torna indietro e fa tre cose: lungo il cammino loda Dio a gran voce, si getta ai piedi di Gesù, e lo ringrazia. Questo atteggiamento ci fa capire che lui ha saputo riconoscere Dio in Gesù e, ringraziandolo di cuore, si apre ad una relazione nuova con Lui. -Gesù gli chiede degli altri nove e, constatato che solo lo straniero era tornato indietro, lo loda per la sua fede e gli dice Àlzati e va ; la tua fede ti ha salvato!». Dei dieci lebbrosi, tutti sono guariti, ma uno solo si salva. Qual è la differenza tra il samaritano e gli altri? -I nove lebbrosi hanno avuto il miracolo che chiedevano, erano certamente contenti della guarigione, e hanno seguito il rituale che Gesù gli ha chiesto; hanno adempiuto agli obblighi previsti dalla legge di presentarsi ai sacerdoti per avere il certificato di guarigione avvenuta, ma non hanno aperto il cuore a qualcosa di più grande. Questo li ha guariti, ma non li ha anche salvati, o perlomeno, non si sono salvati in questa occasione. -Noi, che con il Battesimo siamo entrati a far parte del popolo di Dio, siamo come quei nove lebbrosi se non ci mettiamo in rapporto vero con Lui, anche se andiamo a messa ogni domenica e aiutiamo il prossimo per quel che possiamo! Non è questo che ci dà la sicurezza di salvarci! -Il lebbroso samaritano oltre che guarito è stato anche salvato perché ha saputo riconoscere l intervento di Dio nella sua storia, ha cambiato la sua vita, ha avuto fede. Ma cos'è questa fede? -La fede non è semplicemente un atto di buona volontà che si dimostra con atti religiosi esteriori, magari vissuti controvoglia e motivati dalla paura del castigo o dall'aspettativa del premio finale. La fede è qualcosa che cambia la nostra vita: il samaritano cambia strada, torna indietro e, lui che non credeva in Dio, non fa altro che lodarlo e ringraziarlo. 3
4 -Questa è la fede: quando incontri Lui non sei più lo stesso, e non lo sarai mai più. Non possiamo più vivere come prima perdendo il nostro tempo in cose futili, inutili e dannose; impariamo ad accogliere, ad ascoltare l'altro; ci esercitiamo a servire umilmente l'uomo fratello, a perdonare settanta volte sette, a non chiedere nulla perché abbiamo il Padre celeste che provvede agli uccelli del cielo, veste i fiori del campo e ci dà il pane quotidiano, il cibo materiale e il nutrimento per l'anima. -La fede è una relazione d'amore con il creatore e il Padre, che non abita lassù nel cielo, ma che ha preso dimora dentro di noi, cammina con noi, ci svela giorno per giorno il suo disegno che ci porta a Lui, ci proietta verso la vita eterna, oltre lo scoglio della morte. E rispondere a Dio con la ricerca di una relazione sempre più stretta con Gesù, sentendo il desiderio di conoscerlo in quel che fa e dice. -La fede è la gioia di incontrarlo come stasera, o a messa, rendendogli grazie di quello che siamo e di quello che abbiamo, anche quando abbiamo più motivi per essere tristi, che felici, sapendo però che Lui è lì, a soffrire con noi. -La fede è la gioia immensa di scoprirlo dentro di noi. -E la fede che ci salva... Come Lui ha detto: va', la tua fede ti ha salvato! Secondo silenzio di riflessione Canto: Dall aurora al tramonto (Rit) Dall aurora io cerco te fino al tramonto ti chiamo ha sete solo di te l anima mia come terra deserta. Non mi fermerò un solo istante, sempre canterò la tua lode perché sei il mio Dio, il mio riparo mi proteggerai all ombra delle Tue ali. (Rit) Non mi fermerò un solo istante, io racconterò le tue opere perché sei il mio Dio, unico bene, nulla mai potrà la notte contro di me. (Rit) Lettore 4: (i fedeli ascoltano in contemplazione) - Dobbiamo ringraziare Dio, perché se non lo facciamo, vuol dire che non Lo conosciamo! Vuol dire che non sappiamo congiungere le mani ed elevare delle lodi