PREVENZIONE, PROTEZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE

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1 INCENDI PREVENZIONE, PROTEZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE informazioni per la tutela della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini conforme al D.Lgs. 81/2008 Aggiornamento DPR 151/2011 nell ambito della Campagna ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

2 INCENDI PREVENZIONE, PROTEZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE 2 INTRODUZIONE 4 GENERALITÀ 6 LA COMBUSTIONE 8 LE SOSTANZE E LE MISCELE COMBUSTIBILI CATEGORIE DI PERICOLO ASSOCIATE ALLA COMBUSTIONE CONFRONTO TRA CLP E DSD/DPD* (PERICOLI INCENDIO/ESPOLOSIONE) REAZIONI PERICOLOSE E INCOMPATIBILITÀ 17 LE CAUSE DELLA COMBUSTIONE 19 GLI EFFETTI DELLA COMBUSTIONE 20 LE CONSEGUENZE 23 SIMBOLI DI PERICOLO 24 L ESTINZIONE 26 I MEZZI DI ESTINZIONE IMPIANTI FISSI IMPIANTI SEMIFISSI IMPIEGO IDRANTI: INDICAZIONI IDRANTI E NASPI: PRECAUZIONI ESTINTORI IMPIEGO ESTINTORI: INDICAZIONI COMPATIBILITÀ ESTINGUENTI 32 MISURE CONTRO GLI INCENDI 33 IL DODECALOGO DELLA PREVENZIONE INCENDI 47 IN CONCLUSIONE 48 MISURE DI PROTEZIONE ANTINCENDI MISURE TECNICHE MISURE ORGANIZZATIVE, PROCEDURALI, COMUNICATIVE 50 COMPORTAMENTI IN CASO DI EMERGENZA 52 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA 56 LE PRINCIPALI NORME 57 APPENDICE ELENCO FRASI DI RISCHIO INCENDIO/ESPLOSIONE (DSD/DPD) COMBINAZIONI FRASI R ELENCO FRASI DI RISCHIO INCENDIO/ESPLOSIONE (CLP) 58 TELEFONI UTILI (*) DSD: Direttiva Sostanze - DPD: Direttiva Preparati Aggiornamento al 2011 Testo Unico, D.Lgs. 81/2008, 106/2009 e s.m.i. a cura di: Pierluigi Bertoldo, Rino Pavanello, Virginio Galimberti 1

3 INTRODUZIONE Una situazione di emergenza può determinarsi praticamente ovunque: nei normali ambienti di vita o di svago (abitazioni, campi sportivi, montagne, strade); nei luoghi di lavoro (uffici, fabbriche, cantieri); ambienti misti (biblioteche, grandi magazzini, mostre e musei, ospedali, sale cinematografiche, scuole). Le cause possono essere molteplici e avere origine interna ai luoghi interessati o esterna. Fra le prime si possono elencare le perdite o rotture (allagamenti o rilasci di sostanze pericolose), i guasti, i cortocircuiti, gli incendi interni, gli attentati o altri atti violenti, mentre fra le seconde si annoverano eventi naturali (inondazioni, eventi meteorici di eccezionale intensità, frane, fulmini, terremoti) o derivanti dalle attività dell uomo (black-out, inquinamenti, incendi esterni). Un attenta analisi dei rischi e l adozione di adeguate misure di prevenzione e di protezione consentono di: ridurre il numero delle emergenze; affrontare emergenze meno gravi; limitare le conseguenze delle emergenze. 2

4 CONFRONTO TRA CLP E DSD/DPD (PERICOLI INCENDIO/ESPLOSIONE) Solidi comburenti La trasformazione della frase R8 non può essere fatta, mentre è possibile per la R9. Notare che adesso ci sono 3 categorie invece di 2. Perossidi organici R2/R3 e R7 non possono essere trasformate direttamente. In allegato I sono presenti 2 sostanze assegnate in maniera errata alla frase R7 (fluoro gassoso e ditionito di sodio). La loro classificazione sarà corretta nell Allegato VI. Sostanze o miscele corrosive per i metalli Si tratta di una nuova classe. REGOLAMENTO CLP DIRETTIVE DSD/DPD 13

