Dott.Claudio Passantino. PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013
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1 PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013
2 Questi bambini nascono due volte. Devono imparare in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da noi, da quello che sapremo dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per noi sarà una rinascita (G. Pontiggia, Nati due volte )
3 Ogni programma deve sempre partire da una corretta Valutazione Funzionale allo scopo di: - differenziare, mettendo in luce le aree di potenzialità dell alunno H; - orientare l intervento individualizzato; - suggerire modalità e tecniche d intervento; - valutare l esito degli interventi
4 Integrazione per gli alunni H: - facilitare la socializzazione; - creare esperienze significative; - ampliare le capacità comunicative; - favorire l autonomia;
5 Il programma individuale dovrà essere calibrato sui bisogni dell alunno H
6 Il programma dovrà essere centrato: 1. In età precoce (scuola dell infanzia) allo sviluppo delle capacità di: - attenzione; - comunicazione; - utilizzo di simboli;
7 Il programma dovrà essere centrato: 2. In età successiva (scuola primaria e secondaria) al miglioramento e arricchimento: - dell interazione sociale e relazione; - della comunicazione; - della diversificazione degli interessi; - delle attività.
8 Per una proficua integrazione occorre prendere in considerazione: A) Gli obiettivi individualizzati rapportati a quelli della classe Avvicinare, gli obiettivi individualizzati a quelli curricolari. Possibilità di trascorrere parte del tempo in classe svolgendo attività simili a quelle dei compagni. Anche se non adatte al livello dell alunno H, quanto più possibile farlo partecipare alla cultura del compito. Farlo sentire parte integrante della classe. Per obiettivi molto specifici e funzionali prevedere attività differenziate all interno della classe (videoscrittura, lavori manuali, ricerca al computer/lim) e altre all esterno (lettura individuale).
9 Per una proficua integrazione occorre prendere in considerazione: B) La risorsa compagni Lavorare alla creazione di un clima cooperativo per attivare esperienze di apprendimento comune. Indicare le abilità che facilitano la relazione e la comunicazione, educando la classe alle competenze sociali. Programmare situazioni di tutoring
10 Per una proficua integrazione occorre prendere in considerazione: C) Le nuove prospettive della didattica speciale Promuovere in classe la conoscenza sulla disabilità e dei deficit correlati per la necessità di far comprendere che le scarse relazioni sociali ed eventuali aggressività sono le conseguenze di un deficit. Utilizzare le nuove tecnologie informatiche. Far riferimento a tecniche e software che favoriscano la dimensione cognitiva per aumentare le capacità comunicative ed immaginative.
11 Per una proficua integrazione occorre prendere in considerazione: C) Le nuove prospettive della didattica speciale Utilizzare le metodologie educative e didattiche messe a punto in maniera specifica per gli alunni H (ad esempio il Programma TEACCH per gli autistici; la Comunicazione Aumentativa e Alternativa applicata ai DGS; le tecniche di valutazione e intervento per la gestione dei problemi di comportamento, etc.)
12 LINEE GUIDA FONDAMENTALI per un intervento educativo efficace nella scuola: -favorire acquisizione di un linguaggio; -sviluppare le capacità percettive ed esplorative dell ambiente; -promuovere le competenze comunicative di base; - stimolare la partecipazione attiva alla vita del gruppo classe; - avviare alla socializzazione nel gruppo e all esterno della scuola.
13 CONDIZIONI PREGIUDIZIALI per una PIENA INTEGRAZIONE 1. Disponibilità affettiva e comunicativa degli insegnanti 2. Fiducia nell ottenimento degli obiettivi 3. Coinvolgimento di genitori e familiari 4. Lavoro di rete
14 Riflettere oggi sugli alunni H non è solo indagare sulle disabilità, bensì capire di essere di fronte a una persona la cui disabilità non può essere considerata una perdita di personalità. Se ci fermiamo a considerare il mancante usiamo un criterio quantitativo. Solo attraverso criteri qualitativi è possibile distinguere tra salute e malattia. Abituarsi a vedere la sofferenza senza reagire, a guardare la miseria senza attivarsi per sconfiggerla è più patologico del comportamento di un bambino che presenta una disabilità (Basso e Lucioni )
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