Progettista opere elettriche/elettromeccaniche: Responsabile del Progetto: Ing. MARCO D'INNELLA. Progettista: Ing.
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1 C \\s :\Derv ocuments er \lav ori\201110_f and Settings itodepuraz \oper ativa\d ione_le esktop\brindisi_d \Es ec utiv o\loghi\logo EP\Logo AQP.jpg D :\Pr ogettaz ione\d epurator i\pp _dep_ Altam ur a\definitiv o\d is egni\m as c herina\m as c\logopuglia.bm p Responsabile del Progetto: Ing. MARCO D'INNELLA Progettista: Ing. DONATO DE GIORGIO Progettista opere elettriche/elettromeccaniche: P.I. LUIGI DEL POPOLO Attività geologica: Dott. Geol. ANNAMARIA DIMUNDO / / /
2 INDICE 1 Premessa Normativa di riferimento Descrizione delle opere Azione sismica Problemi geotecnici e scelte tipologiche Tipologia di fondazione Programma delle indagini e delle prove geotecniche Caratterizzazione geotecnica dei terreni in sito Stratigrafia dei Terreni Parametri geotecnici dei Terreni Verifiche e calcoli geotecnici Verifica al galleggiamento Verifica stabilità fronte di scavo Conclusioni...18 Allegato I Documentazione fotografica... Errore. Il segnalibro non è definito. Allegato II Indagini Geognostiche... Errore. Il segnalibro non è definito. Allegato III Relazione di calcolo... Errore. Il segnalibro non è definito.
3 1 Premessa La presente relazione ha per oggetto la caratterizzazione geotecnica del suolo di fondazione e il calcolo della capacità portante delle opere di fondazione relative alla realizzazione delle nuove strutture da realizzarsi nell'impianto di depurazione del Comune di Altamura (BA). Per quanto concerne l inquadramento geologico e idrogeologico e per la descrizione delle prove geofisiche necessarie alla determinazione del modello geotecnico del suolo di fondazione si fa esplicito riferimento alla relazione geologica allegata. La verifica della sicurezza e l analisi della pericolosità sismica del sito è stata effettuata secondo le modalità e i metodi previsti dalle attuali Norme Tecniche delle Costruzioni, D.M. 14/01/2008 (NTC 2008), ed in particolare le verifiche si sono effettuate mediante il metodo ai coefficienti parziali di sicurezza sia agli Stati Limite Ultimi (S.L.U) che agli Stati Limite di Esercizio (S.L.E.). Le opere strutturali appartengono alla classe 2 prevista dal D.G.R. n.2481/86 - Regione Puglia in quanto trattasi di una nuova struttura in conglomerato cementizio armato con una classe d uso II secondo il delle NTC Dal punto di vista sismico il comune di Altamura (BA) appartiene alla zona sismica 3, così come indicato nel D.G.R. n.153/ Regione Puglia. Si rimanda alla relazione di calcolo preliminare delle strutture per la determinazione della pericolosità sismica del sito. Le strutture di fondazione, di tipo superficiale sono costituite da una platea in c.a., e avranno un piano di posa su suolo calcarenitico e saranno a quote differenti relativamente alle varie strutture da realizzare, individuate e descritte nella relazione di calcolo preliminare delle strutture.
4 2 Normativa di riferimento NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI NTC 2008 Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14 gennaio CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 14 gennaio Circolare 2 febbraio CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Pericolosità sismica e Criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale. Allegato al voto n. 36 del NORMA TECNICA UNI EN :2005 (EUROCODICE 7 - PROGETTAZIONE GEOTECNICA) geotecnica - Parte 1: Regole generali. Progettazione EUROCODICE 8 Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture - Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici. 3 Descrizione delle opere Nel progetto sono previsti i seguenti manufatti in c.a., la maggior parte dei quali interrati parzialmente o totalmente: Stazione di grigliatura Stazione di equalizzazione Locale soffianti Vasca di denitrificazione-ossidazione Sedimentatore II Vasca di prima pioggia Tutte le opere prevedono l utilizzo di c.a. gettato in opera, di classe Rck e di caratteristiche meccaniche e fisiche opportune tenuto conto del grado di aggressività dell ambiente in cui le strutture si troveranno durante la loro vita utile. I manufatti interrati sono costituiti da setti in c.a. di spessore variabile, con fondazioni dirette realizzate con platee in c.a. Le strutture maggiormente interrate necessitano di una zavorra che contrasti la sottospinta dovuta alla presenza della falda superficiale; tale zavorra verrà realizzata con getti di cls magro leggermente armato di spessore opportunamente dimensionato e ancorati alle platee con barre di collegamento.
