WORKSHOP RASFF PER IL NORDEST 2012

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1 WORKSHOP RASFF PER IL NORDEST 2012 GESTIONE DEL SISTEMA DI ALLARME RAPIDO NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Maria Grazia Zuccali

2 CHI FA PARTE DEL RASFF? LA COMMISSIONE EUROPEA L EFSA GLI STATI MEMBRI

3 LE FUNZIONI DEL SISTEMA DI ALLARME RAPIDO IN ITALIA LIVELLO CENTRALE MINISTERO DELLA SALUTE LIVELLO REGIONALE ASSESSORATO PROVINCIALE ASSESSORATO ALLA SALUTE ALLA SALUTE ASSESSORATO PROV.AUT TRENTO REGIONE VENETOALLA SALUTE REGIONE FRIULI LIVELLO LOCALE

4 LE FUNZIONI DEL SISTEMA DI ALLARME NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Circolare ministeriale del 15/05/2003 Sistema di allerta: nuove procedure operative Delibera di Giunta Provinciale n. 2134/2003: Approvazione direttiva per la gestione delle procedure inerenti il Sistema rapido di allerta per i prodotti alimentari DELEGA ALL AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI LE PROPRIE FUNZIONI DI NODO Le funzioni sono delegate alla Direzione Igiene e Sanità Pubblica, attuale Dipartimento di Prevenzione

5 IL CONTESTO L ORGANIZZAZIONE DELL APSS Organigramma del Dipartimento di Prevenzione Direttore DP Comitato di Dipartimento Responsabile Amministrativo Responsabile Professioni sanitarie Sorveglianza e Promozione della salute Coordinamento screening oncologici Promozione e sicurezza negli ambienti di lavoro Igiene e Sanità Pubblica Servizi Veterinari

6 IL CONTESTO L ORGANIZZAZIONE DELL APSS Distretto Ovest ab. Distretto Centro nord ab. Distretto Centro sud ab ab. Distretto Est Popolazione: abitanti (31/12/2011)

7 LA GESTIONE DEL NODO PROVINCIALE NEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DIRETTORE DI DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE RESPONSABILE GESTIONE SISTEMA DI ALLERTA DIRETTORE U.O. IGIENE E SANITA PUBBLICA VETERINARIA DIRETTORE U.O. IGIENE E SANITA PUBBLICA RESPONSABILE E REFERENTE DI AREA OVEST CENTRO SUD EST CENTRO NORD Le funzioni sono svolte dai referenti territoriali delle rispettive U.O. Le funzioni sono svolte dall U.O. Igiene e Sanità Pubblica

8 QUALI COMPITI SPETTANO ALL APSS? 1. ATTIVAZIONE DEL SISTEMA DI ALLERTA CON INVIO DELLE NOTIFICHE AL MINISTERO DELLA SALUTE E AGLI ALTRI PUNTI DI CONTATTO REGIONALI 2. RICEZIONE DELLE SEGNALAZIONI DI ALLERTA DIRAMATE DAL MINISTERO DELLA SALUTE O DA ALTRE REGIONI 3. GARANTIRE IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA 24 ORE SU 24 E COMUNICARE I PROPRI PUNTI DI CONTATTO ED I NOMINATIVI DEI REFERENTI ALL AUTORITA CENTRALE D.P.G. 2143/2003

9 QUALI COMPITI SPETTANO ALL APSS? 4. I REFERENTI DEVONO ASSICURARE: modalità operative di intervento commisurate alla rilevanza e gravità della segnalazione; gestione dell interfaccia con personale che opera sul territorio; regolare e tempestivo funzionamento dei rapporti tecnico-informativi con il Ministero della Salute e gli altri punti di contatto regionali D.P.G. 2143/2003

10 QUALI COMPITI SPETTANO ALL APSS? 5. VALUTARE PRELIMINARMENTE I DATI DELLE ALLERTE PERVENUTE E INOLTRATE IN MODO DA ORIENTARE L ATTIVITA DEL CONTROLLO UFFICIALE VERSO QUEI SETTORI O PROCESSI O ALIMENTI IN CUI PIU FREQUENTEMENTE E GRAVEMENTE POSSA MANIFESTARSI UN RISCHIO IGIENICO SANITARIO D.P.G. 2143/2003

11 LA GESTIONE DEL NODO PROVINCIALE NEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Intesa del 13/11/2008 (Rep. n. 204) tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di modifica dell'intesa del 15/12/2005 recante Linee Guida per la gestione operativa del Sistema di Allerta per alimenti destinati al consumo umano Regolamento (UE) n.16/2011 della Commissione del 10 gennaio 2011 recante disposizioni di applicazione relative al sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI ALLERTA APPROVATA NEL GENNAIO 2012

