Novena di Natale 2018 nove gravidanza la luce Dono Chiesa E il Vangelo! il metodo il segno il cuore nel Sacramento la chiave concreta - 1 -

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1 Anno pastorale Diocesi di Bergamo Uno sguardo che genera Novena di Natale 2018 Novena del Natale del Signore Gesù crocifisso e risorto Novena, come nove sono i mesi dell attesa della nascita di un bambino. La gravidanza per eccellenza è quella di Maria che attende la nascita del Figlio di Dio che in lei si è fatto Figlio dell Uomo, il suo bambino. Il Natale del Signore Gesù Cristo si comprende dentro la luce della sua Pasqua di morte e di risurrezione e nel Dono dello Spirito Santo che parla alla sua Chiesa. E il Vangelo! E la buona notizia che risuona nella celebrazione della Messa, il metodo che Gesù ci ha lasciato per conoscere il senso della sua vita e delle Scritture, il segno per incontrarlo vivo, il cuore che edifica l unità della Chiesa. Gesù, prima della sua Pasqua di morte e risurrezione, ha lasciato ai suoi discepoli durante l Ultima Cena, nel Sacramento del suo Corpo offerto e del suo Sangue versato, la chiave concreta per leggere le Scritture che in Lui si compiono. Egli è l interprete e l interpretazione passa - 1 -

2 attraverso quel Pane e quel Vino deposti e consacrati sull altare. Infatti, nella Messa ogni volta leggiamo passi diversi della Parola di Dio che si compiono sempre nel Sacramento che Egli ci ha consegnato. Pensiamo alla stessa liturgia di Natale dove il Vangelo della sua Nascita si comprende e si compie nel Sacramento del suo Corpo offerto e del suo Sangue versato, il Segno della sua Pasqua. Gesù, in mezzo a noi, è così. Celebriamo quindi il Natale del Signore che è morto ed è risorto. Il piccolo segno per la novena del Natale del Signore è una croce, pressappoco una croce greca, fatta da nove formelle per nove personaggi. Croce che richiama la mangiatoia, la culla dove è stato deposto Gesù. Per la Domenica di Pasqua faremo la croce corrispondente dove vedremo come i segni del Natale rimandano alla Pasqua e come i segni della Pasqua rimandano a quelli di Natale. Il soggetto della Festa e delle Feste è Gesù Cristo nato, morto, sepolto e risorto, il Signore Dio a gloria di Dio Padre nel dono e nella gioia dello Spirito Santo. Ordine dei Soggetti 01.Stella (alla stella corrispondono i Magi) 02.Angelo (all angelo corrispondono soprattutto i pastori) 03.Maria (a Maria corrisponde san Giuseppe) 04.Giuseppe (a Giuseppe corrisponde Maria) 05.Gesù bambino (il cuore di tutto e di tutti) 06.I Pastori (ai pastori corrispondono l angelo) 07.Simeone (a Simeone corrisponde Anna) 08.Anna (ad Anna corrisponde Simeone) 09.I Magi (ai Magi corrisponde la stella) - 2 -

3 1. La stella Dal Vangelo di Matteo 2,1-2 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. Iniziamo con la stella, segno della creazione. In principio Dio creò il cielo e la terra. La nostra vita si sviluppa sulla terra che è dentro il cielo dove ci sono l aria, il sole, la luna, le stelle. La stella dice la realtà del cielo, della luce, del cammino. La stella dice la luce. La parola è luce. La parola vera è traboccante di luce. Uno sguardo vive di luce. Lo sguardo di un credente dona luce. Nella luce ci si incontra e si cammina insieme cercando proprio il senso della luce della vita. Domandati: Contemplo la creazione? - 3 -

4 2. L angelo Nell annunciazione del Signore Nel sogno di Giuseppe Nell annuncio ai pastori Nel sogno dei Magi Dal Vangelo di Luca 1,26-38 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. Dal Vangelo di Matteo 1,18-21 Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati»

