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2 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 1 INDICE 1 PREMESSE NORMATIVA DI RIFERIMENTO RELAZIONE SUGLI ASPETTI ILLUMINOTECNICI DESCRIZIONE DELL IMPIANTO E DIMENSIONAMENTO DELLE LINEE DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA Descrizione dell impianto Criteri di calcolo delle potenze elettriche necessarie in fase di esercizio Dimensionamento delle linee di distribuzione DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Canalizzazioni per l alloggiamento dei cavi elettrici Cavi elettrici Quadri elettrici IMPIANTO DI TERRA CONCLUSIONI E PRESCRIZIONI...9 Allegati: 1 Calcolo illuminotecnico; 2 Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica.

3 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 2 1 Premesse La presente relazione si riferisce al progetto degli impianti elettrici e speciali nell ambito dei Lavori di potenziamento e ristrutturazione del sistema acquedottistico di Soliera, Magliano ed Agnino nel Comune di Fivizzano, che consiste essenzialmente nei lavori di rinnovo e potenziamento della cabina di rilancio denominata Soliera. L impianto elettrico a servizio della nuova cabina di rilancio sarà alimentato con sistema di distribuzione di tipo TT, universalmente impiegato in Italia per forniture dirette di bassa tensione senza cabina propria di trasformazione, comprendente tre conduttori di fase ed il neutro. L'alimentazione elettrica sarà prelevata, con sistema di 1ª categoria in bassa tensione 230/400V in corrente alternata, dai contatori ENEL con una fornitura trifase a 400V di 60 kw. 2 Normativa di riferimento Per i criteri di scelta delle soluzioni impiantistiche, con particolare riguardo alla sicurezza delle persone e dei beni, e per la verifica dei componenti principali dell'impianto si sono seguite le norme di riferimento del CEI (Comitato elettrotecnico italiano). In particolare la norma tecnica CEI 64-8 e relativi aggiornamenti per gli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione, contiene le norme generali per la progettazione degli impianti elettrici secondo criteri di sicurezza. Varie altre norme CEI regolano la scelta dei materiali e dei componenti usati negli impianti ai fini della sicurezza delle persone, dell'integrità degli impianti nonché delle apparecchiature dagli stessi alimentate. A tal proposito si richiama il D.M , n. 37, che ha sostituito la legge 46/90 sulla sicurezza degli impianti tecnologici, che all'art.5, comma 3 dichiara che gli impianti progettati in conformità alle norme tecniche del CEI, dell'uni e di altri enti normalizzatori europei, utilizzanti materiali e componenti ugualmente rispondenti alle norme dei suddetti enti possono considerarsi realizzati a regola d'arte. Un elenco non esaustivo delle principali norme di riferimento è il seguente: Legge n. 186: "Disposizioni concernenti la produzione di macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici"; D.M n. 37: " riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici";

4 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 3 D.P.R n. 462: "Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi"; D.P.R n. 126: "Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 94/9/CE (direttiva ATEX ) in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva. D.lgs n. 81: "Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"; D.P.R n. 503: "Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici"; UNI : " Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni"; IEC ; CENELEC ; UNEL : "Portate dei conduttori in funzione della loro posa in regime permanente"; UNEL : "Cadute di tensione sui cavi"; CEI 64-8: "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua"; CEI-EN 60529: "gradi di protezione degli involucri (codice IP)"; CEI 81-10/1 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" (aprile 2006); CEI 81-10/2 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" (aprile 2006); CEI 81-10/3 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" (aprile 2006); CEI 81-10/4 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" (aprile 2006); CEI 81-3 :"Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico" (maggio 1999).

