REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE I CIVILE SENTENZA

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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE I CIVILE Il GIUDICE UNICO dott.ssa Silvia Orlando ha pronunciato la seguente: SENTENZA nella causa civile iscritta al n /14 R.G. Promossa da: CASA DELLA GOMMA di Martinelli Augusto, in persona del titolare Martinelli Augusto, con sede in Colleretto Giacosa (TO), elettivamente domiciliata in Napoli via Solimena 15, presso lo studio dell Avv. Riccardo Guarino che la rappresenta e difende per procura in atti. - PARTE ATTRICEcontro INTESA SANPAOLO S.P.A., in persona del procuratore Avv. Alberto Bertalot, elettivamente domiciliata in Torino via Palmieri n.36, presso lo studio dell Avv. Domenico Iodice che la rappresenta e difende per procura in atti. - PARTE CONVENUTA - CONCLUSIONI DELLE PARTI PER PARTE ATTRICE: Voglia l Ill.mo Tribunale adito, reiectis adversis, previe le declaratorie del caso e di rito, - accertare e dichiarare che il contratto di conto corrente di corrispondenza nr e quello di apertura di credito a valere sullo stesso, sono anche disgiuntamente tra loro, nulli/invalidi/inefficaci per mancanza di forma scritta e/o per non avere l istituto di credito provveduto a consegnare all attrice una copia sottoscritta dei contratti; pagina 1 di 10

2 - accertare e dichiarare che sul contratto di apertura di credito a valere sul conto corrente di corrispondenza nr sono stati applicati interessi ultralegali, interessi anatocistici con capitalizzazione trimestrale, commissioni di massimo scoperto, costi, competenze e remunerazioni e comunque altri corrispettivi, in violazione di norme imperative e/o comunque in difetto di valida convenzione tra le parti; - accertare e dichiarare, in ragione dell elaborato peritale e delle argomentazioni sviluppate in atti, che Casa della Gomma è creditrice della somma che andrà determinata in corso di causa; - accertare e dichiarare che sul conto corrente nr si sono rinvenuti interessi non dovuti; - verificare, in ogni caso, come l istituto Intesa Sanpaolo s.p.a. abbia agito in dispregio della L. 108/96 perpetrando il reato di usura, trasmettendo, se del caso, gli atti del presente giudizio alla procura della Repubblica competente; - accertare e dichiarare l invalidità (nullità/annullabilità) e/o l illegittimità totale o parziale del contratto di conto corrente nr e del contratto di apertura credito a valore sullo stesso tra Casa della Gomma e Intesa Sanpaolo S.p.A., in particolare con riferimento alle clausole di pattuizione di interessi usurari e anatocistici trimestrali e del tasso di interesse ultralegale; e per l effetto - accertare e dichiarare l illegittima applicazione di interessi non dovuti dalla società attrice per un importo complessivo di ,05 (di cui ,69 per interessi debitori, 4.077,74 per commissioni di massimo scoperto, e 5.489,72 per spese), ovvero ancora la diversa maggiore o minore somma che a qualsiasi titolo (interessi usurari e/o anatocistici e/o debitori e spese) emergerà in sede istruttoria; - condannare Intesa Sanpaolo s.p.a. in persona del legale rappresentante pro tempore, alla restituzione delle somme indebitamente addebitate e/o riscosse, così come sopra accertate e dichiarate, oltre interessi dal fatto al saldo in favore della società attrice, oltre al risarcimento dei danni da lucro cessante per una somma non inferiore a quella determinata per il danno emergente, ovvero per quella pagina 2 di 10

