MUSICOLOGIA 1. I. Natura e articolazione dell Assemblea e tipologie dei Ministeri

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1 MUSICOLOGIA 1 I. Natura e articolazione dell Assemblea e tipologie dei Ministeri L Assemblea nasce nel giorno di Pentecoste, giorno in cui tutti coloro che accolsero la Parola furono battezzati nell acqua e nel fuoco. Da quel momento la Chiesa sempre si ritrova in assemblea per celebrare il mistero pasquale. Ogni assemblea quindi: accoglie la CON-VOCAZIONE (siamo chiamati insieme); celebra l INCONTRO, la PRESENZA di Dio nella storia; aderisce alla Parola che si fa vita. Per Assemblea Liturgica si deve intendere tutta la comunità: Vescovo, ministri di ogni ordine e grado e popolo. Musicam Sacram sottolinea che l Assemblea Liturgica ha natura: GERARCHICA e COMUNITARIA che sono la natura stessa della Chiesa. L Assemblea, simboleggiata dal pane (corpo mistico di Cristo) è comunitaria in quanto il pane è UNO ma anche gerarchica in quanto pane spezzato. Il fatto che sia gerarchica implica che sia MINISTERIALE cioè in funzione del servizio e della comunione e che Cristo è il Servo per eccellenza essendo unico sacerdote e mediatore. Su di lui infatti si fonda ogni ministero e sacerdozio. 1

2 L Assemblea quindi così si articola: CRISTO:il Capo del Corpo mistico, che è sempre presente nella Liturgia: nel Vescovo o sacerdote che presiede, nella Parola, nell Eucaristia. È nella Liturgia che Gesù svolge la sua funzione sacerdotale volta alla santificazione dell uomo. LE MEMBRA: L Istruzione Generale del Messale Romano (IGMR) riprendendo Ministeria Quaedam, indica come membra: VESCOVO O PRESBITERO: Sono ministeri conferiti col sacramento dell ORDINE. Agiscono in persona Christi. DIACONO: Ministero conferito col sacramento dell Ordine. I Ministeri conferiti col rito dell Istituzione e che possono essere esercitati anche per mandato o di fatto in quanto fanno riferimento al sacramento del Battesimo sono: LETTORE: proclamazione delle letture; ACCOLITO: servizio dell altare, in aiuto al sacerdote e al diacono. Non è previsto il rito dell Istituzione, quindi esercitano per mandato o di fatto i seguenti ministri: SALMISTA: proclamazione del Salmo interlezionale; SCHOLA CANTORUM e MUSICISTI: esecuzione di parti proprie e favorire la partecipazione attiva dei fedeli nel canto. CANTORE: dirige e sostiene il canto del popolo. Se manca la schola cantorum, guida il canto facendo partecipare il popolo. SACRISTA COMMENTATORE 2

3 COLORO CHE RACCOLGONO LE OFFERTE COLORO CHE ACCOLGONO I FEDELI ALLA PORTA POPOLO Ogni ministro, rispondendo a una chiamata è investito sul piano VOCAZIONALE. 3

4 II. La partecipazione dell Assemblea Liturgica. I documenti conciliari (Sacrosanctum Concilium) asseriscono che l azione liturgica ha una forma più nobile quando: è celebrata solennemente in canto e vi è la partecipazione attiva del popolo Musica Sacram illustra meglio come deve essere la partecipazione del popolo. Partecipazione che non si identifica con un fare a tutti i costi qualcosa. Quindi la partecipazione deve essere: 1. Piena consapevole attiva in forza del Battesimo si può e si deve partecipare al Sacramento dell Eucaristia. È Gesù stesso che ce lo dice: Fate questo in memoria di me. È partecipare all unico sacerdozio di Cristo entrando nella sua vita, passione, morte e risurrezione. 2. INTERNA ed ESTERNA - Interna perché i fedeli conformano la mente alle parole che pronunciano e ascoltano (concordanza MENTE-CUORE); - Esterna perché la partecipazione interna deve essere manifestata con i gesti e l atteggiamento del corpo, con le acclamazioni, con le risposte e il canto. 3. INTERIORE E DENSITÀ PARTECIPATIVA DEL SILENZIO È la partecipazione mentre si ascolta la Parola dai ministri o dalla schola e nel SILENZIO dove i fedeli non sono muti spettatori ma si inseriscono intimamente nel mistero che si celebra. Silenzio che va osservato in vari momenti della Liturgia (dopo l omelia, dopo la comunione, ecc.) 4

5 III. Categorie di canto nella messa e relativi libri di riferimento Si individuano tre tipologie di canti: i RECITATIVI, i DIALOGHI e le ACCLAMAZIONI che fanno riferimento al MESSALE. I recitativi possono essere presidenziali o corali (es: Pater e Credo). i canti dell ORDINARIO: Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei che fanno riferimento al KYRIALE; i canti processionali del PROPRIO: ingresso, offertorio, comunione che si trovano nel GRADUALE. 5

