ETA Capacità di apprendimento motorio Capacità di differenziazione e
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- Marianna Lanza
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2 FINALITA I nuovi programmi Ministeriali ritengono l educazione motoria una componente essenziale dell unità educativa della persona per cui essa concorre alla realizzazione delle finalità proprie della scuola che consistono nella formazione dell individuo nel suo complesso. All interno degli stessi programmi emergono punti innovatori sulle finalità della scuola elementare. Ad essa spetta: l educazione ad una competenza plurima l educazione a tutti i tipi di linguaggio l alfabetizzazione di base dei diversi linguaggi l alfabetizzazione motoria Viene quindi evidenziato il principio importante della MULTILATERALITA intesa come sviluppo di ogni capacità motoria o complesso di capacità motorie e come costruzione del maggior numero possibile di abilità nel bambino in fase di crescita. Da qui deriva il secondo principio importante, quello della POLIVALENZA. E infatti attraverso un attività di tipo multilaterale che si raggiunge una formazione polivalente, intesa come formazione di capacità ed abilità che hanno valenza e validità molteplici, aventi, cioè, sia il valore globale nei confronti di tutte le aree della personalità, sia validità specifica con riferimento a tutte le espressioni della motricità. Da queste premesse deriva il principio della polisportività intesa come attività motoria propedeutica all attività sportiva. Tale attività va intesa come graduale conoscenza di alcune discipline sportive per consentire al bambino di ampliare le esperienze motorie e contemporaneamente consentirgli di poter, in futuro, fare una scelta sportiva a lui più congeniale. Sono importanti le proposte di gioco-sport che, attraverso lo sviluppo di capacità coordinative, permettono di aumentare la conoscenza di una più ampia gamma di schemi motori e situazioni complesse, sviluppando l adattamento del bambino alle situazioni nuove e impreviste. Queste esperienze forniscono un processo graduale di apprendimento, conoscenza, padronanza, controllo di abilità dove le tecniche sono interpretate dalla fantasia motoria e il gioco-sport è utilizzato come mezzo per porre l individuo in rapporto con se stesso e con gli altri. E quindi indispensabile ricercare lo sviluppo, in questa fascia d età, degli schemi motori di base che altro non sono che forme di movimento semplici che permettono di affrontare movimenti complessi quando si combinano in stretta successione temporale. La loro combinazione, variazione e riutilizzo favoriscono lo sviluppo della coordinazione dinamica generale. Negli anni della scuola primaria si può assistere ad una corretta evoluzione delle capacità motorie del bambino se vengono utilizzati il gioco-sport e le attività motorie, polivalenti e multilaterali in modo adeguato. Secondo la tassonomia di Harrovws è possibile definire così gli obiettivi didattici fondamentali: 1. sviluppo delle capacità di tipo percettivo 2. sviluppo delle capacità coordinative 3. sviluppo delle capacità condizionali 4. sviluppo degli schemi motori
3 Coerentemente con le indicazione dei programmi ministeriali il Progetto si propone di utilizzare le attività motorie proposte in forma ludica, variata, polivalente, partecipata, nel corso di interventi di opportuna durata e con differenziazioni significative a seconda delle varie fasce d età. A tale scopo nella prima fascia d età (6/7 anni) si cercherà di utilizzare una vasta gamma di giochi motori sfruttando la spontanea e naturale motricità dei fanciulli, stimolando le esperienze di esplorazione, la scoperta della propria corporeità e dei rapporti con l esterno. Indirizzando gli interventi all affermazione della lateralità e al consolidamento della dominanza. Si cercherà di operare valutando la realtà locale e utilizzando giochi di tradizione popolare, giochi simbolici, di imitazione, d immaginazione e le esperienze motorie che possono avere influenza positiva su tutte le dimensioni della personalità del bambino. Le attività saranno concordate e programmate in base alle esigenze ed alle varie realtà sul territorio; a partire dai giochi di esplorazione