5 Il locale soffianti è realizzato con una struttura intelaiata, formata da travi e pilastri, a pianta rettangolare di dimensioni 11,00x5.00 m, di altezza 3.90 m; le fondazioni sono dirette e formate da una platea in c.a. di spessore 40 cm, il solaio di copertura, di spessore 25 cm, è realizzato con casseri a perdere di spessore 5 cm, alleggerimenti in laterizio e getto di completamento sp. 4 cm armato con rete elettrosaldata. La stazione di grigliatura prevede sostanzialmente un manufatto fuori terra, con una platea di spessore 30 cm e una serie di setti che formano percorsi obbligati per i liquami da depurare; dal punto di vista strutturale gli elementi che costituiscono la stazione di grigliatura non presentano sollecitazioni significative, quindi viene predisposta un armatura minima prevista dalle Norme in funzione degli spessori. La vasca della stazione di equalizzazione è a pianta rettangolare, di dimensioni 23.00x14.00 m, profonda 5.50 m. La fondazione è realizzata con una platea di spessore 70 cm, gettata su uno strato di cls magro di pulizia, mentre le pareti contro terra sono costituite da setti di spessore 50 cm. La vasca di denitrificazione-ossidazione ha dimensioni in pianta 64.00x43.00 m circa, e profondità pari a 5.00 m. La platea ha spessore di 80 cm, in eccesso rispetto a quanto richiesto dalle verifiche di resistenza, ma necessario per contrastare il sollevamento causato dalla sottospinta della falda, che, nell area oggetto di intervento, risulta abbastanza superficiale. Le pareti verticali sono formate da setti in c.a. di spessore variabile tra 30 e 50 cm. Il sedimentatore secondario è un manufatto interrato a pianta circolare, di diametro interno m, con platea di spessore 60 cm e pareti contro terra di spessore 50 cm. La profondità della struttura è variabile da 3.05 m a 4.00 m, con la parte più profonda verso il centro della platea. La vasca di prima pioggia è una struttura in c.a. completamente interrata, con pianta rettangolare 8.80x6.80 m, altezza netta interna pari a 3.60 m, e collegata a dei pozzetti secondari, anch essi in c.a. gettato in opera. La platea è di spessore 60 cm, mentre le pareti sono spesse 40 cm- I pozzetti secondari hanno platee di spessore variabile tra 25 e 30 cm, e pareti di spessore 20 cm. 4 Azione sismica Conformemente al punto 3.2 del D.M , tenuto conto della destinazione d uso delle opere, si descrive l azione sismica mediante spettri di risposta, considerando i seguenti stati limite: - stato limite ultimo di salvaguardia della vita (SLV) - stato limite di danno (SLD) Ai fini della valutazione delle azioni sismiche si assumono i parametri che definiscono la pericolosità sismica di base del sito, dedotti dall Allegato alle predette Norme, in funzione dei seguenti dati (punto 2.4 del DM ):
6 Le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilità di superamento PvR nel periodo di riferimento, a partire dai seguenti valori dei parametri su sito di riferimento rigido orizzontale: ag F0 T*c accelerazione orizzontale massima al sito valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizz. Periodo di inizio del tratto di velocità costante dello spettro di accelerazione orizz. dove PVR funzione del periodo di riferimento VR e dello stato limite considerato secondo i valori riportati in tabella 3.2.I
7 Ai fini della definizione completa dell azione sismica di progetto, si fa riferimento all approccio che si basa sulla individuazione di categorie di sottosuolo di riferimento. Sulla base dei risultati delle indagini geologiche e geotecniche, il terreno di sedime viene considerato appartenente alla Categoria di suolo C. Per la definizione dei parametri della pericolosità sismica di base si è scelto un punto pressoché baricentro all area e rappresentativo dei parametri dell intera superficie: Le strutture in oggetto sono state analizzate secondo la norma D.M (N.T.C.), considerandole come tipo di costruzione 3. In particolare si è prevista, una vita nominale delle opere di Vn 100 anni per una classe d uso III, e quindi una vita di riferimento di 150 anni ( 2.4.3). Le opere sono in via Santeramo SP235, Altamura - avente Coordinate UTM X:633455,94 -Y: ,75 - Z:389,14 punto che risulta corrispondere come zonazione sismica ad una Zona 3. La pericolosità sismica di base del sito di costruzione è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa al suolo in condizioni ideali su sito di riferimento rigido e superficie topografica orizzontale. Le azioni di progetto si ricavano, ai sensi delle NTC, dalle accelerazioni ag e dalle relative forme spettrali, come previsto nell allegato A della norma. I tre parametri fondamentali (accelerazione ag, fattore di amplificazione Fo e periodo T*C) si ricavano per ciascun nodo del reticolo di riferimento in