3 maggiore o minore somma che verrà stabilita in corso di causa, anche facendo riferimento a criteri equitativi, oltre ad ogni eventuale danno patrimoniale, non patrimoniale e morale subito dalla predetta società in conseguenza degli illeciti addebiti in conto corrente da parte della banca convenuta, nella misura che sarà provata in corso di causa o liquidata in via equitativa dal Giudice; istanze istruttorie formulate in atto di citazione. Con vittoria di competenze e spese. PER PARTE CONVENUTA: Voglia l Ill.mo Tribunale, in via preliminare accertare e dichiarare l intervenuta prescrizione ordinaria delle richieste avversarie relativamente al periodo antecedente al 7 novembre 2003; accertare e dichiarare l intervenuta prescrizione secondo i principi espressi dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.24418/2010, dall inizio del rapporto e sino al 7 novembre 2003, per i motivi esposti in atti; in via principale respingere le domande tutte formulate da Casa della Gomma di Martinelli Augusto per i motivi di cui in atti; in ogni caso con vittoria di spese e competenze e rimborso forfetario del presente procedimento; in via istruttoria respingere le istanze istruttorie formulate dall attrice per i motivi esposti in atti. MOTIVI DELLA DECISIONE Con atto di citazione Casa della Gomma di Martinelli Augusto ha evocato in giudizio Intesa Sanpaolo s.p.a. esponendo di avere intrattenuto presso la filiale di Ivrea di Intesa Sanpaolo s.p.a. un rapporto di conto corrente di corrispondenza ordinario distinto dal n , oggi estinto, e un rapporto di apertura di credito a valere sullo stesso; di avere fatto analizzare le liste dei movimenti e i riassunti pagina 3 di 10

4 scalari del conto corrente ad uno studio specializzato, rilevando svariate anomalie documentate da perizia econometrica, che determinano un indebito oggettivo di cui si chiede la ripetizione alla banca; in particolare ha lamentato: la mancata redazione per iscritto dei contratti di conto corrente e di apertura di credito e la conseguente nullità dei medesimi; la nullità delle clausole che fanno riferimento agli usi su piazza per la determinazione dei tassi di interesse e di altre condizioni economiche; l applicazione di tassi debitori superiori al tasso soglia di cui alla legge 108/1996, con configurazione dell usura oggettiva prevista dall art. 644 comma 3 c.p. dall inizio del rapporto fino al 2009, nel I, II e IV trimestre 2010 e 2011, in tutto il 2012 e nel I e II trimestre 2013, nonché la configurazione di usura soggettiva nel III trimestre del 2010 e 2011; l illegittima capitalizzazione trimestrale degli interessi debitori; il conteggio di commissioni di massimo scoperto e spese non dovute; in base al ricalcolo effettuato in conformità alla normativa sulla trasparenza bancaria e sull usura, sono emerse differenze di complessivi ,05 che la banca deve restituire; l attrice ha altresì diritto ad ottenere il risarcimento del danno subito, sia come danno emergente sia come lucro cessante nonché come danno non patrimoniale. Ha pertanto formulato le domande sopra riportate. Intesa Sanpaolo s.p.a., costituendosi, ha eccepito l intervenuta prescrizione decennale del diritto alla ripetizione degli eventuali indebiti che dovessero essere individuati nell ambito del conto corrente, in data anteriore al e pertanto nel periodo antecedente i dieci anni dalla notifica dell istanza di mediazione con la quale per la prima volta la correntista ha lamentato la presunta illegittimità degli addebiti relativi a tassi ultralegali, usurari e anatocistici; ha eccepito in particolare la prescrizione, sulla base dei principi stabiliti dalla Corte di Cassazione S.U. n.24418/2010, della domanda di restituzione o rideterminazione delle competenze che controparte asserisce illegittimamente addebitate alla correntista ma dalla medesima già pagate mediante rimesse solutorie anteriori a ; ha esposto che il conto corrente presentava un saldo creditore in data per 4.483,49 e ha specificamente indicato le rimesse da considerarsi integralmente solutorie per l anno 2003 e per l anno 2002; ha contestato le pretese di controparte, affermando che il contratto dei conto corrente e l apertura pagina 4 di 10