12 LA PROCEDURA declina SCOPO e CAMPO D APPLICAZIONE SCOPO Garantire una gestione tempestiva e coordinata del sistema d allerta all interno del Dipartimento di Prevenzione CAMPO DI APPLICAZIONE L attivazione è prevista in caso di rischio grave diretto o indiretto per la salute umana, animale e per l ambiente, dovuto agli alimenti, ai materiali a contatto con gli alimenti o ai mangimi

13 LA PROCEDURA definisce le COMPETENZE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE UNITA OPERATIVA IGIENE E SANITA PUBBLICA UNITA OPERATIVA IGIENE E SANITA PUBBLICA VETRINARIA Coordinamento di tutte le attività legate al Sistema di Allerta Comunitario sul territorio provinciale delegate dalla PAT. Assicura la gestione dei provvedimenti e gli interventi sul territorio legati agli alimenti di origine non animale e sui materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti. Garantisce attraverso le U.O. territoriali la gestione dei provvedimenti e gli interventi sul territorio legati agli alimenti di origine animale ed ai mangimi

14 LA PROCEDURA definisce i livelli di RESPONSABILITA ATTRIBUITE ATTIVITA Direttore Dipartimento Responsabile e referente di area T.d.P. / Veterinario Valutazione rischio per la attivazione dell allerta Stesura documenti (Modelli a note) R R I I R R Sopralluogo, stesura verbali, acquisizione documenti I R Archiviazione fascicolo I R C R = Responsabile; C = Collabora; I = Informato

15 LA PROCEDURA descrive le ATTIVITA DA SVOLGERE Allerta in entrata Allerta in uscita Chiarisce l accessibilità della documentazione e fornisce indicazioni circa l utilizzo Per rapido scambio di informazioni: istituisce due specifiche caselle di posta elettronica: - per l U.O. Igiene e Sanità Pubblica (allertasian@apss.tn.it) - per l U.O. Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria (allertavet@apss.tn.it) definisce che venga utilizzato il telefono cellulare della pronta disponibilità

16 PROCEDURA PER ATTIVAZIONE ALLERTA (Original Notification) Controllo Ufficiale, segnalazione O.P./consumatore Riscontro di un rischio grave diretto o indiretto per la salute Classificazione della notifica nel modello original Notific. Prodotto non conforme arrivato/presente sul mercato Notifica di un rischio che NON richiede azione rapida per prodotto su mercato paese membro (prodotto scaduto, ecc.) Notifica di un rischio che NON richiede azione rapida (prod non immesso su mercato, non più su mercato, presente solo nel Paese Membro notificante) Alert Notification Classificazione della notifica Information Notification for Follow-Up Acquisizione e trasmissione rete commerciale, dati O.P., dati del prodotto e della fornitura, ricostruzione percorso alimento Information Notification for Attention Invio documentazione via mail ai P.C. interessati

17 PROCEDURA PER ALLERTA IN ARRIVO Segnalazione in arrivo da Ministero, Regioni, Asl su punto contatto Referente Sistema Allerta C/o grossisti o produttori sopralluogo per verifica ritiro e/o richiamo e acquisizione documentazione Acquisizioni ulteriori liste di distribuzione Follow-Up Notification in partenza Operazioni già concluse Chiusura fascicolo Prodotto già reso Soprall e compilaz rapporto ispezione e acquisizione documentazione e verifica accantonamento/ritiro Prodotto segregato in attesa di reso C/o altri Operatori Professionali sopralluogo o comunicazione raccomandata A/R Prodotto ancora in vendita/somministrazione Risposta O.P. su giacienza/ritiro prodotto Chiusura fascicolo O.P accantona prodotto, comunica il reso e fornisce copia della bolla Comunicazione di ritiro pervenuta all O.P che non ritira Comunicazione di ritiro non pervenuta all O.P che rifiuta di ritirare Chiusura fascicolo Sequestro

18 CRITICITA DEL SISTEMA Lentezza nei flussi di comunicazione da parte di nodi regionali delle liste di distribuzione dei prodotti oggetto di allerta e informazioni incomplete sulle schede di notifica Attivazione impropria del sistema per insufficiente valutazione dei rischi e del relativo impatto sulla salute dei consumatori Spesso l azione di ritiro/richiamo non raggiunge l obiettivo di ritirare dal mercato il prodotto alimentare potenzialmente pericoloso

19 UN SISTEMA CHE FUNZIONA Può diventare strumento di comunicazione e migliorare la fiducia del consumatore? Grazie per l attenzione

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