PUNTO ENERGIA _ Industrie o terziario di grandi dimensioni
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- Silvana Piazza
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1 PUNTO ENERGIA _ Industrie o terziario di grandi dimensioni Incentivazione del risparmio energetico nell industria tramite i Certificati Bianchi Linea Guida per accedere al contributo PREMESSA La legislazione relativa alla promozione del risparmio energetico negli usi finali, prevista dai Decreti Ministeriali 24 aprile 2001, D.M. 20 luglio 2004, D.M. 21 dicembre 2007 e relative Delibere dell Autoritá per l Energia Elettrica ed il Gas, contempla la possibilitá di usufruire di contributi economici a fondo perduto in misura proporzionale alla quantitá di energia primaria risparmiata di tipo fossile. Il meccanismo é abbastanza semplice e flessibile in quanto consente di valorizzare gran parte degli interventi che portano ad un risparmio energetico (rientranti tra quelli elencati nell elenco riportato sotto) purché sia possibile dimostrare in modo oggettivo, tramite rigorosi programmi di misura e algoritmi di rendicontazione, la riduzione dei consumi energetici dello stabilimento. Possono essere finanziati anche interventi che prevedono l installazione di apparecchiature che forniscono energia utilizzando fonti energetiche rinnovabili; in questo caso l entitá del contributo é proporzionale alla quantitá di combustibile sostituito con fonte rinnovabile. PERCORSI PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI Secondo quanto definito dalla legislazione vigente vengono individuate due tipologie di soggetti: i Soggetti Obbligati (cioé i grandi Distributori di energia elettrica o gas), che hanno l obbligo di accumulare ogni anno un determinato quantitativo di Certificati Bianchi (o TEE) in misura proporzionale alla quantitá di energia distribuita e i Soggetti Volontari, che partecipano al sistema in modo volontario e sono le societá di servizi energetici (EsCO) accreditate presso l Autoritá per l Energia Elettrica ed il Gas, nonché le aziende con consumi energetici tali da richiedere la nomina dell Energy Manager ai sensi della legge n.10 del 1991, oppure che si siano dotate di un Sistema di Gestione dell Energia ai sensi della ISO Il meccanismo di incentivazione, per come é stato concepito dal regolatore, assegna un ruolo centrale al Distributore di energia che, in quanto Soggetto Obbligato, viene collocato al centro del processo ed indotto a sviluppare e promuovere interventi e misure di efficienza energetica. Il Distributore puó procurarsi i certificati bianchi per far fronte al proprio obbligo in diversi modi: comprandoli sul mercato del GME, comprandoli da altri attori del Sistema attraverso accordi bilaterali oppure generandoli direttamente effettuando interventi di efficienza energetica. A fronte di questo obbligo viene riconosciuto ai Distributori di energia un contributo economico (contributo tariffario stabilito annualmente dall AEEG) per ogni TEE ottenuto. E inoltre possibile accedere all incentivo anche per gli altri soggetti che realizzano interventi di efficientamento
2 energetico (Imprese industriali, privati, etc.) attraverso due percorsi alternativi, di seguito descritti. In sostanza la procedura messa a punto dal Regolatore ha cercato di trovare un equilibrio tra la volontá di rendere disponibili i contributi a tutti i soggetti potenzialmente titolari di interventi di efficientamento energetico negli usi finali, senza incorrere nella paralisi legata all eccessiva parcellizzazione degli interlocutori e alla proliferazione di tanti piccoli progetti. Figura 1 Rappresentazione semplificata del sistema Certificati Bianchi e dei flussi economici e di informazioni coinvolti