5 Dal Vangelo di Luca 2,8-15 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Matteo 2,12 Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. L angelo è mandato da Dio e porta il messaggio di Dio. L angelo è segno dell intervento diretto di Dio nella storia. Entra nella vita di Maria per annunciare l Incarnazione del Figlio di Dio. Entra nei sogni di Giuseppe per dirgli che ciò che è avvenuto in Maria viene direttamente da Dio. Annuncia ai pastori la nascita del Figlio di Dio. Così parla in sogno ai Magi di non passare da Erode. L angelo porta novità nello sguardo. Maria è sorpresa, dialogante, accogliente. Giuseppe è fiducioso e coraggioso. I pastori sono solleciti, entusiasti, decisi. I Magi sono liberi e non si lasciano intrappolare da Erode. Domandati: Ascolto il Vangelo, lo penso, lo medito, lo dico? - 5 -

6 3. Santa Maria Nell annunciazione del Signore Nella visitazione alla cugina Elisabetta Nella nascita di Giovanni Nella nascita di Gesù Nella visita dei pastori Nella presentazione al Tempio Nella visita dei Magi Dal Vangelo di Luca 1,26-45 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce - 6 -

7 del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Dal Vangelo di Luca 2, In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo

8 Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima»

9 Dal Vangelo di Matteo 2,9-12 Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. In Maria il Verbo per opera dello Spirito Santo si fa uomo con il nome di Gesù. Maria porta al presenza di Gesù alla cugina Elisabetta dove vi rimane per tre mesi fino alla nascita di Giovanni. Con Giuseppe va a Betlemme per il censimento e lì nasce Gesù. Vede la visita dei pastori. Vive la presentazione al tempio e ascolta la profezia del vecchio Simeone. Vede la visita dei Magi. E la madre che conserva nel suo cuore gli avvenimenti del Figlio di Dio che si è fatto il suo bambino. Lo sguardo di Maria è attento perché pieno di ascolto. E docile perché vive l obbedienza al progetto di Dio. E amabile perché è figlia, sposa e madre, donna attenta alla vita. Lo sguardo di Maria è tutto femminile, attenta ai particolari delle persone. Mi domando: Sono docile e fiducioso come Maria? Stella Angelo Anna Maria Gesù Giuseppe Simeone Pastori Magi - 9 -

10 4. San Giuseppe Nell annunciazione del Signore Nella nascita di Gesù Nella presentazione di Gesù al tempio Dal Vangelo di Luca 1,26-27 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Dal Vangelo di Matteo 1,18-25 Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. Dal Vangelo di Luca 2, In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si

11 compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima»

12 Come il patriarca Giuseppe che dà vita ai suoi fratelli donandogli il grano, così Giuseppe dà totale fiducia a Maria e accoglie la nuova vita che in lei è presente. E castissimo sposo di Maria. Fa da padre a Gesù. E il responsabile della Santa Famiglia. Insegna a Gesù il suo lavoro di lavoratore del legno e del sasso. Lo sguardo di Giuseppe alcune volte nell iconografia è rappresentato come lo sguardo di un uomo dubbioso, poi stupito, poi abbandonato al progetto sorprendente di Dio. Il suo sguardo è dell uomo obbediente, che ascolta, medita e agisce. Mi domando: Come Giuseppe sono una persona che edifica la famiglia e la comunità? Stella Angelo Anna Maria Gesù Giuseppe Simeone Pastori Magi

13 5. Gesù Cristo Signore Nella sua annunciazione Nella visita alla cugina Elisabetta Nel sogno di Giuseppe Nella sua nascita Nell annuncio dell angelo ai pastori Nella visita dei pastori Nella presentazione al Tempio Nella visita dei Magi Dal Vangelo di Luca 1,26-42 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che

14 debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Dal Vangelo di Matteo 1,18-25 Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. Dal Vangelo di Luca 2,1-38 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide

15 un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina

16 e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Dal Vangelo di Matteo 2,1-12 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. Gesù è il protagonista del Natale del Signore. Lui è il Signore crocifisso e risorto contemplato nella sua incarnazione, nella sua nascita e nel suo essere uomo dentro la famiglia umana