8 funzione del periodo di ritorno dell azione sismica TR previsto, espresso in anni; quest ultimo è noto una volta fissate la vita di riferimento Vr della costruzione e la probabilità di superamento attesa nell arco della vita di riferimento. Le probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVr cui riferirsi per individuare l azione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati sono riportate nella tabella 3.2.I del della norma; i valori di PVr forniti in tabella possono essere ridotti in funzione del grado di protezione che si vuole raggiungere (cfr. anche il C3.2.1). Nella presente progettazione si sono considerati i seguenti parametri sismici: Risposta sismica locale Le condizioni stratigrafiche del volume di terreno interessato dall opera e le condizioni topografiche concorrono a modificare l azione sismica in superficie rispetto a quella attesa su un sito rigido con superficie orizzontale. Tali modifiche, in ampiezza, durata e contenuto in frequenza, sono il risultato della risposta sismica locale. Gli effetti stratigrafici sono legati alla successione stratigrafica, alle proprietà meccaniche dei terreni, alla geometria del contatto tra il substrato rigido e i terreni sovrastanti ed alla geometria dei contatti tra gli strati di terreno. Gli effetti topografici sono invece legati alla configurazione topografica del piano campagna ed alla possibile focalizzazione delle onde sismiche in punti particolari (pendii, creste). Nella presente progettazione l effetto della risposta sismica locale è stato valutato individuando la categoria di sottosuolo di riferimento corrispondente alla situazione in sito e considerando le condizioni topografiche locali ( 3.2.2).Per la valutazione del coefficiente di amplificazione stratigrafica SS la caratterizzazione geotecnica condotta nel volume significativo consente di identificare il sottosuolo prevalente nella categoria C - sabbie ed argille medie. Per la valutazione del coefficiente di amplificazione topografica ST, viste le condizioni in sito e l orografia della zona, si è attribuita la categoria topografica T1. Categoria T1: Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i <= 15 In base alle categorie scelte si sono infine adottati i seguenti coefficienti di amplificazione e spettrali:
9 5 Problemi geotecnici e scelte tipologiche Tipologia di fondazione In considerazione dei carichi di progetto e della tipologia del terreno si è deciso di utilizzare delle fondazioni superficiali che saranno realizzate mediante platee di fondazione di spessore variabile in funzione della struttura; Nella modellazione si è considerata la presenza di fondazioni superficiali, schematizzando il suolo con un letto di molle elastiche di assegnata rigidezza. In direzione orizzontale si è considerata una rigidezza pari a 0.5 volte quella verticale. I valori di default dei parametri di modellazione del suolo, cioè quelli adottati dove non diversamente specificato, sono i seguenti:
10 Coefficiente di sottofondo verticale per fondazioni superficiali 3 [dan/cm3] 6 Programma delle indagini e delle prove geotecniche Sono state eseguite delle indagini geognostiche al fine di conoscere le caratteristiche del sottosuolo e individuare eventualmente le criticità presenti in prossimità delle aree interessate dalle opere in progetto. Il piano d indagine è consistito in: 1) 2 sondaggi diretti (S01 ed S02 vedi planimetria All I) a carotaggio continuo spinti rispettivamente ad una profondità di 30m e di 20m nell ambito dei quali sono stati prelevati n. 3 campioni indisturbati e n. 1 campione rimaneggiato e sono state eseguite n. 3 prove SPT mediante l impiego della stessa macchina perforatrice; inoltre, a fine trivellazione entrambi i perfori sono