5 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 4 3 Relazione sugli aspetti illuminotecnici Per quanto riguarda l impianto d illuminazione si è svolto un calcolo illuminotecnico ricavando per i vari ambienti il numero di apparecchi da installare. Si è ipotizzato l utilizzo dei seguenti tipi di apparecchi: apparecchi dotati di tubi fluorescenti lineari 26 mm di potenza 2x58 W da appendere direttamente a soffitto. I livelli minimi di illuminamento da garantire sono quelli prescritti dalla UNI , e precisamente: Destinazione d uso Illuminamento minimo (lx) Locali pompe, quadri di controllo interni. 200 Il metodo di calcolo utilizzato è quello cosiddetto del flusso totale, o dei coefficienti di utilizzazione. Dati la superficie S del locale (m 2 ), l altezza h (m) dal soffitto al piano di lavoro (piano di riferimento posto in genere a 0,80 1,00 m dal pavimento) e l altezza h u dall apparecchio illuminante al piano di lavoro, è possibile calcolare l indice del locale k, dato, dette a e b le dimensioni in pianta (m) dalle formule: k k a b = per illuminazione con luce diretta o mista hu ( a + b) 3 a b = per illuminazione con luce semidiretta o indiretta 2 h ( a + b) In funzione dell indice del locale k e del fattore di riflessione del soffitto e delle pareti si ricava, con opportune tabelle, il fattore di utilizzazione F, definito come rapporto fra il flusso utile u (diretto o indiretto) che investe il piano di lavoro, ed il flusso totale t emesso dalle sorgenti illuminanti. Detto rapporto dipende dal sistema d illuminazione, dalle caratteristiche degli apparecchi illuminanti, e dalle caratteristiche del soffitto e delle pareti. In particolare, ipotizzando tinteggiature di colore chiaro, si è assunto un indice di riflessione pari al 50% sia per il soffitto che per le pareti.

6 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 5 Il flusso totale t si calcola con la formula Φ t = Em S F M dove M rappresenta il coefficiente di invecchiamento (o di conservazione), funzione del tipo di ambiente e della frequenza di manutenzione, per il quale è ragionevole assumere, in base a dati di letteratura, considerando un periodo fra due manutenzioni successive di 250 giorni, un valore di 0,75. Dividendo il valore di t ottenuto per il flusso luminoso dei singoli apparecchi si ottiene il numero di apparecchi da installare, in base al quale si ha la potenza da mettere in conto per i circuiti luce. Il metodo suesposto è stato applicato alle varie tipologie di locali presenti mediante utilizzo di un foglio di calcolo tipo Excel i cui risultati sono riportati in allegato 1. Sarà inoltre previsto un impianto di illuminazione delle aree esterne del fabbricato, mediante: apparecchi dotati di lampade a LED di potenza 26/45 W da appendere direttamente a soffitto/parete. Sarà inoltre previsto un sistema di illuminazione di emergenza mediante l utilizzo di apparecchi autoalimentati (dotati di propria batteria tampone),con lampada a LED da 24 W, in grado di garantire un livello di illuminamento a terra pari a 5 lux. La batteria sarà in grado di assicurare l illuminamento per 1h. 4 Descrizione dell impianto e dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica 4.1 Descrizione dell impianto Le caratteristiche dell'energia elettrica al punto di consegna sono le seguenti: tensione di esercizio nominale sistema stato del neutro corrente di cortocircuito trifase corrente di cortocircuito monofase frequenza nominale 400 V 3 F + N connesso a terra < 15 ka < 6 ka 50 Hz

7 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 6 L origine dell impianto elettrico sarà individuata in corrispondenza dell accesso principale all area, dove sarà installato il quadro elettrico RICEZIONE. Il sistema di distribuzione dell energia elettrica sarà costituito dal quadro elettrico smistamento pompe Soliera QSPS e dai seguenti quadri elettrici secondari: quadro elettrico comando pompe pozzi Soliera QCPPS ; quadro elettrico impianto ad osmosi. Il quadro elettrico QSPS sarà derivato, mediante linea in cavo interrara, direttamente dal quadro elettrico CONTATORE e sarà posizionato all interno del locale tecnico. In caso di emergenza sarà garantita la messa fuori tensione di tutto l impianto mediante un pulsante di sgancio che sarà collocato in prossimità della porta di accesso al locale. Per ogni quadro elettrico si prevede l alimentazione dei seguenti tipi di utenze: Elettropompe; Circuiti di comando e servizi ausiliari. Saranno inoltre previste le seguenti linee: Quadro elettrico QSPS prese a spina di tipo comune; prese di tipo industriale; linea illuminazione (interna ed esterna). 4.2 Criteri di calcolo delle potenze elettriche necessarie in fase di esercizio Per quanto riguarda le potenze relative alle utenze elettriche previste si è fatto essenzialmente riferimento a dati riportati nella letteratura tecnica, sia per quanto riguarda la distribuzione di FM che per l impianto di illuminazione. Per quanto riguarda le pompe si è invece fatto riferimento ai dati di targa delle macchine previste in progetto. 4.3 Dimensionamento delle linee di distribuzione Le potenze stimate sono state inserite in un foglio elettronico tipo Excel per il calcolo delle correnti di impiego sulle linee in partenza dal quadro generale e, dato che si tratta per la maggior