3 PERCORSO N.1: ACCoRDo DIRETTo CoN UN SoGGETTo OBBLIGATo (DIsTRIBUToRE) Il primo percorso prevede un accordo con il Soggetto Obbligato, che si occupa della presentazione del progetto al GSE divenendone soggetto responsabile. In questo caso il Soggetto Obbligato é l interfaccia verso l ente valutatore, si occupa dell intera pratica sia dal punto di vista tecnico che amministrativo, nonché di tutte le rendicontazioni periodiche durante i 5 anni di vita del progetto. In caso di approvazione del progetto, questo percorso consente di monetizzare direttamente i TEE in quanto tutti i certificati bianchi emessi a favore di un Soggetto Obbligato corrispondono direttamente ad un valore economico (contributo tariffario). Una volta ottenuti i certificati bianchi il Distributore puó erogare direttamente all industria il contributo economico sulla base degli accordi stipulati, senza la necessità di valorizzare i titoli sul mercato del GME. Secondo questa modalitá il Distributore può svolgere anche un ruolo attivo di promozione degli interventi di efficientamento all interno degli stabilimenti, partecipando in varie forme che vanno dalla diagnosi energetica al supporto ed alla consulenza per l installazione e lo studio delle modalitá di misura e l individuazione degli indicatori energetici indispensabili per i progetti a consuntivo, cioé quelli che prevedono la misura diretta del risparmio energetico rispetto alla condizione ante-intervento. Figura 2 Accordo diretto con Soggetto Obbligato (Distributore) PERCORSO N.2: INTERFACCIA DI UNA ESCO o DELL ENERGY MANAGER Nel secondo percorso (Figura 3) l impresa industriale che realizza un intervento si rivolge ad una EsCO e da questa viene presentato il progetto al GSE. La EsCO rappresenta in questo caso l interfaccia verso l ente valutatore, si occupa dell intera pratica sia dal punto di vista tecnico che amministrativo, nonché di tutte le rendicontazioni periodiche durante i 5 anni di vita del progetto. In caso di approvazione del progetto la EsCO riceve i TEE e deve procedere alla loro valorizzazione attraverso il mercato del GME o attraverso accordi bilaterali con altri attori del Sistema. L entitá del contributo erogabile al consumatore finale (impresa industriale) dipenderá quindi dal prezzo del titolo sul mercato nel momento della vendita. Le imprese industriali con consumi energetici tali da rendere necessaria la figura dell Energy Manager previsto dalla legge 10/91 possono seguire lo spesso percorso previsto con la ESCO.
4 Figura 3 - Accordo diretto con ESCO o Energy Manager accreditati Come risulta da quanto precedentemente descritto la differenza sostanziale tra i due percorsi risiede nel fatto che il primo, cioé l accordo diretto con il Soggetto Obbligato consente una monetizzazione diretta del certificato bianco attraverso il contributo tariffario riconosciuto al Distributore (e girato del tutto o in parte all Azienda che ha effettuato l intervento) che é garantito e fissato di anno in anno dall AEEG. Il secondo percorso prevede che il soggetto che presenta il progetto al GSE non riceva direttamente un contributo economico, ma solo i titoli, i quali per essere monetizzati devono essere venduti sul libero mercato, o direttamente ad un distributore di energia. In entrambi i casi possono essere messi in campo, sia dai Soggetti Obbligati, sia dalle EsCO, sostegni finanziari a supporto delle Aziende per la realizzazione degli investimenti necessari all effettuazione degli interventi TIPOLOGIE DI PROGETTI CERTIFICATI BIANCHI La regolamentazione in vigore prevede tre tipologie di progetti: 1) Progetti Standardizzati : prevedono l utilizzo di schede standard pubblicate dal GSE che riconoscono una quantitá di certificati bianchi per ogni unità fisica installata; non richiedono misure. Viene assegnata automaticamente l entitá del risparmio di energia primaria (TEP/anno) giá calcolata rispetto ad una condizione di riferimento predefinita dal GSE. Sono riferiti alle casistiche di: caldaie monofamiliari, lampadine ad alta efficienza, motori elettrici, inverter, elettrodomestici, fotovoltaico e solare termico, etc.. Presentano il vantaggio della semplicitá di impostazione, ma con lo svantaggio di una possibile sottostima del quantitativo reale di energia primaria risparmiata.
