Graziella. storia di una donna guerriera

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Baldassare Caputo
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1 Graziella storia di una donna guerriera

3 Francesco Manna GRAZIELLA storia di una donna guerriera romanzo

5 A Graziella, da sempre e per sempre nel mio cuore. Grazie

9 Premessa Si è sempre molto timorosi davanti ai medici. Quando le parole risuonano serene, ci sentiamo liberi, emaniamo un respiro di sollievo che ci fa assaporare la bellezza della vita. Quando le parole sono intervallate da pause, da silenzi, si ferma il mondo. Allora vorremmo riportarlo indietro, al momento dell attesa, della speranza. Vorremmo perfino tapparci le orecchie. Alzarci, andarcene. Per quanto sia gentile e delicato nei modi, affiora comunque la convinzione che non può essere vero. Magari sta parlando di un altra persona. Speri che per quella diagnosi, tutto sommato, puoi trovare una soluzione. Risolvere tutto con qualche cura. Poi quella parola, neoplasia maligna, cancro, tumore. E la sensazione che il mondo ti crolli addosso. Il medico continua a parlare, ma la mente di chi ascolta è altrove. Arrivano mille domande: Perché proprio a me? Che speranze ho di farcela? Cosa mi aspetta ora? Dovrò fare la chemioterapia? I bambini, Franco. Tante domande nell illusione di risposte che diano speranze. Il medico, con delicatezza, si mostra evasivo perché non vuole illudere o perché in quel momento non è in grado di consolare. Si è consapevoli di cosa significhi quel termine, 9

10 poiché tante altre volte lo si è sentito. Questo fu quello che, probabilmente, Graziella provò in quel giorno di primavera di otto anni fa. Si rese conto che la sua vita avrebbe avuto una svolta ben diversa da quella che insieme a me stava prospettando. Piccoli e grandi successi: tutto ora appariva offuscato e incerto. Era consapevole che quel male, anche soltanto a pronunciarlo, le incuteva paura. Capiva dagli sguardi dei parenti e degli amici che era come segnata da un triste destino e da un doloroso calvario che l attendeva. Si rendeva conto di quanto ardua fosse l impresa che si prospettava davanti a lei. Doveva lottare per se stessa, per le persone che amava e per tutti coloro che la credevano già spacciata. Compresi gli stessi medici che ti curano e raramente immaginano un esito finale positivo. Anzi, insistono che si devono superare i primi due, i primi cinque anni. Seguiti sempre da continui ed estenuanti controlli, carichi di ansie e stress, che devi eseguire per monitorare nel tempo l andamento della malattia, per una probabile ricaduta. La spirale a cui non immaginava ancora di andare incontro. Questa è la storia di una donna guerriera che non si piegò mai davanti alla malattia, affrontandola sempre con grande personalità e dignità, con il sorriso che rassicurava tutti: medici, conoscenti, amici e familiari. Era sicura e convinta che avrebbe sconfitto quel male. Affidandosi soprattutto con fiducia anche a me. Graziella non accettò mai quel verdetto: l attaccamento alla vita, l amore per i suoi genitori, per i nostri figli e per me la spronarono a lottare con determinazione, con coraggio e senza mai arrendersi. Vinse più di una battaglia, ma il male si ripresentò 10

11 ogni volta più agguerrito di prima. Scoprì e si affidò a metodi e rimedi alternativi, convinta di poter guarire. Anch io mi adoperai al fine di aiutarla e sostenerla con amore. Purtroppo in queste sue scoperte e continue battaglie, in quella sua ostinazione a non mollare mai, non fece i conti con una variabile molto determinante: la sfortuna. Fin dall inizio della sua malattia fu come andare contro ad un destino già scritto, già segnato e che nulla o niente potesse stravolgerlo. Non solo lottò contro un terribile male, ma anche e soprattutto contro quella sfortuna fatta da errori umani, che incisero profondamente sulla sua condizione. Una continua lotta condotta senza mai deporre le armi, lasciando in tutti coloro che la conobbero un ricordo indelebile, trasmettendo quel coraggio e quella voglia di lottare. Sempre e comunque. In particolare a me, che ho avuto la fortuna di conoscerla, sposarla, accudirla e di aver trascorso insieme a lei i momenti e gli anni più belli della mia vita. Una storia iniziata in tenera età. 11

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