5 di credito sono stati stipulati per iscritto e che le condizioni economiche applicate sono quelle pattuite per iscritto e sono pienamente legittime e conformi alla normativa vigente. Ha pertanto formulato le conclusioni sopra riportate. La domanda di parte attrice viene accolta nei limiti della somma di ,16. Il C.T.U. dott. Alberto Milanese ha infatti rideterminato correttamente in tale importo il saldo di conto corrente alla data della sua estinzione a favore della Casa della Gomma. Per l espletamento dell accertamento peritale è stato necessario acquisire gli estratti conto integrali del conto corrente n e a tale fine è stata accolta l istanza formulata dall attrice ai sensi dell art. 210 c.p.c. -tempestivamente, entro i termini processuali per deduzioni istruttorie- di ordine alla convenuta di esibizione giudiziale della documentazione. A fronte delle contestazioni di parte convenuta si conferma l ammissibilità dell ordine di esibizione, rilevando che l attrice, su cui grava l onere della prova dell indebito oggettivo allegato a fondamento della domanda di restituzione, ha prodotto la documentazione bancaria che è stata sufficiente al suo consulente tecnico per svolgere gli accertamenti e redigere la relazione peritale prodotta, e ha formulato istanza di ordine di esibizione ex art. 210 c.p.c. nel caso la documentazione non fosse ritenuta sufficiente; il C.T.U. nominato ha ritenuto non sufficiente per rispondere al quesito peritale tale documentazione, rilevando che la c.d. staffa non indica le causali delle operazioni di addebito ed accredito, ma la sola somma algebrica e dunque il saldo, ordinato per valute delle operazioni e ritenendo invece necessari gli estratti conto integrali; parte attrice ha assolto all onere della prova su di essa incombente, producendo in buona fede la parte degli estratti conto ritenuta sufficiente dal suo consulente tecnico e la perizia redatta dal medesimo, nonché formulando l istanza ex art. 210 c.p.c.; si richiama anche la recentissima sentenza n della Corte di Cassazione, che ha statuito che Il potere del correntista di chiedere alla banca di fornire la documentazione relativa al rapporto di conto corrente tra gli stessi intervenuto può essere esercitato, ai sensi del comma 4 dell art. 119 del vigente testo unico bancario, anche in corso di causa e a mezzo di qualunque modo si mostri idoneo pagina 5 di 10

6 allo scopo, rilevando che la ricostruzione che limita l'esercizio del potere previsto dall art. 119 comma 4 TUB alla fase anteriore all'avvio del giudizio intentato dal correntista nei confronti della banca, è in netto contrasto con il tenore del testo di legge, inequivoco, e tende a trasformare uno strumento di protezione del cliente in uno strumento di penalizzazione del medesimo, facendo transitare la richiesta di documentazione del cliente dalla figura della libera facoltà a quella del vincolo dell'onere. Le deduzioni svolte dall attrice sulla base della mancanza di un contratto scritto di conto corrente e di apertura di credito, sono infondate. La convenuta con la comparsa di costituzione ha prodotto il contratto di conto corrente e il contratto di apertura di credito, regolarmente sottoscritti dall attrice in persona del suo titolare. L attrice non fa questione di carenza, nella copia prodotta, di sottoscrizione da parte della banca, ma quand anche così fosse la difesa risulterebbe comunque infondata. Infatti, nei contratti per cui è richiesta la forma scritta ad substantiam, non è necessaria la simultaneità delle sottoscrizioni dei contraenti. Pertanto sia la produzione in giudizio della scrittura da parte di chi non l'ha sottoscritta, sia qualsiasi manifestazione di volontà del contraente che non abbia firmato, risultante da uno scritto diretto alla controparte e dalla quale emerga l'intento di avvalersi del contratto, realizzano un valido equivalente della sottoscrizione mancante, purché la parte che ha sottoscritto non abbia in precedenza revocato il proprio consenso ovvero non sia deceduta (cfr., tra le tante, Cass n. 4564). Il contratto del conto corrente n , prodotto quale doc. n.4 di parte convenuta, è stato stipulato in data e reca quale allegato A il prospetto delle condizioni economiche nel quale sono indicati il tasso creditore del 0,075%, il tasso debitore del 13,5% sullo scoperto di conto, la commissione di massimo scoperto del 0,75%, le spese, la periodicità trimestrale della liquidazione interessi creditori e debitori e le valute. pagina 6 di 10