5 2) Progetti Analitici : prevedono l utilizzo di schede pubblicate dal GSE che contengono algoritmi preimpostati ma necessitano di misure di uno o piú parametri. Sono riferiti alle casistiche di: compressione industriale, refrigerazione, inverter su sistemi di ventilazione, inverter >22 kw su pompaggi, teleriscaldamento, etc. 3) Progetti a Consuntivo : nei quali il soggetto che presenta il progetto propone un algoritmo per il calcolo del risparmio ed un programma di misura indicando le rilevazioni periodiche da utilizzare nella rendicontazione. A questa categoria appartengono tutti i tipi di intervento che possono essere realizzati all interno di un processo produttivo che danno origine ad un risparmio energetico a parità di unitá di prodotto, purché misurabili in modo oggettivo e con adeguata strumentazione. L entitá del numero di certificati bianchi generata (e di conseguenza del contributo economico) é pari al risparmio energetico misurato, appunto, a consuntivo. Questa tipologia di progetto presenta un maggior onere tecnico e amministrativo ma, in generale, permette di valorizzare meglio i reali risparmi energetici conseguito rispetto alla condizione di riferimento. Di seguito si riassumono alcuni punti utili per individuare gli aspetti principali che caratterizzano i progetti a consuntivo nel settore industriale: 1) In linea generale possono essere ammesse a contributo tutte le tipologie di intervento per le quali é possibile misurare il risparmio energetico rispetto ad una situazione di riferimento, e che rientrano nelle tipologie comprese nelle tabelle dei decreti 20 luglio 2004, poi riprese in Delibera AEEG EEN 9/11 (vedi paragrafo successivo). 2) Diventano pertanto particolarmente interessanti eventuali interventi di ristrutturazione o modifica che prevedano un incremento di efficienza energetica dei processi di produzione. 3) E possibile richiedere l incentivo solamente per nuovi progetti o progetti in corso (non ancora entrati in esercizio). 4) Le aziende che si prestano meglio all ottenimento di un considerevole numero di certificati bianchi (e di conseguenza ad un entitá maggiore di contributo economico rapportato all investimento) sono quelle con grandi consumi energetici sia elettrici che termici; questi ultimi sia sotto forma di calore che di frigorie. Si riportano di seguito alcune indicazioni: a) Cicli produttivi che utilizzano energia termica fornita da caldaie a vapore, possibilmente con produzione nelle 24 ore. b) Impianti con esigenza di energia frigorifera per la conservazione alimentare, e contemporanea necessita di energia termica a bassa temperatura per le lavorazioni. c) Interventi di sostituzione di caldaie industriali funzionanti a gasolio o a gas, con generatori a biomassa di qualunque tipo. d) Stabilimenti con consumi di energia elettrica e termica nelle stesse fasce orarie, ottimali per l applicazione della cogenerazione con funzionamento nelle 24 ore. e) Stabilimenti che utilizzano forni sia a funzionamento elettrico che a gas.
6 TIPOLOGIE DI INTERVENTI AMMISSIBILI DI INTERESSE NELL INDUSTRIA Gli interventi di efficienza energetica ammessi al rilascio dei Certificati Bianchi sono descritti in modo dettagliato degli allegati 1 dei 2 DM 20 luglio 2004 poi modificati dal DM 21 dicembre Questi sono poi stati raggruppati in categorie omogenee per settore di intervento, forma di energia risparmiata, servizio energetico reso e/o vita utile assegnata dai decreti ministeriali stressi (tabella 2 allegata alla delibera 103/03, come modificata dalla delibera EEN 9/11). Per il Settore Industriale sono ammessi interventi appartenenti alle seguenti categorie:
7 Per il Settore civile/terziario sono ammessi interventi appartenenti alle seguenti categorie:
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