6 IV. Solennità e gradi di partecipazione Musicam Sacram definisce tre elementi che concorrono a creare la solennità : 1. l integrità dell azione liturgica che deve essere eseguita in tutte le sue parti; 2. ruolo e ampiezza del canto; 3. grado di partecipazione dell Assemblea quindi partecipazione attiva di tutta l Assemblea nel canto. Si deve tenere presente cioè che: a) non vi devono essere né omissioni né mutamenti dell azione liturgica nel cercare di renderla solenne; b) la celebrazione è solenne quando tutto ciò che richiede il canto è di fatto cantato secondo un ordine di importanza ben preciso: I GRADO: Prima di tutto i recitativi (presidenziali e corali) quindi i dialoghi e le acclamazioni. Quindi nei RITI di INGRESSO: il saluto del sacerdote e la risposta dei fedeli l orazione (la colletta) Nelle Liturgia della Parola: le acclamazioni al Vangelo Nella Liturgia Eucaristica: l orazione sulle offerte; prefazio, dialogo e Sanctus; Dossologia Padre nostro con ammonizione ed embolismo; Il Pax Domini; L orazione dopo la comunione; Le formule do congedo. 6

7 II GRADO: Kyrie, Gloria, Agnus Dei; Credo; Orazione dei fedeli. III GRADO: a) Canti processionali di ingresso, offertorio, comunione; b) Canto interlezionale (Salmo); c) Alleluia prima del Vangelo; d) Le letture della Sacra Scrittura. 7

8 V. Criteri guida per la regia sonora Tenendo presente che il canto è parte necessaria e integrante della Liturgia si deve: Cantare la Liturgia e non nella Liturgia. Inoltre si fa notare che la Liturgia è per l Uomo e non l Uomo per la Liturgia, perciò bisogna centestualizzarla secondo i seguenti principi: a) Contestualizzazione Liturgica (fare attenzione al tempo e al tema tenere presente cioè se si è in tempo di Avvento, Qaresima, ecc. e tenere presente il tema che si evince dal Vangelo, la I Lettura, la Colletta, l Antifona alla Comunione). b) Contestualizzazione rituale (scegliere i canti più opportuni in base ai vari momenti e gesti del rito ad es. Introito offertorio ecc.) c) Contestualizzazione Pastorale Fare attenzione al tipo di assemblea nello scegliere i canti. Es Assemblea giovanile, ecc. d) Solennizzazione progressiva: fare attenzione al grado di solennità quindi caratterizzare con le varie forme di canto e di partecipazione dell Assemblea. 8

9 VI. Criteri di ammissione e di utilizzo degli strumenti musicali nella Liturgia Il documento Musicam Sacram riconosce: a) L utilità delgi strumenti musicali in chiesa; b) il primato dell organo a canne nella Chiesa Latina. Viene ribadito quindi che: Gli strumenti sono ammessi al culto purché nel rispetto delle esigenze del rito. Devono convenire alla dignità del tempio e favorire l edificazione dei fedeli. Non vengono ammessi gli strumenti che richiamano i contesti profani (es la fisarmonica o mandolino che richiamano i balli popolari) anche se poi molto dipende dal modo in cui vengono suonati. Infatti anche l organo può essere usato in modo inappropriato alla liturgia. Nell uso degli strumenti si deve rispettare il carattere del tempo liturgico e la natura della celebrazione in generale ma anche delle sue singole parti. Musica Sacram inoltre riconosce una funzione ministeriale della musica strumentale ma sottolinea il PRIMATO della PAROLA sulla musica. All accompagnamento strumentale vengono riconosciute le seguenti funzioni: 1) sostegno delle voci; 2) facilitare la partecipazione; 3) rendere più profonda l unità dell assemblea; 4) servire e non ostacolare la Parola. 9

10 Per quanto riguarda la musica strumentale pura Musicam Sacram ci aiuta dicendo che può essere suonata : All inizio della celebrazione prima che ilsacerdote si rechi all altare; All offertorio; Alla comunione; Al termine della Messa. Come si può notare, secondo le indicazioni, la musica strumentale pura può essere eseguita anche in sostituzione di parti del Proprio. Il suono puro invece non è consentito: Nelle domeniche di Quaresima; La domenica di Passione (Palme); Durante il Triduo della Settimana Santa; Nella Messa e negli Uffici dei defunti. Durante le parti presidenziali, ministeriali solistiche. In Avvento si consiglia di suonare..( da completare ) Viene inoltre valorizzata l indole e la cultura dei vari popoli. Si ribadisce infatti che l indole e la cultura dei vari popoli va rispettata e promossa all interno della celebrazione liturgica in quanto il Cristianesimo è una religione di incarnazione: Cristo non si esporta ma si incarna secondo la tradizione di ogni cultura. Per quanto riguarda il luogo dell organo e degli strumenti l Istruzione Generale del Messale Romano dice che devono essere posti nel luogo più adatto per poter essere di appoggio sia alla schola sia al popolo e possano essere facilmente ascoltati da tutti. 10