IL CENTRO ECOLOGICO. ECOLOGIA AMBIENTE S.r.l
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- Giulietta Moroni
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1 IL CENTRO ECOLOGICO
2 Agenda 1 Il Descrizione degli Impianti Certificazioni Ambientali Controlli Ambientali Partecipazione ad accordi volontari Occupazione Sinergie con altri impianti del Gruppo Hera Investimenti effettuati da Ecologia Ambiente Srl
3 Il 2 ECOLOGIA AMBIENTE Srl nasce nell ottobre 2004 con l acquisizione, da parte del Gruppo HERA, del ramo di azienda "CENTRO ECOLOGICO di RAVENNA" da AMBIENTE SpA (Gruppo ENI) Gli Impianti: Forno FIS per il trattamento degli sfiati non clorurati Forno inceneritore F2 per il trattamento di sfiati contenenti cloro Forno inceneritore F3 per rifiuti speciali, anche pericolosi Impianto di Trattamento Acque di Scarico (TAS)
4 Forno FIS 4 Il Forno FIS termodistrugge gli sfiati di processo e di bonifica non clorurati provenienti via tubo dagli impianti dello STABILIMENTO PETROLCHIMICO che prima venivano inviati in torcia Il Forno FIS è stato realizzato nel 2001 nell ambito del Protocollo d Intesa (1997) fra Comune, Provincia e STABILIMENTO PETROLCHIMICO per la riduzione dell emissione di VOC in atmosfera Forno a camera statica avente capacità termica di 15 Gcal/h Recente upgrading con installazione di sistema di attemperamento con acqua per aumento potenzialità e flessibilità Sfiati inceneriti (ton/anno)
5 Forno F2 6 Nel Forno F2 sono termodistrutti gli sfiati clorurati prodotti dagli impianti di INEOS VINYLS Forno a camera statica avente capacità termica di 4 Gcal/h; Effettuato revamping nel 2002 per potenziamento sistema di depurazione fumi ed adeguamento ai nuovi limiti di emissione autorizzati Sfiati inceneriti (ton/anno)
6 Forno F3 8 Il Forno F3 incenerisce rifiuti speciali, anche pericolosi, con recupero di energia (ceduta a ENEL) Tipologia di rifiuti alimentati al forno F3: rifiuti solidi conferiti sfusi e/o in fusti rifiuti liquidi inorganici rifiuti liquidi organici fanghi fluidi, palabili e melme Dati di progetto Capacità di trattamento (ton/a) Rifiuti liquidi Rifiuti solidi Fusti Energia elettrica ceduta (MWh)
7 Forno F3 9 STRUTTURA DEL FORNO F3: Sistemi di stoccaggio rifiuti in ingresso 2. Sezione di Incenerimento 3. Caldaia 4. Sistemi di trattamento delle emissioni: a) Elettrofiltro e scrubber b) Filtro a maniche e camino 4a 4b -
8 Impianto TAS 11 L impianto TAS (trattamento acque di scarico) comprende le seguenti sezioni Sezione TAPO (Trattamento Acque di Processo Organiche) Sezione TAPI (Trattamento Acque di Processo Inorganiche) Sezione trattamento fanghi
9 Sezione TAPO 13 Tratta le Acque di Processo Organiche degli impianti dell adiacente STABILIMENTO PETROLCHIMICO e di POLYNT (ex LONZA), che riceve via tubo, oltre alle acque interne ed ai reflui conferiti da terzi in autobotte (ATB) Correnti alimentate da Petrolchimico (m 3 /anno) da terzi in ATB (m 3 /anno) interne (m 3 /anno) : dei quali ca m 3 dal Comparto HERA, Km 2.6 2: dei quali ca m 3 dal Comparto HERA, Km 2.6
10 Sezione TAPO 14 Le principali unità della Sezione TAPO sono: 1. stoccaggio rifiuti liquidi conferiti in autobotti: volume complessivo 535 m 3 (revamping 2005) 2. trattamento primario: viene effettuata la separazione dei solidi sospesi e l abbattimento di metalli (realizzato nel 1976 in corso di revamping)
11 Sezione TAPO trattamento biologico: rimozione delle sostanze organiche biodegradabili COD e Azoto (revamping 2004) costituito da 2 torri biologiche da m 3 ciascuna rese di abbattimento >93% Portata Azoto COD Dati di progetto 1350 m 3 /h 50 kg/h 1300 kg/h 4. filtrazione su sabbia e antracite: in cui si abbattono ulteriormente i solidi sospesi (nuova realizzazione 2004) 5. trattamento terziario: aerazione finale, eventuale clorazione delle acque e rilancio in Canale Candiano (nuova realizzazione 2004)