7 Sono prodotte come docc. 5, 6 e 7 le lettere di concessione fido con tassi e linee di credito e il doc. 8 indica la previsione con modalità di calcolo della commissione di disponibilità fondi dal 18 giugno Il conto corrente è stato estinto in data Dall accertamento svolto dal C.T.U. è emerso che: -nel contratto di conto corrente e nelle lettere di delibera fidi vengono concordati i tassi debitori e creditori e le spese accessorie; -il contratto di conto corrente è stato stipulato dopo la delibera CICR del , pertanto l istituto ha applicato correttamente la capitalizzazione trimestrale reciproca; -le valute e spese risultano contrattualizzate e regolarmente applicate all estratto conto; -la commissione di massimo scoperto è stata espunta fino al perché le modalità di calcolo della base imponibile non sono precisate contrattualmente, per poi essere definite con apposita lettera (doc. 8), ma in prossimità dell estinzione del conto; -verificato l andamento del conto, non vi è superamento dei c.d. tassi soglia ; ma essendo state espunte le commissioni di massimo scoperto il C.T.U. ha ricostruito il conto corrente, eliminando le commissioni di massimo scoperto e disponibilità fondi fino al , utilizzando il tasso concordato nelle lettere di delibera fidi emesse dalla banca e quello convenuto contrattualmente riguardante lo scoperto di conto, così determinando un saldo del conto alla data della sua estinzione che da zero diviene pari a ,16 a favore della correntista Casa della Gomma, tenendo conto della prescrizione decennale a partire dalla data di notifica dell istanza di mediazione, La C.T.U. risulta correttamente svolta e adeguatamente motivata, con confutazione delle contrarie osservazioni dei consulenti tecnici delle parti, sicchè le conclusioni vengono condivise dal Tribunale. La pattuizione della commissione di massimo scoperto o di disponibilità fondi è nulla ai sensi dell art c.c. in quanto, come ritenuto dal dott. Milanese, sia nel contratto che nei contratti successivi prima del , è indicata la percentuale ma non la base di calcolo specifica su cui pagina 7 di 10

8 applicare la percentuale pattuita; sicchè la commissione risulta indeterminata e indeterminabile nelle modalità applicative; solo con il contratto del (doc. 8) viene determinata la commissione di disponibilità fondi pari allo 0,50% da calcolarsi al termine di ogni trimestre solare, applicando la percentuale indicata a tale titolo alla media dell ammontare complessivo delle aperture/linee di credito concesse al cliente in essere durante il trimestre stesso, anche solo per parte di questo periodo e anche qualora tale ammontare complessivo sia stato utilizzato in tutto o in parte ; pertanto si condivide l operato del C.T.U. che ha espunto la commissione fino al , per poi ricomprenderla da tale data. E stata esclusa la sussistenza di usura, non essendovi superamento dei c.d. tassi soglia. Per quanto riguarda le modalità di verifica dei tassi ai fini dell usura, si rinvia alla relazione peritale, pagine 11 e 12; la questione prospettata dall attrice del diverso criterio di calcolo comprensivo di c.m.s. anche in data anteriore al 2010 è di fatto irrilevante nel caso di specie, considerato che la c.m.s. è stata espunta dal regolamento contrattuale perché nulla per indeterminatezza. Parte attrice afferma la sussistenza di usura c.d. soggettiva, consistente nella pretesa di interessi, inferiori al tasso soglia, ma comunque usurari perché avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria (art. 644 comma 3 c.p.); la domanda è sfornita di concrete e specifiche allegazioni di fatto, oltre che di elementi di prova. La capitalizzazione trimestrale degli interessi è stata legittimamente applicata, in quanto contrattualmente pattuita in conformità all art. 2 della delibera CICR , con specifica approvazione scritta e previsione di pari periodicità delle chiusure. Le valute e le spese risultano previste contrattualmente e regolarmente applicate dalla banca. Sono pertanto infondate le domande di nullità, invalidità o inefficacia dei contratti di conto corrente e di apertura di credito stipulati tra le parti, mentre è fondata la domanda di rideterminazione del saldo di pagina 8 di 10