stati rivestiti con tubo piezometrico per il monitoraggio delle variazioni del livello di falda eventualmente intercettata; 2) n. 3 prospezioni geoelettriche dipolari (T.E01 T.E.03) mediante l impiego delle configurazioni dipolo dipolo assiale, Wenner e polo dipolo, di cui la T.E.01 e la T.E.02 di lunghezza pari a 57.5m mentre la T.E.03 di lunghezza pari a 46m; 3) n. 8 prospezioni sismiche a rifrazione in onde P (BS01 BS08) di cui le BS01 BS04 di lunghezza pari a 62.5m, le BS05 e BS08 di lunghezza pari a 37.5m e le BS06 e BS07 di lunghezza pari a 50m; 4) n. 2 prospezioni sismiche eseguite con tecnica Re.MI (RE.MI.1 e RE.MI.2) ubicate rispettivamente in corrispondenza della BS01 e BS06 al fine di conoscere il valore delle Vs30 e la categoria di suolo di fondazione in ottemperanza alle Norme Tecniche delle Costruzioni 2008; 5) n. 1 misura sperimentale della permeabilità dei terreni costituenti il sottosuolo mediante una prova nel foro di sondaggio S02; 7 Caratterizzazione geotecnica dei terreni in sito 7.1 Stratigrafia dei Terreni Si riporta di seguito la successione stratigrafica schematica di riferimento per entrambi i punti di terebrazione: Sondaggio S01 - da 0,0 a 0,50 metri: terreno vegetale; - da 0,50 a 3,0 metri: limo di colore bruno piuttosto consistente con rare inclusioni di piccoli ciottoli arenacei; - da 3,0 a 9,4 metri: limo argilloso debolmente sabbioso giallastro; - da 9,4 a 18 metri: calcareniti giallastre mediamente cementate; - da 18 a 27,5 metri: alternanza di calcareniti biancastre poco cementate e sabbia calcarea biancastra poco addensata; - da 27.5 a 30 metri: calcare micritico di colore biancastro da poco a mediamente fratturato ricco di vuoti vacuolari.
11 Sondaggio S da 0,0 a 0,50 metri: terreno vegetale; - da 0,50 a 2,3 metri: limo di colore bruno piuttosto consistente con rare inclusioni di piccoli ciottoli arenacei; - da 2,3 a 6,5 metri: limo argilloso debolmente sabbioso giallastro; - da 6,5 a 11 metri: calcareniti giallastre mediamente cementate; - da 11 a 15 metri: alternanza di calcareniti biancastre poco cementate e sabbia calcarea biancastra poco addensata; - da 15 a 20 metri: calcare micritico di colore biancastro da poco a mediamente fratturato ricco di vuoti vacuolari. 7.2 Parametri geotecnici dei Terreni A seguito del prelievo di campioni indisturbati nell ambito delle profondità dei depositi limosi, sono stati eseguiti sugli stessi prove geotecniche di laboratorio al fine di ricavare alcuni tra i principali parametri utili per una qualsiasi calcolazione di opere in calcestruzzo. Nell Allegato 5 è riportato il report completo delle prove svolte mentre per una più immediata comprensione dei risultati delle prove si riportano nella tabella sottostante alcuni dei parametri più importanti: Inoltre, essendo stato prelevato anche un campione rimaneggiato nel deposito calcarenitico, su di esso è stata verificata la resistenza a compressione mediante prova di punzonamento (Poin Load Test). Da tale prova è emerso che il valore medio IS(50) della resistenza a punzonamento è risultato essere pari a 0.17N/mm2. Va però ricordato secondo quanto è riportato nelle Raccomandazioni ISRM che: Il valore della resistenza a compressione uniassiale risulta circa volte il valore medio della resistenza a punzonamento. 8 Verifiche e calcoli geotecnici 8.1 Verifica al galleggiamento L equilibrio statico della struttura di fronte alle azioni di sollevamento dovute alla presenza della falda è garantito dall inserimento di una zavorra in cls debolmente armato di peso idoneo a contrastare in sicurezza la spinta di galleggiamento. Nella verifica dell'equilibrio della sezione alla traslazione verticale, la forza destabilizzante è la pressione idrostatica e quelle equilibranti sono i pesi propri delle strutture definitive e le resistenze di attrito lungo le pareti laterali. A favore di sicurezza si trascurano invece tutti i pesi permanenti portati e gli accidentali. In particolare, si trascura il peso proprio degli elementi di copertura, laddove presenti. La verifica al galleggiamento è stata condotta con riferimento allo stato limite di sollevamento (UPL) ed in relazione al battente idraulico della falda di progetto, ipotizzata a m rispetto alla quota del piano campagna.