all'altissimo per tutto ciò che viviamo. Vuol dire che non sappiamo stupirci, non sappiamo apprezzare, non sappiamo meravigliarci di ciò che siamo, degli altri, di ciò che ci circonda, di quel che ci è stato dato. -Ringraziare vuol dire invece rendersi conto di essere parte di un mistero molto più grande, che ci supera, ci sorpassa, e in cui siamo immersi. Ringraziare sottointende un senso profondo di Dio, una relazione con Lui. - Ringraziare vuol dire esprimere la propria gratitudine a qualcuno. Ringraziare Dio non vuol dire essere cieco e non vedere il male e l'ingiustizia che ci sono nel mondo! Vuol dire guardare alla bellezza che ci circonda, pur in mezzo a tanti disastri, guardare alla meraviglia in cui siamo immersi pur in mezzo a tante cose incomprensibili, guardare alla bellezza della vita pur in mezzo alla sue crudeltà, scoprendo i lineamenti della creazione ad opera di qualcuno che è superiore a tutto ciò. -Lodare vuol dire "assentire, approvare, essere contento". Lodare non vuol dire sorridere sempre come gli stolti. Lodare non vuol dire che va tutto bene, che non abbiamo problemi. -Lodare è dire di "sì" alla propria vita, sentire che c'è un progetto, un disegno di salvezza di Dio per noi, che c'è un motivo per cui noi ci siamo, e per cui le cose succedono, che non capitano per caso. 4
5 -Lodare significa accettare i dolori e le croci, che non sono mandate da Gesù, anche se può toglierle, ma che Lui ci aiuta sicuramente a portarle fino in fondo, come Lui stesso ha fatto. -Lodare è essere fedeli ad ogni sentimento, esprimerlo, cantarlo e dargli voce, anche se si tratta di grida, di urla di rabbia o di disperazione; lodare è essere fedeli allo stupore e all'incanto della vita e alla sua drammaticità. -Lodare è sentire in noi e rivolgere a Lui il grido per il fratello che soffre, che è disperato; è piangere e lasciare scorrere le proprie lacrime di fronte all'impotenza di non poter fare niente; è permettersi di commuoversi e lasciarsi riempire dalla felicità fino a scoppiare, fino a sentirsi così pieni e ricchi, da urlare di felicità; è non decidere noi cosa è bene e cosa è male per la nostra vita, ma dirle di sì. -Lodare è essere fedeli a Dio, dirgli di "sì" anche quando non capiamo: e allora Gli esprimiamo la nostra confusione e la nostra disperazione, ma cantiamo anche il nostro essere nelle Sue mani e che tutto andrà bene. -Lodare è vedere oltre, è vedere quello che potrà essere anche se oggi non lo è, e forse non lo sarà mai su questa terra. Si loda perché si vede con gli occhi del Creatore. -Ringraziare e lodare Dio vuol dire essere in Dio. -Ed ora chiediamo a Lui, qui presente nel Santissimo Sacramento, di darci occhi per vedere ciò che ci è stato donato, ciò che abbiamo vissuto. Ci accorgeremo che tanti sono i doni del Signore! -I figli non sono nostri, sono un dono. Guardiamoli, gustiamoli, benediciamo l'altissimo per questo immenso dono che ci ha fatto; lodiamo Iddio perché ha scelto noi per amarli e divertiamoci con loro, ridiamo e abbracciamoli, ma non sono nostri. stupiamoci e cantiamo se l'amore ci riempie la vita; ringraziamo ogni giorno Iddio che ci fa vivere e percepire l'esperienza più forte e più profonda della vita, benediciamo per ciò che ci è stato dato di vivere. -Anche la vita non ci è dovuta: ogni giorno è un dono, godiamola. Godiamo del sole che ci riscalda, della strada su cui camminiamo, degli uccelli che ogni mattina cantano, del cuore che batte in noi; godiamo che siamo vivi, che possiamo parlare, che possiamo piangere. Benediciamo per i genitori, per gli amici veri, per le occasioni che abbiamo. Tutto questo è gratis, per noi! Tutto avviene così... per amore. -Poi, dopo aver chiesto di aprirci la vista, ringraziamo e lodiamo il Signore dentro di noi