COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito

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1 COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito

2 L idea Lungo periodo di applicazione pratica sulla disabilità relazionale fino alla pubblicazione del libro Prima non c era nessuna esperienza se non idrochinesi Abbiamo lavorato ad un impianto teorico partendo dall esperienza pratica Gli sforzi ora sono tesi a nuove applicazioni e progetti e alla ricer5ca scientifica

3 COS'E' LA TMA E un processo riabilitativo globale che interviene sui vari sistemi di funzionamento del bambino/ragazzo, tenendo conto delle predisposizioni di ogni singolo individuo e dei suoi deficit

4 COSA E LA T.M.A. Terapia che utilizza un elemento naturale la (l acqua) in un ambiente strutturato (piscina pubblica). Secondo modelli teorici di riferimento, una metodologia strutturata in fasi, si avvale di tecniche cognitivo-comportamentali, relazionali e senso-motorie.

5 OBIETTIVI Gli obiettivi terapeutici consistono nel migliorare gli aspetti compromessi e caratterizzanti il disturbo generalizzato dello sviluppo (compromissione qualitativa nelle abilità sociali - disturbi di comunicazione e di linguaggio - Interessi limitati e attività stereotipate) ATTENUARE I SINTOMI

6 TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA La Terapia Multisistemica in Acqua si fonda sul rapporto umano e sulle emozioni, sia del terapista che del bambino/a. OBIETTIVI DELLA TMA: - Attenuare i sintomi; - Modificare i processi comunicativo-relazionali; - Stimolare cambiamenti interni (crescita e sviluppo del Sé) sul piano del comportamento e dell interazione sociale.

7 Le TECNICHE NATATORIE vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici ed attuare successivamente anche il fondamentale processo di socializzazione ed integrazione con il gruppo dei pari.

8 Le emozioni e quindi la PAURA o la GIOIA di stare in acqua che il bambino sperimenta, vengono usati come attivatori emozionali e relazionali, capaci di avviare una primordiale richiesta di sostegno e di accudimento.

9 Il GIOCO viene utilizzato come strumento per promuovere la relazione e migliorare la gestione delle emozioni.

10 PERCHE' TERAPIA? TERAPIA: perché si attua attraverso la pianificazione di un intervento individualizzato e interpersonale, volto a influenzare i disturbi del comportamento con mezzi prettamente psicologici verbali e non verbali, in vista di un obiettivo elaborato, che può essere la riduzione dei sintomi o la modificazione delle capacità comunicative e relazionali.

11 Nella TMA, successivamente ad una fase valutativa,viene progettato un intervento che possa tenere in considerazione obiettivi a breve, medio e lungo termine

12 OBIETTIVI Gli obiettivi che principalmente perseguiamo nel nostro progetto terapeutico sono: aumento dello sguardo diretto aumento dell espressione emotiva (riconoscimento della paura, rabbia, felicità, vergogna) aumento delle posture corporee e dei gesti che regolano l interazione sociale (capacità di scambio, turnazione, posizione del corpo in acqua ed interazione con il terapeuta)

13 OBIETTIVI aumento della ricerca spontanea e intenzionale della figura di riferimento (riconoscimento e ricerca intenzionale del terapeuta, capacità di differenziazione tra terapeuta ed altre figure) aumento della condivisione del gioco aumento della reciprocità sociale (condivisione delle regole sociali, riconoscimento del gruppo di appartenenza) aumento della capacità di sviluppare relazioni con i coetanei

14 OBIETTIVI diminuzione dei comportamenti problematici (auto- ed eteroaggressività) aumento delle capacità imitative aumento della capacità attentiva e dei tempi di attesa aumento dell autostima aumento comunicazione verbale e non verbale

15 OBIETTIVI aumento dei contatti corporei canalizzazione dell aggressività in maniera funzionale miglioramento dell autonomia personale stimolazione delle capacità psicomotorie diminuzione delle stereotipie

16 SUPERVISIONE La validità del percorso terapeutico deve essere assicurata dalla presenza costante di uno psicologo adeguatamente formato con la funzione di Supervisore e da terapisti o tecnici della TMA

17 Al supervisore è affidata la fase valutativa, nella quale vengono fissati gli obiettivi SUPERVISIONE Monitora inoltre l andamento della terapia in collaborazione con i genitori e con i terapisti/tecnici TMA

18 PERCHE' MULTISISTEMICA? Perché valuta e interviene sui diversi sistemi funzionali del bambino, ossia sul sistema: - Relazionale - Cognitivo - Comportamentale - Emotivo - Senso-motorio - Motivazionale

19 LE FASI DELLA TMA - FASE VALUTATIVA - FASE EMOTIVO- RELAZIONALE - FASE SENSO NATATORIA - FASE INTEGRAZIONE SOCIALE

20 FASE VALUTATIVA OSSERVAZIONE DIRETTA

21 FASE EMOTIVO-RELAZIONALE Buona riuscita dell'intervento Trovare la giusta modalità di interazione Costruire una relazione terapeutica 21

22 SISTEMA RELAZIONALE Il sistema relazionale è quello attivato prioritariamente dalla terapia in acqua. I miglioramenti degli altri sistemi sono una conseguenza degli interventi che si fanno su questo sistema.

23 Il ruolo del terapeuta diventa fondamentale per poter offrire una nuova lettura di come stare in relazione TERAPEUTA BASE SICURA

24 SISTEMA RELAZIONALE Il terapeuta diventa per il bambino, una figura di riferimento e successivamente una base sicura dalla quale partire per poi esplorare il mondo, ampliando le proprie conoscenze, e alla quale ritornare nei momenti avvertiti come difficili e pericolosi

25 Cosa abbiamo osservato relativamente al sistema Relazionale -aumenta la ricerca dell altro -aumento del contatto oculare -aumenta la ricerca di contenimento e accudimento -aumento delle posture e dei gesti che regolano l interazione sociale.