dell ambiante fino ad arrivare a situazioni ludico organizzate. L intervento utilizzerà gli schemi motori individuali (naturali ed acquisiti) ed attraverso giochi di movimento cercherà di ampliare il più possibile la base motoria del bambino promovendo le capacità coordinative deputate alla scelta del movimento, alla sua direzione e al suo controllo. Nella seconda fascia d età (8/11 anni) con gradualità e metodologie motorie mirate e particolari si tenderà a concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali mediante la verifica, vissuta in esperienza di gioco e di avviamento sportivo, dell esigenza di regole e di rispetto delle regole stesse sviluppando anche la capacità di iniziativa e di soluzione dei problemi. In tale fascia d età gli interventi mireranno allo sviluppo della coordinazione dinamica generale. Tale capacità si svilupperà progressivamente attraverso situazioni di gioco e di attività via via più complesse che, intorno ai 9-10 anni, si collegheranno in modo naturale ai fondamentali gesti del gioco-sport. In una prospettiva realmente formativa, acquisteranno in tal senso rilevanza tutte le attività polivalenti (percorsi, circuiti, ecc.) ed i giochi di squadra con regole determinate dagli alunni o assunte dall esterno (quattro porte, mini-basket, mini-volley, mini-handball, ecc.) ovvero attività sportive significative (preatletica: corse, salti, lanci; ginnastica: agilità ritmo; esperienza di nuoto, ecc.) I gesti presportivi presi dalle varie discipline, assieme a tutte le attività motorie proposte, non saranno pretesto per un prematuro avviamento alle discipline sportive, né saranno presentate come esperienza scolastica episodica eccezionale verranno invece utilizzati come strumento efficace per la formazione personale del bambino configurandosi come specifico intervento educativo teso a cogliere i veri significati sociali e culturali dello sport. Saranno utilizzati gli spazi e le attrezzature ritenute particolarmente utili e idonee alle attività proposte cercando di fornire stimoli i n modo più diversificato possibile. Per quanto riguarda i materiali che potranno essere sia quelli tradizionali, sia altri particolarmente idonei (palle colorate, palloni, clavette, cerchi, bacchette, fettucce elastiche, ostacoli, panche, materassini, ceppi, tappeti, ecc.). L utilizzo del materiale sarà fatto sia in modo proprio che improprio purché finalizzato all acquisizione di quelle abilità motorie che rendono funzionale ed efficace l individuo dal punto di vista psico-fisico e relazionale.
4 MODELLO FASI SENSIBILI (Martin in Hahn, 1986) ETA apprendimento motorio differenziazione e CAP. controllo COORD reagire a stimoli ottici ed acustici orientamento nello spazio ritmo equilibrio CAP. Resistenza Forza FISICHE CAP. Affettivo Cognitive Rapidità Qualità affettivo-cognitive Voglia di apprendere
5 OBIETTIVI E CONTENUTI CLASSE PRIMA Finalità: Prendere coscienza del valore del corpo come espressione della personalità. Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse. Acquisire gli schemi motori di base attraverso la conoscenza e la coscienza di sé, in rapporto allo spazio e al tempo. 1. Sviluppare capacità tattili, visive, uditive. 2. Saper conoscere le principali parti del corpo su di sé e su gli altri. 3. Avvio su concetto di lateralità su di sé e su gli altri. 4. Sviluppare la coordinazione oculo manuale. 5. Prendere coscienza dello spazio e sapersi orientare. 6. Servirsi della motricità globale per eseguire movimenti liberi e ordinati (camminare, correre, arrestarsi). 7. Acquisire i primo schemi statici e posturali di base in posizione eretta, distesi a terra (supini. Proni, ecc.). 8. Favorire l equilibrio emozionale attraverso prime esperienze di rilassamento e di controllo respiratorio. 9. Acquisire i primi schemi motori a carattere dinamico (camminare, correre, rotolare, ecc.) Partecipare alle attività motorie di gioco e di giocosport, rispettandone le regole. Saper partecipare al gioco collettivo sviluppando corretti comportamenti relazionali. 1. Promuovere l autonomia personale e prime forme di autocontrollo. 2. Accettare tutti i compagni del gioco. 3. Rispettare il proprio turno. 4. Accettare cambiamenti di ruolo ed adeguarsi.