12 Sezione TAPI 17 Riceve via tubo le acque inorganiche (acque meteoriche, di dilavamento, di spurgo torri) degli impianti dell adiacente STABILIMENTO PETROLCHIMICO e di POLYNT e DEGUSSA Potenzialità di trattamento: 2000 m 3 /h Trattamento specifico di rimozione dei solidi sospesi mediante sedimentazione e chiarificazione accelerata Rilancio in Canale Candiano assieme alle acque di processo organiche effluenti dalla sezione TAPO Acque trattate (m 3 )
13 Sezione Trattamento Fanghi 19 Unità Principali: Centrifugazione: installate nuove centrifughe nel 2004 con notevoli miglioramenti di igiene ambientale (apparecchiature chiuse) e di efficienza di filtrazione Essiccamento: impianto di essiccamento a film sottile per il trattamento di parte dei fanghi organici prodotti (incremento della sostanza secca dal % al 95 99%) Riduzione del volume e possibilità di invio a smaltimento al Forno F3
14 Sistema di Gestione Qualità Sicurezza Ambiente 20 ECOLOGIA AMBIENTE adotta un sistema di gestione integrato (Qualità, Sicurezza e Ambiente) in accordo con le norme UNI EN ISO 9001:2000 (QUALITA ) UNI EN ISO 14001:2004 (AMBIENTE) Adesione al progetto per il conseguimento della registrazione EMAS (regolamento CEE 761/2001) d Ambito Produttivo Omogeneo (APO) costituito dalle aziende dell area chimica ed industriale di Il rientra inoltre fra le attività soggette alla normativa sul controllo dei pericoli di incidente rilevante (Dir. Seveso) Sistema di Gestione della SICUREZZA (SGS)
15 Controlli Ambientali 21 Monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera (Forni F2, F3 e FIS) con trasmissione dei dati ad ARPA Controllo deposizione al suolo delle emissioni del camino F3 Monitoraggio delle acque (scarico finale, flussi interni) Controlli sui rifiuti in ingresso agli impianti (ca parametri anno) Controlli sui rifiuti prodotti dal Laboratorio interno realizzato nel 2000 per la gestione e l effettuazione dei controlli analitici in sinergia con il sistema laboratori di HERA Relazione di Resoconto Annuale inviata a Provincia ed ARPA relativa a tutte le attività di monitoraggio e controllo ambientale
16 Partecipazione ad accordi volontari 22 ECOLOGIA AMBIENTE partecipa a diversi accordi volontari Protocollo d intesa fra la Provincia di, il Comune di, l Associazione Industriali della Provincia di e le aziende dell area industriale di per la gestione della Rete privata di monitoraggio della qualità dell aria Agip 29 S. Alberto Zorabini Marani Meteo Marina Germani Centrale ENEL Stabilimento PE Protocollo di Intesa per la gestione della Rete di monitoraggio della falda superficiale di sito EMAS d Area (APO)
17 Occupazione 23 L acquisizione di ECOLOGIA AMBIENTE da parte del Gruppo HERA ha rappresentato una garanzia per il territorio ott 04 dic 04 dic 05 dic 06 giu Flusso ott 04 dic 04 dic 05 dic 06 giu dipendenti totali mobilità da Hera assunzioni mobilità ad Hera cessazioni Salvaguardia dei posti di lavoro (crisi INEOS VINYLS) 1 assunzione nel assunzioni nel 2006
18 Sinergie con altri impianti del Gruppo HERA 24 COMPARTO HERA km 2,6 DEPURATORE REFLUI CIVILI HERA COMPARTO HERA km 3,8 CENTRO ECOLOGICO Realizzato il collegamento (giugno 2007) con il Comparto polifunzionale di trattamento rifiuti Hera posto al km 2,6 della S.S. 309 Romea Nord per il ricevimento delle acque di processo dell impianto Chimico-Fisico-Biologico (ora inviate al depuratore di città) e delle acque meteoriche di prima pioggia dell intero Comparto. In corso studio di fattibilità per il riutilizzo nel distretto Petrolchimico delle acque di scarico del depuratore di città e del depuratore di Ecologia Ambiente ( Water reuse )
19 Investimenti effettuati 25 Migliaia di Euro INVESTIMENTI Investimenti per il miglioramento degli Aspetti Produttivi Investimenti per il miglioramento degli Aspetti Ambientali e di Sicurezza (interventi concertati con RLS e OO.SS.)
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