per ogni singolo dono e vedremo che non ci sarà tempo sufficiente. Impariamo da questa esperienza a stabilire un vero rapporto con Dio, cioè a essere in Dio e con Dio. Terzo silenzio di riflessione Canto: Adoriamo il Sacramento Adoriamo-o il sacrame-ento che-e Dio Padre ci donò-o-o. Nuovo patto, nuovo rito nella fede si compì. Al mistero è fondamento-o la parola-a di-i Gesù. Gloria al Padre- onnipote-ente, glo-oria al Figlio Redento-o-or, lode grande, sommo onore all eterna Carità. Gloria immensa, eterno amore alla Santa-a Tri-i-nità. A-a-a-men. Benedizione Eucaristica -L'amore non ci è dovuto: è un dono. Viviamo le gioie e i piaceri dell'amore, 5
6 Sacerdote: Preghiamo. Donaci, o Padre, la luce della fede e la fiamma del tuo amore, perché adoriamo in spirito e verità il nostro Dio e Signore, Cristo Gesù, presente in questo Santo Sacramento. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Tutti: Amen. (Benedizione: il sacerdote prende l'ostensorio e fa il segno di croce sul popolo con il Sacramento) (Acclamazioni finali - Tutti ripetono assieme al sacerdote) Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Benedetto il nome di Gesù. Benedetto il suo sacratissimo Cuore. Benedetto il suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima. Benedetta la sua santa e immacolata concezione. Benedetta la sua gloriosa assunzione. Benedetto il nome di Maria, vergine e madre. Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Reposizione del Ss.mo Sacramento LETTURA DEL MESSAGGIO DI MEDJUGORJE Tutti assieme: lettura del messaggio del 25 giugno 2014 dato a Marija. Breve commento del Sacerdote Canto finale: Sono qui a lodarti Luce del mondo nel buio del cuore vieni ed illuminami, tu mia sola speranza di vita, resta per sempre con me. (Rit) Sono qui a lodarti, qui per adorarti, qui per dirti che tu sei il mio Dio e solo tu sei Santo, sei meraviglioso, degno e glorioso sei per me. Re nella storia e re nella gloria, sei sceso in terra tra noi, con umiltà il tuo trono hai lasciato per dimostrarci il tuo amor. (Rit) Sono qui a lodarti, qui per adorarti, qui per dirti che tu sei il mio Dio, e solo tu sei Santo, sei meraviglioso, degno e glorioso sei per me. (Rit) Siamo qui a lodarti, qui per adorarti, qui per dirti che sei il nostro Dio, e solo tu sei Santo, sei meraviglioso, degno e glorioso sei per noi. (Tutti: segno della croce) Canto: Kumbaya Kumbaya my Lord, kumbaya, ( x 3) o Lord, kumbaya Vieni a noi Signor, vieni a noi, ( x 3) Signore, vieni a noi Gloria a Te Signor, Gloria a Te ( x 3) Signore Gloria a Te! 6
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(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che l organo introduca con solennità l ingresso della processione. ) Celebriamo la Messa vigiliare della quinta domenica dopo l Epifania. Ci stiamo preparando
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INIZIO DELLA CELEBRAZIONE SANTO ROSARIO Lettore: Nel quinto mistero doloroso si contempla la crocifissione e morte di Gesù. Segno della croce Lettore: O Dio, vieni a salvarmi. Tutti: Signore, vieni presto
RICEVI LO SPIRITO SANTO
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IL PIANO SALVIFICO DI DIO
ESERCIZI SPIRITUALI 2018 1 MEDITAZIONE IL PIANO SALVIFICO DI DIO CANTO ALLO SPIRITO Discendi Santo Spirito, le nostre menti illumina; del Ciel la grazia accordaci tu, Creator degli uomini. Chiamato sei
LA CROCIATA DI FRANCESCO
LA CROCIATA DI FRANCESCO O Signore fa di me uno strumento, fa di me uno strumento della tua pace, dov è odio che io porti l amore, dov è offesa che io porti il perdono, dov è dubbio che io porti la fede,
L5: Nel quinto mistero luminoso si contempla l istituzione dell'eucaristia nell ultima cena. SANTO ROSARIO. Segue come per il primo mistero