12 Relativamente alla verifica a sollevamento UPL, la condizione di verifica d d si esplicita in: E R V G Q G T inst, d inst, d inst, d stab, d d dove: G inst, d = forza instabilizzante permanente di progetto (spinta d Archimede sulla soletta di fondo e sul piede dei diaframmi); Q inst, d = forza instabilizzante variabile di progetto; G stab, d = forza stabilizzante permanente di progetto (peso proprio soletta di fondo, peso proprio pareti di rifodero, peso proprio diaframmi, eventuale carico strutturale permanente); Nel lungo termine si considera - cautelativamente ai fini della verifica in esame - che il terreno mobiliti la spinta attiva in luogo di quella a riposo. Di seguito si riportano la verifiche a galleggiamento eseguite per le sezioni di progetto precedentemente individuate.
13 G,inst 1.10 coefficiente parziale azioni instabilizzanti G,stab 0.90 coefficiente parziale azioni stabilizzanti sat 20 kn/m 3 peso di volume saturo del terreno w 10 kn/m 3 peso di volume dell'acqua cls 25 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo ' 20 angolo attrito terreno 10 angolo attrito terreno-parete qta terreno monte qta falda qta fondo scavo 389 m slm m slm 384 m slm D m spessore complessivo solette B 41.5 m larghezza soletta L 64 m lunghezza soletta H tot,parete 5 m g k 0 kpa carico strutturale s2 0.5 m spessore pareti E d kn sottospinta di progetto dell'acqua G 1stb,k kn/m peso solette G 3stb,k kn/m peso pareti G 4stb,k 0 kn/m sovraccarico strutturale permanente G stb,k kn/m somma carichi stabilizzanti ' v0 33 kpa tensione verticale effettiva media K a 0.49 coefficiente di spinta attiva T k 29 kn/m resistenza di attrito muro-terreno R d kn resistenza di progetto Verifica al galleggiamento - vasca di denitrificazione-ossidazione
14 G,inst 1.10 coefficiente parziale azioni instabilizzanti G,stab 0.90 coefficiente parziale azioni stabilizzanti sat 20 kn/m 3 peso di volume saturo del terreno w 10 kn/m 3 peso di volume dell'acqua cls 25 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo cls magro 24 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo magro ' 20 angolo attrito terreno 10 angolo attrito terreno-parete qta terreno monte qta falda qta fondo scavo m slm m slm 385 m slm D 0.6 m spessore complessivo solette D1 0.3 m spessore zavorra B 25 m larghezza soletta L m lunghezza soletta H tot,parete 3 m g k 0 kpa carico strutturale s2 0.5 m spessore pareti E d kn sottospinta di progetto dell'acqua G 1stb,k kn peso solette G 3stb,k 5888 kn/m peso pareti G 4stb,k 0 kn/m sovraccarico strutturale permanente G stb,k kn/m somma carichi stabilizzanti ' v0 23 kpa tensione verticale effettiva media K a 0.49 coefficiente di spinta attiva T k 12 kn/m resistenza di attrito muro-terreno R d kn resistenza di progetto Verifica al galleggiamento - vasca di sedimentazione secondaria
15 G,inst 1.10 coefficiente parziale azioni instabilizzanti G,stab 0.90 coefficiente parziale azioni stabilizzanti sat 20 kn/m 3 peso di volume saturo del terreno w 10 kn/m 3 peso di volume dell'acqua cls 25 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo cls magro 24 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo magro ' 20 angolo attrito terreno 10 angolo attrito terreno-parete qta terreno monte qta falda qta fondo scavo m slm m slm 385 m slm D 0.7 m spessore complessivo solette D1 0.2 m spessore zavorra B 23 m larghezza soletta L 14 m lunghezza soletta H tot,parete 5.5 m g k 0 kpa carico strutturale s2 0.5 m spessore pareti E d 9563 kn sottospinta di progetto dell'acqua G 1stb,k kn peso solette G 3stb,k 9930 kn/m peso pareti G 4stb,k 0 kn/m sovraccarico strutturale permanente G stb,k kn/m somma carichi stabilizzanti ' v0 36 kpa tensione verticale effettiva media K a 0.49 coefficiente di spinta attiva T k 34 kn/m resistenza di attrito muro-terreno R d kn resistenza di progetto Verifica al galleggiamento - vasca di equalizzazione