9 conto corrente con condanna della convenuta alla restituzione dell importo indebitamente corrisposto, pari a ,16. Sulla somma sono dovuti gli interessi legali dalla data della domanda giudiziale al saldo. E prescritto il diritto alla ripetizione di indebito derivante dalla rideterminazione delle competenze illegittimamente addebitate alla correntista ma dalla medesima già pagate mediante rimesse solutorie anteriori a , a fronte della notifica dell istanza di mediazione ricevuta dalla banca il e della prescrizione decennale applicabile secondo quanto statuito dalla sentenza della Corte di Cassazione SU n.24418/2010; la data del è stata allegata dalla stessa convenuta nel proporre l eccezione di prescrizione, pertanto la contestazione dell idoneità della citazione avanti all organismo di mediazione ad interrompere le prescrizione svolta negli atti conclusivi è inammissibile; d altra parte, a fronte della specifica allegazione da parte della banca delle rimesse integralmente solutorie (pag. 8 della comparsa di costituzione), parte attrice non ha contestato la natura di rimesse integralmente solutorie di tali operazioni. Non è dovuto un risarcimento danni a parte attrice, specificamente domandato con riferimento al reato di usura e alla violazione del divieto di anatocismo, risultati insussistenti; né sono comunque forniti elementi per ritenere che la condotta della convenuta abbia cagionato un danno da risarcire. Le spese processuali vengono compensate tra le parti nella misura del 50% e per la restante quota sono poste a carico della convenuta, tenuto conto da un lato che alcune domande di parte attrice sono risultate infondate -domande di nullità dei contratti, di usura, di risarcimento danni, ecc.- e che la domanda di restituzione dell indebito viene accolta per un importo inferiore a quanto richiesto, dall altro che la banca risulta debitrice dell importo da restituire; le spese vengono liquidate ai sensi del D.M n.55 nei seguenti importi: per fase di studio 1.620, per fase introduttiva 1.147, per fase istruttoria 1.720, per fase decisionale 2.767, per complessivi per compensi; oltre al rimborso degli esposti documentati per 477 e al rimborso forfettario spese nella misura del 15%; la pagina 9 di 10

10 quota del 50% a carico della convenuta è pertanto di 4.409,55 di cui per compensi, 238,5 per esposti, 544,05 per rimborso forfettario spese. Per gli stessi motivi le spese della C.T.U., liquidate con separato provvedimento, sono poste a carico dell attrice nella misura di 1/3 e carico della convenuta nella misura dei 2/3. P.Q.M. Il Tribunale, respinta ogni diversa istanza, eccezione e deduzione, -dichiara tenuta e condanna la convenuta Intesa Sanpaolo s.p.a. a pagare all attrice Casa della Gomma di Martinelli Augusto, per i motivi esposti, la somma di ,16 oltre agli interessi legali dal al saldo; -compensa tra le parti le spese processuali nella misura del 50% e condanna la convenuta a rifondere all attrice la restante quota del 50%, quota che liquida in 4.409,55 -di cui per compensi, 238,5 per esposti, 544,05 per rimborso forfettario spese- oltre CPA e IVA se dovuta; -pone definitivamente le spese della C.T.U., liquidate con separato provvedimento, a carico dell attrice nella misura di 1/3 e carico della convenuta nella misura dei 2/3. Così deciso in Torino il IL GIUDICE dott.ssa Silvia Orlando pagina 10 di 10