INIZIO DELLA CELEBRAZIONE SANTO ROSARIO L5: Nel quinto mistero luminoso si contempla l istituzione dell'eucaristia nell ultima cena. Segno della croce L1: O Dio, vieni a salvarmi. Tutti: Signore, vieni
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
IN CHIESA CELEBRAZIONE ESEQUIALE NELLA LITURGIA DELLA PAROLA RITI INIZIALI Canto d ingresso: L eterno riposo (G. Durighello) Se si celebra la Liturgia della Parola senza il Sacrificio eucaristico, dopo
Liturgia Penitenziale
Liturgia Penitenziale Canto scelto dal repertorio conosciuto in parrocchia Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e di Gesù
CANTI: PANE DI VITA. Il tuo Corpo ci sazierà, il tuo Sangue ci salverà
CANTI: PANE DI VITA Sol Do 7+6 Sol Do 7+6 Pane di vita sei, spezzato per tutti noi Do Re Sol7+ Do7+ Re4/7 Re La-7 Chi ne mangia per sempre in Te vivrà. Sol Do 7+6 Sol Do 7+6 Veniamo al tuo santo altare,
4 A SETTIMANA ADORARE IL CORPO TU NON HAI VOLUTO NÉ SACRIFICI, NÉ OFFERTE, UN CORPO INVECE MI HAI PREPARATO (LETTERA DI S.
4 A SETTIMANA ADORARE IL CORPO TU NON HAI VOLUTO NÉ SACRIFICI, NÉ OFFERTE, UN CORPO INVECE MI HAI PREPARATO (LETTERA DI S. PAOLO AGLI EBREI) 2012 Nel nome del Padre LODI ALL'ALTISSIMO Tu sei Santo Signore
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Segue come per il primo mistero. L5: Nel quinto mistero doloroso si ricorda la Crocifissione e la Morte di Gesù. SANTO ROSARIO
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Solennità di PENTECOSTE
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CORO GIOVANILE SAN VINCENZO DE PAOLI TRIESTE REPERTORIO DEI CANTI RAGIONATO CANTI DI INGRESSO Alzati e risplendi Andiamo alla festa Apri le tue braccia Cantate al Signore, alleluia Cantiamo te Cantico
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Associazione Apriti Cielo Nell abbraccio del Figlio per incontrare il Padre 22 DICEMBRE 2009 ALCAMO PARROCCHIA SACRO CUORE 1 CANTO 1 : Dall Aurora al tramonto Dall aurora io cerco te Fino al tramonto ti
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Una brevissima ma allo stesso tempo tenerissima novena adatta anche a coloro che non sono abituati a pregare, unitamente alla preghiera di consacrazione alla volontà del Padre. Si ripete dal 16 al 24 Agosto
Canti Cresime INGRESSO
Canti Cresime INGRESSO Spirito Del Dio Vivente Spirito del Dio vivente accresci in noi l'amore pace, gioia, forza nella tua dolce presenza (2V). Fonte d'acqua viva purifica i cuori sole della vita ravviva
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Pregare è incontrarsi con qualcuno Come vorrei incontrare Dio! Ma come fare? Dove lo trovo? Lo so, me l hanno detto: Dio è sempre con noi.
Pregare è incontrarsi con qualcuno Come vorrei incontrare Dio! Ma come fare? Dove lo trovo? Lo so, me l hanno detto: Dio è sempre con noi. Si può incontrare ovunque. È con noi a casa, in campagna, in montagna.
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Domenica 3 maggio 2009 Messa di Prima Comunione Anno della Parola 2008-2009 Parrocchia S. Domenico Savio Garino Vinovo E l incontro della vita E l incontro della vita, è l incontro intorno a te. Tu che
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3 giugno Santa Messa Cresima. Parrocchia San Domenico Savio. Garino
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Litanie di Gesù Ecco la prima Litania di Gesù all Umanità (1)- Protezione contro il Falso Profeta. Carissimo Gesù, salvaci dall inganno del Falso Profeta. Gesù, abbi pietà di noi. Gesù salvaci dalla persecuzione.
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PARROCCHIA SACRO CUORE ADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 23 Ottobre 2014 Canto d esposizione G. La domenica del comandamento
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