17 Gesù è così chiamato nei testi evangelici riportati: un figlio, Gesù, grande il Figlio dell Altissimo Santo Figlio di Dio benedetto frutto mio Signore Gesù Cristo Emmanuele, Dio con noi il suo figlio primogenito un salvatore Cristo Signore un bambino, Messia del Signore, il bambino Gesù, la tua salvezza, luce, gloria, segno di contraddizione il re dei Giudei, un capo, il bambino. Gesù è vero Dio e vero uomo. Nella sua umanità vediamo raccontato e spiegato il volto di Dio. Contemplare il volto di Gesù bambino, mettere gli occhi su di lui è ciò che bisogna fare. Nell immagine vicino a Gesù c è il bue e l asino con i loro occhioni. Gli occhi dell asino e del bue è come se dicessero: Chi stai guardando? Mi domando: Chi è Gesù per me?

18 6. I pastori Nell annuncio dell angelo Nella visita a Gesù bambino Nel ritorno al loro lavoro Dal Vangelo di Luca 2,8-20 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. I pastori nella notte sono chiamati a passare dalla notte alla luce di Gesù che è venuto alla luce (nato) per portare a tutti la luce di Dio. Essi si lasciano interpellare, vanno a Betlemme, comunicano ciò che è stato detto loro, diventano testimoni di una vita luminosa, una vita che suscita gioia e dà speranza. Il loro sguardo è segnato dal lavoro e dalla speranza di un futuro migliore. Il cammino appartiene agli uomini di speranza. Mi domando: Sono un camminatore come i pastori? Mi fido oppure sono chiuso nei miei quattro calcoli?

19 7. Il vecchio Simeone Nella presentazione di Gesù al tempio Dal Vangelo di Luca 2,25-33 Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». Simeone anziano a uno sguardo pieno di attesa, commosso e pieno di gioia. Con Anna rappresenta le generazioni passate che hanno vissuto nell attesa del Messia. Il senso delle generazioni è il bambino Gesù, peso di ogni bambino. Mi domando: Ascolto gli anziani? Mi lascio interpellare dalle generazioni passate?

20 8. La profetessa Anna Nella presentazione di Gesù al tempio Dal Vangelo di Luca 2,36-38 C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Accanto a Simone c è Anna, non una sacerdotessa, ma una profetessa. Una donna, chiamata da Dio, che con Simeone presenta il Messia, il bambino Gesù, gioia di chi attende la salvezza. Una donna che ha vissuto nell attesa, nel compimento della promessa di Dio. Simeone e Anna, due anziani che segnati dalla fede e guardano avanti e nello Spirito Santo riconoscono il Messia nel bambino Gesù. Mi domando: Mi lascio sorprendere dai doni particolari che le persone hanno ricevuto per il bene della comunità?

21 9. I Magi Nel cammino verso Gerusalemme Nel cammino vero Betlemme Nel cammino verso il loro paese Dal Vangelo di Matteo 2,1-12 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. I Magi, gente abituata a guardare lontano, nel cielo, per capire ciò che avviene da vicino, abituati a confrontarsi mettendo in comune le conoscenze, allenati a guardarsi nel viso. I Magi vengono da oriente e vengono a Gerusalemme perché hanno bisogno di sapere. Da Gerusalemme vanno a Betlemme e

22 vedono ciò che cercavano. Trovatolo, illuminati nella notte, tornano al loro paese. Il loro sguardo è curioso, profondo, allenato a capire, a riconoscere, a pensare. Mi domando: Sono un ricercatore come i Magi? Voglio capire ciò che vedo? Foglietti da colorare Croce da comporre Sul foglio (A3) disporre dentro la croce greca i fogli con i disegni da colorare. Quando il foglio è completato, appenderlo in casa. Il giorno dell EPIFANIA (Manifestazione del Signore) lo si porterà in chiesa parrocchiale. Nota Bene. L albero di Natale celebra la Croce luminosa, la croce del Risorto. L albero di Natale ricco di luci e di doni indica che Gesù Crocifisso e Risorto è venuto a portare il dono luminoso della salvezza che è redenzione (liberazione dal peccato) e partecipazione alla sua gloria (la sua vita divina)