8 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 7 parte di linee di lunghezza non trascurabile, delle cadute di tensione. Il prospetto riepilogativo del calcolo, relativo alle linee principali in partenza dal quadro elettrico generale, è riportato in allegato 2. A tal proposito si precisa che il calcolo della corrente d impiego I B dei cavi è stato condotto, nota la potenza totale P interessante le singole linee, mediante le classiche relazione dell Elettrotecnica: P = V I B cos P = 3 V I B cos (sistema monofase); (sistema trifase). Le sezioni dei cavi sono state scelte, in base alle singole tipologie di cavo, in modo che la portata I z soddisfi la relazione I z I B, mentre gli interruttori magnetotermici di protezione delle linee, sono stati scelti di corrente nominale I n tale che I B I n I z (Rif. Norma CEI 64-8). Per la determinazione della caduta di tensione delle linee in rapporto alla lunghezza si sono utilizzati i dati riportati in tabelle, suddivise per tipologie di cavi, riportate sulla letteratura tecnica. 5 Distribuzione dell energia elettrica 5.1 Canalizzazioni per l alloggiamento dei cavi elettrici All interno del vano tecnico sono previste linee di distribuzione dei seguenti tipi: tipo sottotraccia, all interno di cavidotti in PVC corrugati flessibili; tipo in vista, in tubi di PVC rigido pesante da fissarsi alle pareti e/o soffitto. tipo interrato, all interno di cavidotto corrugato in PVC a doppia parete, per l alimentazione dal contatore di energia Cavi elettrici La linea di collegamento tra contatore e quadro elettrico generale QSPS, le linee di alimentazione dal QSPS ai sottoquadri e le linee per il cablaggio di tutte le apparecchiature all interno della stazione di pompaggio saranno realizzate con cavo multipolare del tipo FG7OR 0,6/1 kv, conforme alle normative CEI e CEI

9 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 8 Per i conduttori di protezione potranno essere utilizzati, sia per linee sottotraccia che in a vista, cavi del tipo N07V-K, conformi alla normativa CEI 20-22, di colore giallo-verde, infilati nelle stesse tubazioni dei cavi di energia e di sezione almeno pari a quella dei conduttori di fase. 5.3 Quadri elettrici La posizione dei quadri generali è chiaramente indicata negli elaborati grafici. In allegato 1, nel prospetto riassuntivo del dimensionamento delle linee, sono riportate, per le singole linee le correnti nominali d intervento degli interruttori di protezione, variabili da 6 a 125 A. Tutti gli interruttori automatici posti a monte delle linee principali saranno del tipo magneto-termico con potere di cortocircuito pari a 4, kA, superiore alla massima corrente di cortocircuito presunta. Allo scopo di garantire un efficace protezione contro i contatti indiretti gli interruttori generali di ogni linea saranno del tipo differenziale di corrente differenziale nominale I dn pari a 30 ma e 300 ma. Detti valori della corrente differenziale nominale d intervento dovranno essere in grado di soddisfare la relazione di coordinamento con l impianto di terra: R t 50/I dn Per maggiori dettagli sulle caratteristiche dei singoli interruttori si rimanda agli schemi elettrici unifilari. 6 Impianto di terra In corrispondenza del quadro elettrico QSPS sarà installato un nodo equipotenziale. L impianto di terra sarà costituito da una corda nuda in rame da 50 mm 2 interrata lungo il perimetro della nuova costruzione. Considerate le caratteristiche del terreno superficiale della zona che ospiterà la stazione, un tale sistema è sicuramente in grado di garantire un buon coordinamento con gli interruttori differenziali installati. Come già accennato i conduttori di protezione saranno costituiti da cavi del tipo N07V-K infilati entro le stesse tubazioni dei cavi di energia e di sezione uguale a quella dei conduttori di fase.