26 PERCHE' E' IMPORTANTE LA RELAZIONE? permette di creare un ponte tra sé e l'altro

27 Attraverso l'acqua il terapeuta entra in contatto con il bambino autistico modificando i suoi schemi comportamentali disfunzionali, rompendo la bolla che lo circonda e lo isola.

28 MODELLI TEORICI Teoria dell Aggrappamento Primario (Balint,1952): Teoria dell Attaccamento e Base Sicura (Bowlby,1972,1989). Sintonizzazione e Relazione Intersoggettiva (Stern,1985). Holding (Winnicott, 1970).

29 TEORIA DELL AGGRAPPAMENTO PRIMARIO Il bambino possiede una tendenza innata a entrare in contatto con l altro e ad attaccarsi a un essere umano. Per Balint è un bisogno indipendente dal cibo ma ESSENZIALE quanto il cibo. Cosa succede, in acqua, ai bambini autistici?

30 Cosa osserviamo relativamente al sistema emotivo: riconoscimento emozioni di base: gioia, paura, ansia, tristezza, rabbia.

31 SISTEMA COGNITIVO: Le capacità di adattamento all ambiente, presumono l attivazione di capacità cognitive.

32 Cosa osserviamo relativamente al sistema cognitivo: aumento capacità attentive, tempi d attesa, capacità di adattamento all ambiente. Aumentano le capacità mnemoniche mostrando interesse e propensione verso alcune specifiche attività o oggetti, eseguendo compiti attraverso semplici richieste verbali

33 SISTEMA COGNITIVO: Il bambino, in piscina, evidenzia aumentate capacità mnemoniche e attentive, mostrando interesse e propensione verso alcune attività ed oggetti, prestando attenzione alle richieste dell operatore, riuscendo ad eseguire semplici compiti anche attraverso richieste verbali.

34 SISTEMA COMPORTAMENTALE: estinzione comportamenti problema, diminuzione stereotipie, miglioramento autonomie personali, aumento capacità imitative e natatorie, adesione a regole sociali

35 PERCHE' IN ACQUA? Ambiente naturale Naturalmente ricco di stimoli Offre gratificazione immediata Facilita la promozione del gioco attraverso scambi interpersonali, corporei e relazionali

36 PERCHE' IN ACQUA? L importanza dell ambiente negli interventi terapeutici è stata ampiamente dimostrata: l ambiente ricco di stimoli numerosi e differenziati da cui può derivare, già per le sue caratteristiche, una gratificazione immediata, costituisce un significativo strumento di recupero (D'Ulisse M.E., Porcaro F., 2000).

37 PERCHE' IN ACQUA? L'ACQUA è un attivatore emozionale e relazionale che spinge il bambino a cercare il primo contatto con il terapeuta. Il bambino, in acqua, istintivamente si aggrappa al terapeuta il quale deve saper trasformare in senso positivo questo aggrappamento istintivo, riempiendolo di contenuti e significati relazionali.

38 PERCHE' IN ACQUA? Per realizzare un qualsiasi intervento riabilitativo non si può prescindere dalla motivazione e dalla gratificazione, che favoriscono l apprendimento e la stabile memorizzazione di quanto appreso.

39 PERCHE' IN ACQUA? Nella T.M.A. l acqua diviene un forte attivatore relazionale: ad es. il b. che avrà paura dell acqua e verrà rassicurato emotivamente e contenuto fisicamente dal terapista compirà un esperienza di cui farà memoria e che cercherà di riprodurre. L acqua facilita lo sviluppo emotivo- relazionale, cognitivo e sociale.

40 PERCHE' IN ACQUA? Una piscina pubblica, permette di abilitare o riabilitare il soggetto in un contesto naturale, facendoci saltare, il passaggio che solitamente è necessario, quando l'azione terapeutica si svolge in un setting tradizionale e ciò consente di spendere immediatamente nel concreto, le abilità apprese. La piscina pubblica offre opportunità di socializzazione ed interscambio anche con il gruppo dei pari.

41 L'ACQUA: Risulta essere un ambiente gratificante e ricco di stimoli differenziati, capaci di provocare emozioni intense come gioia, serenità, paura, angoscia e rabbia; Facilita il mantenimento dell attenzione condivisa e congiunta; Offre estese stimolazioni sensoriali; Facilita la gestione degli aspetti emotivi comunicativi (modulazione delle risposte affettive, contenimento emotivo); Facilita la gestione dei disturbi comportamentali (aggressività, stereotipie); Rafforza le disponibilità relazionali attraverso scambi interpersonali; Fornisce stimoli cognitivi finalizzati all adattamento all ambiente;

42 L Acqua La personalità dell operatore

43

44 t e o r i e Generalizzazione Fasi della tma Tecniche comportamentali Strumenti valutativi

45 BENEFICI ATTESI Aumenta il contatto oculare; Migliora la qualità del sonno; Favorisce l integrazione sociale; Stimola la comunicazione corporea e verbale; Migliora la capacità di sentire ed utilizzare il proprio corpo. Facilita il recupero delle potenzialità motorie e percettive; Stimola il desiderio di esplorazione ; Stimola le capacità mnestiche; Promuove l accrescimento dell autostima, quando viene conquistata l autonomia di movimento in acqua; Stimola le capacità di coordinamento motorio

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