23 1. La stella

24 2. L angelo

25 3. Santa Maria

26 4. San Giuseppe

27 5. Gesù Cristo Signore

28 6. I pastori

29 7. Il vecchio Simeone

30 8. La profetessa Anna

31 9. I Magi

32

33 Per i ragazzi con i loro genitori Preghiera comunitaria della Novena del Natale 1. Lucernario davanti all altare Rendiamo gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli eterni. A Colui che siede sul trono e all Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli in eterno (Ap 4,9.5,13) Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi, voi che lo temete piccoli e grandi! Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché sono giunte le nozze dell Agnello; la sua sposa è pronta (Ap 19,5.7) Dice il Signore: Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino. Maranathà! Amen. Vieni, Signore Gesù! (Ap 22,16.20) 2. Si accendono le candele dell altare Orazione - O Cristo, stella radiosa del mattino, incarnazione dell infinito amore, salvezza sempre invocata e sempre attesa, tutta la Chiesa ora ti grida come sposa pronta per le nozze: vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 3.Esposizione del Santissimo Canto Innalzate nei cieli lo sguardo, la salvezza di Dio è vicina

34 Risvegliate nei cuori l attesa, per accogliere il re della gloria. Vieni Gesù, vieni Gesù, discendi dal cielo, discendi dal cielo. Sorgerà dalla casa di David il Messia da tutti invocato: prenderà da una vergine il corpo per potenza di Spirito Santo. Benedetta sei tu, o Maria, che rispondi all attesa del mondo: come aurora splendente di grazia, porti al mondo il sole divino. Vieni, o re, discendi dal cielo, porta al mondo il sorriso di Dio: nessun uomo ha visto il suo volto, solo tu puoi svelarci il mistero. Sia lodato e ringraziato, ogni ora e ogni momento Il Santissimo e Divinissimo Gran Sacramento. Gloria Come era 4.Lettura di un passo del Vangelo tra quelli indicati 5.Omelia

35 6.Regem venturum Dominum venite adoremus Regem venturum Dominum venite adoremus * Rallegrati, popolo di Dio ed esulta di gioia, città di Sion: ecco, verrà il Signore e ci darà grande luce in quel giorno e i monti stilleranno dolcezza; scorrerà latte e miele tra i colli perché verrà il gran profeta ed egli rinnoverà Gerusalemme. **Ecco, verrà il Signore Dio: un uomo della casa di Davide salirà sul trono; voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore. *** Ecco, verrà il Signore, nostra difesa, il Santo d Israele con la corona regale sul capo; il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume fino agli ultimi confini della terra. Gloria (nove volte) 7. Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui; et antiquum documentum novo cedat ritui; praestet fides supplementum sensuum defectui Genitori Genitoque laus et jubilatio salus, honor virtus quoque sit et benedictio procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen. Preghiera Benedizione eucaristica Questo grande Sacramento veneriamo supplici, è supremo compimento degli antichi simboli; viva fede ci sorregga, quando i sensi tacciono. All eterno sommo Dio, Padre, Figlio e Spirito gloria, onore, lode piena innalziamo unanimi il mistero dell amore adoriamo umili. Amen

36 Dio sia benedetto Benedetto il suo santo Nome Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo Benedetto il Nome di Gesù Benedetto il suo sacratissimo Cuore Benedetto il suo preziosissimo Sangue Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell Altare Benedetto lo Spirito Santo Paraclito Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione Benedetta la sua gloriosa Assunzione Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre Benedetto san Giuseppe suo castissimo sposo Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi 8.Canto Oggi è nato un bel bambino Uomo e Dio Verbo Divino Dalle mandrie usciron fuori, * certi semplici pastori: e gli offriron frutti e fiori * e formaggio latte e vino. Vengono poi tre Re potenti * le primizie delle genti, gli occhi avendo al ciel intenti * fin dal lido Levantino. Vengono lieti, e li conduce * al Presepio un alta luce, che di giorno in ciel riluce * discoprendogli il cammino. Ivi giunti ritrovaron * il tesoro amato e caro, che solleciti cercaron * per potente alto destino. Ivi in grembo di Maria * tra celeste compagnia in gioconda melodia * stava il dolce Figliuolino. 9.Consegna della parte per la composizione della croce portami a casa don MauRo * novembre 2018 A.D. * manoscritto

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