10 Relazione tecnica sull impianto elettrico REL D.4 Pag 9 Il dispersore di terra sarà costituito da una corda nuda in rame di sezione 50 mm 2 posata all interno dello scavo intorno al fabbricato, realizzato per le fondazioni del nuovo locale, per una lunghezza di 40 m. Cautelativamente la resistenza di terra di un dispersore orizzontale, di lunghezza L, è circa Rt = 2 ρ / L. Considerando cautelativamente la resistività del terreno pari a 500 Ω m, risulta da progetto una resistenza di terra del dispersore pari a Re= 2*500/40=25 Ω. Il massimo valore di resistenza ammissibile, avendo previsto interruttori differenziali da 0,3A, è 166 Ω. Da progetto risulta pertanto soddisfatta la relazione di coordinamento dell impianto di terra con il sistema di protezione realizzato con gli interruttori differenziali. Per una maggiore sicurezza saranno realizzati alcuni collegamenti dei ferri di armatura al dispersore di terra. In corrispondenza del quadro elettrico QSPS sarà installato un nodo equipotenziale, da dove saranno derivati i conduttori di protezione dei quadri elettrici secondari. Il Conduttore di terra sarà costituito dalla parte fuori terra della corda di rame nuda da 50 mm 2. Come già accennato i conduttori di protezione saranno costituiti da cavi del tipo N07V-K infilati entro le stesse tubazioni dei cavi di energia e di sezione uguale a quella dei conduttori di fase. Al termine dei lavori dovrà essere realizzata la misura della resistenza di terra per verificarne il corretto dimensionamento. 7 Conclusioni e prescrizioni L impianto realizzato secondo quanto esposto nella presente relazione e descritto negli elaborati grafici soddisfa le prescrizioni normative in materia di sicurezza elettrica. Gli operatori della stazione di pompaggio dovranno comunque attenersi alle seguenti prescrizioni: effettuare una regolare manutenzione degli impianti affidandosi a Ditte specializzate; attenersi sempre con scrupolo alle istruzioni per l uso e la manutenzione dei macchinari presenti, sia fissi che portatili.

11 Allegato 1: Calcoli illuminotecnici

12 Comune di Fivizzano Potenziamento e ristrutturazione del sistema acquedottistico di Soliera, Magliano ed Agnino Calcolo illuminotecnico ambienti interni. Locale tecnico (parte 1) P 116 (W): potenza totale apparecchi illuminanti e 85 (lm/w): efficienza luminosa E m 200 (lx): illuminamento medio richiesto a 15,00 (m): lunghezza del locale b 5,00 (m): larghezza del locale h 3,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro h u 3,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro illuminazione con luce diretta k 1,17 (-): indice del locale M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento F 0,67 (-): fattore di utilizzazione Φ t 29850,75 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione Φ l 9860,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione n 4 (-): numero minimo di apparecchi da installare Locale tecnico (parte 2) P 116 (W): potenza totale apparecchi illuminanti e 85 (lm/w): efficienza luminosa E m 200 (lx): illuminamento medio richiesto a 15,00 (m): lunghezza del locale b 5,00 (m): larghezza del locale h 3,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro h u 3,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro illuminazione con luce diretta k 1,17 (-): indice del locale M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento F 0,6 (-): fattore di utilizzazione Φ t 33333,33 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione Φ l 9860,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione n 4 (-): numero minimo di apparecchi da installare Elaborazione: ArchimedE s.r.l. - Lucca File: _ele02es-r0.xls Pagina 1 di 1

13 Allegato 2: Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica

14 SOLIERA Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica QUADRO SMISTAMENTO POMPE SOLIERA Linea Tipo alimentazion e Descrizione utenze Numero utenze x calcolo I b Numero utenze x calcolo V Potenza singola utenza (W) Potenza totale I b (W) Potenza totale V (W) Tensione alimentaz. (V) Fattore di potenza I b (A) I V (A) d (m) S (mmq) L V < 1% (m) L (m) V (%) Tipo cavi alimentaz. I z (A) I n (A) V (%) totale G0 Trifase 400 V SEZIONATORE ,67 120,00 120,00 non unif. 125 Coefficiente di contemporaneità 1 G9 Trifase 400V ALIM POMPE POZZI ,80 19,85 19,85 non unif. 4,0 22 5,00 0,2 FG7OR ,2 G10 Trifase 400V POMPA MONCIGOLI ,83 26,09 26,09 non unif. 4,0 12 5,00 0,4 FG7OR ,4 G11 Trifase 400V POMPA CAVANON ,83 26,09 26,09 non unif. 4,0 12 5,00 0,4 FG7OR ,4 G12 Trifase 400V POMPA GASSANO ,80 19,85 19,85 non unif. 4,0 22 5,00 0,2 FG7OR ,2 G13 Monofase 230 V TELECONTROLLO ,37 5,88 5,88 non unif. 1,5 28 5,00 0,2 FG7OR 19,5 6 0,2 G14 Monofase 230 V CLORATORE ,44 1,98 1,98 non unif. 1, ,00 0,2 FG7OR 19,5 6 0,2 G17 Monofase 230 V GEN FORZA + LUCI ,82 15,91 15,91 non unif. 2, ,00 0,8 FG7OR 25,5 16 0,8 File: _ele01es-r0.xls Foglio: QSPS Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 1 di 1

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