16 G,inst 1.10 coefficiente parziale azioni instabilizzanti G,stab 0.90 coefficiente parziale azioni stabilizzanti sat 20 kn/m 3 peso di volume saturo del terreno w 10 kn/m 3 peso di volume dell'acqua cls 25 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo cls magro 24 kn/m 3 peso di volume del calcestruzzo magro ' 20 angolo attrito terreno 10 angolo attrito terreno-parete qta terreno monte qta falda qta fondo scavo m slm m slm 384 m slm D 0.6 m spessore complessivo solette D1 0 m spessore zavorra in cls magro B 6.8 m larghezza soletta L 8.8 m lunghezza soletta H tot,parete 3.9 m g k 0 kpa carico strutturale s2 0.5 m spessore pareti E d 1843 kn sottospinta di progetto dell'acqua G 1stb,k kn peso solette G 3stb,k 2082 kn/m peso pareti G 4stb,k 0 kn/m sovraccarico strutturale permanente G stb,k 2979 kn/m somma carichi stabilizzanti ' v0 28 kpa tensione verticale effettiva media K a 0.49 coefficiente di spinta attiva T k 19 kn/m resistenza di attrito muro-terreno R d 2698 kn resistenza di progetto Verifica al galleggiamento - vasca di prima pioggia
17 8.2 Verifica stabilità fronte di scavo Le verifiche dei pendii naturali o artificiali, viene condotta generalmente aglistati limite ultimi, tenendo conto dei prescritti coefficienti parziali di sicurezza per le azioni (γ F ), per i parametri geotecnica (γ M ), e per le resistenze (γ R ).In ogni caso occorre che sia sempre rispettata la condizione: dove: Le azioni di progetto sono dunque espresse dal prodotto γ F *F k. I parametri di progetto dei materiali si ottengono dal rapporto X k / γ M In zona sismica le verifiche agli slu possono essere eseguite ponendo γ F = 1 Nella formulazione della resistenza Rd, compare esplicitamente il coefficiente γ R, che opera direttamente sulla resistenza del sistema e quindi la relazione di verifica 2) può essere espressa dalla condizione:
18 Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno Le verifiche effettuate sono a breve termine e lungo termine.
19 9 Conclusioni I parametri geotecnici desunti dalle prove in campo e di laboratorio, e posti a base delle calcolazioni sono di seguito riportati: Peso specifico 1.90t/mc angolo di attrito 25 Coesione 0.15 kg/cmq Cu =0.40 kg/cmq Le verifiche del fronte di scavo provvisto di banca intermedia sono state eseguite per presenza di sisma facendo riferimento alle condizione di breve e lungo termine, in entrambi i casi si sono riscontrati coefficienti di sicurezza minimi pari a circa Dalle verifiche al galleggiamento condotte si evince che solo nel caso della vasca di denitrificazione-ossidazione e del sedimentatore secondario è necessario ricorrere ad un appesantimento della struttura mediante zavorra di spessore pari rispettivamente a 0.7 e 0.8 m.
20 geometria sezione di scavo e posizione centri di rotazione
21 Breve termine - caratteristiche del terreno e posizione falda Breve termine - superficie di rottura con fs minimo 1.4
22 Lungo termine - caratteristiche del terreno Lungo termine - superficie di rottura con fs minimo 1.4
DESCRIZIONE DELLE FONDAZIONI
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