6 CLASSE SECONDA Finalità: Prendere coscienza del valore del corpo come espressione della personalità. Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse. Consolidare la conoscenza dello schema corporeo e controllare il proprio corpo in posizione statica e dinamica. 1. Conoscere le parti del corpo su di sé e su gli altri. 2. Denominare e localizzare le parti del corpo su di sé e su gli altri. 3. Sviluppare il concetto di lateralità. 4. Prendere coscienza dello spazio e sapersi orientare. 5. Sapersi orientare nel tempo utilizzando i concetti basilari di successione temporale delle azioni. 6. Ricercare una coordinazione dinamica generale attraverso movimenti fini-grosso motori. 7. Sviluppare la coordinazione oculo-manuale. 8. Favorire il rilassamento globale e segmentario. 9. Favorire il controllo del corpo in situazioni statiche e dinamiche. 10. Sviluppare gli schemi motori di base. Partecipare alle attività motorie di gioco e di giocosport, rispettando le regole. Partecipare alle attività di gioco: acquisire e rispettare le regole. 1. Eseguire semplici percorsi in modo corretto. 2. Partecipare al gioco collettivo. 3. Conoscere le regole di un semplice gioco collettivo. 4. Rispettare le regole di un semplice gioco collettivo.
7 CLASSE TERZA Finalità: Prendere coscienza del valore del corpo come espressione della personalità e come condizione relazione e comunicativa. Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse. Percepire e conoscere il corpo in rapporto allo spazio e al tempo per acquisire la padronanza, la coordinazione, il controllo motorio. 1. Sviluppare e consolidare gli schemi motori di basse 2. Sviluppare le capacità coordinative generali: controllo postulare e segmentario; coordinazione occhio-mano, occhio-piede; controllo degli equilibri; controllo della respirazione; capacità di rilassamento; organizzazione spazio temporale; capacità di ritmizzazione; coordinazione dinamica generale. 3. Acquisire i concetti relativi al tempo e alle strutture ritmiche (prima, dopo, lento, veloce) eseguendo andature e movimenti più complessi. 4. Percepire strutture ritmiche utilizzando il corpo con consegne via via più complesse. Partecipare alle attività motorie di gioco e di giocosport, rispettando le regole. Concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali mediante esperienze di gioco e di giocosport; sviluppare la capacità di iniziativa. 1. Partecipare alle attività di gioco sport. 2. Scoprire e rispettare le regole in situazioni di gioco. 3. Acquisire e sviluppare qualità individuali: temperamento, lealtà, prudenza, valutazione del rischio, autocontrollo, impegno. 4. Combinare fra loro diversi gesti motori e creare giochi.
8 CLASSE QUARTA Finalità: Prendere coscienza del valore del corpo come espressione della personalità e come condizione relazionale e comunicativa. Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse. Sviluppare gli schemi motori in forme progressivamente coordinate. 1. Padroneggiare le condotte motorie di base: camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare. 2. Migliorare la lateralità. 3. Acquisire padronanza negli equilibri statici, dinamici e statico-dinamici. 4. Migliorare la coordinazione dinamica generale e segmentarla. 5. Consolidare i concetti relativi allo spazio e all orientamento. 6. Riconoscere la necessità di rispettare gli spazi. 7. Avviare al giocosport. Partecipare alle attività motorie di gioco e di giocosport, rispettando le regole. Sviluppare la capacità di partecipare a giochi di squadra. 1. Conoscere alcuni tipi di gioco e di sport individuali e di squadra. 2. Rispettare le regole del gioco codificate o convenute. 3. Acquisire corretti comportamenti nelle varie fasi del gioco. 4. Rispettare ed aiutare i compagni.
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