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6 LE CONSEGUENZE L incendio è una reazione chimica incontrollata in condizioni continuamente variabili e conseguentemente i prodotti di reazione sono variabili e non sempre identificabili esattamente. I prodotti di combustione sono prevalentemente costituiti da anidride carbonica e vapore acqueo, cui si accompagnano l ossido di carbonio, gli incombusti e gas tossici e infiammabili derivanti dai diversi materiali coinvolti nell incendio. Fra le conseguenze della combustione c è, naturalmente, anche la diminuzione drastica della percentuale di ossigeno presente, che viene consumato durante la reazione. 20

7 DODECALOGO 6 Installare impianti elettrici sicuri, usarli e mantenerli in modo corretto, non sovraccaricarli, togliere tensione alle apparecchiature elettriche non utilizzate, salvo che non siano progettate per restare permanentemente in servizio. 39

8 LE PRINCIPALI NORME Argomento Criteri generali per la prevenzione e protezione antincendi e la gestione emergenze Riferimenti D.M. 10/03/98 Sicurezza e salute sul lavoro D.Lgs 9/04/2008, n. 81 (come aggiornato dal D.Lgs. 106/2009) Formazione e addestramento lavoratori a rischio di incidente rilevante Segnaletica di sicurezza D.M. 16/03/98 (ai sensi del D.Lgs. 334/99) D.Lgs 9/04/2008, n. 81-Titolo V (come aggiornato dal D.Lgs. 106/2009) Dispositivi di Protezione Individuale D.Lgs. 04/12/92 n 475 Regolamento sulle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi per la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio D.Lgs 9/04/2008, n. 81-Titolo III (come aggiornato dal D.Lgs. 106/2009) DPR n. 151/2011 Regolamento ambienti confinati DPR 14/09/2011 Alcune principali regole tecniche di prevenzione Incendi nelle autorimesse D.M. 01/02/1986 nelle scuole D.M. 26/08/1992 negli alberghi D.M. 09/04/1994 e D.M. 06/10/2003 per gli impianti termici a combustibile gassoso nei luoghi di intrattenimento pubblico e spettacolo D.M. 12/04/1996 D.M. 19/08/1996 negli ospedali e case di cura D.M. 18/09/2002 per gli impianti termici a combustibile liquido D.M. 28/04/2005 negli uffici D.M. 22/02/

9 TELEFONI UTILI ENTI ESTERNI VIGILI DEL FUOCO TEL. LOCALE... PRONTO SOCCORSO TEL. LOCALE... PROTEZIONE CIVILE... COMUNE... ASL... CENTRO ANTIVELENI... POLIZIA MUNICIPALE... POLIZIA TEL. LOCALE... CARABINIERI TEL. LOCALE... AZIENDA GAS... AZIENDA ACQUA... AZIENDA ELETTRICA... RIMOZIONE AUTO... TELECOMUNICAZIONI... 60

10 SICUREZZA SUL LAVORO Decreto Correttivo del Testo Unico D.Lgs. 81/2008 Mini-Manuali aggiornati al 2011 QUELLO CHE TUTTI DEVONO SAPERE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Questi Mini-Manuali sono aggiornati alle più recenti disposizioni sulla salute, l igiene e la sicurezza sul lavoro, che valgono in tutte le aziende di ogni settore pubblico o privato, ove operi anche un solo lavoratore, dipendente o equiparato. Questi Mini-Manuali possono essere un utile strumento di ausilio per favorire l informazione e la formazione di tutti i lavoratori, che deve essere adeguata e sufficiente per evitare i rischi, al fine di garantire la sicurezza propria ed altrui nelle attività sia di lavoro sia di vita. AGGIORNAMENTO NUOVA COLLANA Per costi, sconti e preventivi: Tel. 02/ Fax 02/ dossier@amblav.it - Versamento anticipato: Conto corrente postale n intestato a Associazione Ambiente e Lavoro viale Marelli, Sesto San Giovanni (MI)

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